Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
22-10-2021 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Crotone FC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 45. Kolaj A.[A]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Mantovani Valerio, Di Gennaro Matteo, Parodi Luca, Pierozzi Edoardo [59. Mustacchio Mattia], Casarini Federico, Ba Abou-Malal [53. Palazzi Andrea], Lunetta Gabriel Antonio [58. Beghetto Andrea], Orlando Francesco Pio, Corazza Simone [79. Marconi Michele], Kolaj Aristidi [79. Arrighini Andrea] A disp.:Benedetti Simone, Chiarello Riccardo, (P) Crisanto Lorenzo, Milanese Tommaso, Palombi Simone, Prestia Giuseppe, (P) Russo Alessandro All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
CROTONE FC: Contini, Nedelcearu, Canestrelli, Cuomo, Mogos, Zanellato, Donsah [66. Vulic], Molina [93. Oddei], Borello [46. Kargbo], Maric, Mulattieri. A disp.: Festa, Saro, Visentin, Mondonico, Rojas, Giannotti, Sala, Paz, Schirò. All.: Modesto Francesco.

Arbitro: Santoro Alberto (Messina) [Cipressa, Barone; IV: Calzavara; VAR: Fourneau, AVAR: Rossi Luigi]
Note
Rigore parato al 4. a Corazza [A] Espulso 86. Kargbo [C – fallo di reazione]. Dopo il fischio finale allontanato anche il DS del Crotone Giuseppe Ursino. Ammoniti: 33. Cuomo [C], 33. Di Gennaro [A], 36. Pierozzi [A], 45+3. Zanellato [C], 76. Orlando [A], 84. Parodi [A], 84. Kargbo [C] Angoli: 13-7 Recuperi: 3.+ 6. Spettatori: 1.592 paganti, 936 abbonati Statistiche: Possesso palla 40%-60% Tiri totali 19-13, in porta 7-3; Falli: 16-15; Passaggi totali: 236-363; Precisione Passaggi: 59,3%-72,4% in tribuna il designatore della CAN Gianluca Rocchi. Serata fresca, terreno in buone condizioni. Inizio venerdì ore 20,30

Commento
L’ALESSANDRIA BATTE IL CROTONE E LO AGGANCIA IN CLASSIFICA Abbiamo finalmente visto l’Alessandria che vorremmo sempre in campo. Battagliera, volitiva, che gioca con intensità per tutti i 90’ e, soprattutto, che vince. Naturalmente bisognerà percorrere ancora molta strada, eliminare i difetti in fase di conclusione (soprattutto dagli 11 metri), ridurre gli errori difensivi (anche questa volta in un paio di occasioni si è rischiato grosso), migliorare sui passaggi (troppi i palloni buttati via) ma con il Crotone si è registrato un notevole passo avanti. Così come abbiamo preso nota – e non è una novità – dell’acume tattico di Moreno Longo che ha rivoluzionato la squadra inserendo i giovani Kolaj e Pierozzi, i quali hanno dato il loro determinante contributo tanto da ricevere il sincero applauso del Moccagatta al momento della sostituzione. Eppure, leggendo la formazione, molti avevano strabuzzato gli occhi: fuori Prestia – assenza precauzionale per un problema ad un ginocchio, ma è in panchina - fuori anche Mustacchio, Palombi e Palazzi. Dentro i giovani Pierozzi e Kolaj e rientra Ba. Invece le cose sono andate per il verso giusto e questa vittoria accorcia la classifica in attesa delle prossime sfide. La fiducia aumenta: i Grigi sono in credito con la fortuna, devono recuperare diversi elementi importanti ed hanno in panchina un allenatore in grado di dominare gli eventi inaspettati. L’unico dubbio è di natura climatica: con una squadra piccola e leggera (i nostri concedono quasi sempre chili e centimetri agli avversari) cosa succederà sui campi pesanti invernali? (Museo Grigio - Sergio Giovanelli) Non c’è che dire: le calabresi portano bene all’Alessandria che, dopo aver brindato al primo successo stagionale contro il Cosenza, si ripete battendo di misura anche il Crotone. E’ di Kolaj la rete decisiva, arrivata in una prima frazione di gioco che ha visto dapprima i