Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
01-03-2022 - Giornata: 27 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Como 1907 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 87. Casarini F.[A] 39. La Gumina A. [Co]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Mantovani Valerio [74. Palombi Simone], Di Gennaro Matteo, Parodi Luca, Mustacchio Mattia, Gori Mirko [64. Casarini Federico], Milanese Tommaso, Lunetta Gabriel Antonio, Chiarello Riccardo [82. Benedetti Simone], Corazza Simone, Fabbrini Diego A disp.:Ariaudo Lorenzo, Ascoli Luca, Ba Abou-Malal, Barillà Antonino, (P) Cerofolini Michele, (P) Crisanto Lorenzo, Mattiello Federico, Pellegrini Lorenzo, Prestia Giuseppe All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
COMO 1907: Facchin, Vignali, Solini, Bertoncini, Ioannou, Parigini, Arrigoni, Bellemo, Blanco [57. Cagnano], Gliozzi [56. Gabrielloni], La Gumina [56. Nardi]. A disp.: Bolchini, Zanotti, Iovine, Kabashi, Ciciretti, Peli, Bovolon. All.: Gattuso Giacomo.

Arbitro: Meraviglia Francesco (Pistoia) [Di Iorio, Rossi Christian; IV: Ricci; VAR: Serra; VAR: Rossi Marcello]
Note
Espulsi: 33. Parigini [C – intervento violento] Rigore parato da Pisseri al 39.; sulla ribattuta La Gumina segna. Ammoniti: 38. Mantovani [A], 51. Fabbrini [A], 65. Milanese [A], 65. Di Gennaro [A], 92. Bertoncini [C] Angoli: 16-2 Recuperi: 3.+ 5. Spettatori: 916 paganti, 941 abbonati, incasso € 27.179 (quota abbonati € 12.240) Statistiche: Possesso palla 69,7%-30,3% Tiri totali 19-6, in porta 10-3, parate 1-9; Falli: 17-10; Fuorigioco: 2-1, Passaggi totali: 515-234; Precisione Passaggi: 85,4%-66,2% Prima della partita il presidente Di Masi ha premiato Chiarello per la sua 100a partita in maglia grigia, giocata a Cosenza. Serata molto fredda, terreno in buone condizioni. Inizio martedì ore 20,30

Commento
I GRIGI NON LASCIANO NULLA AL COMO TRASCINATI DA UN FABBRINI INCONTENIBILE Diventa difficile raccontare un pareggio come quello rimediato dall’Alessandria contro il Como: superiorità numerica dal 34’, un calcio di rigore parato anche se poi ribattuto in rete per il gol del vantaggio lariano, un palo, Facchin estremo avversario migliore in campo. E poi un secondo tempo spettacolare per Diego Fabbrini che ha confezionato palle gol a raffica per i compagni. Alla fine il Como strappa il pari e l’Alessandria che ha dominato in lungo ed in largo, seppur con confusione a tratti, porta a casa un solo punto. E poi Simone Palombi che si sblocca al 90’ ma l’arbitro annulla. Partita per i deboli di cuore. Il cuore che i Grigi hanno messo in campo dopo aver capito che qualcosa non funzionava tramortita dal gol di La Gumina al 38’ su ribattuta, dopo essersi fatto respingere il rigore da Pisseri. Potrebbe essere il colpo del ko che mette alle corde un pugile, ma l’Alessandria dopo l’intervallo non ha lasciato nulla al Como trascinata da un Fabbrini incontenibile. Il pareggio di Casarini all’87’ fa ancora sperare nel recupero ma il risultato non si sblocca più con i Grigi che chiudono sotto la Nord il loro assedio. (Museo Grigio - Mauro Bavastri) I GRIGI ASSEDIANO E SONO PREMIATI NEGLI ULTIMI MINUTI Pari in extremis per l’Alessandria che non va oltre l’1-1 contro il Como rimasto in 10 al 33′ della prima frazione di gioco (rosso a Parigini). Gli ospiti però sono riusciti a passare poco dopo in vantaggio con La Gumina (dopo che Pisseri gli aveva respinto un primo tentativo dal