Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2020/2021
Serie C
02-06-2021 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Playoff


Alessandria US 1912 - FeralpiSalò 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 45. Arrighini A.[A]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Parodi Luca [84. Cosenza Francesco], Di Gennaro Matteo, Prestia Giuseppe, Mustacchio Mattia, Casarini Federico, Bruccini Mirko [65. Giorno Francesco], Celia Raffaele, Chiarello Riccardo [84. Di Quinzio Davide], Corazza Simone [65. Eusepi Umberto], Arrighini Andrea [88. Stanco Francesco] A disp.:(P) Crisanto Lorenzo, Frediani Marco, Gazzi Alessandro, Macchioni Alessandro, Mora Christian, Podda Lorenzo, Rubin Matteo All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
FERALPISALÒ: De Lucia, Bergonzi, Legati, Bacchetti, Giani [74. Morosini], Hergheligiu [61. Gavioli], Carraro, Scarsella, D'Orazio [20. Miracoli], Tulli, Ceccarelli [61. Petrucci]. A disp.: Liverani, Brogni, Iotti, Venturelli, Pinardi, Farabegoli, Rizzo. All.: Pavanel Massimo.

Arbitro: Bitonti Paolo (Bologna) [Di Giacinto, Teodori; IV: Marcenaro]
Note
Ritorno del secondo turno nazionale La rete dell’Alessandria è stata segnata al minuto 45+2. Espulso: 87. Magoni [D.S. F – dalla panchina] Ammoniti: 11. Bruccini [A], 22. Legati [F] 36. Carraro [F], 45+2. Cosenza [A – dalla panchina], 53. Parodi [A], 56. Celia [A], 69. Eusepi [A]. Angoli: 2-3 Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 310 paganti Tiri: 8-5 In porta: 5-3 (Statistiche di Lega Pro) Giornata calda, terreno in buone condizioni Inizio mercoledì ore 16,30 con diretta RAI Sport QUALIFICATA: ALESSANDRIA

Commento
ALESSANDRIA IN SEMIFINALE. ED ORA TOCCA ALL’ALBINOLEFFE Così i Grigi ce l’hanno fatta. A dispetto del pessimismo diffuso è arrivata la vittoria con il minimo punteggio necessario per passare il turno. Come previsto la FeralpiSalò è scesa al Moccagatta con il chiaro intento di ripetere quanto fatto a Bari, cioè conservare lo 0-0 mantenendo il vantaggio acquisito nella gara casalinga. Longo ha schierato la formazione di domenica con Corazza al posto di Eusepi e Casarini per Giorno. Per Pavanel tre cambi: fuori Brogni, Guerra e Guidetti dentro Ceccarelli, Carraro e Legati. Inizialmente il pressing ed il raddoppio dei bresciani hanno messo in difficoltà i Grigi che non sono riusciti ad creare occasioni da gol. Negli ultimissimi secondi prima del riposo Bruccini (che spara sul portiere in uscita) crea un serio pericolo e subito dopo la testata di Arrighini che butta dentro il cross di Parodi e decide la gara. Nella ripresa la Feralpi è costretta a spingere per segnare almeno un gol ma non riesce a rendersi veramente pericolosa. Al contrario finisce per scoprirsi e concede ai ragazzi di Longo qualche spazio in più: clamorosa l’occasione fallita per un soffio da Arrighini che arriva in anticipo sul cross di Corazza, colpisce male e permette un miracoloso salvataggio a De Lucia sulla linea di porta. Poi Chiarello ripete l’azione di Bruccini del primo tempo e sulla ribattuta Giorno spedisce alto; infine un tiro troppo angolato di Celia che potrebbe diventare un assist per Stanco ma l’attaccante non ci arriva per un soffio. Insomma l’Alessandria è apparsa migliorata rispetto a domenica: più tonica e più decisa. Manca ancora qualcosa in finalizzazione. Intanto i playoff generano sorprese a getto continuo: domenica trasferta a Gorgonzola per affrontare quell’AlbinoLeffe che ha sempre reso la vita difficile all’Alessandria. A novembre i Grigi hanno perso 2-0 ma quella era un’altra squadra. Mancherà sicuramente Bruccini squalificato per doppia ammonizione e bisognerà stare attenti ai cartellini gialli: Celia, Cosenza, Di Gennaro, Eusepi, Giorno, Mustacchio sono diffidati. Dalle semifinali il fattore classifica non conta più: in caso di parità dopo il ritorno ci saranno supplementari ed eventualmente calci di rigore. (Museo Grigio - Sergio Giovanelli) Eliminata la Feralpi, adesso l’outsider lombarda che ha sorpreso il Catanzaro È DI ARRIGHINI L’INZUCCATA VINCENTE I GRIGI IN SEMIFINALE CON L’ALBINOLEFFE Il Moccagatta regala ai grigi la semifinale