Grigi fallire un rigore in avvio con Corazza e i pitagorici scheggiare una traversa con Cuomo. Nel finale di ripresa, ospiti in 10: rosso a Kargbo. Con questo successo, migliora la classifica dell’Alessandria, che aggancia proprio il Crotone a quota 7, in terzultima posizione. La gara si infiamma immediatamente: al 4′ i Grigi si vedono assegnare un rigore a favore (fallo di Cuomo su Mantovani), della cui battuta si incarica Corazza, ma Contini capisce tutto e respinge coi piedi. L’Alessandria, partita forte, torna a provarci al 9′ con una conclusione di Kolaj che, sporcata da Zanellato, termina di poco a lato. Il Crotone pian piano cresce e si fa vedere con pericolosità al 23′, quando Maric ci prova direttamente da calcio di punizione: Pisseri risponde presente. Al 28′ ospiti a un passo dalla marcatura: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Borello serve in area il colpo di testa di Cuomo, che scheggia la traversa. L’Alessandria replica un minuto dopo, sempre da corner, con la conclusione di Kolaj che chiama il portiere Contini all’intervento. Nel finale il Crotone ha due buone occasioni: al 42′ Mogos, servito da Matic, impegna Pisseri, mentre al 44′ Mulattieri, in rovesciata su cross di Borello, spedisce di poco a lato. Ma è l’Alessandria, al 45′, a sbloccare: patatrac di Nedelcearu che perde palla in area, Orlando tocca per Kolaj che batte Contini, 1-0. Nella ripresa, torna subito a provarci l’Alessandria: al 3′ Kolaj vede il portiere avversario Contini fuori dai pali e tenta di sorprenderlo con un pallonetto da centrocampo, l’estremo difensore si rifugia in calcio d’angolo. Sul corner, Lunetta fa torre per Corazza che solissimo, non trova la porta avversaria con il colpo di testa. Al 20′ qualche protesta dei Grigi, con Mustacchio, che lamenta una trattenuta in area da parte di Kargbo: lascia proseguire l’arbitro Santoro. Al 27′ lo stesso Kargbo tenta l’acrobazia, ma Parodi devia in calcio d’angolo. Nel finale, al 41′, il Crotone resta in 10: Santoro viene richiamato al Var dove rileva un pugno a Parodi da parte di Kargbo, cartellino rosso per il sierraleonese. (Museo Grigio) ALESSANDRIA, ECCO L’AGGANCIO IL CROTONE SBAGLIA, KOLAJ NO Corazza si fa parare un rigore, poi Nedelcearu regala la rete Tre punti vitali per Longo: tornano gli incubi per Modesto Tre punti. Sporchi, maledetti e subito. Quelli che voleva l’Alessandria, utili ad agganciare il Crotone e a respirare un po’ in fondo alla classifica. E quelli che avrebbe voluto lo stesso Crotone, parso involuto dopo il successo a spese della capolista Pisa e autolesionista al punto da farsi quasi gol da solo. E dire che solo 5 mesi fa fra le due squadre c’erano due categorie di differenza, la C in Piemonte e la A in Calabria. Così va il calcio. Le mosse Longo ha rivoluzionato la squadra pescando a piene mani nella rosa e regalando l’esordio dal 1’ a giocatori che si erano visti solo per scampoli di partita. E i prescelti hanno premiato il tecnico. Modesto invece ha proposto la solita squadra, apparsa però troppo molle, forse sorpresa dalla vivacità degli avversari. All’inizio Alessandria in pressing costante, e i frutti sono arrivati subito: angolo regalato per una scivolata del portiere, sulla battuta Di Gennaro giù in area a contatto con Canestrelli. Rigore. Tiro di Corazza e respinta di piede di Contini, che ha parato il secondo rigore consecutivo dopo quello a De Vitis (Pisa). Poi sono arrivati i primi segnali di Kolaj: serpentina e tiro deviato in angolo. Il Crotone, senza farsi intimidire, si è fatto avanti: parata di Pisseri su punizione di Molina, testa di Cuomo che ha scheggiato la traversa. Questa