Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
16-10-2021 - Giornata: 8 - Como - Giuseppe Sinigaglia


Como 1907 - Alessandria US 1912 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 47. Bellemo A. [Co] , 95. Parigini V. [Co]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Mantovani Valerio, Prestia Giuseppe, Benedetti Simone [76. Ba Abou-Malal], Parodi Luca, Mustacchio Mattia [66. Orlando Francesco Pio], Casarini Federico, Palazzi Andrea [76. Milanese Tommaso], Lunetta Gabriel Antonio, Marconi Michele [83. Corazza Simone], Palombi Simone [66. Kolaj Aristidi] A disp.:Arrighini Andrea, Beghetto Andrea, Chiarello Riccardo, (P) Crisanto Lorenzo, Di Gennaro Matteo, Pierozzi Edoardo, (P) Russo Alessandro All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
COMO 1907: Gori, Vignali, Varnier, Scaglia, Cagnano [85. Parigini]. Iovine, Bellemo, Arrigoni, Chaja [80. Ioannou]. La Gumina [90. Solini], Gliozzi [79. Gabrielloni]. A disp.: Facchin, Bolchini, Toninelli, Bertoncini, Kabashi, H’Maidat, Bovolon, Luvumbo. All.: Gattuso Giacomo.

Arbitro: Pezzuto Ivano (Lecce) [Muto, Trinchieri; IV: Cherchi; VAR: Piccinini; AVAR: Affatato]
Note
Ammoniti: 11. Arrigoni [C] Angoli: 2-0 Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 3.300 circa (2.869 paganti, incasso € 38.487) Statistiche: Possesso palla 49%-51% Tiri totali 12-6, in porta 7-2; Falli: 15-18; Passaggi totali: 445-461; Precisione Passaggi: 80,7%-80,0% Serata fresca, terreno in discrete condizioni. Inizio sabato ore 18,30

Commento
ALESSANDRIA KO A COMO, SEMPRE TERZULTIMA L’Alessandria cade a Como nel posticipo dell’ottava giornata di Serie B e, dopo due risultati utili consecutivi, torna ad assaporare l’amaro gusto della sconfitta. Grigi sempre terz’ultimi a quota 4, mentre i lombardi escono dalla zona rossa della classifica salendo a 9 punti. Prima occasione comasca al 9’, con Gliozzi che anticipa Benedetti e serve La Gumina che, tutto solo davanti a Pisseri, calcia debolmente e lascia il pallone preda del portiere avversario. All’Alessandria ci vogliono 20’ per rispondere, ma poi i Grigi trovano l’ottimo cross di Parodi per la testa di Marconi che anticipa Varnier ma non trova la porta per una questione di pochi centimetri. Il tempo di ripartire ed ancora La Gumina, imbeccato da Chajia, ha sui piedi un’ottima occasione, ma anche stavolta l’impatto con la sfera non è dei migliori e l’occasione sfuma. Nella ripresa bastano 3’ per sbloccare un risultato rimasto inchiodato per tutto il primo tempo: i padroni di casa passano con Bellemo bravo a controllare il cross di Gliozzi, liberarsi del diretto marcatore e battere Pisseri. Ancora Como in attacco poco dopo, con Chadja che si inventa una conclusione convergendo dalla sinistra con palla che si spegna di poco sul fondo. Al quarto d’ora il Como troverebbe anche il raddoppio, ma il Var nega questa gioia a La Gumina. La gara si trascina stancamente fino al recupero quando l’Alessandria si sbilancia e subisce il raddoppio (stavolta per davvero) di Parigini al 96’ dopo aver neutralizzato con Pisseri e Mantovani i due tentativi precedenti di Parigini stesso e Gabrielloni. (Museo Grigio) A COMO LA PEGGIOR ALESSANDRIA DELLA STAGIONE L’Alessandria fatica, soffre, subisce il vantaggio del Como e finisce per soccombere, non riuscendo ad esprimere quella reazione caratteriale che ne aveva contraddistinto le passate apparizioni nel campionato cadetto. Tante ombre e poche luci contro i lariani con la stella Pisseri a brillare a difesa della porta grigia, che avrebbe potuto essere violata di più del 2-0 finale. Quella vista