Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
05-02-2022 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Pisa SC 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 37. rig. Marconi M.[A] 43. rig. Torregrossa E. [Pi]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Parodi Luca, Di Gennaro Matteo, Mantovani Valerio, Pierozzi Edoardo [41. Mustacchio Mattia], Casarini Federico [76. Palazzi Andrea], Gori Mirko, Lunetta Gabriel Antonio [63. Mattiello Federico], Chiarello Riccardo [76. Fabbrini Diego], Marconi Michele, Palombi Simone [63. Milanese Tommaso] A disp.:Benedetti Simone, (P) Cerofolini Michele, Coccolo Luca, Corazza Simone, (P) Crisanto Lorenzo, Kolaj Aristidi, Prestia Giuseppe All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
PISA SC: Nicolas, Beruatto, Leverbe, Caracciolo, Birindelli, Touré [90. Lucca], Nagy, Marin [67. Mastinu], Cohen [46. Masucci], Torregrossa [73. Gucher], Marsura [46. Puscas]. A disp.: Livieri, Berra, Benali, Siega, Hermannsson, Di Quinzio, De Vitis. All.: D’Angelo Luca

Arbitro: Pezzuto Ivano (Lecce) [Bercigli, Miele Davide; IV: Monaldi; VAR: Pairetto, AVAR: Affatato]
Note
Ammoniti: 30. Torregrossa [P], 34. Pierozzi [A], 53. Chiarello [A], 60. Marin [P], 75. Masucci [P] Angoli: 4-9. Recuperi: 3.+ 3. Spettatori: 1.158 paganti, 941 abbonati; incasso 33.763 € (quota abbonati € 12.240 Statistiche: Possesso palla 47%-53% Tiri totali 7-15, in porta 4-5, parate 4-3; Falli: 17-25; Fuorigioco: 1-0, Passaggi totali: 291-310; Precisione Passaggi: 60,8%-58,7% (dati: Diretta.it) Giornata di sole. Terreno in discrete condizioni. Il turno di campionato, previsto inizialmente per il 15.01.2022 è stato posticipato per permettere il recupero delle giornate rinviate a dicembre Inizio sabato ore 14,00

Commento
MEGLIO UN PUNTO IN CASA CHE UN PISANO ALL’USCIO? Un punto perso o un punto guadagnato? Il Pisa, apparso molto più solido e fisico del Benevento di due settimane or sono, ha disputato una partita rude, a tratti fallosa, ha controllato il gioco ed è spasso andata al tiro sfiorando, parliamo dell’ultimo quarto di partita, il gol della vittoria. Ma non ha mai veramente sovrastato l’Alessandria sempre concentrata che, a sua volta, è mancata in fase di conclusione tanto che nei 90’ si registrano più le occasioni che “potevano essere ma non sono state” che non quelle reali. Chiarello soprattutto con quel pallonetto nel primo tempo smanacciato dal portiere toscano e nell’analoga occasione della ripresa quando solo un fortuito tocco di un avversario gli ha impedito di andare in porta. I gol sono venuti entrambi su rigore. Fondamentalmente niente da dire su entrambi se non che il VAR ci ha messo troppo tempo prima di richiamare l’arbitro al video in occasione del penalty assegnato ai Grigi. Prestazione complessivamente maiuscola dei ragazzi di Longo sempre sul pezzo. I cambi hanno convinto un po’ meno anche perché tutti a partire dal rientrante Palazzi ai nuovi Mattiello e Fabbrini hanno bisogno di prendere confidenza chi con il campo (Palazzi) chi con i nuovi compagni di squadra. Personalmente ci ha particolarmente impressionato, e non è la prima volta, Parodi. Oggi, spostato a destra per questioni tattiche ha affrontato Marsura, un attaccante di dimensioni fisiche doppie rispetto alle sue e lo ha sfiancato tanto da indurre D’Angelo a costituirlo dopo l’intervallo con Puscas, di ben altre caratteristiche ma sempre limitato dal difensore grigio. In conclusione un buon punto che ha permesso di mantenere a distanza le inseguitrici e di avvicinare la Reggina, battuta a Terni. Adesso Brescia e Lecce. Importante