Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
19-12-2021 - Giornata: 18 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Parma Calcio 1913 0 - 2 (0 - 2)
RETI: 31. Vazquez F. [Pa] , 42. Benedyczak A. [Pa]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Prestia Giuseppe [67. Mantovani Valerio], Di Gennaro Matteo, Parodi Luca, Pierozzi Edoardo, Ba Abou-Malal, Milanese Tommaso, Beghetto Andrea [67. Mustacchio Mattia], Chiarello Riccardo [46. Casarini Federico], Corazza Simone [46. Marconi Michele], Arrighini Andrea [46. Kolaj Aristidi] A disp.:Bruccini Mirko, (P) Crisanto Lorenzo, Palombi Simone, (P) Russo Alessandro All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
PARMA CALCIO 1913: Buffon, Osorio, Danilo, Cobbaut, Rispoli, Sohm [78. Juric], Schiattarella [78. Brunetta] Delprato, Vazquez, Benedyczak [55. Bonny], Inglese, A disp.: Colombi, Iacoponi, Tutino, Zagaritis, Camara, Busi, Circati, Andrade, Man. All.: Carillo Giuseppe

Arbitro: Manganiello Gianluca (Pinerolo) [Vono, Fontemurato; IV: Giaccaglia; VAR: Nasca; AVAR: Bercigli]
Note
In panchina per il Parma il vice Carillo al posto di Giuseppe Iachini squalificato Ammoniti: 47. Beghetto [A], 79. Di Gennaro [A] Angoli: 3–5. Recuperi: 1.+ 5. Spettatori: 2.759 paganti di cui 398 ospiti, 940 abbonati (incasso € 51.270) Statistiche: Possesso palla 59%-41% Tiri totali 11-11, in porta 3-4, parate 3-1; Falli: 14-18; Fuorigioco: 1-3, Passaggi totali: 451-311; Precisione Passaggi: 75,8%-68,2% (dati: Diretta.it) Giornata fredda e soleggiata; terreno in discrete condizioni Inizio domenica ore 14,00

Commento
DUE REGALI, IL PARMA RINGRAZIA I Grigi cercavano altri punti in chiave salvezza, dopo i tre ottenuti nell’ultimo turno per effetto del roboante 4-0 esterno sulla Reggina. Un successo, ieri, avrebbe consentito loro di agganciare in classifica proprio il Parma e di risucchiarlo nella lotta salvezza. Moreno Longo ha schierato il 3-4-2-1: Pisseri – Parodi, Prestia, Di Gennaro – Pierozzi, Ba, Milanese, Beghetto – Arrighini, Chiarello – Corazza. Beppe Iachini, ancora alla ricerca del primo successo sulla panchina gialloblù, ha mandato in campo un 3-4-1-2: Buffon – Osorio, Danilo, Cobbaut – Rispoli, Sohm, Schiattarella, Del Prato – Vazquez – Inglese, Benedyczak. Longo, rispetto all’undici che ha espugnato il Granillo, ha cambiato tre elementi, uno per reparto. In difesa, c’è Di Gennaro al posto di Benedetti. A centrocampo, sulla sinistra, spazio a Beghetto, mentre, davanti, parte dal primo minuto Arrighini al posto di Kolaj. Vista la squalifica di Iachini, è stato Giuseppe Carillo a guidare il Parma dalla panchina. Solo un cambio nell’undici titolare dei gialloblù rispetto all’ultimo match: fuori Tutino, al suo posto, in attacco, via libera a Benedyczak. Dopo un inizio prudente, la formazione di Iachini ha sfruttato due chances concesse dall’Alessandria, portandosi sul doppio vantaggio, con Vazquez e Benedyczak. Nei primi quarantacinque minuti, i Ducali hanno mostrato grande attenzione difensiva, contenendo bene le offensive dell’Alessandria, e notevole cinismo in fase offensiva. La squadra di Longo è sembrata piuttosto prevedibile in avanti, riuscendo per sole due volte ad andare al tiro in porta e trovando le pronte repliche di Buffon. Nella ripresa l’Alessandria ci prova: Mustacchio recapita un ottimo pallone dalla destra nel cuore dell’area. Marconi, solissimo, colpisce di testa da un paio di metri, facendo esibire Buffon in un magnifico intervento. Poi ancora: Kolaj fa impazzire la difesa emiliana con un paio di dribbling, per poi concludere con un esterno destro che sorvola la traversa. Il risultato non cambia più. Che dire? L’Alessandria ha faticato in fase offensiva, è riuscita a rendersi pericolosa solo nel finale di match, non trovando la rete per imprecisioni proprie e per un paio di grandi interventi del solito Buffon. A nostro avviso, tra i Grigi a rimediare la sufficienza sono Luca Parodi (a dire il vero, con la sua propensione ad accompagnare l’azione offensiva