contro l’Albinoleffe, decisivo l’1-0 col quale viene eliminata la Feralpisalò. Pollice «su» per la prestazione complessiva della squadra, che gioca con grande impeto, unico neo i troppi gol sbagliati da posizione molto favorevole. Decide una gran girata di testa di Arrighini su cross di Parodi: tanto risicato (e bugiardo nelle dimensioni) quanto utile il risultato che permette all’Alessandria di accedere al turno successivo al termine di una gara nella quale i padroni di casa rischiano poco e nel secondo tempo non concedono nulla alla pur temibile formazione gardesana. Longo non snatura la squadra rispetto all’andata: conferma la fiducia a Parodi (la scelta si rivelerà vincente) ma piazza Casarini mezzala destra al posto di Giorno, titolare tre giorni prima. Si vede subito che i grigi sono in modalità playoff, come vuole il loro allenatore: in campo grinta e voglia di non mollare di un centimetro si riveleranno fondamentali per il passaggio del turno. L’atteggiamento è quello giusto ma il primo pericolo al quarto d’ora lo corre la porta di Pisseri: una doppia conclusione di Ceccarelli mette i brividi, Di Gennaro e il portiere sbrogliano la situazione non senza le proteste degli ospiti per un presunto rigore. I grigi comandano le operazioni, gli ospiti giocano col cronometro già nei primi 45’: quando, poco prima della fine della frazione, Bruccini si divora il gol del vantaggio sembra ineluttabile lo 0-0 al riposo. Invece Parodi inventa, Arrighini di testa finalizza e la partita si incanala sul binario giusto. Buona la prova del collettivo fino alla trequarti avversaria, forse manca un po’ di cattiveria negli ultimi sedici metri ma il gol di vantaggio sposta gli equilibri e permette ai giocatori di casa di entrare in campo ad inizio ripresa con la consapevolezza di poter chiudere la partita. Così non è per errori di mira sotto porta che fanno temere la beffa finale: Arrighini, Chiarello e Giorno sciupano occasioni d’oro, il risultato resta in bilico e tutti restano col fiato sospeso ma alla fine sarà festa. Certo è che i grigi hanno ritrovato il piglio e la brillantezza dei giorni migliori: a centrocampo Casarini giganteggia ma sono tutti a meritare applausi: esce uno spirito di sacrificio che porta giocatori dalla caratteristiche prettamente offensive come Mustacchio e Celia a dare manforte ai compagni di difesa. Entrambi finiranno stremati perché nei secondi 45’ le loro sgroppate lungo le rispettiva fasce sono a tutto campo per farsi trovare sia in fase di ripiegamento che al momento di contrattaccare. Di contro la Feralpi perde sicurezza: gli uomini di Longo infatti sono onnipresenti, chiudono molto bene le linee di passaggio e gli avversari cominciano a compiere errori di misura nei passaggi, cosa fino a quel momento piuttosto rara. Il merito è dell’Alessandria, della sua condotta di gara e della personalità che ci mettono tutti. Ne esce un secondo tempo nel quale viene concessa una sola conclusione a rete (con Pisseri molto attento) a fronte di almeno 3-4 palle gol nitide ma, purtroppo non finalizzate. Quando la squadra deve essere solida, si alza dalla panchina Cosenza: sarà lui a comandare il pacchetto arretrato nei minuti finali facendosi trovare pronto soprattutto quando gli ospiti cominciano a mettere, nei minuti finali, la palla «in the box». Gli ultimi 5’ di recupero sembrano non trascorrere mai perché la qualificazione viaggia sul filo del rasoio: ma al 96’ i grigi possono esultare. (La Stampa Ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) I piemontesi battono 1-0 la Feralpisalò e si qualificano ALESSANDRIA IN SEMIFINALE Grazie al gol realizzato da Arrighini i grigi conquistano la semifinale playoff: adesso c’è l’AlbinoLeffe Missione compiuta: l’Alessandria ritrova le sue qualità e conquista le semifinali playoff, superando la FeralpiSalò al Mocagatta con un gol del suo bomber Arrighini, «Questa è la garra che voglio io, la base su cui mettere tecnica e tattica per vincere le partite», Moreno Longo l'aveva chiesta, la sua squadra l'ha ritrovata. Alessandria che domina e che potrebbe anche dilagare. E, invece, è costretta a soffrire fino alla