Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
22-08-2021 - Giornata: 1 - Benevento - Ciro Vigorito


Benevento Calcio - Alessandria US 1912 4 - 3 (2 - 2)
RETI: 23. rig. Insigne R. [Be] , 48. Foulon D. [Be] , 55. Improta R. [Be] 6. Corazza S.[A], 40. Corazza S.[A], 45. aut. Parodi L.[A], 83. rig. Corazza S.[A]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Benedetti Simone [60. Mora Christian], Di Gennaro Matteo, Parodi Luca, Mustacchio Mattia [60. Pierozzi Edoardo], Casarini Federico, Ba Abou-Malal [87. Giorno Francesco], Beghetto Andrea, Chiarello Riccardo [85. Marconi Michele], Corazza Simone, Arrighini Andrea [60. Palombi Simone] A disp.:Celesia Christian, (P) Crisanto Lorenzo, Ghiozzi Mauro, Kolaj Aristidi, Orlando Francesco Pio, (P) Russo Alessandro, Speranza Mattia All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
BENEVENTO CALCIO: Paleari, Letizia, Glik, Pastina [46. Barba], Foulon, Calò, Ionita [87. Vokic], Improta, Elia [74. Acampora], Insigne [87. Masciangelo], Sau [65. Moncini]. A disp.: Manfredini, Basit, Kragl, Vogliacco, Di Serio, Talia, Sanogo. All.: Caserta Fabio.

Arbitro: Di Bello Marco (Brindisi) [Scatragli, Garzelli; IV: Carella; VAR: Dionisi; AVAR: Bottegoni]
Note
Penalty parato al 21. Pisseri a Insigne ma fatto ripetere dopo esame del VAR Ammoniti: 14. Benedetti [A], 33. Ba [A], 34. Improta [B], 71. Elia [B], 89. Acampora [B], 91. Pierozzi [A], 96. Parodi [A] Angoli: 5-8. Recuperi: 4.+ 6. Statistiche: Possesso palla 55%-45% Tiri totali 14-12, in porta 5-5; Falli: 12-16: Passaggi totali: 377-292; Precisione Passaggi: 82.8%-79,1% Serata calda, terreno in buone condizioni Inizio domenica ore 20,30

Commento
BATTUTI MA NON UMILIATI Il Benevento supera 4-3 un’Alessandria che era riuscita a portarsi in vantaggio per ben due volte. Stop ai calcoli, zero spazio per le recriminazioni: i Grigi hanno avuto un assaggio di cosa li attenderà in questo campionato di Serie B. Nessuno regala nulla, niente è scontato, c’è solo da lavorare. Tanto. La gara del Vigorito consegna agli archivi la squadra di casa costretta a inseguire due volte e a soffrire nel finale per il ritorno dell’undici di Mister Longo, che ha saputo mettere in difficoltà il non troppo solido reparto difensivo sannita. Longo si è affidato al 3-5-2 dando la responsabilità dell’ attacco a Corazza e Arrighini. Nel primo tempo siamo rimasti favorevolmente impressionati dalla fascia sinistra dove Musacchio e Chiarello hanno mandano in tilt Foulon. L’azione del vantaggio di Corazza è nata proprio da lì. Sul rigore causato da Beghetto su Letizia, Pisseri è stato bravo a respingere su Insigne, ma i Grigi conoscono per la prima volta il Var, che ordina la ripetizione per il movimento anticipato dell’estremo difensore grigio. La capacità di non abbattersi dell’Alessandria porta al nuovo vantaggio, ancora di Corazza, ma la differenza tra una matricola e una corazzata sta tutta nella capacità di far rispettare la legge di casa, dove non si deve permettere a nessuno di passare. Ecco subito il pari propiziato da Improta, ma che trova ragione di essere nella beffarda deviazione nella propria porta di Parodi. Oggi come oggi, non è una colpa grave, ma rimane un difetto letale: il repentino cambio di ritmo degli uomini di Caserta è micidiale, il Benevento va in avanti di due lunghezze (Foulon e Improta). Un calcio d'angolo scaturito da un velenoso tiro di Chiarello ci dà la certezza che i Grigi non sono morti: il fallo del portiere giallorosso su Palombi causa il rigore calciato da Corazza: tripletta e la consapevolezza di un finale tutto da vivere. Con ansia per i campani, con speranza ed entusiasmo per i Grigi. Che, come già successo in Coppa Italia contro la Sampdoria, sanno tenere sulle corde l’avversario. Onestamente non si poteva pretendere più di tanto