è stata forse la fase più bella della gara, con i portieri a contendersi la palma del migliore: strepitoso Contini su rasoterra di Ba, bravissimo Pisseri a fermare Mulattieri in due tempi e poi a volare su zuccata di Mogos. A ridosso dell’intervallo il patatrac crotonese: nel giro palla difensivo Nedelcearu ha sbagliato l’appoggio e regalato palla a Corazza, passaggio al libero Kolaj e 1-0. Nella ripresa lo stesso Kolaj con un tentativo da 40metri ha sfiorato il gran gol (bravo Contini a recuperare). Poi la girandola di cambi che ha portato più frutti all’Alessandria che al Crotone, visto che l’uomo della speranza Kargbo è stato espulso per un fallo di reazione su Parodi. (La Gazzetta dello Sport – Raimondo Bovone) LA SCOMMESSA DI LONGO RILANCIA I GRIGI Formazione rivoluzionata, sei undicesimi dei titolari sono diversi da quelli di Como e cambia l’atteggiamento Aggressività, corsa, un gol e un rigore sbagliato: la strada verso la salvezza deve passare da prestazioni simili La rivoluzione di Longo paga e l’Alessandria batte di misura il Crotone agganciandolo in classifica. Tre punti di importanza capitale per la classifica, arrivati dopo una settimana indubbiamente difficile. Evidentemente l’allenatore sa toccare le corde giuste ai suoi giocatori parsi trasformati rispetto a Como. Formazione rivoltata come un calzino con alcuni giocatori in teoria inamovibili che partono dalla panchina: a parte Prestia (prova nel prepartita ma non ce la fa) restano fuori Mustacchio, Marconi e Palombi per scelta tecnica mentre fanno l’esordio dal primo minuto Pierozzi e Kolaj. Per Orlando, invece, è la seconda da titolare dopo Lecce. I grigi cominciano col piede sull’acceleratore schiacciato ma dopo 3’ Corazza sbaglia dal dischetto con Contini, al secondo rigore consecutivo neutralizzato: la squadra però non si perde d’animo e continua a macinare gioco. I cinque calci d’angolo a zero per i padroni di casa dopo 11’ sono significativi anche se i calabresi sono sornioni ma, almeno nelle prime fasi, sbagliano parecchio nell’impostazione. Dopo il primo quarto d’ora giocato a gran ritmo i grigi trovano meno spazi: i calabresi serrano i ranghi soprattutto in mezzo al campo dove Casarini e Ba devono a turno contrastare la straripante fisicità di Zanellato. A ridosso della mezzora la solita disattenzione rischia di costare cara (testa di Cuomo e traversa scheggiata) ma i grigi sono più che reattivi e mettono i brividi ai calabresi con Kolaj. Quest’ultimo e il più giovane in campo Pierozzi sono la sorpresa più positiva della prima metà di gara: efficaci nella porzione di campo a loro più congeniale si danno da fare anche da difensori aggiunti con l’unica variabile, potenzialmente negativa, del grande dispendio di energie. Dal 35’ in poi i grigi rifiatano e gli avversari si fanno pericolosi prendendo il controllo del centrocampo: Casarini e Ba devono coprire moltissimi metri di campo e sono in affanno. Quando le squadre hanno quasi la testa negli spogliatoi per il riposo l’errore vistoso della difesa del Crotone e Kolaj non perdona. Subito un cambio tattico in avvio di ripresa: Parodi si sposta a destra per contrastare il nuovo entrato Kargbo. Il Crotone cambia atteggiamento spostando in avanti il baricentro del proprio gioco ma l’Alessandria non si chiude a riccio: certo gioca più a protezione del vantaggio ma con gli ingressi di Beghetto e Mustacchio è chiaro che Longo voglia in campo anche giocatori in grado di offendere ma soprattutto capaci a ribaltare rapidamente l’azione. La fase centrale della ripresa è quella nella quale gli ospiti spingono di più a destra con Mogos che si accentra e apre