dischetto). Nella ripresa, assedio grigio: il Como si difende e l’Alessandria, dopo aver anche colpito un legno, trova il pareggio con Casarini. Torna a fare punti quindi la squadra di Longo, reduce da tre sconfitte, salendo a quota 24, anche se il rammarico dei Grigi è quello di non essere riusciti a sfruttare appieno (a livello di punti incassati) la superiorità numerica di circa un’ora. Il Como, passato in vantaggio, ha provato in tutti i modi a difendere la rete di La Gumina: sugli scudi il portiere Facchin che capitola solo nel finale: il Como con questo punto si porta a 36. E’ dell’Alessandria il primo tentativo dell’incontro: sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Parodi, praticamente indisturbato, può staccare di testa e Corazza non arriva di un soffio alla deviazione vincente sottomisura. In avvio l’Alessandria fa più possesso palla, mentre il Como si abbassa nella propria metà campo. Il Como si vede al 20′, con un tentativo, parecchio velleitario, di Bellemo da lontanissimo, facile per Pisseri. Ma è l’Alessandria a creare pericoli, al 24′ con Chiarello, che all’interno dell’area di rigore avversaria, strozza troppo il tiro e sciupa una buona occasione. Due minuti più tardi, Mustacchio, dopo essersi liberati in area di rigore, conclude a rete impegnando seriamente il portiere avversario Facchin. Al 33′, dopo l’intervento al Var, il direttore di gara Meraviglia estrae un rosso diretto a Parigini, per un intervento su Gori, precedentemente sanzionato dall’arbitro con il giallo, Como in 10. Nonostante l’uomo in meno, il Como passa in vantaggio al 39′: intervento col braccio di Mantovani in area su tiro di La Gumina, calcio di rigore. Se ne incarica lo stesso La Gumina che dapprima si fa respingere da Pisseri la conclusione, poi ribadisce in rete sulla ribattuta, 0-1. L’Alessandria reagisce subito: al 44′ quando Corazza impegna un reattivo Facchin. Nella ripresa, l’Alessandria sale a caccia del pari: all’8′ Fabbrini se ne va in slalom in area avversaria, palla a Corazza che non riesce ad angolare il colpo di testa. Due minuti dopo l’Alessandria tenta dapprima una conclusione con il destro, poi col mancino: la palla impatta sul palo della porta avversaria. Al 27′ ancora grigi pericolosi: Di Gennaro con una bella girata sul primo palo chiama Facchin a un intervento prodigioso. L’Alessandria si proietta in avanti: al 34′ Palombi, con una bella conclusione al volo chiama Facchin all’ennesimo intervento decisivo di giornata. Il portiere del Como si ripete due minuti dopo su una forte conclusione di Lunetta. I grigi vedono premiati gli sforzi al 42′: Fabbrini mette in mezzo un pallone interessantissimo dalla corsia mancina, Casarini stacca con tempismo perfetto e insacca, 1-1. I grigi non si vogliono accontentare del pari e al 44′ Corazza cerca il colpo del sorpasso con una bellissima mezza rovesciata, sulla quale è decisiva l’opposizione di Cagnano. In pieno recupero, annullata per fuorigioco la rete di Palombi: il Var conferma, Lunetta era oltre la linea ad inizio azione (Museo Grigio) Lariani in 10 per un’ora SCATTO COMO CON LA GUMINA L’ALESSANDRIA FA PARI ALL’ 87’ Non ne va bene una, all’Alessandria di Longo. Quasi fosse vittima della legge di Murphy, quella per cui se qualcosa può andare male, sicuramente lo farà. I grigi hanno raccolto un punticino che muove la classifica, ma avrebbero meritato la vittoria di fronte a un Como che si è difeso, ha resistito un’ora in 10 e