da questa Alessandria, che esce battuta ma non umiliata. Ora la parola passa, anzi deve passare, ancora dal mercato per apportare i necessari correttivi. (Museo Grigio – Mario Bocchio) I Grigi si arrendono, Pisseri para un rigore ma il VAR lo fa ripetere due minuti dopo CORAZZATA AMARA L’Alessandria due volte in vantaggio rimontata a Benevento al debutto in B, tripletta della punta Tre gol in trasferta (tutti di Corazza), ma zero punti. È il rimpianto maggiore per i grigi, che al debutto in B giocano a Benevento un primo tempo gagliardo ma non lo chiudono in vantaggio come meriterebbero e poi cedono ad inizio ripresa. Finisce 4-3 per i padroni di casa una sfida nella quale l’Alessandria conosce gioie e dolori del Var. Un rigore concesso, ma anche il «giallo» del penalty parato da Pisseri e fatto ripetere dopo quasi 2’ su segnalazione della sala che controlla le immagini. Fatali anche due deviazioni decisive di Parodi e Mustacchio, che battono Pisseri e incanalano il match a favore dei giallorossi. Grigi che reggono bene per 45’, poi sbandano ad inizio ripresa e contro avversarie di questo calibro le distrazioni non sono ammesse: piace comunque il piglio gagliardo col quale giocano fino al triplice fischio. In avvio mister Longo conferma dieci undicesimi della formazione che ha ben ha figurato a Marassi contro la Sampdoria in Coppa Italia, l’unica eccezione è Di Gennaro che si sistema al centro della difesa: rispetto a Genova va in panchina Mora. Spicca l’assenza dalla distinta di Eusepi, prossimo alla partenza in C destinazione Messina. Per allettare il giocatore, i siciliani hanno messo sul piatto della bilancia un’intesa biennale. Padroni di casa che in avvio rinunciano al difensore Barba mentre l’attacco è guidato da Sau. L’invenzione di Chiarello mette subito Corazza nella condizione di battere a rete per il vantaggio (6’): inizio migliore per l’Alessandria non potrebbe esserci ma i campani alzano subito il baricentro della loro azione e i trequartisti creano superiorità numerica aprendo spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. I grigi perdono qualche palla di troppo sui disimpegni correndo un paio di pericoli, Una grave indecisione di Beghetto procura un rigore ai padroni di casa, Pisseri lo para a Insigne ma il Var fa ripetere e il fratello dell’attaccante della Nazionale non sbaglia (23’). Gli uomini di Longo soffrono maggiormente sulla fascia destra dove le incursioni di Foulon e le sovrapposizioni di Improta sono ficcanti. Il doppio episodio che porta al pareggio sembra una mazzata, per 10’ c’è solo il Benevento (traversa di Ionita) ma poi i grigi si scuotono: sia Chiarello sia Arrighini si sacrificano molto per la squadra senza però perdere lucidità quando è il momento di alzare il baricentro del gioco. Prima Corazza crea lo scompiglio nei sedici metri avversari, subito dopo ancora l’attaccante sfrutta una palla inattiva arrivando per primo sul pallone (toccato di testa da Arrighini) e con un tap-in da bomber vero sigla il raddoppio (40’). La velocità in campo aperto di Improta a fine frazione induce Parodi alla deviazione nella propria porta, per i grigi la seconda doccia fredda. L’uscita dagli spogliatoi si rivela letale come già contro la Samp: la conclusione di Foulon viene deviata in maniera evidente da Mustacchio che beffa Pisseri (3’). Sulle ali del vantaggio gli uomini di Caserta accompagnano le ripartenze con molti giocatori, i grigi arrancano anche perché c’è Sau che con movimenti ad elastico non dà punti di riferimento. Al 10’ il 4-2 di Improta è un altro duro colpo, così i giallorossi giocano con tranquillità fin quasi alle battute conclusive. Longo prova a dare la scossa con tre cambi contemporanei e con l’esordio dell’ultimo arrivato Palombi, che si conquista un rigore realizzato ancora da