spazi agli inserimenti di Zanellato, buon per i grigi che da quella parte Beghetto è attento e non si fa prendere in mezzo. Quando la squadra si abbassa Longo è una furia nell’incitare i suoi. Coi calabresi in dieci per il rosso a Kargbo i grigi hanno esaurito le forze ma trovano ancora la determinazione per portare a casa tre punti d’oro. (La stampa ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) IL CROTONE SI BUTTA VIA FA FESTA SOLO LONGO Contini para un rigore a Corazza al 4’ di gioco. Modesto fa la gara Ma il gol di Kolaj vale 3 punti d’oro per i piemontesi. Espulso Kargbo Destini che si incrociano quelli di Alessandria e Crotone in un venerdì sera dove l'obiettivo è quello di provare a lasciare i bassifondi della classifica per cercare di invertire la rotta. Ne esce una sfida sui nervi, condita da nervosismo e disattenzioni, tante, troppe, che confermano i limiti di entrambe le squadre in fase realizzativa e non solo. Il bottino della sfida lo porta però a casa la truppa di Moreno Longo, che centra il secondo successo consecutivo casalingo, lasciando quindi i calabresi a bocca asciutta. POCA LUCIDITÀ. Una serata che si rivela da subito in salita per la formazione di Modesto, a tal punto da doversi affidare a Contini per metterci una pezza sul fallo in area di Cuomo dopo nemmeno cinque minuti dal fischio d'inizio, L’estremo difensore si rivela infatti decisivo, negando a Corazza la rete dagli undici metri. L’episodio scuote gli ospiti, ma a quanto pare dimostrano di non saperne approfittare. Prima bisogna fare i conti con la traversa, in seguito Maric pensa bene di complicarsi la vita solo davanti a Pisseri. Ci riesce sicuramente meglio, ma in peggio, Nedelceani, quando sul finale di primo tempo consegna su un vassoio d'argento il pallone che vale la prima rete in Campionato di Kolaj. L'errore è senza dubbio l'emblema del le difficoltà in fase di impostazione dei calabresi, in particolare quando l'Alessandria alza il proprio baricentro. BOCCA ASCIUTTA. Tra le linee il Crotone non sfonda e allora ci prova per le vie laterali. Mogos spinge sulla corsia destra, peccato che al centro non ci sia nessuno a raccogliere. Come se non bastasse, Mulattieri si nasconde tra le maglie grigie, mentre Maric fatica a trovare spazio. l'Alessandria contiene le avanzate degli ospiti, che nel finale rimangono pure in dieci per il fallo di reazione di Kargbo su Parodi evidenziato dal Var. Basta quindi il volto dell'allenatore Modesto a fine gara per esprimere il momento delicato di questo Crotone, una squadra ancora alla ricerca di una precisa identità. (Corriere dello Sport – Riccardo Guglielmetti) ALESSANDRIA PUOI SPERARE Segna Kolaj, Crotone battuto e raggiunto in classifica. Modesto a rischio esonero Rivoluzione che paga. Debuttanti che premiano la fiducia di Longo, ma è tutta l'Alessandria che veste il grigio per davvero, con un senso di rivalsa alimentato dall'appartenenza, e con la spinta dei 2700, quasi, che sembrano almeno cinquemila. E' la vittoria dell'aggancio, al Crotone, della reazione, del cuore. Ma anche del gioco, della compattezza, della solidità difensiva che nasce, però, dal lavoro coordinato e dall'intensità di tutti, di un centrocampo che filtra e imposta, degli esterni che corrono e atfondano con facilità. Il Crotone? Stenta, perché di palloni giocabili Di Gennaro e Mantovani gliene concedono davvero pochi, di fatto un inserimento, che Pisseri contrasta con il corpo, e una girata sul fondo, oltre a una traversa scheggiata da Cuomo di testa. Maric si muove, ma appoggia poco, Mogos è dirompente solo un paio di volte, ma è ben contenuto, E se Borello sparisce, Kargho