ieri al Sinigaglia è stata probabilmente la peggiore Alessandria della stagione, una squadra che ha faticato nel proporsi n attacco e con ancora evidenti lacune in difesa. Vero che il risultato è rimasto in bilico fino alla fine, ma è altrettanto vero che la fase offensiva si è dimostrata sterile portando gli attaccanti a giocare ben pochi palloni. Di tutt’altra pasta la manovra del Como, che ha sfruttato al meglio le variazioni tattiche apportate da Moreno Longo per sopperire alle assenze. Questa Alessandria non riesce a trovare una sua fisionomia, proprio per gli infortuni, ed il campo lo dimostra nonostante il mister grigio faccia di tutto per mimetizzarle. Ad aspettare i Grigi ci saranno due impegni casalinghi consecutivi, per dare una scossa all’ambiente e al campionato. (Museo Grigio – Mauro Bavastri) A Como ancora amarezze GRIGI, LA SENSAZIONE DI TOTALE IMPOTENZA Zero tiri in porta, un’occasione importante di testa per Marconi ma squadra in costante balia dei lariani Discutibili anche le scelte di formazione contro un’avversaria più solida e rapida in ogni zona del campo Che brutta Alessandria sul Lago. I grigi confezionano una sola occasione con Marconi e una mezza chance con Mustacchio, troppo poco per reggere il passo di un Como che ha più qualità e determinazione. Due reti per i lombardi, il solito Pisseri migliore in campo ma stavolta lui non basta. Troppi giocatori al di sotto di uno standard accettabile, mancanza di spinta sulle fasce e centrocampo sempre in affanno col risultato che gli attaccanti non vedono palloni e quei pochi che arrivano non sono gestiti con la giusta qualità. Sorprendono le novità nell’undici iniziale: non c’è Di Gennaro in difesa ma è dalla cintola in su che si registrano i maggiori cambiamenti. Parodi è l’esterno destro del centrocampo mentre Mustacchio viene avanzato di una trentina di metri e va a comporre il terzetto offensivo. Avvio a spron battuto per i padroni di casa, i grigi faticano a contenere le folate offensive degli uomini di Gattuso. Il grosso pericolo corso dopo 9’ con La Gumina, oltre a mettere i brividi, serve a dare una minima scossa all’atteggiamento di Casarini e compagni che provano ad uscire dal guscio anche se non è facile. Chajla è una spina nel fianco e Parodi è costretto a seguirlo per tutto il campo per provare a limitarlo. Ma è dura quando il belga si mette in moto con le sue brucianti accelerazioni. Alessandria che a ridosso di metà frazione riesce a chiudere meglio gli spazi a metà campo: Casarini in primis e Palazzi lavorano parecchi palloni, peraltro la manovra risulta piuttosto prevedibile e sulle corsie laterali gli esterni comaschi sovrastano quelli di Longo. Appena l’Alessandria sviluppa una manovra lineare mettendo Parodi nella condizione di crossare pulito è Marconi a sfiorare il vantaggio. I padroni di casa portano tre volte consecutive Vignali al cross nel giro di un minuto e Longo scatta dalla panchina per dare vibranti indicazioni all’impalpabile Lunetta. Anche in difesa gli ospiti devono registrarsi: almeno due occasioni vengono concesse perché due giocatori vanno sullo stesso uomo lasciando l’altro attaccante libero di poter battere a rete, buon per Pisseri che La Gumina non sia preciso. All’intervallo lo 0-0 sta stretto ai lombardi. In avvio di ripresa una rimessa laterale gestita malissimo e l’ingenuità di Lunetta che si fa aggirare portano alla «frittata». Ci si aspetta la reazione dell’Alessandria, invece sono gli azzurri a spingere sulle ali dell’entusiasmo. Un paio di iniziative di Parodi sulla destra producono pochi effetti ma