partendo dalla difesa, è una lieta sorpresa della stagione), Edoardo Pierozzi (riconferma il suo buon momento), Tommaso Milanese (pur essendo molto giovane e per certi versi ancora acerbo, si è mosso con coraggio e precisione, osando anche), Federico Casarini (gioca il secondo tempo al posto di Arrighini, portando esperienza al centrocampo), Aristidi Kolaj (anche lui subentra all’inizio della ripresa, entrando al posto di Chiarello, l’azione del dribbling in area del Parma è da incorniciare), Michele Marconi (gioca anche lui solo i secondi quarantacinque minuti rilavando Corazza, rientrando dalla lunga squalifica. Tiene sempre in apprensione la retroguardia del Parma e ingaggia un duello personale con Buffon). Ed anche Mattia Mustacchio (entrato al posto di Beghetto al 68′), che con le sue sgroppate sulla fascia destra, tiene in apprensione il Parma. Decisamente negativa la prova del portiere Matteo Pisseri: è stato un suo clamoroso svarione a regalare il 2-0 al Parma, servendo il pallone ad Inglese, che poi ha realizzato l’assist per Benedyczak. È stato il classico colpo del ko irreversibile. Ma dopo innumerevoli volte, partendo già dalla scorsa stagione, che l’estremo difensore dei Grigi è risultato determinante in positivo, non lo si può certo crocifiggere! Mister Longo, che così non è riuscito a bissare il successo contro la Reggina, cercherà il riscatto nella trasferta di Vicenza. (Museo Grigio – Mario Bocchio) NEL CALCIO, COME NELLA VITA, GLI ERRORI SI PAGANO E SI PAGANO DURAMENTE Così due gravi disattenzioni si sono trasformate in due reti del Parma che ha espugnato il Moccagatta. La formazione emiliana, una vera corazzata che è arenata nelle acque basse del fondo classifica, non ha comunque dimostrato di essere superiore ai Grigi, tutt’altro. È stata solida in difesa, cinica all’ occorrenza ma alla fine dei conti gli unici veri tiri in porta sono stati quelli che hanno prodotto i gol (trascuriamo l’incredibile errore di Bonny allo scadere del recupero perché avvenuto dopo una classica azione di contropiede nel forcing finale dei Grigi). Un pareggio sarebbe stato probabilmente il risultato più giusto per l’andamento del match. Dispiace. Ancora di più perché gli eventi che hanno determinato il risultato derivano da errori di due ottimi elementi. La palla persa a centrocampo che ha originato l’azione dello 0-1 è di Milanese ed è avvenuto proprio nel momento in cui in tribuna si stavano commentando le grandi qualità di questo ragazzo proveniente dalla Roma ma che potrebbe essere riscattato dai Grigi. Poi la respinta non perfetta di Pisseri che ha servito l’assist a Vazquez. Lo stesso portiere, poi, ha completato la frittata con una scellerata rimessa, quasi un assist per gli attaccanti parmensi. Una giornata storta ci sta e non sarà questa a sminuire il valore del portiere alessandrino. Dal punto di vista della classifica è cambiato poco: il Cosenza rimane dietro e la Spal è sempre tre punti avanti; psicologicamente un risultato positivo ottenuto oggi avrebbe consentito di affrontare la trasferta di Vicenza con un altro spirito per finire il girone di andata in bellezza. Intanto, per la prima volta, dopo tanto tempo, abbiamo rivisto il Moccagatta pieno: 4.000 spettatori con le limitazioni-Covid rappresentano il 90% della capienza disponibile. Un bel segnale di fiducia da parte dei tifosi. (Museo Grigio - Sergio Giovanelli) PRIMA GIOIA DI IACHINI IL PARMA È SPIETATO ALESSANDRIA, ALTRO KO La partita della svolta» l’ha definita Giuseppe Carillo, alter ego di Iachini in panchina, aggiungendo: «E’ dedicata a tutto il Parma, ai tifosi, alla città. Avevamo bisogno della vittoria». Ed è arrivata dopo 48 giorni, senza prendere gol, su un campo dove il Parma non aveva mai vinto in B. Con lo stesso risultato dell’ultima sfida (finale playoff 2017) contro la squadra che fu l’ultima in cui giocò da professionista Beppe Iachini. Segni del destino. Per l’Alessandria è arrivata l’11a sconfitta, terza nelle ultime 5 gare. Il rammarico di Longo: «Loro tutti a difendersi sotto palla, noi ad aggredire per provare a segnare. Negli uno-contro-uno eravamo inferiori fisicamente e tecnicamente, poi abbiamo preso gol su due palloni persi malamente». La partita Dopo una buona partenza dell’Alessandria, col pressing e l’aggressività nella metà campo avversaria, il Parma ha preso le misure, guidato da un ottimo Schiattarella, guadagnando campo pian piano. Dopo un gol annullato a Inglese (fuorigioco) e un destro di Milanese respinto da Buffon, è arrivata la prima rete: palla persa dai grigi al limite dell’area avversaria, Schiattarella ha fatto partire la ripartenza per 40 metri (4 contro 3), palla a Benedyczak, destro respinto da Pisseri e appoggio elegante di Vazquez nell’angolino. Giusto il tempo di una piccola reazione (destro basso di Parodi bloccato da Buffon) ed è arrivato il raddoppio: Pisseri ha sbagliato l’appoggio al difensore, Inglese ha preso palla e ha crossato per Bededyczak, tocco sul primo palo e gol. La ripresa Nell’intervallo c’è stata la rivoluzione di Longo: fuori i tre davanti e Milanese trequartista. Ma è stato ancora il Parma a farsi pericoloso con Bonny. Episodio decisivo al 31’: cross di Mustacchio, testa di Marconi (al rientro) e super parata di Buffon. Parma vicino al tris con Brunetta e Bonny (errore a porta vuota) e grigi a mettere paura al portierone nazionale con Kolaj (alto di poco). E così, mentre il Parma si rilancia, l’Alessandria rimane in zona pericolosa: la società comunque è pronta a intervenire sul mercato per rimediare. (La Gazzetta dello Sport – Raimondo Bovone) Alessandria, beffa in casa IL PARMA SVOLTA Prima vittoria con lachini grazie ai gol di Vazquez e Benedyczak. Longo: «Due ingenuità» Sfuma l’occasione per i Grigi dell’aggancio in classifica ma per la salvezza non cambia nulla Il divario è nettissimo. Fisico, tecnico, di qualità, di sostanza. Il Parma non domina l'Alessandria, ma non la fa giocare. A parte i primi 15 minuti, ma la capacità degli uomini di Iachini di negare spazi ai grigi, di neutralizzare anche il loro coTaggio, non sempre abbinato alla pazienza, scava un solco che, alla fine, consegna una vittoria, meritata, che potrebbe cambiare il campionato degli emiliani, più convinti, più sicuri, più lucidi, anche più cinici, primo successo nelle cinque gare dopo il cambio in panchina. L'Alessandria mette, troppo presto, il vestito da Babbo Natale e regala due gol a una avversaria che non ha certo bisogno di essere aiutata, ma se qualcuno lo fa, ringrazia e mette all'incasso. Longo le definisce «due ingenuità». Una, soprattutto, la prima, commessa dall'unico giocatore che, per un'ora abbondante, è riuscito a passare oltre le linee degli avversari, Milanese, davvero difficile da contenere e, anche, l'unico, nel primo tempo, a impegnare Buffon in una parata vera. Peccato che il ragazzo di scuola Roma, «che avrà una carriera importante, ne sono sicuro, debba ancora imparare che, in certe zone del campo i palloni devono essere trattati in maniera più parsimoniosa». Invece, nella metacampo del Parma, e in fase di attacco alessandrino, il mediano perde un pallone male e aziona la ripartenza, quattro contro tre, con la spinta di Schiattarella che sembrava non dover giocare e, invece, è il migliore, tanta sostanza ed esperienza, e qualità. Finalizza Vazquez: Pisseri non è impeccabile nella respinta e Prestia si perde l'ex Siviglia (31'). Il secondo pacco dono, al 43’ è dell'uomo che, in 17 gare, aveva sbagliato praticamente nulla, Pisseri: anziché rinviare, tocca corto a un compagno e serve Inglese, ed è facile per Benedyczak raccogliere e chiudere la gara (43'). Perché è nel primo tempo che il Parma lascia il segno, anche se Carillo, il fedele vice di lachini, ieri sostituto, elogia la grande prova di tutti i ragazzi, per 90 minuti. Siamo stati propositivi sempre, non ci siamo accontentati, abbiamo sfiorato il terzo gol in più di una occasione, E' un risultato voluto e meritato, il lavoro di queste settimane si vede e, finalmente, raccogliamo». Rischi? Per