mantenere la posizione prima della fase decisiva del campionato. (Museo Grigio - Sergio Giovanelli) I GRIGI FERMANO (CON MERITO) LA SECONDA DELLA CLASSE Il Pisa, secondo in classifica, è fermato al Moccagatta dall’Alessandria. Il risultato finale è 1-1. Primo squillo al 14′: angolo per il Pisa, Beruatto ci prova ma trova Pisseri. Reattivo quest’ultimo anche al 23′ su colpo di testa di Torregrossa, poi l’Alessandria si fa pericolosa con Chiarello, respinge Nicolas che poi frana addosso all’attaccante: tutto regolare dopo il check del Var. Alessandria in vantaggio al 36′: il Var rileva un tocco di mano di Caracciolo in area, rigore trasformato da Marconi. Pari ancora su rigore: Mantovani trattiene Caracciolo in area, trasforma Torregrossa. In avvio di ripresa ci prova subito Puscas: esterno della rete. Alessandria pericolosa al 21′ con un tacco di Chiarello. Dall’altra parte Beruatto manda di poco a lato (24′). Pisa ancora pericoloso al 29′ quando Caracciolo impegna di testa Pisseri. Reattivo quest’ultimo al 35′ sulla conclusione di Masucci. (Museo Grigio) GRIGI LUCIDI E ORGOGLIOSI, PUNTO MERITATO Dal dischetto si sblocca Marconi, il Pisa però è un caterpillar e recupera subito con il rigore di Torregrossa Ripresa sofferta perché gli ospiti fanno valere tecnica e fisicità: ma l’Alessandria regge con una super difesa Un punto va soppesato e assume maggiore o minor valore a seconda dell’avversaria: quello ottenuto dai grigi al Moccagatta contro il Pisa è di enorme rilevanza e fondamentale nel prosieguo della rincorsa alla salvezza. Si sapeva che la squadra toscana aveva qualità e fisicità, così avviene in campo ma la prova dell’Alessandria non può che far ben sperare: 1-1 più che meritato. Avvio a sorpresa: Parodi viene schierato come difensore di destra in marcatura asfissiante su Marsura: sono subito scintille fra i due e l’ex Ternana ne uscirà vincitore alla distanza dopo 45’ minuti giocati sempre attaccato all’uomo. A centrocampo c’è Gori a fare legna con Casarini e l’ex Frosinone, seppur alla ricerca del giusto ritmo gara, farà il suo: meno bene davanti Palombi, che fa coppia con Marconi per un attacco tutto di ex. Il primo tempo dei grigi è convincente:marcature strette a centrocampo per togliere agli avversari lo spazio e il tempo per ragionare. Inevitabile contro una squadra come quella di D’Angelo, molto tecnica ma anche dotata di notevole atletismo. Due-tre palloni persi innescano le prime vere occasioni pericolose per i nerazzurri che però devono stare in campana sulle ripartenze dell’Alessandria che sfrutta il pressing alto dei propri attaccanti per mettere in difficoltà gli ospiti: significativo il fatto che molte azioni vengono fatte partire dai piedi del portiere Nicolas con lanci a scavalcare il centrocampo. L’unica vera lettura errata avviene al 14’ quando nessuno degli uomini di Longo esce dalla propria trequarti per contrastare Beruatto, che obbliga Pisseri a un super intervento. Ma i grigi sono vivi e dopo un’occasione fallita da Chiarello e successive proteste per un intervento del portiere sul numero 4 dei grigi, dopo il consulto del Var l’Alessandria beneficia di un rigore che Marconi non sbaglia. Il vantaggio dura sette minuti, poi un contatto in area di Mantovani su Caracciolo («l’avversario mi ha detto che non era fallo ma esperienza» dirà il difensore di casa nel dopo gara) procura il secondo penalty di giornata con Torregrossa che imita Marconi. L’infortunio a fine frazione di Pierozzi sarà una tegola, nella ripresa il sostituto Mustacchio incide poco anche perché il Pisa, mulinando gioco, obbliga i grigi ad arretrare