Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
30-01-2022 - Giornata: 19 - Vicenza - Romeo Menti


L.R. Vicenza - Alessandria US 1912 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 27. Diaw D. [L.] , 79. Diaw D. [L.] 44. Chiarello R.[A]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Mantovani Valerio, Prestia Giuseppe, Parodi Luca, Pierozzi Edoardo [75. Coccolo Luca], Casarini Federico, Ba Abou-Malal, Lunetta Gabriel Antonio [84. Mustacchio Mattia], Milanese Tommaso [60. Gori Mirko], Chiarello Riccardo [84. Kolaj Aristidi], Corazza Simone [60. Marconi Michele] A disp.:Beghetto Andrea, Benedetti Simone, (P) Cerofolini Michele, (P) Crisanto Lorenzo, Di Gennaro Matteo, Palazzi Andrea, Palombi Simone All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
L.R. VICENZA: Grandi, Cappelletti [64. Bruscagin], Pasini, De Maio, Crecco, Zonta, Bikel [64. Cavion], Diaw, Da Cruz, Dalmonte [64. Giacomelli], Meggiorini. A disp.: Pizzignacco, Morello, Proia, Padella, Brosco, Boli, Rigoni, Mancini, Djibril. All.: Brocchi Cristian

Arbitro: Ghersini Davide (Genova) [Scarpa, Fiore; IV: Delrio; VAR: Sozza; AVAR: Lombardi]
Note
Espulsi: 48. Ba [A – doppia ammonizione] Ammoniti: 36. Ba [A], 38. Bikel [V], 59. Corazza [A]. Angoli: 5-3. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 4.513, incasso € 45.093 Statistiche: Possesso palla 54%-46% Tiri totali 17-10, in porta 5-3, parate 2-3; Falli: 22-20; Fuorigioco: 0-1, Passaggi totali: 340-291; Precisione Passaggi: 72,1%-62,2% (dati: Diretta.it) Il primo assistente, Rossi Luigi (Rovigo), inizialmente designato, è stato sostituito da Mattia Scarpa (Reggio Emilia). Giornata di sole, temperatura superiore alle media stagionali. Terreno in buone condizioni Recupero della gara rinviata il 26.12.2021 Inizio domenica ore 14,30

Commento
CAPPOTTINO DI LANE PER L’ORSO Peccato. Anzi peccati. Sono i due commessi da Abou Ba nel corso della partita del Menti. Il primo, la reiterata ed inutile protesta nel corso del primo tempo costata il giallo, è quasi mortale. Giocarsi il primo giallo così significa condizionare il rendimento dell’intera partita. Il secondo, veniale ma decisivo, è il fallo irruente commesso a inizio ripresa anche questo evitabile ma più comprensibile. Ovviamente la responsabilità della sconfitta non finisce tutta sulle spalle del centrale alessandrino; come sembra essa ha molti padri. A partire dalla splendida invenzione di Diaw da cui è scaturito il gol decisivo (da sportivi non possiamo che alzarci in piedi ad applaudirlo, ma da tifosi ci chiediamo: perché proprio contro di noi?), poi dalla prova sottotono di alcuni elementi che non sono riusciti a ripetere la prestazione maiuscola della scorsa settimana; infine - nostra riflessione – non è che l’obbligo della vittoria, come già accaduto altre volte in stagione, abbia psicologicamente limitato i Grigi a differenza di altre partite giocate a testa libera? Detto questo rileviamo che siamo qui a fare le pulci di una partita persa che tranquillamente poteva essere pareggiata: anzi tutto indicava che l’esito finale sarebbe stato una equa divisione della posta se non fosse arrivata la testa di Diaw. I contemporanei pareggi di Crotone e Cosenza negli altri recuperi di hanno lievemente peggiorato la classifica dei Grigi che ora dovranno affrontare il “Tappone Dolomitico” del campionato: Pisa, Brescia e Lecce sono come Sella, Pordoi e Stelvio per un velocista. Hai visto mai che, senza l’assillo della vittoria, uscirà dal cilindro di Longo una nuova impresa degna del miglior Pantani. (Museo Grigio - Sergio Giovanelli) Il primo squillo dell’incontro è dei Grigi: Milanese da sinistra si accentra, conclusione all’incrocio, Grandi alza sopra la traversa. Il Vicenza passa in vantaggio al 27′: Casarini perde palla, ne approfitta Meggiorini che serve in area Diaw il cui destro batte Pisseri, 1-0. Al 41′ l’Alessandria ci prova con Chiarello che, servito da Parodi, conclude di poco a