Carillo pochi, «le poche volte in cui abbiamo perso palla e abbiamo permesso all'Alessandria di salire». Come alla mezzora della ripresa, l'unica fiammata di Mustacchio entrato da poco (prima e dopo, come sottolinea Longo, «ha fatto più confusione, per la voglia di trovare la giocata») e il colpo di testa di Marconi che obbliga Buffon a una grande parata. «Quello è il suo mestiere», insiste Carillo, ma la semplicità del gesto è impressionante. «Avessimo segnato in quel momento la gara poteva cambiare - così il tecnico dei grigi - con un quarto d'ora e il recupero a disposizione. I ragazzi non si sono mai arresi, ci hanno provato fino all'ultimo». Ma, ammissione anche di Longo, «la fisicità e la qualità del Parma , a tratti, sono state da altra categoria». Cosa lascia in eredità, oltre 0 punti per l'Alessandria? La difesa ridotta: Benedetti ieri, nell'ultimo tampone, aveva una dubbia positività, da verificare, Di Gennaro sarà squalificato e c'è da valutare la condizione di Prestia, uscito per un fastidio al flessore. Ma considerati i risultati della concorrenza, nella lotta per la salvezza per i grigi non cambia nulla. (Tuttosport – Mimma Caligaris) Al Moccagatta passano i ducali IL PARMA RIPORTA L’ALESSANDRIA ALLA REALTÀ Gli emiliani smentiscono chi li indicava in crisi e fanno valere nei 90’ la superiorità tecnica in tutti i reparti I grigi non sono quelli di Reggio Calabria e sbagliano molto. Buffon impegnato solo da Milanese e Marconi I grigi sbattono contro il Parma: non tanto per lo 0-2 finale, quanto perché gli ospiti amministrano a piacimento per 90’ e concedono qualcosina solo nel finale, quando però il match è già saldamente nelle loro mani. Gli emiliani dimostrano di essere per caso nelle zone basse della classifica di serie B: se poi ricevono regali natalizi dagli avversari, cioè i due gol, allora si capisce che non può esserci partita. Mister Longo rispetto all’undici vittorioso a Reggio Calabria: ci sono Beghetto (per lo squalificato Lunetta) e Arrighini a sostituire Kolaj. Spicca subito la fisicità di tutto il Parma rispetto ai più brevilinei giocatori di Longo che però prendono in mano il pallino del gioco nei primi minuti mentre i ducali li aspettano a ridosso della trequarti, per ripartire con le folate del veloce Benedyczak. I primi tentativi dell’Alessandria arrivano con palle alte che, però, Danilo e Osorio neutralizzano con facilità. Allora si cambia registro con la manovra che parte palla a terra dai piedi di Milanese, ma anche in questo caso non ci sono opportunità. Sul fronte opposto, le incursioni di Schiattarella e la velocità di Benedyczak sono le leve sulle quali forzano le giocate i parmensi: da due errori individuali, uno di Milanese e l’altro di Pisseri, nascono i gol degli ospiti con Vazquez e Benedyczak. Il Parma chiude il primo tempo come meglio non potrebbe, i grigi masticano amaro. Tre cambi per Longo a inizio ripresa per provare a dare uno scossone, si rivede Marconi al centro dell’attacco. È evidente però che la partita abbia preso una sua fisionomia ben definita: il Parma fa il minimo sforzo per controllare il doppio vantaggio, i grigi ci mettono tanto impegno ma vanno a infrangersi contro le maglie dell’attenta difesa ospite. Qualcosa in più i nuovi entrati portano in termini di precisione nelle giocate, ma è poco per fare male al Parma. La migliore occasione con Mustacchio per la testa di Marconi, dall’altra parte Buffon dimostra di avere ancora riflessi felini. Un acuto di Kolaj nel finale fa infuriare Buffon, perché la difesa concede il tiro (alto) da favorevole posizione, ma cambierebbe poco perché si è già nel recupero. (La Stampa – Francesco Gastaldi) Al Moccagatta Alessandria battuta in casa VAZQUEZ-BENEDYCZAK PARMA PIAZZA IL COLPO Il Parma ritrova la vittoria dopo oltre un mese e mezzo e inizia a ricomporre i pezzi di una classifica che rimane complessa. Lo fa al Moccagatta grazie ad una prestazione da squadr vera, sul pezzo a livello agonistico, solida e ordinata in