ha subìto il gol del pari alla fine. L’eroe degli ospiti è certamente il portiere Facchin, bravo a fermare in tutti i modi i tiri dei giocatori di casa, imprecisi in modo incredibile. La svolta al 34’: fallaccio di Parigini su Gori, l’arbitro estrae il giallo, il Var Serra lo corregge, rosso e Como in dieci. Dopo 5’ La Gumina tira da fuori, braccio di Mantovani, rigore. Pisseri para ma La Gumina fa tap-in. L’Alessandria ci prova in tutti modi, ma la palla non entra. I numeri danno l’idea. A pochi istanti dalla fine il pareggio: cross di Fabbrini, testa di Casarini, gol. (La Gazzetta dello Sport – Raimondo Bovone) L’ALESSANDRIA SALVATA DA CASARINI NEL FINALE Il Como in 10 dal 34’ (rosso a Parigini), passa con La Gumina. Dopo un disperato forcing il centrocampista evita il quarto ko di fila Il pari che non premia Perché in campo c’è una sola squadra, l’Alessandria, superiore sempre, con o senza l'uomo in più. Un assedio continue, la capacità di non far giocare un Como sceso al Moccagatta per mettere al sicuro la conferma in categoria. La differenza di classifica proprio non si vede anzi, a tratti, sembrano posizioni capovolte, i Grigi a veleggiare verso la parte sinistra della classifica e i lariani a lottare per stare fuori dalla zona calda. Un monologo, in cui il peso degli episodi premia, oltre il merito, la formazione di Gattuso. «La fortuna - dice bene Moreno Longo - questa volta è tutta dalla parte degli ospiti». Graziati in almeno tre occasioni dall’Alessandria che mai, in una gara, ha creato cosi tante occasioni, e se Facchin è stato provvidenziale in almeno tre interventi, altrettante sono le opportunità quasi a porta vuota. Una prova di carattere, di forza, di gioco, anche oltre l’emergenza, perché in attacco sono solo due gli uomini a disposizione, Corazza e Palombi. Marconi out per due settimane e, adesso, anche Kolaj per un mese e mezzo, per una lesione di secondo grado, ma il ‘comandante’ sa di avere un esercito di combattenti veri, aggrappati con i denti e con il cuore a una salvezza che merita. Aggressione per 95 minuti, il Como non riesce a giocare, l’Alessandria è costantemente nella metacampo avversaria, Chiarello, appena premiato per le 100 gare in maglia grigia, calcia male un rigore in movimento, e la pressione sale di intensità, sfruttando molto le fasce. Al 34’ Como in dieci, per un brutto fallo di Parigini su Gori: è il Var a richiamare Meraviglia. Sembra la svolta, ma cinque minuti dopo, nell'unica azione manovrata, l’arbitro valuta da rigore un tocco, molto dubbio, di Milanese con il gomito. «E' il secondo che ci fischiano in due gare senza andare a vedere l'azione: mi chiedo - la nota di Longo – a cosa serva allora». La Gumina batte, Pisseri intuisce e respinge, ma l’ attaccante ribadisce in rete, Può essere un colpo da ko , ma la ripresa dell’Alessandria è ancora più arrembante e intensa e sale sulla ribalta Facchin, graziato da Corazza, che gli gira tra le braccia un pallone da angolare, poi si allunga sul rasoterra di Mustacchio, e vola sulla conclusione di Palombi alzando sulla traversa. L’ultimo no lo dice a Di Gennaro, ma al 40’ capitola: invenzione di Pabbrini, giocoliere incontenibile, e colpo di testa perfetto di Casarini. In attesa degli attaccanti segnano anche i centrocampisti. L’Alessandria sogna ancge il 2-1 con Palombi ma c’è Lunetta, l’uomo dell’assist in posizione irregolare. E’ solo pari, ed è un po’ assurdo che sia solo 1-1, per la squadra