il proprio baricentro. I toscani nei secondi 45’ costruiscono 2-3 palle gol, i loro cambi sono di qualità assoluta: Da un attacco più strutturato fisicamente si passa a uno caratterizzato da più rapidità: i ragazzi di Longo però non si lasciano sorprendere e, anzi, costruiscono pure sull’asse Milanese-Mattiello. Sarà però l’unica vera chance il Pisa pigia sull’acceleratore mentre i grigi cominciano ad accusare la fatica. Ma reggono bene la difesa e la testa: sotto pressione, l’Alessandria non perde la bussola e la concentrazione resta al top. È un aspetto che rassicura e testimonia il salto qualitativo in avanti: premiate l’Alessandria e la sua voglia di non mollare fino alla fine. (La Stampa ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) GRIGI, UN PAREGGIO CHE VALE ORO RIACCESE LE SPERANZE DI SALVEZZA Mister Longo: ´Abbiamo ribattuto colpo su colpo, grande prova d’orgoglio. Bene anche i nuovi arrivati’ Un pareggio che vale molto, sia in termini di classifica che di morale. Contro una squadra di caratura superiore, seconda forza del campionato, i grigi tengono botta e offrono una prestazione di livello dimostrando una grande reazione dopo il pesante passo falso, una settimana fa, sul campo del fanalino di coda Vicenza. Un match per il quale il tecnico piemontese predispone alcuni cambiamenti rispetto alla recente trasferta veneta, con capitan Prestia in panchina per favorire il rientro di Di Gennaro al centro della difesa. In mezzo, senza lo squalificato Ba, è il neo acquisto Gori ad affiancare Casarini. In avanti, panchina per il capocannoniere Corazza e spazio per il duo formato da Marconi e Palombi. Accorgimenti che si rivelano azzeccati contro una rivale che nel solo mercato di gennaio ha saputo aggiungere al proprio gruppo elementi di grande livello in fase offensiva come Benali, Puscas e Torregrossa. Investimenti pesanti per una società che vuole tentare il salto di categoria. Contro una corazzata del genere, la neopromossa non trema e mette in campo un carattere e una voglia davvero invidiabili. Qualità dimostrate alla perfezione da Parodi, che in marcatura disputa un ottima partita contro due ossi duri come Marsura e Puscas. I due gol che segnano la sfida arrivano nel primo tempo, con i rigori messi a segno da Marconi (al primo centro stagionale) e da Torregrossa. Nella ripresa, con i toscani che fanno all-in mettendo tutte le punte in campo, il muro mandrogno regge l urto e porta a casa un punto meritato. “Di fronte avevamo una grande squadra, penso si sia visto anche dal valore dei cambi effettuati a partita in corso - commenta mister Longo - Essere stati in grado di ribattere colpo su colpo è motivo di orgoglio. Soprattutto, abbiamo dimostrato grande presenza di spirito e di organizzazione fino alla fine. Per chi si vuole salvare ò fondamentale crescere, anche di testa. Buona inoltre la risposta dei nuovi arrivati, tutti schierati in campo. È una scelta frutto di quello che ho visto durante gli allenamenti, potevano giocare uno scampolo di partita e così è stato. Col calendario che ci aspetta abbiamo bisogno dell’apporto di tutti – continua Longo - A parte questa settimana, dovremo giocare otto partite in un mese. Serve gente subito pronta perché non si potrà fare diversamente giocando una gara ogni due o tre giorni”. L unica nota dolente arriva da Pierozzi, uscito per un guaio muscolare prima della fine del primo tempo. “Mi spiace per lui perché stava disputando un ottima partita – chiosa Longo - Vedremo l’ecografia ma non ho molta fiducia. Si tratta di un problema muscolare al flessore”. La classifica, di fatto, non