Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
22-01-2022 - Giornata: 20 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Benevento Calcio 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 39. Lunetta G.[A], 54. Chiarello R.[A]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Mantovani Valerio, Prestia Giuseppe, Parodi Luca, Pierozzi Edoardo [65. Mustacchio Mattia], Casarini Federico, Ba Abou-Malal, Milanese Tommaso [65. Marconi Michele], Lunetta Gabriel Antonio [71. Beghetto Andrea], Chiarello Riccardo, Corazza Simone [79. Palombi Simone] A disp.:Arrighini Andrea, Benedetti Simone, Bruccini Mirko, Coccolo Luca, (P) Crisanto Lorenzo, (P) Dyzeni Mikel, Kolaj Aristidi, Palazzi Andrea All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
BENEVENTO CALCIO: Paleari, Masciangelo, Vogliacco, Barba, Letizia, Calò [76. Petriccione], Acampora [58. Brignola], Ionita, Tello, Insigne [58. Sau], Moncini [46. Forte]. A disp.: Muraca, Manfredini, Gyamfi, Glik, Umile, Talia, Pastina. All.: Caserta Fabio.

Arbitro: Rapuano Antonio (Rimini) [Imperiale, Della Croce; IV: Mastrodomenico; VAR: Abbattista; AVAR: Tolfo]
Note
Ammoniti: 32. Barba [B], 41. Milanese [A], 57. Pierozzi [A], 60. Ba [A], 73. Forte [B] Angoli: 10-4. Recuperi: 2.+7. Spettatori: 863 paganti, 940 abbonati, incasso € 11.668 Statistiche: Possesso palla 35%-65% Tiri totali 16-11, in porta 53, parate 3-3; Falli: 22-19; Fuorigioco: 1-0, Passaggi totali: 261-485; Precisione Passaggi: 64,8%-79,4% (dati: Diretta.it) Giornata fredda ma soleggiata, terreno in discrete condizioni. Recupero della giornata rinviata il 29.12.2021 Inizio sabato ore 14,00

Commento
TREMATE! TREMATE! LE STREGHE SON BATTUTE! Riprendere dopo un mese di sosta, oltretutto condito da rinvii e contagi Covid, è sempre difficile. Ed era questo il più grande timore di Moreno Longo al momento di preparare la partita. Ha così schierato una formazione prudente ma tatticamente ben impostata e ben decisa a fare sua la partita. Il campo ha dato pienamente ragione al tecnico dei Grigi ed ai suoi ragazzi. Malgrado lo schieramento ad una sola punta è stata proprio l’Alessandria ad avere le occasioni migliori del primo tempo di cui una sola sfruttata, quella del gol del vantaggio di Lunetta (come è cresciuto questo ragazzo dopo gli inizi titubanti dell’autunno), mentre i sanniti hanno calciato soltanto due punizioni da fuori area, di cui una fuori e l’altra altissima. Nella ripresa il pallone infilato da Chiarello ha sostanzialmente chiuso i giochi. Vero che il Benevento, in tutto l’arco della partita, ha avuto il possesso palla per due terzi del tempo ma è stato un possesso sterile con i Grigi che hanno sempre controllato senza soverchie difficoltà. Tatticamente è stato davvero il capolavoro di Longo: con gli innesti dalla panchina nella ripresa ha aumentato il potenziale offensivo mandando in crisi gli avversari che si sono ritrovati a rincorrere dopo dallo 0-2 con l’avversaria in grado di fare male. E poteva anche arrivare il 3-0 con un pizzico di fortuna in più e di precipitazione in meno, mentre il Benevento di possibilità reali ne ha create ben poche. Insomma quella vista al Moccagatta oggi è una squadra che merita ampiamente di restare tra i cadetti. Necessario dare continuità al rendimento complessivo per più di un paio di partite consecutive come accaduto fino ad oggi. (Museo Grigio - Sergio Giovanelli) Brilla il successo dell’Alessandria, che ferma la corsa del Benevento terzo in classifica e, soprattutto, mette in cascina tre punti preziosissimi per la propria corsa salvezza. Dopo 2′ doppio salvataggio di Ionita. Sugli sviluppi di un angolo infatti, Barba fa quasi autogol, ma il moldavo ci mette una pezza anche sul tap-in di Milanese. Poi ci prova anche Pierozzi al 3′ ma il colpo di testa va di poco fuori. Al 14′ è ancora Alessandria, con Ba, sfera ancora a lato dopo una semirovesciata. Al 29′ a provarci è Pierozzi con una conclusione al volo su cross di