che avrebbe meritato di dilagare, anche se non va dimenticato che ha preso gol in superiorità numerica. Ma é un'Alessandria viva, fatta di gente vera e con la spinta dei tifosi. Qui tutti ci credono, e questo conta. Oggi intanto, si vedrà cosa faranno il Cosenza (a Frosinone) e il Vicenza (a Reggio Calabria). (Tuttosport – Mimma Caligaris) Pari amaro per Longo. I Grigi non sfruttano l’uomo in più per un’ora FACCHIN SALVA I L COMO AD ALESSANDRIA Grigi generosi e vitali, in superiorità numerica per oltre un’ora ma vanno sotto per un rigore discutibile. Serviva mandare un segnale con l’obiettivo di rimettersi in carreggiata nella corsa verso la salvezza. La reazione c'è stata, ma il risultato lascia un retrogusto amaro non da poco. Già, perché il pareggio va stretto, anzi strettissimo a questa Alessandria, costretta a consolarsi con un solo punto contro un Como in inferiorità numerica per un'ora, tenuto a galla da un super Davide Facchin. PORTIERE MONUMENTALE. Giù quindi il cappello di fronte alla prestazione dell’estremo difensore ospite rivelatosi a dir poco insuperabile tanto da diventare un incubo per il reparto offensivo dei padroni di casa. Per maggiori informazioni andate a chiedere a Corazza e Palombi, costretti a sbattere di fronte alla reattività del portiere veneto classe 1987, è senza dubbio lui l’uomo in più di un Como che poco dopo la mezz'ora del primo tempo rimane in dieci per il rosso diretto a Parigini. Nonostante l’episodio, la truppa di Gartusoe trova il vantaggio con La Gumina, lesto a ribadire in rete il rigore respinto da Pisseri, Poi è solo Alessandria. I piemontesi ci mettono intensità e idee, ma perforare Facchin sembra essere una sorta di maledizione. Ci riesce sul finale Casarini, il cui colpo di testa trova l'angolo vincente dove l’estremo difensore ospite non può arrivare. (Corriere dello Sport – Riccardo Guglielmetti) L’ASSEDIO AL COMO FRUTTA SOLO UN PUNTO Poi è un assalto contro il muro dei lariani: le prodezze di Facchin negano più volte il gol che arriva all’88’ Pareggio dei grigi al Moccagatta col Como in una partita che sembrava essere nata sotto una cattiva stella e invece un guizzo di Casarini regala il pareggio alla squadra che avrebbe meritato ampiamente la vittoria. Grigi che giocano in superiorità numerica quasi un’ora ma trovano la via della rete praticamente all’ultimo respiro nonostante abbiano create una miriade di occasioni propizie. A fine gara tutto il pubblico applaude giustamente i giocatori quando imboccano la via degli spogliatoi. Longo ha gli uomini contati in attacco: Kolaj è fuori per problemi muscolari (ne avrà per 45 giorni), il reparto è tutto sulle spalle di Corazza con Chiarello e Fabbrini a supporto: centrocampo con Gori e Milanese nel ruolo di mezzala mentre in difesa riposa Prestia. L’inizio di partita dei grigi è subito molto aggressivo con due corner consecutivi e il vantaggio sfiorato da Parodi e Corazza nello sviluppo della medesima azione. I padroni di casa prendono in mano il pallino del gioco col Como che si difende a ranghi molto serrati in particolare con la linea a quattro del centrocampo che toglie spazio per le incursioni tra le linee di Chiarello e Fabbrini. Lo spagnolo Blanco è temuto: su di lui in avvio agiscono Chiarello in prima battuta e Mustacchio dopo per limitarne le iniziative. Non è facile per l’Alessandria affrontare il 4-4-2 di Gattuso: i grigi corrono tanto per pressare i lariani e nella prima