Corazza. Finale con anche Marconi dentro, perché non c’è più nulla da difendere. Nonostante l’impegno però gli uomini di Longo non riescono nell’impresa e conoscono la prima sconfitta in B. (La Stampa ed. Piemonte – Francesco Gastaldi) IL BENEVENTO CALA IL POKER ALESSANDRIA: CORAZZA SHOW Emozioni, 7 gol e Var grande protagonista per il ritorno in B di Benevento e Alessandria. Sorride la squadra di Caserta, che è partita col piede giusto, sapendo reagire con efficacia a un inizio difficile, grazie soprattutto al lavoro degli esterni. Ma merito alla matricola di Longo, che con velocità e aggressività ha tenuto in apprensione il Benevento fino al termine, cercando fino al 96’ il clamoroso pareggio. All’Alessandria non è bastata la tripletta di Corazza (delizioso il pallonetto dello 0-1 su assist di Chiarello), perché in difesa ha ballato troppo e perché il Benevento, quando ha deciso di accelerare, ha trovato le giocate giuste dalle sue individualità. Su tutti il solito Improta, autore di un gol in diagonale e propiziatore della clamorosa autorete di Parodi al crepuscolo del primo tempo. Nel tabellino anche Insigne su rigore (fatto ripetere dal Var per il movimento anticipato di Pisseri) e Foulon, al primo gol. (La Gazzetta dello Sport – Luca Maio) Ha un sapore amaro il ritorno in B dei Grigi dopo 46 anni che a Benevento si arrendono nel secondo tempo CUORE ALESSANDRIA, MA NON BASTA Due volte avanti con Corazza che segna una tripletta, i grigi cedono 4-3 ai campani dopo un debutto pazzesco Alessandria, il grande cuore non basta, è amaro il ritorno in B dopo 46 anni. Fuochi d'artificio al “Vigorito”. Li accendono entrambi ma alla fine il Benevento si aggiudica una gara pirotecnica. Però l'Alessandria, pur menomata in formazione (la Strega accusava un'importante defezione, quella di Lapadula) ha lasciato intuire che non intende fare da comparsa in B, anzi. Per ora, in attesa di completare l'organico, i grigi di Longo denunciano carenze in fatto di esperienza, soprattutto con una difesa troppo spesso allegra che in due gare, di Coppa con la Samp ed oggi con il Benevento ha collezionato sette reti. Grande avvio dei grigi. L'Alessandria mostra di non patire l'emozione, il Benevento schiera diversi giocatori reduci dalla A, ma i grigi fugano ogni timore reverenziale ed al 6’ sono già in gol. Lavora bene un pallone sulla destra Chiarello, difesa giallorossa presa d'infilata, invito perfetto per l'arrembante Corazza che scavalca l'incerto Paleari con un tocco sotto. Doccia gelata per Caserta ed i suoi, Che, però, si riorganizzano presto ed intensificano il ritmo gara, creando ambasce alla retroguardia alessandrina. Fino a quando - al 19’ - Beghetto non è protagonista di una mezza ingenuità, intervenendo in ritardo sull'esperto Letizia: botta sul destro del difensore di casa e penalty indiscutibile. Insigne imita Sau in tutto, stesso angolo e stessa sorte, rigore parato così come era accaduto con la Spal. Ma, dopo una ventina di secondi, il Var regala una seconda chance al Benevento, il portiere Pisseri si è staccato con anticipo dalla linea. Insigne cambia direzione, sinistro all'inerocio, col portiere sull'altro versante. Parità ristabilita. Prova ad infrangerla Ionita con una conclusione sul montante, Meglio di lui farà di nuovo Corazza al 40’: dalla bandierina Beghetto, duetta con Chiarello, che spedisce in area, la pizzica Arrighini, la sfera perviene a Corazza, liberissimo, lesto a tramutare in gol. Alessandria di nuovo avanti, ma allo scadere del tempo, incassa un contropiede innescato da Insigne, che libera Improta nella prateria di sinistra, quasi dal fondo il cursore giallorosso spedisce basso a centro area, laddove Parodi mette nella sua porta. Ripresa, alla Strega bastano 10’ per ritenere di archiviare il match: al 3' la rasoiata di