lato. Il pareggio dell’Alessandria arriva al 44′ quando Chiarello, con una zampata, devia in fondo al sacco il traversone di Parodi. Ad inizio ripresa i Grigi rimangono in dieci uomini per il secondo giallo rimediato da Ba al 3’. Il Vicenza prova ad approfittare della superiorità numerica al 16’: punizione di da Cruz su cui Pasini serve Meggiorini, ma la sua conclusione ravvicinata viene respinta da Pisseri. Sul tap-in successivo Crecco incredibilmente manca la porta. Al 35’ arriva il nuovo vantaggio biancorosso: è ancora Diaw a far cambiare il punteggio, con un colpo di testa perfetto sul cross di Crecco da sinistra. I Grigi provano a replicare con la ripartenza orchestrata da Mustacchio, che supera anche Grandi ma non riesce a trovare lo specchio della porta. E il risultato non cambia più. (Museo Grigio) Diaw gran risveglio Il Vicenza ci crede Alessandria ko in 10 Doppietta del bomber: rosso decisivo a Ba Il tecnico vince nel giorno del compleanno IL REGALO PER BROCCHI Cristian Brocchi con le braccia al cielo sotto la curva, il suo urlo liberatorio verso i tifosi, loro che ricambiano l’incitamento e applaudono. È l’immagine simbolo di Vicenza-Alessandria 2-1, un match teso, spigoloso e con tutti gli ingredienti tipici di una sfida da fondo classifica, dove ogni pallone, ogni episodio, ogni minuto perso sarebbe potuto valere la sopravvivenza. Bomber ritrovato Il Vicenza di questa vittoria aveva un bisogno disperato: l’ha trovata grazie al bomber sinora inespresso, Davide Diaw. Il numero 9 biancorosso ha messo a segno una doppietta d’alta classe nella gara più importante. Restano vive le speranze salvezza e Brocchi puntella la panchina, facendosi anche un regalo speciale nel giorno del suo 46esimo compleanno. «Avevo bisogno di esplodere la mia rabbia positiva coi tifosi, per il rispetto e il sostegno che mi hanno sempre dimostrato nonostante tutto. Bella la coincidenza del compleanno ma più di tutto mi rende felice aver centrato il successo in casa, mi mancava troppo ». Già, perché il Vicenza nelle nove partite disputate sin qui in casa non aveva mai vinto. Due pareggini e 7 sconfitte. Al decimo tentativo è stato sfatato il tabù del Menti. Durissima Ma quanta fatica. L’Alessandria è stato ingara sino all’ultimo, pur giocando di fatto l’intero secondo tempo con un uomo in meno (Ba espulso per doppia ammonizione, molto ingenuo il secondo fallo). E per almeno un quarto d’ora, a inizio partita, la squadra di Moreno Longo ha cinto d’assedio la difesa avversaria, facendo valere l’impianto di gioco consolidato e anche l’amalgama tra gli interpreti. Longo non a caso ha schierato la stessa formazione iniziale della gara precedente vinta col Benevento; Brocchi al contrario ha fatto ricorso a un massiccio turnover, sei le novità in campo rispetto a Lecce. Il Vicenza ha comunque trovato il vantaggio, inventato dalla sua coppia top Meggiorini-Diaw: assist di testa del primo, destro chirurgico in corsa del secondo. I piemontesi l’hanno rimessa in piedi sul finale di primo tempo: bel cross di Parodi, correzione vincente di Chiarello (vicentino peraltro, di Arzignano). Ripresa all’arma bianca per i padroni di casa, ma a tanto possesso palla non è corrisposta altrettanta incisività. Poi però Diaw ha spiccato il volo, raccolto il traversone di Crecco e infilato palla nel sette, prima doppietta stagionale (sinora una sola rete per lui). «Finalmente mi sono sbloccato, sono felicissimo per me, ma più ancora per la squadra e per i tifosi. Ma non abbiamo fatto nulla, la strada per noi è ancora lunghissima. La dedica è prima di tutto per mia figlia Celeste, che ogni volta quando torno a casa dalla partita mi chiede se ho segnato: ecco stavolta posso dirle di sì. E poi alla mia ragazza e a tutta la squadra con la quale vogliamo uscire al più presto da questo momento». Parole al miele per lui da parte di Brocchi: «Davide sa benissimo quanta stima ho nei suoi confronti. Alla vigilia della partita