almeno i grigi ci provano a metà frazione, anche se è il Como ad avere saldamente in mano la partita. Con un paio di cambi Longo prova a dare la scossa a una squadra che si sta appiattendo. Tutto inutile, le accelerazioni di Orlando si rivelano poco produttive e tutta la squadra dà l’impressione di essere davvero fuori dal match, complice una circolazione di palla troppo lenta. Corazza entra tardi e può combinare poco, il Como con merito raddoppia nel recupero su un’Alessandria impotente, che archivia la peggior prestazione del campionato. (La Stampa, Ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) COMO AVANTI NELLA RIPRESA ALESSANDRIA KO Sei mesi dopo la sfida decisiva per la vittoria del campionato di Serie C, il Como batte ancora sul suo campo l’Alessandria, in una gara che stavolta vale tanto per la corsa verso la salvezza. Più equilibrato il primo tempo, anche se il numero di possibili occasioni è stato decisamente a favore della squadra di Gattuso. Il break arriva a inizio ripresa, con il gol dal limite dell’area di Bellemo, a chiudere una bella giocata di Gliozzi. L’Alessandria ha faticato a reagire, lasciando spesso il pallino ancora nelle mani del Como: si grida al raddoppio al 18’, bel colpo di testa di La Gumina finito in rete, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Da lì in poi il Como controlla abbastanza bene, fino alla fiammata finale, con Parigini che appena entrato sbaglia subito un’occasione facile, ma rimedia a pochi secondi dal fischio finale, chiudendo in gol gli sviluppi di un calcio d’angolo. Tre punti importanti per i lariani, fuori dalla zona playout. (La Gazzetta dello Sport – Liliana Cavatorta) Come ad aprile in C i lombardi si aggiudicano lo scontro diretto ALESSANDRIA, È SEMPRE FATALE COMO BELLEMO E PARIGINI: SESTA SCONFITTA Stadio Sinigaglia, va in scena il remake di Como-Alessandria, decisiva perla B lo scorso aprile con la vittoria per 2-1 dei lariani. Cambia il risultato, non la sostanza: Como ancora vittorioso 2-0, in una sfida-salvezza importante. Prima vittoria in casa per il Como, dopo il colpo a Brescia, brutto tonfo per i Grigi, quasi mai pericolosi che incassano la sesta sconfitta in 8 uscite e restano al terzultimo posto, una delle prove peggiori della squadra di Longo. Sostanziale equilibrio nel corso del primo tempo, ma è il Como a sfiorare in apertura il gol al primo tentativo, la migliore di tutta la prima frazione. Gliozzi serve con un tocco al volo in profondità La Gumina, ma il diagonale rasoterra è respinto da Pisseri. Molto Como, specialmente sulle fasce, dove spicca la verve di un Chajla sempre imprevedibile. Ma pericoli reali, ben pochi. Anche l'Alessandria ha una chance, al 27’ con un colpo di testa di Marconi che esce di un niente alla sinistra di Gori. Lo imita poco dopo La Gumina: incornata a lato. Nella ripresa l’Alessandria sembra partire più forte, ma è il Como a sbloccare il risultato. Ottimo lavoro di Gliozzi al 3’ a sinistra, apertura a destra per Bellemo al limite, che aggira un difensore, entra in area e batte Pisseri con un preciso rasoterra in diagonale. Replica dell'Alessandria: Mustacchio dal limite prova a piazzare il pallone, Gori blocca a terra. Un fuoco di paglia, nel miglior momento del Como. Che, al 18’ trova il gol: incornata di La Gumina, ma il Var fa cambiare idea all'arbitro, che annulla per fuorigioco. Longo inserisce uomini d'attacco, ma il Como contiene bene. Si arriva così ai minuti finali, con il Como che si difende con ordine dal tentativo di pressing. Parigini spreca in contropiede al 3' di recupero. Dal corner, nasce