cambia. Oltre agli alessandrini, che rimangono quintultimi a quota 21, pareggiando anche le inseguitrici Cosenza e Crotone. Va invece ko la Reggina, che ora ha solo due lunghezze di vantaggio sui locali. Domenica prossima, i grigi saranno impegnati sul difficile campo del Brescia, terzo in classifica. (Il Secolo XIX – Luca Lovelli) Punto prezioso dei Grigi contro l’ex capolista che nel 2022 non ha ancora vinto e ha raccolto solo due pari CHE ALESSANDRIA! SPAVENTA IL PISA I ragazzi di Longo passano su rigore con Marconi, gol dell’ex. Pari sempre dal dischetto di Torregrossa Il cuore più dei centimetri. la solidità più dell’aggressività. La capacità di reggere la pressione, che sale, nella ripresa e rispondere alla girandola di cambi in attacco, con cui il Pisa cerca la giocata da tre punti. Ma dall'altra parte c’è l’Alessandria che ha l’atteggiamento, tattico e mentale, di chi ha imparato che ogni punto ha un peso enorme, se il traguardo si chiama salvezza. All'andata zero punti nelle prime due gare (anzi, nelle prime cinque), adesso gia 4: nei 2 turni del ritorno, I toscani assomigliano molto a una squadra di rugby, che sale compatta per guadagnare metri, ma nonostante i centimetri in più in molti duelli, i Grigi reggono bene, con Marconi, l’ex più atteso, che si sblocca e dà un contributo importante per tenere alti i compagni. E poi c’è l'uomo che, ovunque lo si metta, è determinante, Parodi: nel primo tempo bracca e non concede palloni a Marsura, che si arrabbia, piùcon se stesso, e nella ripresa riesce a contenere Puscas, peso e qualità, le due occasioni sono sue, Botta e risposta su rigore, nel primo tempo: Alessandria ne reclama uno per l'intervento di Nicolas su Chiarello (a cui ha appena neutralizzato un pallonetto) e ottiene il secondo per il tocco di mano di Caracciolo, segnalato dal Var. E Marconi trasforma, sotto la curva dei suoi ex tifosi (36’). Sette minuti dopo Pezzuto indica il dischetto per un intervento di Mantovani sul capitano nerazzurro. Torregrossa si conferma cecchino, mai un errore dal dischetto. Svela Mantovani alla fine: «Caracciolo mi ha detto che il fallo non c'era». (Tuttosport – Mimma Caligaris) IL PISA LE PROVA TUTTE PERÒ NON VINCE PIÙ L’ALESSANDRIA PIACE D’Angelo ancora senza vittorie nel 2022 Si sbloccano l’ex Marconi e Torregrossa Secondo pareggio esterno consecutivo per il Pisa, ancora senza vittorie nel 2022. E dopo 4 trasferte senza prendere gol è stato l’ex Marconi a interrompere l’imbattibilità di Nicolas, seppur su rigore. Il merito è tutto dell’Alessandria che ha sfoderato un’altra prestazione di livello altissimo per intensità, concentrazione, capacità difensiva, ordine tattico, raccogliendo un punto che potrebbe essere pesante in chiava salvezza. Se valgono i paragoni, contro Benevento e Pisa nelle prime due giornate di andata i grigi fecero zero punti, nel ritorno ne hanno racimolati 4. Segno evidente della crescita della squadra. Le mosse Longo ha scelto di giocare con due attaccanti, puntando sulla voglia di rivincita degli ex Marconi e Palombi. Ma soprattutto ha fissato con precisione gli accoppiamenti in campo: Parodi-Marsura, Di Gennaro-Torregrossa, Mantovani-Cohen, Casarini-Touré, Gori-Marin, togliendo spazi e tempi di gioco alla squadra dell’altro ex D’Angelo. I rischi sono stati limitati: gran parata di Pisseri su sinistro da fuori di Beruatto (14’) e colpo di testa di Torregrossa centrale (23’). Poi le incursioni di Chiarello hanno creato problemi al Pisa, con Nicolas bravo al 27’ a parare e Caracciolo incauto con la mano al 35’: il Var Pairetto ha richiamato l’arbitro al monitor, rigore e