aggiunge un po' di vivacità, ma si fa espellere nel finale per una gomitata a Parodi, che non lo molla un istante. Longo azzarda, per dire che la maglia va guadagnata e chi non lotta si mette fuori dai giochi da solo. E' il successo dei ragazzi che avevano avuto poco spazio, di Pierozzi cresciuto nel vivaio della Fiorentina, che ha coraggio e buon controllo di palla. Di Orlando che aveva avuto più minutaggio e che mette ansia ogni volta che si sgancia. Soprattutto di Aristidi Kolaj, che fino ad ora aveva giocato solo 24 minuti: Contini gli nega il gol una volta, ma alla seconda capitola, grazie al regalo di Nedelcearu, che azzarda un retro passaggio, Orlando s'impossessa della palla e il ragazzo italo-albanese, trasformato dalla cura Longo, insacca, quando sta per iniziare il primo dei due minuti di recupero nel primo tempo. Potrebbe anche raddoppiare, in avvio di ripresa, quando vede Contini fuori dai pali e con uno spiovente da 40 metri quasi lo beffa. Nel finale affannoso dei calabresi l'Alessandria resiste e aggancia la squadra di Modesto, la cui panchina torna a traballare, Certo il Crotone è stato in balia della migliore Alessandria, che anche dopo il rigore fallito da Corazza al 3' non si è disunita ed è andata a vincere la gara della possibile svolta. (Tuttosport – Mimma Caligaris) Dopo appena 4’ Contini para un rigore a Corazza. Poi il gol decisivo di Kolaj IL CROTONE FA UN PASSO INDIETRO Dopo la vittoria col Pisa, arriva un’altra sconfitta: l’Alessandria vince di misura Non riesce a dare continuità ai risultati il Crotone che ad Alessandria sì fa male da solo, regalando alla squadra di Moreno Longo il gol decisivo con una ingenuità colossale allo scadere del primo tempo. I padroni di casa la vincono interpretando meglio una gara sporca, tutta sostanza e in cui a contare era solamente il risultato. CRONACA. Squadre che inizialmente si affrontano con moduli a specchio. Modesto conferma la probabile formazione della vigilia, con Canestrelli che ritorna al centro della difesa e Donsah al posto dell'infortunato Estevez. Centrocampo affidato ai piedi di Niccolò Zanellato. La compagine di Longo è molto aggressiva fin dai primi minuti e la gara si mette subito male per i pitagorici. Il direttore di gara vede una spinta impercettibile (2’) di Cuomo ai danni di Di Gennaro e assegna il rigore; Contini rimane in piedi fino all’ultimo e respinge di piede la conclusione di Corazza parando il suo secondo rigore consecutivo dopo quello neutralizzato a De Vitis. Pian piano i pitagorici escono fuori dal guscio, Maric (23’) prova a bucare Pisseri direttamente da calcio piazzato, il portiere sì distende e devia. Quattro minuti dopo i rossoblù vanno ancora vicini al gol con una traversa colpita sugli sviluppi da corner da parte di Cuomo, bravo a liberarsi bene dai blocchi, ma sfortunato nella conclusione verso la porta dei piemontesi. Ancora Crotone in attacco: Borello (44’) sguscia sulla sinistra, alza la testa e apparecchia per Mulattieri, rovesciata fulminea e palla che sfila di un battito al di là del palo. Sarebbe stato il gol del mese. Nel recupero, però, arriva l’errore che condanna gli squali: Nedelcearu regala nel disimpegno il pallone a Orlando, servizio comodo per Kolaj che col piatto firma un vantaggio facile facile. Nella ripresa non sì gioca praticamente mai. Il gioco è continuamente spezzettato, i pitagorici provano a farsi pericolosi con due incursioni dalla destra di Mogros che, in entrambe le occasioni, scatta bene dai blocchi ma sì perde nel momento del servizio per Mulattieri. Nel finale viene anche espulso Kargbo, che Modesto aveva gettato nella mischia a