Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
21-09-2021 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Ascoli Calcio 1898 FC 1 - 3 (0 - 2)
RETI: 68. Palombi S.[A] 11. Dionisi F. [As] , 37. Botteghin E. [As] , 58. Collocolo M. [As]

Alessandria US 1912 Russo Alessandro [46. Pisseri Matteo], Parodi Luca, Prestia Giuseppe, Benedetti Simone, Mustacchio Mattia, Casarini Federico, Ba Abou-Malal, Lunetta Gabriel Antonio [73. Beghetto Andrea], Milanese Tommaso [62. Orlando Francesco Pio], Marconi Michele [62. Corazza Simone], Arrighini Andrea [62. Palombi Simone] A disp.:Celesia Christian, Chiarello Riccardo, (P) Crisanto Lorenzo, Kolaj Aristidi, Palazzi Andrea, Pierozzi Edoardo, Speranza Mattia All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
ASCOLI CALCIO 1898 FC: Leali, Baschirotto, Botteghin, Avlontis, D’Orazio [78. Felicioli], Collocolo, Buchel, Caligara [54. Eramo], Maistro [69. Fabbrini], Iliev [54. Bidaoui], Dionisi [78. De Paoli]. A disp.: Guarna, Tavcar, Petrelli, Castorani, Quaranta, Donis, Spendlhofer. A disp.: Sottil Andrea.

Arbitro: Minelli Daniele (Varese) [Fontemurato, Vigile; IV: Lovison; VAR: Sozza; AVAR: Rossi Christian]
Note
Ammoniti: 41. Prestia [A], 49. Caligara [As] Angoli: 14-3. Recuperi: 3.+ 5. Spettatori: 2.000 circa (912 paganti, 934 abbonati) Statistiche: Possesso palla 65%-35% Tiri totali 18-13, in porta 7-6; Falli: 9-15; Passaggi totali: 452-258; Precisione Passaggi: 84,3%-70,15% Giornata soleggiata, temperatura 22°, terreno in ottime condizioni. Inizio martedì ore 18,00

Commento
GRIGI, QUINTA SCONFITTA DI FILA. ANCORA ZERO PUNTI Un’altra sconfitta dell’Alessandria, che resta inchiodata a zero punti, dopo la vittoria 3-1 dell’Ascoli (12 punti) al Moccagatta. Al primo vero affondo, l’Ascoli passa in vantaggio: è l’11’ quando Prestia perde malamente in area un pallone, ne approfitta Dionisi la cui non irresistibile conclusione passa tra le gambe del portiere dei Grigi Russo e gonfia la rete, 0-1. L’Alessandria prova a reagire al 14′ quando Mustacchio sfodera un cross tagliato sul quale Lunetta interviene in spaccata, divorandosi il possibile pareggio mandando a lato. Al 19′ Ascoli pericoloso con Dionisi che, servito da Maistro, conclude a lato di prima intenzione. Al 23′ a provarci è Iliev, su cross di Baschirotto: Russo blocca. Dall’altra parte, Arrighini manda di testa di un soffio a lato su cross di Mustacchio. Al 29′ rischia Leali che perde palla in uscita, Botteghin mette sul fondo. Il raddoppio dell’Ascoli arriva al 38′ con Botteghin che fa 0-2 di testa su corner di Maistro. L’Alessandria chiude in attacco: ci provano Milanese e Marconi, ma il risultato non cambia. Nella ripresa l’Ascoli mette subito il turbo e centra anche lo 0-3: subito dopo la traversa di Bidaoui è Collocolo a raccogliere il rinvio corto di Parodi e trafiggere il neo entrato Pisseri e firmare il tris. Passano 10′ e l’Alessandria accorcia: è Palombi di testa, su assist di Lunetta, a realizzare il gol dell’1-3. Tra il 75′ e il 77′ protagonisti i portieri: prima Leali compie un miracolo sulla conclusione di Mustacchio, poi è Pisseri a murare Bidaoui a botta sicura. All’88’ De Paoli sigla il poker bianconero, ma viene annullato per offside. (Museo Grigio) ALESSANDRIA, 5° TONFO L’ASCOLI PUÒ SOGNARE I marchigiani passano 3-1, favoriti dai gravi errori difensivi dei grigi I Grigi invece restano sul fondo, 5° ko di fila. Una squadra che continua a pagare amnesie difensive che aiutano un'Ascoli solida, organizzata, che alla quarta vittoria sogna un campionato di vertice; in trasferta ha sempre vinto: con Perugia, Como e Alessandria. Concreti e cinici, due gol su palle inattive, nelle quali l'Alessandria, concede centimetri. Il peso degli errori rischia di abbassare il valore di prestazioni coraggiose, anche di personalità, ma gli sbagli clamorosi di Russo consegnano ai marchigiani un successo pesante. Il primo gol è un concorso di colpa tra Prestia al rientro, che si fa ingannare da un movimento furbo di Dionisi e l'estremo difensore, che esce malee a gambe aperte, facile da infilare. Il secondo, un angolo nato da una palla persa male