difesa e letale in attacco. È, adesso, il Parma di Beppe lachini, ieri in tribuna causa squalifica. Ottime le prestazioni di tutti i big crociati: l’attenzione di Daniilo, la qualità di Schiattar rella, la rinascita di Inglese, fondamentale come torre, assist-man e punto di riferimento. E poi Gigi Buffon, ancora una volta tra i migliori, specialmente per i riflessi miracolosi sull'incornata di Marconi che al 31’ della ripresa avrebbe potuto riaprire il match. Nel primo tempo avevano segnato Vazquez (5° centro personale) e Benedyczak (4°),la seconda rete favorita da un disimpegno sbagliato del portiere Pisseri, ex della gara. Longo, tecnico dell’Alessandria, senza Lunetta e Benedetti ha provato a rivoluzionare l’attacco, ma l’unica occasione è al 44’ con Kolaj (slalom e tiro alto), e in ogni caso la vera chance è stata per il Parma col giovane Bonny, che di è divorato un gol a porta vuota (45’). (Corriere dello Sport – Alberto Rugolotto) Secco 0-2 nell’ultimo impegno casalingo I GRIGI SCONFITTI AL MOCCAGATTA “CONDANNATI DAI NOSTRI ERRORI” Passo indietro per l’Alessandria che nell'ultimo impegno casalingo del 2021 perde contro un Parma che regola la pratica nel primo tempo. Gli emiliani sfruttano al meglio due gravi errori dei loro avversari. Il primo arriva al 31’, quando gli undici in maglia grigia si fanno trovare clamorosamente scoperti dopo una palla persa in attacco da Milanese che scatena il contropiede 4 contro 2 degli ospiti, sfruttato poi da Vazquez. A chiudere di fatto la contesa è un regalo al 42’ di Pisseri, al primo errore della sua finora ottima stagione, che apre la strada prima a Inglese per l'assist e poi a Benedyczak per il raddoppio. Che mister Longo non sia soddisfatto della prova dei suoi lo capisce già all’intervallo, quando decide di sostituire l’intero trio d’attacco titolare formato da Chiarello, Arrighini e Corazza che rimane così negli spogliatoi. Qualcosa in più si vede, con Kolaj che dà maggiore brillantezza e con Marconi, al rientro dopo la lunga squalifica, che si fa negare la gioia del gol alla mezz'ora solamente da uno strepitoso Buffon. Nel complesso, gli uomini dello squalificato lachini meritano i tre punti grazie ai quali si allontanano dalle acque pericolose della classifica nelle quali si trovano ancora i mandrogni, che in virtù degli altri risultati rimangono comunque in quintultima posizione a quota 17 e a 3 lunghezze dalla salvezza diretta ora rappresentata dalla Spal. «Abbiamo pagato due ingenuità evidenti - dice Longo -. A una squadra come il Parma non puoi concedere queste situazioni. Per struttura fisica, insieme al Pisa, gli emiliani sono la formazione più forte del campionato. Peccato, perché i ragazzi hanno approcciato bene la partita. Avremmo dovuto capitalizzare quelle palle che abbiamo avuto. I rientri di Marconi e Mantovani? Si sono mossi bene e sono recuperati a tutti gli effetti. Possiamo dire di avere due giocatori in più ora. Nonostante il ko, sono contento del fatto che non abbiamo mai mollato». Il 2021 dei piemontesi si chiuderà nel pomeriggio Santo Stefano con la trasferta sul campo del fanalino di coda Vicenza. Una sfida da non sbagliare, per la quale non sarà a disposizione lo squalificato Di Gennaro. Un’assenza che obbligherà il tecnico a rivedere i suoi piani in difesa. (Il Secolo XIX – Luca Lovelli) RISULTATI: Ascoli – Cremonese 1-4 Benevento – Monza rinv. Brescia – Cittadella 1-1 Como – Reggina 1-1 Cosenza – Pisa 0-2 Crotone – Pordenone 4-1 Frosinone – Spal 4-0 Lecce – LR Vicenza rinv. Perugia – Ternana 1-1 CLASSIFICA: Pisa p. 38, Brewscia 34, Cremonese 32, Lecce, Benevento, Monza* 31, Cittadella 29, Frosinone 28, Perugia 27, Ascoli 26, Como 25, Ternana, Parma, Reggina 23, Spal 20, Alessandria 17, Cosenza 16, Crotone 11, Pordenone 8, LR Vicenza* 7. * = gare in meno MARCATORI: 10 RETI Lapadula (Benevento), 9 RETI Strefezza (Lecce); 8 RETI Corazza (Alessandria); Charpentier (Frosinone); Coda (Lecce) 7 RETI Dionisi (Ascoli); Baldini (Cittadella); Donnarumma, Falletti (Ternana)