gli avevo detto che è un giocatore fondamentale e che non volevo privarmi di lui. Gli avevo chiesto di sacrificarsi in una posizione diversa perché sapevo che potevamo creare delle difficoltà all’Alessandria e in effetti ha fatto una partita devastante. Aveva bisogno di questi gol e anche noi». Dall’altra parte invece Longo recrimina per l’espulsione: «Ha condizionato la partita, giocare un tempo in dieci è difficile. La stavamo interpretando bene e comunque anche in inferiorità eravamo in partita. Poi è arrivato questo grande gol di Diaw che ha rotto l’equilibrio». (La Gazzetta dello Sport – Andrea Ceroni) Nel recupero il Vicenza s’aggiudica il delicato scontro salvezza e torna a sperare: Brocchi salva la panchina SUPER DIAW STENDE L’ALESSANDRIA L’attaccante dei veneti abbatte i Grigi con una doppietta, in mezzo il temporaneo 1-1 di Chiarello e il rosso a Ba. Due splendidi gol di un rinato Diaw (prima doppietta in biancorosso) mettono al tappeto un’Alessandria, uscita comunque a testa alta. Alla fine il pareggio sarebbe stato meritato, ma a pesare è stata l'inferiorità numerica per un tempo, a causa dell’espulsione, per doppia ammonizione, di Ba. Per il L.R. Vicenza è la prima vittoria casalinga, per i piemontesi un occasione non sfruttata per uscire dalla zona play-out e affossare i veneti, che ora hanno agganciato il Pordenone in coda. «L’espulsione di Ba ci ha condizionati - dice mister Longo - giocare un tempo in 10 é difficile. Avevamo pareggiato, poi nonostante l’inferiorità numerica difendevamo bene, la giocata di Diaw ha spezzato l’equilibrio». Felice mister Brocchi, che ha festeggiato bene il compleanno. «Sentivo il bisogno di un successo casalingo: sognavo i 3 punti al Menti e abbiamo lavorato per questo. Ci crediamo e combattiamo per arrivare alla salvezza», Dal punto di vista tattico il match, caratterizzato da una grande fisicità e diversi scontri, è stato vinto da Brocchi che ha optato per il rombo in mezzo al campo, ma soprattutto ha schierato Diaw (che ha dedicato la doppietta alla figlia e alla compagna) da ala destra, zona nella quale è nato il primo gol e dove ha fatto ammattire Parodi, parzialmente riscattatosi con l’ assist del momentaneo 1-1 a Chiarello. Ad inizio gara Alessandria va all'arrembaggio con Grandi che al 9’ salva con una mano una splendida conclusione di Milanese destinata all’incrocio. L’equilibro viene interrotto al 26' da Diaw che, servito da Meggiorini, si invola sulla fascia, sembra allargarsi troppo ma poi effettua un diagonale diabolico che si spegne nell’angolo basso. Al 41’ Chiarello, su assist di Parodi, dentro l’area si gira in un fazzoletto e conclude di poco a lato. È il preludio al gol che, con gli stessi interpreti, arriva al 44, poi Chiarello, vicentino di nascita, festeggia sotto la tribuna centrale con i familiari. Ad inizio ripresa la follia di Ba che rimedia (inutilmente) il secondo giallo, lasciando i suoi in 10, Longo si affida a Gori e Marconi, tra i veneti c’è l’ingresso di Cavion, acquistato sabato e già capace di mettere ordine in mezzo. Al 16’ Pisseri compie il miracolo su Meggiorini, respingendo con i piedi da due passi, poi Crecco si divora il vantaggio. La partita sembra incanalarsi sull' l-1, ma a 11’ dalla fine, su cross dalla sinistra di Crecco, Diaw vola più alto di tutti girando di testa nell’angolo. Nel finale gli ospiti, con l’ex Mustacchio e Kolaj nella mischia, tentano il forcing finale, il muro di casa regge. (Tuttosport – Luca Pozza) Il Vicenza vince la prima in casa. Rosso per Ba BROCCHI ESULTA CON DIAW Doveva essere vittoria e vittoria è stata. Contro l’Alessandria arrivano i primi 3 punti al Menti, nel giorno del compleanno di Brocchi. Il Vicenza trova Diaw, autore della doppietta decisiva. L’Alessandria soffre nella ripresa in inferiorità numerica per l’espulsione di Ba. Nel primo tempo botta e risposta, con Diaw che al 27’ trova il gol su assist di Meggiorini e allo scadere il pari di