Lunetta, Masciangelo devia in corner di petto. Dall’altra parte Insigne, al 33′, serve Moncini che tenta una conclusione a giro facile per Pisseri. Calò, al 37′, ci prova direttamente da punizione, a lato di poco. È l’Alessandria a sbloccare un minuto dopo: Mantovani mette in mezzo, Lunetta stoppa bene, si aggiusta la palla sul destro e scocca un tiro a girare che batte Paleari, 1-0. Nel finale il Benevento ci prova con Moncini, Pisseri c’è. Nella ripresa, il primo a provarci è Tello di testa: salva tutto Mantovani sulla linea. Benevento pericoloso al 7′ quando Pisseri anticipa all’ultimo momento Forte. Ma è l’Alessandria a trovare la via della rete: al 9′ Vogliacco ribatte corto, la palla arriva dalle parti di Chiarello che non ci pensa due volte, conclusione al volo e rete che si gonfia, 2-0. Reazione del Benevento al 16′, con una doppia occasione: il colpo di testa di Tello viene respinto da Pisseri, sul tap in di Brignola Parodi allontana sulla linea. Al 22′ pericoloso Chiarello, ma la sua conclusione è debole. Ionita, dall’altra parte, conclude a lato al 25′, poi per il Benevento ci si mette anche la sfortuna quando al 27′ la conclusione di sinistro di Forte impatta sul palo a Pisseri battuto. L’Alessandria sfiora il tris al 30′ con Marconi, il Benevento la prima rete con Forte al 34′. Al 40′ Alessandria pericolosa con il cross di Beghetto che, deviato da Petriccione, quasi beffa Paleari. Ultimi brividi con Marconi e Beghetto ma il risultato non cambia più. (Museo Grigio) DUE GOL, LA MAGICA POZIONE ANTISTREGHE Benevento annichilito al Moccagatta, i grigi dominano tatticamente un’avversaria che lotta per salire in A Undici iniziale perfetto, sostituzioni logiche: l’Alessandria entusiasma e inizia col botto il girone di ritorno Tre punti d’oro: i grigi disputano la miglior partita del campionato, al cospetto di un Benevento che alla vigilia incuteva parecchio timore ma che, alla resa dei conti, combina poco e viene sovrastato tatticamente. Longo sceglie i pesi leggeri per l’attacco lasciando Marconi in panchina e piazzando Milanese tra le linee: la scelta si rivelerà azzeccata. L’allenatore non sbaglia nulla, i suoi in campo lo aiutano disputando una partita praticamente impeccabile se si eccettuano 2-3 palle perse nelle fasi iniziali: il temuto mese di sosta pare invece essere stato un toccasana. L’altra mossa vincente è quella di mettere Chiarello sulle tracce di Calò in modo da mettere sempre sotto pressione la fonte del gioco al Benevento, che deve spesso ricorrere ai lanci lunghi su Moncini, francobollato dall’attenta retroguardia alessandrina. L’avvio di partita senza subire la pressione ospite aumenta la fiducia tra i grigi: Ba e soprattutto Pierozzi provano anche a impensierire Paleari. Il Benevento fa fatica a mettere in moto i suoi solisti, l’Alessandria rischia nulla e riparte in modo ficcante. Emblematica la prima occasione gol: palla recuperata a centrocampo, contropiede micidiale e solo un intervento alla disperata di Masciangelo impedisce a Pierozzi di segnare alla mezzora. L’appuntamento col gol è solo rimandato: fa centro Lunetta col suo piede debole, il destro, dal quale però parte una conclusione chirurgica. Al rientro in campo ci si aspetta la reazione veemente delle «streghe» che, nel frattempo, hanno dato ancora più peso all’attacco inserendo Forte. Dopo un paio di folate giallorosse i grigi sono cinici: è Chiarello a segnare il gol del 2-0 e la partita si mette sul binario giusto. Il merito dell’Alessandria è quello di non arretrare il baricentro facendo tesoro anche delle precedenti esperienze negative (vedi Frosinone): la squadra, sfruttando anche i cambi, tiene a bada gli avversari ringhiando sui portatori di palla. Sale in cattedra Ba che va a fare la guerra su ogni pallone: il francese quando si prende un giallo è bravo a non rischiare in maniera eccessiva. È l’esemplificazione di quello che Longo aveva detto in settimana: va bene far girare le gambe ma bisogna far