da Lunetta, è tutto di Russo che frana sui compagni, sbagliando l'uscita, e Botteghin ha vita facile. Tanto che poi Longo rischia Pisseri, partito in panchina per un edema al polpaccio, ma più sicuro. Battuto anche lui da una palla che resta in area, su un angolo, e Collocolo la angola bene. Poi la rete di Palombi, 14 angoli nell'assedio che non serve. La squadra è viva, ma manca la concentrazione e la differenza di fisicità pesa. Troppo. (Tuttosport – Mimma Caligaris) Grigi sempre più in crisi ALESSANDRIA, QUINTO K.O. E L’ASCOLI TORNA IN ALTO La squadra di Sottil sale al secondo posto e approfitta dei gravi errori di Russo in porta. Longo: «DaGialappas’s...» Ascoli ha vinto la terza trasferta su tre, sempre contro neopromosse (Como e Perugia prima di ieri) ed è volato a quota 12, nella zona nobile della classifica. L’Alessandria, invece, ha trovato la quinta sconfitta di fila restando a quota zero, senza sottrarsi alla media dei 3 gol subiti a partita, che sono diventati in tutto 15. E’ stata una partita strana, governata dalla squadra di casa quanto a possesso palla, tiri totali e calci d’angolo, ma decisa da errori individuali. Gli ospiti, dal canto loro hanno giocato una gara ordinata, ben preparata, astuta, dando sempre l’impressione di saper cosa fare in ogni zona del campo. E sono stati premiati dal risultato. Schieramento iniziale di Longo a sorpresa: fuori il capocannoniere Corazza, Milanese da trequartista dietro due punte e il secondo portiere Russo tra i pali. Il titolare Pisseri, dato per non disponibile in conferenza stampa pre partita, era invece in panchina. Meno male. Che pasticcio Ma al primo affondo degli ospiti il patatrac: lancio di Caligara senza troppe pretese, Prestia in anticipo su Dionisi si fa superare dal rimbalzo del pallone e resta tagliato fuori, ma l’attaccante calcia debolmente. Parata? No. Russo pasticcia e la palla gli passa tra le gambe. Doppio errore: liscio del difensore e papera clamorosa, Ascoli avanti. Longo poi definirà questo gol «da vecchia Gialappa’s ». L’Alessandria reagisce, va due volte vicina al pari con Lunetta e Arrighini, poi un presunto fallo di mano in mischia nell’area ascolana interessa il Var: silent-check e l’arbitro Minelli fa proseguire. Ed ecco il raddoppio. Angolo di Maistro, Russo esce a vuoto travolgendo due compagni, Botteghin salta e insacca: 0-2. Secondo disastro e squadra sotto di due gol senza subire tiri in porta. Dura da digerire. Longo cambia il portiere e schiera Pisseri, che nemmeno doveva esserci. Ma lascia il resto com’era. Vuole la reazione dei suoi. Che partono a razzo e sfiorano il pari tre volte, con rabbia: prima Lunetta (alto di poco), poi Marconi sciupa un assist di Milanese, quindi Mustacchio sparacchia altissimo. L’Ascoli, ordinato e preciso, affonda il contropiede e Bidaoui colpisce la traversa con una deviazione. Sul corner l’indisturbato Collocolo controlla centrando l’angolino: 0-3, gara chiusa. Allora Longo fa tre cambi in un solo slot e mette in campo elementi più in condizione. Ma è troppo tardi. (La Gazzetta dello Sport – Raimondo Bovone) Quinta sconfitta consecutiva GRIGI, TRE REGALI E L’ASCOLI RINGRAZIA Le prime due reti frutto di un errore in anticipo di Prestia che manca la palla e di un’uscita a farfalle di Russo Il 3-0 ad inizio ripresa in mischia: inutile la rete della bandiera di Palombi. Impegno e generosità non bastano Notte fonda al Moccagatta per i grigi che perdono 1-3 al cospetto di un’Ascoli che si dimostra squadra tosta ma anche tremendamente cinica. Il risultato è forse troppo ampio a favore degli ospiti che però mettono a nudo ancora una volta i limiti dell’Alessandria attuale: gli sbagli si pagano e le squadre di categoria ti puniscono non appena le metti nella condizione di colpire. I due gol al passivo coi quali l’Alessandria va al riposo pesano come macigni due errori di Russo (sulla prima marcatura ospite con la complicità di Prestia). Verrà sostituito da Pisseri ad inizio ripresa: il numero uno era uscito a Lecce nel finale, sembrava fosse ko ma poi a sorpresa ha giocato 45’ e la scelta ha lasciato un po’ perplessi. Certo è che