Foulon, complice una deviazione di Mustacchio, buggera Pisseri per la terza volta e, 7 minuti dopo, altrettanto fa Improta con un rasoterra ad incrociare. Al 14' Paleari superbo su Chiarello, Il portiere, però, sarà protagonista di una scelleratezza al 36’ controlla male la sfera e, per recuperarla, impatta su Palombi che lo aveva anticipato. Il Var conforta la decisione di Di Bello ed i grigi si rituffano nella partita con la terza rete di Corazza, su rigore, capocannoniere della B. Un tris che regala un po' di pathos al finale. Ma il grande cuore dell'Alessandria non basta. (Tuttosport - Gianni De Blasio) IL BENEVENTO È DA BRIVIDI MA CASERTA PIEGA LONGO Corazza porta due volte avanti i piemontesi e griffa una tripletta. Ma decidono Insigne, l’autorete di Parodi e i gol di Foulon e Improta La vittoria arriva col brivido per quella moda un po’ abusata di partire col gioco da dietro. Il pasticcio lo combina Paleari, che procura un rigore a 7’ dalla fine e rimette in gioco gli alessandrini. Gli ultimi minuti sono da togliere il respiro per i giallorossi, che alla fine portano a casa i primi tre punti della stagione. Con merito certamente ma in maniera rocambolesca. L'etichetta è quella della favorita, ma molti giocatori che confortano questa tesi rimangono in panchina e in tribuna, da Lapadula ad Acampora, da Moncini a Barba, fino a Masciangelo e Kragl (molti entrano solo nella ripresa), Caserta sceglie la condizione, ma la qualità non si pareggia solo con quella. SOFFERENZA. Il primo tempo è una sofferenza per la strega, gara scoppiettante e palpitante per uno spettatore neutrale, ma ricca di dubbi per chi ripone nella squadra di Caserta grandi aspirazioni. La difesa sembra svagata, il giovane Pastina si fa infilare al primo affondo. Sono passati appena 6’ quando Chiarello trova l’interno perfetto per l'incursione di Corazza: due passi in area e perfetto pallonetto a scavalcare Paleari. Partita subito in salita, dunque per i giallorossi, che manovrano bene sulla linea offensiva, ma spesso si fanno trovare scoperti sulle seconde palle a centrocampo. La vocazione offensiva degli esterni, bassi e alti, è esasperata, ma in fase di non possesso si soffre. Il pari comunque arriva. Letizia insiste sulla destra, Beghetto lo tocca con la punta del piede. È rigore e sul dischetto va Roby Insigne: palla angolata, ma Pisseri si allunga e ci arriva. Si ricomincia, ma il Var chiamit Di Bello e spiega che Pisseri si è mosso con largo anticipo. Si ripete il penalty e questa volta Insigne non sbaglia. Il Benevento sembra aver superato lo shock e va vicino al vantaggio con una sventola di Ionita che timbra la traversa. Ma l’Alessandria è velenosa e al 40’ trova il nuovo vantaggio: sull'angolo di Chiarello, Arrighini fa da ponte e Corazza sul secondo palo fa secco Paleari. Grazie all’immenso Improta arriva il pari allo scadere: incursione a sinistra, cross al centro e Parodi mette nella sua porta. LASVOLTA. In 10’ nella ripresa il Benevento si prende la partita. Prima è bravo Sau a lavorare un pallone per il sinistro di Foulon, poi è Letizia a innescare Improta che infila in diagonale. La squadra è sempre in controllo, la difesa risponde meglio grazie all'ingresso di Barba. Solo nel finale un'ingenuità di Paleari regala il rigore del 4-3 all'Alessandria e la tripletta a Corazza. Brividi evitabili. (Corriere dello Sport – Franco Santo) BENEVENTO, BUONA LA PRIMA MA CON TROPPA SOFFERENZA Esordio vincente per Caserta che supera 4-3 l’Alessandria. A segno Insigne Jr. su calcio di rigore Il Benevento parte col piede giusto, i giallorossi superano in rimonta la neopromossa Alessandria e si impongono subito come una della maggiori pretendenti alla promozione diretta in A. Troppo ampio il divario tra le due formazioni: non sono sufficienti neppure tre reti di