funzionare anche la testa, i suoi giocatori lo accontentano sempre. Quando non ci arriva la difesa ci pensano Pisseri e il palo a mantenere saldo il risultato nelle mani di Prestia e compagni. Nelle fasi finali il Benevento spinge alla disperata e senza lucidità. Parecchi passaggi sono fuori misura e tutto ciò fa il gioco dei grigi che riescono ad amministrare il duplice vantaggio e, anzi, sfiorano il tris con un Marconi decisamente tonico. Quattro corner quasi consecutivi nei sette minuti di recupero permettono di tenere il pallone lontano dalla porta di Pisseri e il triplice fischio arriva a sancire un più che meritato successo al termine di una prestazione che fa guardare con ottimismo alla cruciale sfida di Vicenza. (La Stampa – Francesco Gastaldi) Il trionfo di Longo ALESSANDRIA BELLISSIMO BENEVENTO IN PANNE Decisivo Chiarello, i campani senza Lapadula fanno fatica L’Orso sbrana la Strega dormiente. Dov’è finito il Benevento lanciato verso la promozione diretta? No, non può essere questo. La scena se l’è presa tutta l’Alessandria, capace di compensare con le scelte di Moreno Longo e un atteggiamento umile e aggressivo le evidenti differenze tecniche e di caratura. Bravi grigi, ottima prova e bel balzo verso la salvezza. Alessandria top Marcature uno contro uno a tutto campo, soprattutto in mezzo con Chiarello che non ha fatto giocare Calò. Difesa tosta, ripartenze convincenti con transizioni pulite. Longo è l’artefice di questo capolavoro, e se gli arrivassero un paio di giocatori (ma quelli che vuole lui…) dal mercato, le possibilità di restare in B diventerebbero più consistenti. Per rendere proibito il Moccagatta al Benevento (seconda volta qui dopo il ko del 2009-10) stavolta sono arrivati due gol. Il primo (maturo, visti i precedenti tentativi di Pierozzi e Ba) al tramonto del primo tempo, quando Lunetta a sinistra ha raccolto un lungo cross e ha avuto il tempo per controllare e infilare di destro (che non è proprio il suo piede) sul palo lontano: difesa assente. Il secondo in avvio di ripresa, quando Vogliacco ha respinto male di testa e Chiarello ha sparato un sinistro al volo che ha freddato Paleari. Il bello di Longo è che non ha cambiato atteggiamento, anzi ha messo gente d’attacco come Marconi, Palombi e Mustacchio, sfiorando più volte la terza rete ed evitando di farsi schiacciare. Benevento giù Di contro Caserta ha cercato di rimediare passando al 4-2-4, levando gli evanescenti Moncini e Insigne, mettendo prima Forte e poi Sau e Brignola in avanti accanto a Tello. Ma la frittata era già fatta. Troppo presuntuoso l’approccio del Benevento, che non ha pigiato con convinzione sull’acceleratore e non è mai riuscito a vincere i duelli. Dopo 6 gare eccellenti (5 vittorie e un pari) i limiti visti a Ferrara – squadra convinta troppo presto di avere la vittoria in tasca – sono emersi tutti. Solo sul 2-0 s’è visto qualcosa, con lo smanioso Forte sempre minaccioso, con Tello che ha costretto Pisseri alla parata da copertina (17’) e con Ionita che ha colpito un palo dal limite (27’). Nemmeno nei 7 (troppi) minuti di recupero è arrivato il gol, e il pensiero è andato a Lapadula. Il bomber si è chiamato fuori, dicendo alla società di non voler più giocare a Benevento, aspettando la A: cosa che ha mandato su tutte le furie il presidente Vigorito, pronto a tenere per un anno e mezzo fuori il giocatore più pagato della B (1,8 milioni più bonus), oltre che capocannoniere del torneo. Già, succede anche questo. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Binda) Vittoria di prestigio dei grigi contro una candidata alla A: ora Longo mette nel mirino la salvezza diretta L’ALESSANDRIA È DIVENTATA GRANDE! Dominato il Benevento, sconfitto con una rete per tempo: a segno Lunetta e chiarello, può essere il salto di qualità Lezione di calcio. L’Alessandria insegna e il Benevento finisce dietro la lavagna. A servire la mela indigesta alla ‘strega’ è una squadra che interpreta alla perfezione una gara preparata dal ‘professor’ Longo, laurea sul campo in tecnica e intelligenza tattica, Un gol per tempo, ma le occasioni sono più del doppio e fino al 52’ (incredibili i 7 minuti di recupero) sono i Grigi ad aggredire e obbligare Paleari a salvarsi in angolo, sotto la Nord che alza, con la sua spinta, l’aggressività di un gruppo di giocatori al massimo e al servizio degli altri, Longo sorprende Caserta con una soluzione solo apparentemente prudente, Corazza unica punta, ma Milanese fa raccordo tra le linee e sfruttala sua vocazione offensiva, dopo essere stato, per due mesi, un eccellente mediano, e Chiarello è uomo ovunque, non fa ragionare Calò, metronomo del gioco degli ospiti, e va a segnare. Aggressività fin dall’inizio, due occasioni per Pierozzi, la seconda neutralizzata in angolo, sulla linea, da Masciangelo. Poi, al 39’il premio del dominio, Lunetta raccoglie la respinta di Vogliacco sul lancio di Mantovani, e di destro, non il suo piede, incrocia imparabilmente. Caserta toglie Moncini, ben neutralizzato, e mette Forte: più peso, ma é l'Alessandria a raddoppiare, con Chiarello, che raccoglie una palla toccata di testa, in area, ancora da Vogliacco, nell’area affollata di gambe trova il varco giusto. Per gli ospiti il palo (interno) di Forte e una parata da incorniciare di Pisseri, ancora sull'ex Venezia. I Grigi mettono sotto una big e dimostrano di avere i mezzi per salvarsi, brutto ko per il Benevento in chiave A. (Tuttosport – Mimma Caligaris) SORPRESA BENEVENTO LONGO VINCE FACILE Le reti di Lunetta e Chiarello piegano i sanniti pericolosi solo con il neo acquisto Forte (palo) L’Alessandria torna a vincere al “Moccagatta” dopo quasi due mesi. Brillanti nelle idee e tonici nelle gambe. i grigi superano il Benevento, appesantito nella corsa, poco fuido nella manovra, appannato ma anche sfortunato nelle occasioni. Un risultato sicuramente inatteso, considerando i valori di classifica, ma ineccepibile per quanto visto in campo. Longo a Caserta non vogliono turbare gli equilibri e si affidano agli assetti già consolidati: tutti inizialmente in panchina i volti nuovi del mercato. Spavalda e determinata, l’Alessandria tiene il baricentro alto e mette sotto pressione il Benevento, E soprattutto sulle corsie esterne che si concentra la manovra dei grigi, puntuali nelle chiusure e reattivi nelle ripartenze. Il Benevento non riesce ad alzare i giri del motore, cerca di allentare la pressione dell’ Alessandria con un ampio giro palla ma non ma non riesce a trovare spunti per affondare i colpi. Più sostanza dunque per l'Alessandria che nel finale di frazione sblocca la partita Con un tiro a giro (con il piede debole) di Lunetta da centro area, ispirato da un cross di Milanese. Il Benevento reagisce con un paio di fiammate prima del riposo ma la difesa dell’ Alessandria riesce a metterci una pezza. RIPRESA. Nella ripresa Caserta da subito spazio al nuovo arrivato Forte. Il Benevento comincia la seconda frazione con maggiore intensità ma l'Alessandria, che non cambia atteggiamento, riesce subito ad adattarsi. Nonostante la buona partenza, per i campani arriva immediatamente una doccia fredda: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Chiarello raccoglie una corta respinta di Vogliacco e segna in volée il raddoppio. Caserta aggiusta l’assetto con l’inserimento di Sau e Brignola e mantene alto il ritmo creando occasioni per accorciare le distanze. Le occasioni pili nette sono di Tello (18’) che dopo un corner cerca sotto misura una deviazione vincente neutralizzata d’istinto da Pisseri, e proprio di Forte (27’) che centra il palo dal limite dell'area Nell’ultimo quarto d'ora c’è spazio anche per l’altro volto nuovo, Petriccione, ma il Benevento, pur provandoci, non riesce a cambiare la situazione. L’Alessandria gestisce il finale con maturità e addirittura all’ultimo minuto del recupero sfiora con Begherto il possibile 3 a 0. (Corriere dello Sport – Sebastiano Scemma) L’Alessandria