Chiarello, vicentino di Arzignano. Nella ripresa, dopo l’espulsione di Ba, il Vicenza al 16’ può passare, ma su Meggiorini salva Pisseri e sulla ribattuta Crecco manda fuori da ottima posizione. La rete decisiva a 10’ dalla fine: Diaw di testa trova l’incrocio e fa esultare Brocchi sotto la Curva. (Corriere dello Sport – Luisa Nicoli) UN ROSSO FERMA LA MARCIA DELL’ALESSANDRIA A Vicenza i grigi giocano per 45 minuti meglio del Lanerossi, rimontando con Chiarello l’iniziale svantaggio Poi Ba si fa espellere in modo molto ingenuo e i veneti approfittano puntualmente della superiorità numerica I grigi si fermano al Menti e devono recitare il mea culpa per l’andamento della partita. Gettare la croce addosso a un giocatore è forse eccessivo, certo il mediano Ba commette una sciocchezza che indirizza il confronto dalla parte del Vicenza. Il secondo giallo a inizio ripresa è un esempio di cosa non debba fare un giocatore già ammonito, soprattutto in un’azione in cui l’Alessandria è presente con un altro uomo in copertura. Da quel momento in poi, in inferiorità numerica e contro un’avversaria con l’acqua alla gola, i ragazzi di Longo faticano, anche se ai veneti serve un’invenzione di Diaw per battere Pisseri e siglare il 2-1 definitivo. Rammarico che aumenta in quanto l’Alessandria era stata in grado di pareggiare proprio allo scadere del primo tempo: pareva un segno del destino e invece i grigi si «bruciano» il bonus dei tre punti col Benevento perdendo con una diretta concorrente alla salvezza. Longo sceglie gli stessi undici vittoriosi sette giorni prima, la squadra risponde presente e crea almeno un paio di occasioni raccogliendo quattro angoli in dieci minuti. Dall’altra parte del campo, è Meggiorini il più in palla nell’attacco veneto, ma anche Diaw mette alle corde Parodi. Il gol del vantaggio dei padroni di casa arriva quando i grigi paiono controllano. Azione casuale, con Casarini che prova a intervenire in acrobazia e mette contro tempo tutti i compagni della difesa. Parodi porta largo Diaw che però trova un gran diagonale. Impiegano una decina di minuti i grigi a rimettersi in sesto ma si capisce che il match è equilibrato: infatti Parodi crossa e Chiarello pareggia prima del riposo. Poi, la doccia gelata del rosso a Ba, che dà la spinta al Vicenza. Una sola palla gol per Meggiorini (bravo Pisseri), ma gli ospiti sono in apparente controllo, anche se devono sacrificare quasi totalmente la fase offensiva. Casarini va a fare la guerra dappertutto, Chiarello lo imita, Mantovani è attento e davanti Marconi, entrato al posto di un opaco Corazza, regge qualche pallone. Purtroppo, l’invenzione di Diaw (palombella lenta e beffarda) punisce oltremisura un’Alessandria che può solo rammaricarsi con se stessa. (La Stampa ed. Piemonte – Francesco Gastaldi) I grigi sconfitti a Vicenza. espulso ba a inizio ripresa BRUTTA FRENATA PER L’ALESSANDRIA, RESTA IN DIECI E CEDE DI MISURA È il 3’ della ripresa quando Ba, già ammonito, commette un ingenuo fallo al limite dell’area incassando il secondo giallo e lasciando quindi i suoi in inferiorità numerica. È qui che l Alessandria Calcio perde di fatto lo scontro salvezza sul campo del fanalino di coda Vicenza per 2-1. Un pesante passo falso per gli uomini di Longo, abili in precedenza a chiudere l’intervallo sull’1-1 grazie alla rete del pari di Chiarello arrivata a pochi istanti dal termine della prima frazione. Un gol che aveva momentaneamente neutralizzato lo svantaggio arrivato al 27’ in seguito alla marcatura di Diaw, capace di trovare poi il definitivo 2-1 con una perfetta incornata al 33 della ripresa. Non sono pochi i rimpianti per i piemontesi, che non riescono così a dare continuità alla bella vittoria della scorsa settimana contro il più quotato Benevento. « Rimanere 45 minuti in 10 uomini ha condizionato il risultato finale anche se la squadra, pure in 10, stava soffrendo poco. Pisseri aveva fatto una sola parata da palla inattiva e poi è