Corazza, generate da altrettante incertezze difensive dei padroni di casa per tornare dal Sannio con almeno un punticino. LA CHIAVE L'attacco mitraglia fa la differenza tanto quanto i valori in campo, con Improta (autore di un gol e di un'autorete propiziata) sugli scudi, insieme a Letizia (assist e rigore procurato) e Foulon (a segno per il sorpasso). La quarta marcatura, la prima in ordine cronologico, è il momentaneo pari di Insigne che deve calciare due volte un rigore (dopo aver fallito quello iniziale che il direttore di gara fa ripetere perché Pisseri che intuisce si muove in anticipo) per impattare il vantaggio iniziale di Corazza, sgusciato tra le maglie della retroguardia sannita per infilare Paleari. Il Benevento continua ad attaccare con Elia che imperversa sulla destra, mentre lonita lascia partire una staffilata dalla distanza che si stampa sulla traversa. Nel momento migliore dei giallorossi, l'Alessandria, che fino a quel momento si era affacciata solo in occasione dell'1-0 passa ancora: corner corto e palla a Chiarello che centra per Arrighini che spezza di testa liberando sul secondo palo Corazza che concede il bis con un comodo piattone. Allo scadere di frazione Improta affonda sulla sinistra e mette in mezzo innescando la carambola che porta all'autorete di un distratto Parodi per il 2-2. Nella ripresa il tema non cambia col Benevento ad avere sempre saldamente in mano l'iniziativa. Stavolta però i sanniti sono più concreti e allungano 4-2 con il diagonale di Foulon che Pisseri non trattiene e il poker del solito Improta. (Il Mattino ed. Campania – Luigi Trusio) RISULTATI: Ascoli – Cosenza 1-0 Cittadella – L.R. Vicenza 1-0 Cremonese – Lecce 3-0 Crotone – Como 2-2 Frosinone – Parma 2-2 Pisa – Spal 1-0 Pordenone – Perugia 0-1 Reggina – Monza 0-0 Ternana – Brescia 0-2 CLASSIFICA: Cremonese, Brescia, Benevento, Ascoli, Pisa, Cittadella, Perugia p. 3, Frosinone, Crotone, Parma, Como, Reggina, Monza 1, Alessandria, L.R. Vicenza, Spal, Cosenza, Pordenone, Ternana, Lecce 0. MARCATORI: 3 reti: Corazza (Alessandria), 2 reti: Bajic (Brescia), Mulattieri (Crotone), 1 rete: Bidaoui (Ascoli), Foulon, Improta, Insigne (Benevento), Frare (Cittadella), Gliozzi, Iovine (Como), Buonaiuto, Valeri, Valzania (Cremonese), Charpentier, Zerbin (Frosinone), Man, Tutino (Parma), Murano (Perugia), Sibilli (Pisa). Il punto sul campionato La prima cosa che è balzata all’occhio ritrovando in campo tutte le squadre, è stata rivedere le gradinate con il pubblico. Anche se non a scacchiera come richiesto, ma vabbè. Bello dai. Peccato che quelle immagini, in certi stadi, abbiano fatto da contrasto con quelle dei terreni di gioco, malgrado i check della Lega B. Alcuni sono proprio messi male, a Reggio Calabria addirittura si è rischiato di non giocare per le condizioni del prato. Un vero peccato. Ha colpito poi vedere finalmente la Var, dopo gli esperimenti nei playoff: bisognerà abituarsi, la «formazione» non serve solo agli arbitri... C’è comunque sempre qualcosa da scoprire in questa B. Quella che sembra essere rimasta, rispetto alla scorsa stagione, è l’incertezza nelle partite. La differenza dei valori tecnici, via via, verrà fuori, ma nei 90’ s’è rivisto l’equilibrio della scorsa stagione. Soltanto la Cremonese è riuscita a vincere nettamente (Lecce dove sei?), e anche il Brescia ha meritato i tre punti. Tutte le altre partite sono state in bilico fino alla fine, anche l’ultimo arrivato Cosenza si è presentato dignitosamente malgrado la squadra costruita in ritardo. I fuochi d’artificio si sono visti a Benevento, con sette reti e la prima (ma inutile) tripletta stagionale firmata da Simone Corazza. Tra le novità, ecco Mulatteri (due gol nel Crotone): nemmeno queste mancano mai, per fortuna. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Binda)