l'azione del raddoppio: battaglia sulla linea di fondo, Arrigoni conquista palla e serve a centro area Parigini che si rifà dell'errore precedente e batte Pisseri per il 2-0. E la storia, ancora un volta, sui ripete. (Tuttosport – Luca Pinotti) Como sale. Alessandria disastrosa fuori BELLEMO-PARIGINI LONGO ANCORA KO Seconda vittoria consecutiva e la classifica diventa di colpo un belvedere: il Como sprinta, al rientro dall’intervallo mette a tacere l’Alessandria con un guizzo di Bellemo per poi stendere del tutto i rivali nel recupero. È da partite del genere che passa la salvezza per Longo, un solo punto in 5 trasferte. E la sua panchina non può essere solidissima. In principio di ripresa lo scatto del Como: Bellemo finalizza una manovra rapida, partita dal lancio di Varnier che invita Gliozzi - sostituto dell'assente Cerri nell'attacco di Gattuso - al cambio di gioco verso il centrocampista che difende palla da Lunetta e fa 1-0. A metà del secondo tempo viene cancellato il raddoppio di La Gumina: la rettifica del Var giunge nell’auricolare di Pezzuto per accertarsi della posizione in fuorigioco sul preciso cross di Iovine, Allo scadere Parigini chiude i conti appena dopo aver costretto Pisseri a una respinta prodigiosa con una mano. E per la prima volta quest'anno il Como tiene la porta chiusa. (Corriere dello Sport – Giuseppe Roffia) RISULTATI: Ascoli – Lecce 1-1 Cittadella – Spal 0-0 Cosenza – Frosinone 1-1 Cremonese – Benevento 1-1 Crotone – Pisa 2-1 LR Vicenza – Reggina 0-1 Parma – Monza 0-0 Perugia – Brescia 1-0 Pordenone – Ternana 1-3 CLASSIFICA: Pisa p. 19, Cremonese 16, Lecce 15, Brescia, Ascoli 14, Benevento, Perugia, Reggina, Cittadella 13, Frosinone, Cosenza 11, Parma, Monza, Ternana 10, Spal, Como 9, Crotone 7, Alessandria 4, LR Vicenza 3, Pordenone 1. MARCATORI: 6 RETI Mulattieri (Crotone), Lucca (Pisa); 5 RETI Corazza (Alessandria), Dionisi (Ascoli); Okwonkwo (Cittadella); 4 RETI Lapadula (Benevento); Gori (Cosenza), Coda, Di Mariano (Lecce), Galabinov (Reggina), Colombo (Spal), Falletti (Ternana) Il punto sul campionato Se il campionato fosse uno slalom si potrebbe dire che la capolista ha “inforcato” all’ottavo paletto. Succede. Il Pisa tuttavia può ancora guardare verso il basso e non trovare nessuno che gli stia addosso, quindi il flop di ieri a Crotone (che tira un sospiro di sollievo) può passare in archivio come un incidente di percorso. Ma attenzione oggi alla Cremonese: incrocia il Benevento nel match clou della domenica e di fatto può riaprire i giochi per quel primo posto che fino alla sosta sembrava in ghiaccio. Anche il Lecce ha sognato di fare il salto di qualità ma la 5a vittoria consecutiva se l’è fatta strappare da un Ascoli che dà battaglia a tutti e non sta per caso lassù. Due squadre le cui qualità sono ancora da scoprire fino in fondo, seppur Sottil e Baroni hanno dato alle loro creature identità forti. Il Brescia ha invece vissuto un’altra giornata no. L’attacco sarà formidabile ma sembra rendere meno delle sue potenzialità: Inzaghi ha tanto lavoro da sbrigare. E’ stato dunque il sabato d’oro dell’Umbria. Il Perugia di Alvini che, appunto, ha dato un grosso dispiacere a SuperPippo e la Ternana che ha stravinto a Pordenone in crisi nera (e un altro giro di valzer in panchina: arriva Tedino) mandano bei segnali. Club che hanno pagato il cambio di passo dalla C alla B hanno trovato il ritmo giusto. E infine merita un occhio particolare la sfida odierna tra Parma e Monza: dovevano guidare loro, si ritrovano a fare i passeggeri. Ma la limousine dov’è? (La Gazzetta dello Sport – Davide Tondi)