arrivato l’eurogol di Diaw – spiega mister Longo - Ba avrebbe dovuto prestare più attenzione, anche se il secondo giallo mi pare eccessivo. I ragazzi hanno dato il 110% pure oggi lottando su ogni palla e l’atteggiamento non è mancato. Ovviamente si può migliorare in tanti aspetti, come ho chiesto in certe situazioni soprattutto nel primo tempo ». La classifica vede ora la neopromossa rimanere al quintultimo posto a quota 20, con 3 lunghezze di vantaggio sul Cosenza quartultimo e con 2 punti di ritardo da una Spal che oggi sarebbe salva. « Nel primo quarto d ora abbiamo costruito tre palle importantissime per passare in vantaggio - prosegue - Dispiace essere rimasti presto in 10 senza poter giocare alla pari. Quando si perde una partita va considerato anche l’avversario. Gli episodi hanno fatto la differenza, non una presunta mancanza di atteggiamento. Gli alessandrini sono ora attesi da un trittico di gare davvero complicato, durante il quale se la vedranno con le prime tre della classe Pisa, Brescia e Lecce. Si parte sabato alle 14, con la sfida del Moccagatta in programma contro i toscani. Oggi intanto si chiude il mercato, con la società che potrebbe piazzare un ultimo colpo per rafforzare il reparto offensivo. (Il Secolo XIX – Luca Lovelli) E che Diaw sia lodato Lane, tre punti d’oro per inseguire il sogno Vittoria sofferta: dopo il primo gol della punta, l’arzignanese Chiarello aveva gelato i biancorossi. Piemontesi in 10 per quasi tutta la ripresa Diaw sia lodato. Doppietta dell’attaccante e il Vicenza vince. E soprattutto resta in vita. Un risultato diverso dalla vittoria nella sfida da ultima spiaggia con l’Alessandria avrebbe fatto scendere un mesto sipario sulle speranze di salvezza. E invece con i tre punti di ieri la fiammella della speranza resta accesa. Certo, la strada verso la salvezza resta durissima e lunghissima. E i pareggi esterni di Crotone e Cosenza non hanno certo aiutato. Ma intanto i biancorossi hanno agganciato il Pordenone all’ultimo posto. Intanto la zona playout è a 6 punti. Che non sono pochi, ma neanche un abisso. Intanto si potrà andare all’ultimo giorno di mercato con uno spirito diverso, con argomenti in più per provare a trattenere Ranocchia e Proia. E intanto, finalmente, è giunta la prima vittoria interna di questo campionato. I biancorossi non vincevano al Menti dal 10 maggio (!) dell’anno scorso (2-1 contro la Reggiana). Ecco Bikel Brocchi, la cui posizione alla vigilia del match era tutt’altro che sicura, si affida al consolidato 4-2-3-1. Con due note interessanti. Uno: Bikel all’esordio da titolare, sulla mediana al fianco di Zonta. Quella del portoghese è una prova dai due volti: confortante in fase di costruzione, assai rivedibile quando la palla ce l’hanno gli altri. Due: Meggiorini prima punta, Diaw largo a destra. Defilato in fascia, l’attaccante di Cividale fa la differenza: sfrutta la progressione, taglia verso il centro, segna due gol e fa espellere Ba. Lo scledense Cavion, tesserato il sabato sera, va in panchina e gioca (benino) l’ultima mezz’ora. Falsa partenza Il Vicenza comincia male. Nervosa e impaurita, la squadra biancorossa nella fase iniziale del match subisce il forcing dell’Alessandria. Il brivido più intenso arriva al 9’, quando Grandi è costretto ad allungarsi sulla sua destra per deviare una velenosa conclusione di Milanese. La riscossa Dopo il quarto d’ora il Vicenza esce dal guscio. Al 16’ Diaw vede Pisseri fuori dai pali e prova a sorprenderlo dalla distanza, ma il pallone finisce lontano dalla porta. Cinque minuti dopo Da Cruz calcia da destra sul primo palo e il portiere alessandrino neutralizza. La svolta della partita arriva al 26’: Meggiorini controlla un ottimo pallone al limite e lo dà sulla destra a Diaw, che con un preciso diagonale basso porta in vantaggio il Vicenza. Sei minuti più tardi un colpo di testa di Cappelletti finisce fuori. Valle (del Chiampo) di lacrime L’Alessandria non ci sta Al 