Marconi gol, primo in stagione. Dopo averla pareggiata con il primo gol di un rinforzo di lusso di gennaio come Torregrossa, sempre su rigore (trattenuta di Mantovani su Caracciolo), D’Angelo ha provato a vincerla. Due cambi e modulo 4-3-3: Masucci finto centravanti, Puscas e Torregrossa larghi. Dominio totale, con i padroni di casa chiusi per lunghi minuti nella metà campo, ma pochi pericoli: Puscas sull’esterno rete, Touré e Birindelli alto di testa. Solo un paio di volte Pisseri ha dovuto superarsi: testa di Caracciolo (30’) e destro di Masucci (35’). Alla fine anche il gigante Lucca ha provato a sfondare, ma la voglia dell’Alessandria di non perdere ha avuto la meglio. I commenti Nel post gara D’Angelo ha riconosciuto i meriti avversari: «Ci hanno messo in difficoltà, pressano molto, si fatica contro di loro. La abbiamo provate tutte e sono soddisfatto della prova dei miei». Longo invece gongola: «Punto pesante, ottenuto contro una squadra fortissima. Una prestazione di questo livello mi rende orgoglioso della mia squadra, che deve capire che, se non può vincere, non deve perdere». E parole al miele per Parodi, ottimo pure da diffidato: «Va sempre a mille, anche in allenamento». (La Gazzetta dello Sport – Raimondo Bovone) Ad Alessandria un pari di rigore TORREGROSSA GOL IL PISA RIMONTA A quanto pare, quando l’Alessandria sfida una big, si trasforma in una spina nel fianco, Lo aveva capito due settimane fa il Benevento, pure il Pisa se n'è accorto. È un Pisa dal doppio volto quello visto al Moccagatta. Nella prima frazione i toscani faticano a carburare, tanto che serve il rigore di Marconi per spaccare gli equilibri e far uscire dal letargo gli ospiti. Ci pensa Torregrossa, anche lui dagli, undici metri, a rimettere le cose a posto sul finale di tempo. Torregrossa prova a caricarsi sulle spalle il peso del reparto offensivo, mentre Marsura tende a mischiarsi tra le maglie dei padroni di casa. Servono forze fresche e si pesca dal mazzo un altro volto nuovo del mercato, George Puscas. ll suo innesto consente ai toscani di alzare i ritmi, mentre l’Alessandria si affida ai alle fiammate per provare ad impensierire Nicolas. Il pallino del gioco è nelle mani degli ospiti che sbattono contro Pisseri, decisivo prima su Caracciolo in seguito su Masucci (corriere dello Sport – Riccardo Guglielmetti) PISA, LA FIRMA DI TORREGROSSA SU UN PARI STRETTO Il nuovo attaccante segna su rigore, ma i nerazzurri non riescono a far cadere il muro dell’Alessandria. L’ex Marconi segna e non esulta Un a promessa disattesa: un lungo attendere un gol che non giungerà mai. È questa la differenza fra un film Disney e il calcio di serie B: le premesse poste in sceneggiatura non culminano necessariamente nell’agognato lieto fine. La compagine di D’Angelo prova a scardinare il fortino Alessandria, ma il muro eretto dai piemontesi regge con discreto ordine. È vero che nella ripresa si gioca ad una sola porta, ma la quota di predominio territoriale non si traduce in un numero corrispondente di chiare occasioni da rete. Come a dire: il Pisa avrebbe meritato qualcosa di più di un punto ma l’Alessandria non ruba un bel niente riuscendo ad impattarla. Dopotutto il pareggio lascia sempre un retrogusto amaro, da qualunque angolazione lo si voglia vedere. Tuttavia vi sono almeno tre considerazioni che rendono interessante il sabato del “Moccagatta”. In primis il punto in più in classifica: il passo del Pisa è lo stesso delle dirette concorrenti. Anche Benevento, Lecce e Brescia infatti pareggiano. In secondo luogo appare già stimolante il percorso di inserimento di Torregrossa (in