mezzora fanno di più la partita. Il Como è però temibile quando Gliozzi si stacca dalla linea offensiva e va prendere palla sulla trequarti per incrociare le traiettorie con La Gumina: la difesa mandrogna è però attenta, contrae i temibili attaccanti e fa ripartire l’azione. Su una di queste il Como rimane in dieci per una brutta entrata di Parigini su Gori (rosso dopo che l’arbitro ha rivisto l’azione al Var): sulla punizione Alessandria vicina al vantaggio con Di Gennaro che manca di poco la deviazione sottomisura. A 5’ dalla fine il rigore di La Gumina (fallo di mano in area di Mantovani) porta in vantaggio gli ospiti. Una mazzata per i grigi che fino a quel momento avevano creato di più anche quando in campo c’era parità numerica chiudendo la prima frazione con un possesso palla decisamente superiore rispetto ai lariani. Grigi che cominciano la ripresa col piede schiacciato sull’acceleratore, il Como si piazza tutto dietro la linea del pallone: un paio di fiammate di Fabbrini creano scompiglio in area ospite ma i grigi non trovano la stoccata buona per pareggiare (Corazza) e poi Facchin si supera in almeno tre occasioni. Alessandria che attacca a testa bassa guadagnando angoli a ripetizione ma il gol non vuole arrivare. Tra gli uomini di Longo affiora un po’ di nervosismo anche se devono stare in campana, i biancazzurri organizzano un paio di ripartenze molto pericolose e Di Gennaro ci mette una pezza ma è l’Alessandria a continuare a spingere alla ricerca di un pareggio che arriva con Casarini di testa a 3’ dalla fine arriva come una liberazione perché l’Alessandria proprio non meritava la sconfitta. (La Stampa ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) La squadra di casa ottiene il pareggio dopo un match giocato all’assalto GRIGI, SCHIVATO IL QUARTO KO DI FILA IL COMO IN 10 AGGUANTATO NEL FINALE L’espulsione al 34’, ospiti in vantaggio su rigore. L’Alessandria domina ma porta a casa un solo punto Non basta un dominio quasi totale all’Alessandria per avere ragione di un Como che, rimasto in 10 uomini dopo poco più di mezz’ora, riesce a uscire dal Moccagatta con un punto. I mandrogni, sostanzialmente in controllo del match per tutti i 90 minuti, subiscono infatti la rete ospite nell’unica occasione creata dai loro avversari in tutta la gara. Un gol poi pareggiato solo nel finale dopo un assalto durato tutta la ripresa. Un appuntamento al quale mister Longo è arrivato con due soli attaccanti di ruolo, dovendo rinunciare a Marconi e a Kolaj, con quest’ultimo costretto al forfait dell’ultimo minuto per un problema muscolare. Scelte dunque obbligate con Corazza davanti, sostenuto alle sue spalle da Fabbrini e Chiarello, con quest’ultimo che tocca le 100 presenze in maglia grigia. Rispetto alla sconfitta di Cosenza, tornano in campo dal primo minuto Mantovani in difesa e Mustacchio sulla destra. Milanese affianca Gori a centrocampo al posto di Casarini, che si accomoda in panchina. La partenza dei padroni di casa è positiva, con 4 tiri dalla bandierina collezionati in pochi minuti e un gol sfiorato ad appena 100 secondi dal fischio d’inizio proprio in seguito a un corner. Una seconda chance arriva al 24’, ma Chiarello la sciupa calciando male da ottima posizione. Due minuti dopo è Mustacchio a provarci con il mancino, ma Facchin si salva in tuffo. Al 34’ gli ospiti rimangono in 10 quando Parigini si rende protagonista di un fallaccio con il piede a martello su Gori che viene