nonostante gli applausi tributati a fine partita dai tifosi ai giocatori la situazione di classifica è pesante: pesa lo 0 in classifica ma anche la statistica difensiva è impietosa, la squadra viaggia alla preoccupante media di 3 gol al passivo a partita. Longo lancia Marconi e Arrighini in attacco lasciando in panchina il bomber Corazza: i padroni di casa cominciano col piede giusto mettendo in campo aggressività e buone geometrie: Mustacchio (gran prestazione per lui) e Lunetta giocano larghi al punto di piazzarsi a cavallo della linea del fallo laterale: l’ex Crotone si rivela subito una spina nel fianco per D’Orazio che sul primo passo non riesce a contenerlo. Lunetta invece ha un paio di fiammate ma poi lì si fermerà. I problemi però tornano ad essere quelli ante Lecce: due errori marchiani lanciano in orbita gli uomini di Sottil anche se dopo il primo gol al passivo l’Alessandria ha capacità di reazione. L’occasione più grossa capita a Lunetta ma anche Mustacchio e Marconi hanno buone chance: quando poi la squadra finisce sotto di due reti c’è ancora volontà di provare a raddrizzare il match, Milanese ha una buona chance ma il suo tiro è a metà tra la conclusione e il cross. Difesa ancora da rivedere (uomini troppo statici) sulla terza marcatura ospite: è la mazzata al punteggio e anche un po’ alle velleità dell’Alessandria. Da un lato infatti viaggiano sul velluto gli ospiti forti del triplice vantaggio mentre a livello psicologico è ovvio che l’Alessandria patisca il punteggio anche se il pubblico si dimostra sempre propenso all’incitamento. Longo cambia tre uomini in un colpo solo ma la manovra è meno fluida nonostante ci siano giocatori come Mustacchio e Casarini che non si danno per vinti e continuano a portare su palloni anche se la fatica comincia a farsi sentire. Il gol di Palombi riaccende un minimo le speranze anche se l’Ascoli di fatto non corre eccessivi pericoli pur concedendo alla fine 12 calci d’angolo: Sottil si cautela mettendo giocatori come Fabbrini in grado di tenere palla e far salire i compagni: nel contempo i centrocampisti aspettano quelli dell’Alessandria, recuperano palla e fanno partire il contropiede anche perché i padroni di casa sono ovviamente sbilanciati in avanti. In un paio di occasioni i marchigiani in superiorità numerica, per fortuna dell’Alessandria, non finalizzano ma ulteriori gol al passivo sarebbero stati una punizione troppo severa per i grigi. (La Stampa, ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) Crisi Alessandria – Marchigiani al 2° posto RISCATTO ASCOLI DIONISI MICIDIALE SOTTIL BATTE LONGO l'impegno e le idee ci sono, ma a quanto pare le disattenzioni vengono pagate a caro prezzo, a tal punto da rimanere ancora una volta a bocca asciutta. Niente da fare per la formazione di Moreno Longo, che cade al tappeto contro l'Ascoli al 4° successo in 5 partite. I marchigiani lasciano sfogare l'avversario, per poi prendere le dovute contromisure e infine infliggere il colpo del ko. Di sicuro la squadra di Sottil mette in mostra la propria vena in fase realizzativa, rivelandosi a dir poco micidiale. Basta infatti meno di un tempo per aprire e chiudere la pratica, lasciando ai padroni di casa l’unica consolazione di un passivo un po' meno amaro, Importa poco però a Longo, chiamato a fare i conti con un reparto difensivo che al primo errore viene punito. Ci pensa infatti Dionisi, nel giorno della sua 300a presenza in B, a lasciare il segno, spaccando gli equilibri con una conclusione che buca Russo in mezzo alle gambe. L’Alessandria ci prova, ma sono ancora gli ospiti a raddoppiare con Botteghin, lesto ad approfittare dell’ uscita a vuoto di Russo. Collocolo fa calare il sipario. I volti dei padroni di casa sono un misto di delusione e smarrimento a conferma dei limiti. Ma l’Alessandria prova a rialzarsi, tanto che Leali è chiamato a fare gli straordinari prima su Mustacchio e poi su Corazza. Nulla può però quando Palombi trova il varco vincente. Peccato che il finale sia ormai scritto. (Corriere dello Sport – Riccardo Guglielmetti). L’ASCOLI STRAPAZZA L’ALESSANDRIA E RIALZA LA TESTA I bianconeri