inizio ripresa, per una manata in faccia a Parodì che costa al difensore alessandrino una ferita all'arcata sopraciliare. Il match finisce praticamente qui, i pitagorici non riescono a trovare ritmo nemmeno con il doppio play, visto che il tecnico si affida anche a Vulic. Un passo indietro rispetto alla prestazione contro la capolista Pisa, il Crotone ha trovato le sue difficoltà fin dai primi minuti e non è riuscito a trovare ritmo e giocate, soprattutto in avanti. L'Alessandria, invece, può festeggiare la seconda vittoria in campionato, utile ad agganciare proprio ì pitagorici in classifica con 7 punti. (Quotidiano del sud – Vincenzo Montalcini) Dopo un rigore di Corazza parato da Contini, l’Alessandria, allo scadere del primo tempo, segna con Kolaj il gol-vittoria. Espulso Kargbo. CROTONE, UNA DOCCIA FREDDA PRIMA DEL RIPOSO Perde di misura il Crotone che al “Moccagatta" non riesce a dare seguito a quanto di buono messo in campo nella vittoria interna con la capolista Pisa. Vince l'Alessandria che ha il merito di passare in vantaggio con Kolaj allo scadere della prima frazione. Gli uomini di Modesto nella ripresa invece di creare pericoli non sono riusciti ad essere incisivi ed a riacciuffare il risultato. Termina 1-0 con la formazione di Longo che sale a 7 punti in classifica, a -3 dalla zona tranquilla, agganciando proprio i rossoblù. Che giovedì sera dovranno vedersela con il Benevento allo "Scida”. Pronti, via con un rigore a favore dei grigi: Mantovani cade sulla pressione di Cuomo, per Santoro e l'arbitro indica il dischetto. Batte Corazza ma Contini riesce a respingere con i piedi. È il secondo rigore consecutivo parato dall'estremo difensore rossoblù. I calabresi crescono con il passare dei minuti con Maric, Mogos e Mulattieri a sfiorare la rete del vantaggio. Al 28’ anche Cuomo scheggia la traversa ma sul finire del primo tempo Nedelcearu perde una palla sanguinosa nella propria area, Orlando serve Kolaj che di destro insacca in rete alle spalle di Contini. Dopo 2’ di recupero termina il primo tempo. La ripresa si apre col primo cambio degli ospiti: fuori Borello, dentro Kargbo. Dopo appena 3' Kolaj prova il pallonetto da centrocampo, Contini arretrando riesce ad alzare sopra la traversa. Ancora grigi vicini al raddoppio con Corazza che, sugli sviluppi di un corner, di testa non inquadra lo specchio. Al 9’ Ba lascia spazio a Palazzi. 4’ dopo altro grave errore di Nedelcearu, Kolaj non riesce ad approfittarne. Al 14' fuori Lunetta e Pierozzi, dentro Beghetto e Mustacchio. Al 21' fuori Donsah, dentro Vulic. 6' dopo rimessa lunga di Mogos, Kargbo in acrobazia, Parodi manda in corner. Al 34' fuori Kolaj e Corazza, dentro Arrighini e Marconi. Al 41’ Santoro viene richiamato dal VAR per rivedere l'episodio Kargbo-Parodi. Il direttore di gara decide per il rosso diretto per l’attaccante rossoblù per fallo di reazione su Parodi. Sono 6' di recupero. Al 48' fuori Molina dentro Oddei. Finisce 1-0 al “Moccagatta”, Tutto da rifare per il Crotone. (La Gazzetta del Sud – Claudia Berlingeri) RISULTATI: Benevento – Cosenza 3-0 Brescia – Cremonese 1-0 Frosinone – Ascoli 2-1 Lecce – Perugia 0-0 Monza – Cittadella 1-0 Pisa – Pordenone 1-1 Reggina – Parma 2-1 Spal – Como 1-1 Ternana – LR Vicenza 5-0 CLASSIFICA: Pisa p. 20, Brescia 17, Benevento, Lecce, Cremonese, Reggina 16, Frosinone, Perugia, Ascoli 14, Ternana, Monza, Cittadella 13, Cosenza 11, Spal, Parma, Como 10, Crotone, Alessandria 7, LR Vicenza 3, Pordenone 2. MARCATORI: 6 RETI Mulattieri (Crotone), Lucca (Pisa); 5 RETI Corazza (Alessandria), Dionisi (Ascoli); Lapadula (Benevento); Okwonkwo (Cittadella), Galabinov (Reggina).