travolge i campani e rinsalda le basi per la salvezza GRIGI, COLPACCIO DOPO UN MESE DI STOP “INCASSATI TRE PUNTI DA INCORNICIARE” Battuto il Benevento, terzo in classifica. Mister Longo: “Gioco perfetto, una vittoria quasi insperata” Ci voleva un’Alessandria perfetta per avere ragione di un Benevento terzo in classifica e in piena lotta per salire in serie A. Prestia e compagni, in campo a un mese dall’ultima volta, rispondono presente, conquistando 3 punti forse inattesi alla vigilia ma meritati per una squadra che sale a quota 20 in classifica rinsaldando la quint’ultima posizione e allungando a +4 sul Cosenza, portandosi così rispettivamente a 2 e 3 lunghezze di ritardo su Reggina e Spal, entrambe con una partita in più rispetto ai grigi. Mister Longo azzecca tutte le scelte contro un avversario che si può permettere il lusso di far entrare dalla panchina elementi come Sau e Forte, quest’ultimo appena arrivato dal Venezia. I piemontesi, praticamente al completo ad eccezione di Di Gennaro, riescono a contenere per tutta la prima frazione le bocche da fuoco giallorosse pungendo spesso in contropiede. Ed è proprio da una rapida ripartenza che arriva il vantaggio dei locali, con Lunetta che al 38’ raccoglie sulla sinistra una palla vagante infilando il portiere con un gran destro sul secondo palo che bacia il palo e finisce in fondo al sacco. Il 2-0 arriva a 8 minuti dall’inizio della ripresa, con i campani in quel momento all’assalto totale della porta difesa da Pisseri ma incapaci di concretizzare un paio di situazioni interessanti. Ci pensa così Chiarello a spegnere le speranze degli ospiti, con un mancino al volo che sorprende centralmente Paleari. Nel prosieguo della sfida, una super parata di Pisseri e uno sfortunato palo colpito dal neo entrato Forte impediscono al risultato di cambiare, con i mandrogni che in un paio di occasioni vanno addirittura vicini al 3-0 nel finale. “Sapevamo che per portare a casa la vittoria sarebbe servita una prestazione di livello assoluto e così è stato - commenta Moreno Longo - Tornare in campo dopo un mese è come fare un salto nel buio per un allenatore. Hai meno certezze del normale perché ti manca lo storico dei risultati recenti. Ero parecchio preoccupato ma sono stati bravi i giocatori a farmi cambiare idea. Già dai primi 20 minuti si capiva che i ragazzi avevano approcciato la gara in modo giusto. Li ho visti subito reattivi e concentrati. Abbiamo deciso di giocare senza punti di riferimento davanti e la scelta ha pagato. Milanese ci sembrava più adatto per legare meglio il gioco, potendo lavorare di più tra le linee rispetto a un attaccante”. Impossibile trovare un giocatore sotto la sufficienza tra le fila degli alessandrini, tra i quali spicca un ottimo Chiarello. “È un giocatore dall’intelligenza tattica sopra la media, anche in serie B - sostiene il tecnico. Un elemento che rimane imprescindibile per lo scacchiere tattico della neopromossa”. “Tutti i giorni mi impegno per migliorare e dare il 100% e sono felice che i frutti del mio lavoro si facciano vedere - dichiara il trequartista - A inizio girone d’andata abbiamo pagato alcune ingenuità a caro prezzo, ma non abbiamo mai mostrato un carattere debole. Il nostro percorso è ancora lungo e dobbiamo proseguire su questa strada. Sul gol ci ho provato, perchè il sinistro non è il mio piede forte. Sono contento di aver calciato bene e sono stato anche fortunato perchè c’era tanta gente davanti al portiere”. Il peso di questi 3 punti è enorme. Domenica prossima, i grigi saranno di scena sul campo del fanalino di coda Vicenza. I veneti, ora più competitivi dopo qualche innesto di buon livello, non vanno però sottovalutati. Ed è proprio dal mercato che si attendono ora le mosse della società piemontese che nella sessione in corso ha finora ingaggiato il solo Coccolo, ieri in panchina per tutti i 90 minuti. (Il Secolo XIX – Luca Lovelli) PIEMONTE AMARO IL FLOP AD ALESSANDRIA ALLONTANA LA VETTA Nella