prima sanzionato con un giallo che si trasforma poi in rosso dopo la revisione al Var. Il match sembra volgere in favore dei piemontesi, ma al 38’ l’arbitro assegna un rigore per gli uomini di Gattuso dopo un dubbio tocco di gomito in area di Mantovani. Dal dischetto si presenta La Gumina, che firma l’1-0 dopo l’iniziale ribattuta di Pisseri che aveva neutralizzato il primo tentativo dell’attaccante ex Samp. I piemontesi non ci stanno e iniziano la ripresa a spron battuto, con Corazza che di testa si divora una clamorosa occasione all’8’. Due minuti dopo, Mustacchio centra il palo con il sinistro. A questo punto, il portiere ospite diventa il protagonista assoluto della sfida compiendo tre miracoli ravvicinati su Chiarello, Di Gennaro e Lunetta. Il pareggio, strameritato, arriva al 42’ quando Casarini, da poco entrato, insacca di testa concretizzando al meglio un bel cross dalla sinistra di un ottimo Fabbrini. In avvio di recupero, l’urlo di gioia del 2-1 firmato da Palombi viene strozzato in gola dopo pochi secondi a causa dell’annullamento per fuorigioco. Un punto che lascia l’ amaro in bocca per i locali, quintultimi a quota 24 punti, che attendono oggi i risultati delle dirette concorrenti per la salvezza, tutte in campo nelle prossime ore. Domenica, gli alessandrini se la vedranno in trasferta contro il Crotone penultimo per un nuovo scontro diretto che Prestia e compagni non possono fallire. (Il Secolo XIX – Luca Lovelli) RISULTATI: Benevento – Cremonese 1-1 Brescia – Perugia 2-1 Frosinone – Cosenza 1-0 Lecce – Ascoli 3-1 Monza – Parma 1-1 Pisa – Crotone 3-2 Reggina – LR Vicenza 3-1 Spal – Cittadella 0-0 Ternana – Pordenone 1-0 CLASSIFICA: Lecce p. 52, Brescia 51, Cremonese 50, Pisa 49, Benevento 47, Monza 45, Frosinone 44, Cittadella, Ascoli 42, Perugia 41, Reggina 38, Como 36, Ternana 34, Parma 33, Spal 28, Alessandria 24, Cosenza 23, LR Vicenza 18, Crotone 15, Pordenone 12. MARCATORI: 16 RETI Coda (Lecce); 11 RETI Strefezza (Lecce); 10 RETI Lapadula (Benevento), Charpentier (Frosinone), Vazquez (Parma), De Luca (Perugia); 9 RETI Corazza (Alessandria). Il punto sul campionato Comando io! No, comando io! E invece comando ancora io! Ogni giorno, a causa del calendario compresso, cambia la capolista del campionato senza padroni, ma alla fine il Lecce mette d’accordo tutti riprendendosi quel primo posto che finora, nel ritorno, ha occupato più volte dei rivali. Bravo Marco Baroni a gestire le risorse con un turnover saggio e ponderato, al quale sono costretti a ricorrere tutti i suoi colleghi per gestire questa faticosissima fase della stagione: coraggio, dopo il weekend ci sarà una settimana normale. La differenza rispetto agli altri è che il tecnico del Lecce davanti può contare sul più grande attaccante del lotto, quel Massimo Coda che a questi livelli fa sempre la differenza. Non è poco, ma ancora non basta. Perché questo tour de force non sta chiarendo un bel niente davanti. Sarà una volata pazzesca nelle ultime 11 giornate perché i colleghi di Coda stanno affilando le armi. Soprattutto quelli arrivati a gennaio, vedi Forte, Puscas, Torregrossa e la novità Bianchi. Ma non solo. Il bello è che la classe non conosce fatica, visti i gol firmati in questo turno da parte di gente di talento come Vazquez, Baez, Palacio, Benali, Menez e Cortinovis. Anche se non tutti serviranno per la A, di sicuro fanno divertire. E non poco. (La Gazzetta dello Sport, 3 marzo 2022 – Nicola Binda)