si riscattano dopo il ko con il Benevento, sbancano il Moccagatta in scioltezza e centrano la quarta vittoria in cinque gare L'Ascoli di Sottil si rialza con estrema facilità. I bianconeri calano un tris che lascia completamente annichilito un Alessandria sempre più fanalino di coda. In terra piemontese il Picchio vince 3-1 e si riporta sui piani alti. Al Moccagatta si è visto l’Ascoli cinico e spietato che volevano i tifosi. Intraprendenti gli uomini di Longo nelle battute iniziali, il Picchio resta sornione in attesa del momento giusto. Sottil stavolta sfodera il miglior potenziale offensivo a disposizione: tandem Iliev-Dionisi con Maistro alle loro spalle. I bianconeri hanno appreso alla perfezione la lezione impartita dal Benevento. Gol al primo tiro in porta con la freddezza di Dionisi. Nel giorno della sua 300esima presenza in B il capitano raggiunge il suo nono gol con l’Ascoli (il terzo in questo campionato) e la sua 125esima vittoria in cadetteria. Il vantaggio è quasi una sorpresa. Il giovanissimo portiere Russo non è impeccabile e poco più tardi ne combinerà un’altra. Tanto da costringere il proprio allenatore a lasciarlo sotto la doccia. La reazione dei piemontesi al vantaggio bianconero c'è, seppur disordinata. I traversoni dell'ex Mustacchio pescano Lunati prima e Arrighini poi. Entrambi sorprendono la retroguardia ascolana, ma non prendono la porta. Così sul primo corner battuto dal Picchio l’estremo difensore dei grigi calcola male l’uscita lasciando la porta sguarnita a botteghin per il 2-0. Nella ripresa i piemontesi provano ad aggrapparsi alle ultime speranze per poi alzare bandiera bianca. Ed hanno un buon motivo per farlo: la difesa dell'Ascoli è disattenta. Gli attaccanti avversari sfondano con una facilità disarmante. Manca soltanto la stoccata. L'Ascoli ne approfitta Bidaoui colpisce la traversa poi Collocolo fa 3-0 calciando tra urna moltitudine di gambe. Il match è virtualmente chiuso. I bianconeri staccano la spina e ne pagano le conseguenze. Longo invece stravolge il terzetto offensivo. Il nuovo entrato Palombi lo premia beffando Leali dopo una dormita collettiva. L'Alessandria ci prova. Bidaoui può chiudere i conti, ma non lo fa. Non succeda altro fino all'epilogo del match L'Ascoli ha ritrovato la convinzione giusta per provare a battere il Brescia nella gara che sabato si consumerà al Del Duca. (Il Resto del Carlino, ed Ascoli - Massimiliano Mariotti) RISULTATI: Benevento – Cittadella 4-1 Cosenza – Como 2-0 Cremonese – Perugia 0-3 Crotone – Lecce 0-3 Frosinone – Brescia 2-2 Pisa – Monza 2-1 Pordenone – Reggina 1-1 Spal – Vicenza 3-2 Ternana – Parma 3-1 CLASSIFICA: Pisa p. 15, Ascoli 12, Brescia 11, Benevento 10, Cremonese, Frosinone, Reggina, Cittadella 9, Perugia, Lecce 8, Parma, Spal, Cosenza 7, Monza 6, Ternana 4, Crotone 3, Como 2, Pordenone 1, LR Vicenza, Alessandria 0. MARCATORI: 5 RETI Corazza (Alessandria), Mulattieri (Crotone); 4 RETI Lucca (Pisa); 3 RETI Dionisi (Ascoli), Lapadula (Benevento), Moreo (Brescia), Okwonkwo (Cittadella), Gori (Cosenza), Galabinov (Reggina), Colombo (Spal). Il punto sul campionato Ogni campionato ha la sua specificità, come ogni nazione ha la sua lingua e (una volta) la sua moneta. Questo Parma parla tante lingue ed è costato parecchia moneta, ma non è ancora una squadra adatta a questa categoria. E se non capisce in fretta come si pedala da queste parti, il ritorno in A sarà difficile. La Ternana, neopromossa molto ambiziosa, ha fatto più in fretta ad adeguarsi. Qualche schiaffone nelle prime gare, poi un pari a Monza e ora questo prestigioso successo che comincia a dare credito a quello che il mercato aveva fatto intuire: è la squadra salita dalla C con più credenziali per giocarsi il doppio salto. I cugini del Perugia non vogliono essere da meno, avevano ricordi più freschi della categoria e – nel mercoledì d’oro dell’Umbria - sono riusciti a fare l’impresa a Cremona, confermandosi la miglior neopromossa del gruppo. Insomma, una classica serata di Serie B, sempre ricca di sorprese. Ma che va conosciuta a fondo. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Binda)