rete su rigore) e di Puscas. I due nuovi attaccanti sono inseriti in un 4-3-3 che muta forma nel corso del match. Fra l’altro, in questa prima rotazione, D’Angelo riserva a Lucca soltanto 4 minuti finali. Infine una considerazione più generale: è vero che la manovra complessiva è meno brillante rispetto a buona parte del girone d’andata, ma è anche evidente la crescita di tenuta fisica rispetto a gennaio. Per tornare al pomeriggio piemontese il match è deciso da due episodi che coinvolgono in qualche misura Caracciolo. Nel primo la mano del capitano del Pisa impatta sul pallone in area su sonclusione ravvicinata di Chiarello. Dal rigore conseguente – decretato dal Var – ne scaturisce il vantaggio dell’Alessandria firmato dall’ex Marconi (che non esulta). Quattro minuti dopo il penalty è affidato al Pisa per una trattenuta di Mantovani su Caracciolo. Dal dischetto Torregrossa non sbaglia e chiude sull’1-1 un primo tempo piuttosto equilibrato. Nella ripresa il Pisa vanta il monopolio del gioco, ma le buone chance di Puscas e Masucci non si traducono in gioia. E ora? Una settimana per ritrovare smalto, integrare i nuovi acquisti e prepararsi al rush decisivo del campionato. Sabato all’Arena arriva la Ternana e la serie B non si fermerà più: sette partite in 21 giorni. In palio una fetta corposa di serie A. (La Nazione ed. Pisa – Saverio Bargagna) RISULTATI: Ascoli – Perugia 0-1 Benevento – Parma 0-0 Como – Lecce 1-1 Cosenza – Brescia 0-0 Cremonese – Monza 3-2 Crotone – Cittadella 0-0 Frosinone – LR Vicenza 2-0 Pordenone – Spal 1-1 Ternana – Reggina 2-0 CLASSIFICA: Lecce p. 41, Pisa 40, Brescia 39, Cremonese 38, Frosinone 37, Benevento 36, Monza 35, Cittadella, Ascoli 32, Perugia 31, Como, Ternana 27, Parma 25, Spal, Reggina 23, Alessandria 21, Cosenza 18, Crotone 14, Pordenone 12, LR Vicenza 11 MARCATORI: 10 RETI Lapadula (Benevento), 9 RETI Coda, Strefezza (Lecce) 8 RETI Corazza (Alessandria); Charpentier (Frosinone); Falletti (Ternana) 7 RETI Dionisi (Ascoli); Baldini, Okwonkwo (Cittadella); Cerri (Como); Ciofani D. (Cremonese), Mota Carvalho (Monza); De Luca (Perugia); Donnarumma (Ternana) Il punto sul campionato L’incertezza per l’esito di una competizione scatena discussioni, opinioni, pronostici e certezze che vengono spazzate solo al momento del risultato. L’abbiamo provato di recente con l’elezione del Presidente della Repubblica, l’abbiamo vissuto anche con il Festival, e continuiamo a viverlo in questa Serie B. Chi la spunterà? Si è aperto il mese che potrebbe decidere tutto, dopo l’inutile sosta e i notevoli ritocchi del mercato. Queste 8 giornate in 31 giorni, così ravvicinate e stressanti, potrebbero farci capire in anticipo cosa accadrà, sia in alto che in coda. Intanto la prima tappa del tour de force non ha detto molto. Con i 5 pari in 8 gare ha ribadito che il Frosinone è da considerare a tutti gli effetti una candidata alla A, oltre al fatto che in Umbria si festeggia ancora a braccetto. Nemmeno sul fondo ci sono stati segnali particolari di risveglio. Qualcosa potrebbe succedere oggi: chi vince tra Cremonese e Monza diventa quarto, se il Pordenone batte la Spal fa agitare la coda. Mai trascurare questa B. Seguirà una settimana classica, l’ultima (fino al 6 marzo) in cui gli allenatori potranno fare un lavoro normale. Poi il frullatore comincerà a girare forte, la ricchezza delle rose e la loro gestione saranno decisive. Si capirà chi ha agito bene sul mercato, e chi ha più sangue freddo. Bisogna solo aspettare. In fondo, l’attesa del piacere èessa stessa un piacere. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Binda)