27’ Lunetta ha un ottimo pallone nel cuore dell’area, quasi un rigore in movimento, ma lo spreca calciando alto. Poi entra nel vivo del match Riccardo Chiarello, arzignanese doc. Al 41’ fa le prove con un diagonale basso da distanza ravvicinata che esce di poco e tre minuti dopo colpisce al cuore il Vicenza. Cross da sinistra di Parodi, Chiarello si inserisce con i tempi giusti e appoggia in rete da pochi passi. Ottima la scelta di tempo del grigio, pessima la reattività dei biancorossi: Bikel non ci arriva da dietro, Dalmonte non chiude davanti e forse neanche Grandi è irreprensibile. In dieci Episodio chiave al 2’ della ripresa: Diaw cerca spazio sulla destra e Ba, già ammonito, lo mette a terra. Ghersini, che nel primo tempo aveva tollerato il gioco a tratti ruvido dei grigi, estrae il cartellino giallo; Ba era già ammonito e l’Alessandria rimane in dieci. Il Vicenza preme e ha una grande occasione al 16’: Meggiorini calcia dal lato destro dell’area e il portiere respinge con un piede. Il pallone giunge quindi a Crecco che da pochi passi incredibilmente calcia a lato. Sfortuna clamorosa per Cappelletti: assente da una vita, si fa male dopo uno scontro con Gori e viene sostituito da Bruscagin al 18’. Il neoentrato al 26’ cerca la soluzione da lontano ma non inquadra lo specchio. Un altro neoentrato, Cavion, ci prova di testa senza fortuna. La deviazione aerea giusta arriva al 33’: cross da sinistra di Crecco, stacco perentorio di Diaw e gol della liberazione. Si chiude passando al 4-4-2. Si chiude soffrendo. I cinque minuti di recupero sembrando cinque ore. Ma alla fine è gioia vera: la squadra raccoglie l’applauso dei tifosi e Brocchi esulta senza freni sotto la Sud: si toglie la felpa e sfoggia una maglia con la scritta “educazione apotropaica”. Sì, la malasorte stavolta è stata allontanata. Il Lane è vivo. (Il Giornale di Vicenza – Giancarlo Tamiozzo) RECUPERI: Lecce – LR Vicenza 2-1 Cittadella – Cosenza 1-1 Parma – Crotone 1-1 CLASSIFICA: Lecce p. 40, Pisa 39, Brescia 38, Benevento, Cremonese, Monza 35, Frosinone 34, Ascoli 32, Cittadella 31, Perugia 28, Como 26, Ternana, Parma 24, Reggina 23, Spal 22, Alessandria 20, Cosenza 17, Crotone 13, Pordenone, LR Vicenza 11. MARCATORI: 10 RETI Lapadula (Benevento), 9 RETI Coda, Strefezza (Lecce) 8 RETI Corazza (Alessandria); Charpentier (Frosinone); Falletti (Ternana) 7 RETI Dionisi (Ascoli); Baldini, Okwonkwo (Cittadella); Mota Carvalho (Monza); De Luca (Perugia); Donnarumma (Ternana) Il punto sul campionato Tutti i recuperi sono stati dunque giocati, la classifica è tornata in pari, la minaccia del Covid (almeno per quanto riguarda i rinvii) sembra meno pericolosa rispetto alle scorse settimane. E oggi si chiude anche il mercato, che come la scorsa estate non è stato per nulla banale, con tutte le big che si sono rinforzate (sulla carta), anche se per i soliti motivi la Serie A ha preferito aggiungere stranieri alle sue rose senza guardare al piano di sotto. Buon per la B, che ha tenuto i migliori e si prepara al mese di fuoco (da sabato prossimo al 6 marzo, senza notturne e senza... venerdì) con otto turni che potrebbero indirizzare tutta la stagione. I recuperi hanno detto che sul fondo il Vicenza soprattutto, ma anche Cosenza e Crotone, hanno ancora la forza per salvarsi; hanno anche visto sprecare l’ennesima occasione a Cittadella e Parma per avvicinare i playoff, per la gioia di chi sta davanti. Ecco, proprio lì, si annuncia una volata alla promozione che, in confronto, l’elezione per il Presidente della Repubblica è stata una passeggiata. Baroni, Inzaghi e Stroppa cercano il bis come Mattarella; D’Angelo, Caserta, Pecchia e Grosso rincorrono la prima volta, mentre Sottil guida il gruppo di quelli in agguato. In questo mese potrà decidere tutto, ma la sensazione è che, alla fine, un successo per distacco come nell’ultima votazione per il Quirinale, non ci sarà. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Binda)