giornata in cui avrebbe potuto avvicinare ancor di più la vetta, il Benevento stecca incredibilmente ad Alessandria. La formazione di Longo ha sicuramente meritato nel primo tempo di passare in vantaggio e poi è stata brava a reggere nella ripresa, oltre che fortunata a trovare la rete del raddoppio nel momento in cui i giallorossi sembravano aver trovato fluidità di gioco. Al Benevento resta il buon impatto di Forte, subentrato a Moncini dopo l’intervallo, e la voglia di ribaltare la partita che non è mai mancata, anche quando il risultato sembrava inappellabile. Un miracolo di Pisseri, un salvataggio sulla linea, un palo e un paio di occasioni che hanno sfiorato il bersaglio grosso: sono punti da cui ripartire anche dopo una (mezza) giornata difficile. Prima frazione decisamente al di sotto delle aspettative per il Benevento. La maggior parte delle azioni clou sono state dell’Alessandria, a partire dal colpo di testa di Pierozzi dopo 3’. Il laterale dell’Alessandria ha dato il via all’azione dell’1-0 con un cross dalla destra respinto da Vogliacco sui piedi di Lunetta: destro a giro dell’esterno mancino e palla in fondo al sacco. Con l’ingresso di Forte ad inizio ripresa, il Benevento trovava qualche sbocco offensivo. Ma al primo tentativo l’Alessandria raddoppiava con un tiro di Chiarello – deviato da Barba – ancora una volta su una corta respinta di Vogliacco. Sullo 0-2 i sanniti producevano solo pericoli senza riuscire a riaprire la sfida. Pisseri e Parodi nella stessa azione evitavano il 2-1, i colpi di testa di Forte e Ionita non inquadravano lo specchio della porta per poco e nel finale l’Alessandria riusciva a gestire il doppio vantaggio senza problemi. (Il Mattino ed. Benevento – Alberto Gosetto) RISULTATI: Brescia – Ternana 1-1 Como – Crotone 1-1 Cosenza – Ascoli 1-3 Lecce – Cremonese 2-1 LR Vicenza – Cittadella 3-3 Monza – Reggina 1-0 Parma – Frosinone 0-1 Perugia – Pordenone 0-1 Spal – Pisa 0-0 CLASSIFICA: Pisa p. 39, Brescia 38, Lecce* 37, Benevento, Cremonese, Monza 35, Frosinone 34, Ascoli 32, Cittadella* 30, Perugia 28, Como 26, Ternana 24, Parma, Reggina 23, Spal 22, Alessandria 20, Cosenza* 16, Crotone* 12, Pordenone 11, LR Vicenza ** 8. * =gare in meno * =gare in meno MARCATORI: 10 RETI Lapadula (Benevento), 9 RETI Strefezza (Lecce) 8 RETI Corazza (Alessandria); Charpentier (Frosinone); Coda (Lecce); Falletti (Ternana) 7 RETI Dionisi (Ascoli); Baldini (Cittadella); Mota Carvalho (Monza); De Luca (Perugia); Donnarumma (Ternana) Il punto sul campionato Il segreto è che non c’è alcun segreto. Questa B avanza con le incertezze e anche con le certezze di sempre. Il Pisa degli ultimi tempi si scopre incerto e cerca in Torregrossa l’uomo che possa dare risposte a D’Angelo. Il Brescia al Rigamonti resta irrisolto. Il Benevento senza Lapadula ha perso un riferimento (ma Forte lo rimpiazzerà bene). Il Monza in casa è una sentenza. E anche Galliani sul mercato. Il Frosinone è in uno stato di grazia: il club del momento. E pure la Var è incoraggiante: dal suo avvento meno polemiche e meno veleni (con Serra, reduce dall’abbaglio di Milan-Spezia, che ha annullato giustamente un gol alla Ternana). Si può discutere se il Pisa abbia perso l’occasione di allungare o se il Brescia abbia sciupato la chance del contro-sorpasso. Ma ogni domanda non può non tenere conto dei posticipi della domenica. Tutto è rimandato a oggi perché Lecce-Cremonese è la partita focale della prima di ritorno, un match che è un bivio per Baroni e Pecchia quest’ultimo (che dopo la sosta se la vedrà con Stroppa nel derby) può affiancare Inzaghi al secondo posto, ma soprattutto il Lecce si gioca la carta del salto in alto. Tra le big è l’unica a dover recuperare una partita e mercoledì sera potrebbe ritrovarsi in vetta. E allora godiamoci lo spettacolo di una B dove nessuno domina veramente,ma in cui tutti i sogni sono agganciati a una classifica cortissima. (La Gazzetta dello Sport 23 gennaio 2022 – Davide Tondi)