fine per una qualificazione che in fin dei conti premia la formazione migliore, il gruppo che ha recuperato la sua identità. Questi sono i grigi: quelli di Salò erano soltanto una brutta copia, gli uomini che tengono vivo un sogno sono quelli che mettono ferocia in ogni giocata, guidati da un allenatore che è rimasto fedele alle sue scelte e ha avuto ragione. «I complimenti sono tutti per i ragazzi»; Longo laconicamente sposta l'attenzione sui protagonisti, ma il principale artefice dell'impresa è lui, che ha voluto insistere su Parodi in difesa e ‘Luchino’, l'ex di turno, è stato semplicemente gigantesco, gli ultimi minuti con i calzettoni arrotolati, alla maniera di vecchi grigi che sono nella storia. Passa l'Alessandria brava a neutralizzare i giocatori più temibili, soprattutto Carraro e Scarsella, inseguiti e neutralizzati da Chiarello e Casarini. La Feralpi esce con rabbia: protesta per un rigore non concesso (15') per un tocco di braccio di Di Gennaro sulla conclusione di Ceccarelli e nell'intervallo il presidente Pasini si sfoga. L'Alessandria potrebbe segnare al 45’, ma Bruccini, servito da Corazza, ha la porta spalancata e, invece, calcia addosso a De Lucia che si salva con i piedi. Sta per finire il recupero quando Parodi pennella con il contagiri per Arrighini, che prende il tempo a Legati e colpisce di testa, palla sul palo e poi in rete. Il capolavoro tattico è la ripresa, che i grigi giocano con sicurezza, ma sempre in pressing. Potrebbero segnare ancora in contropiede, con Arrighini (14’) epoicon Chiarello e Giorno (36'), ma il primo spara sul portiere e il secondo calcia alto. C'è da tenere il fiato sospeso, fino al 50’: poi, in tribuna, il presidente Di Masi fa un balzo a toccare il cielo, Il primo passo è fatto, ora l'AlbinoLeffe. (Tuttosport – Mimma Caligaris) L’ALESSANDRIA VA GRAZIE AD ARRIGHINI RABBIA FERALPISALÒ L’Alessandria si guadagna la semifinale ribaltando l’1-0 dell’andata. È stata una bella partita con continui ribaltamenti di fronte, con la Feralpisalò che ha cercato di contenere le sfuriate dei grigi pungendo di rimessa. Sugli scudi De Lucia, bravo in più occasioni sulle palle gol sprecate dalla squadra di Longo. Ma anche rabbia per gli uomini di Pavanel, che hanno reclamato un rigore per un tocco di braccio di Di Gennaro su incursione di Ceccarelli. La gara avrebbe potuto prendere un’altra piega, poi l’Alessandria prima dell’intervallo ha segnato con un colpo di testa di Arrighini su cross dalla destra di Parodi. Nella ripresa l’Alessandria ha arretrato il proprio baricentro permettendo alla Feralpisalò di avvicinarsi pericolosamente dalle parti di Pisseri: in particolare è stato Miracoli a impensierire il portiere, autore di una provvidenziale deviazione in angolo. Dopo le occasioni fallite da Arrighini e Chiarello, in pieno recupero Celia ha fallito il raddoppio costringendo l’Alessandria a soffrire e lasciando alla Feralpisalò tutta la rabbia. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) Si arrende ai quarti la Feralpisalò ARRIGHINI, L’ALESSANDRIA VA Condannata a vincere, proprio così, Questa volta i calcoli servivano a poco e Moreno Longo la sapeva bene, dal momento che la sua Alessandria era chiamata a ribaltare il passo falso di domenica sera a Salò. Ma stavolta però la sua truppa non ha tradito le attese, condarmando la formazione di Pavanel all'eliminazione dai playoff promozione. Si ferma quindi ai quarti il percorso della Feralpisalò, che cade davanti a poco più di 300 tifosi presenti sugli spalti, primo segnale di ritorno alla normalità da queste parti calcistiche. GRAFFIA ARRIGHINI. A lasciare il segno sulla sfida è Andrea Arrighini, grazie ad un preciso colpo di testa sul finale di tempo che non lascia scampo a De Lucia. Per gli ospiti ci sarebbe addirittura un rigore a favore, ma Bitonti preferisce non intervenire. Dall'altra parte del campo, Chiarello pensa invece bene di tenere in ansia i piemontesi fino allo scadere, sciupando la più ghiotta delle occasioni solo davanti all'estremo difensore. L’occasione sprecata non penalizza però i padroni di casa, che strappano il biglietto per la semifinale. (Corriere dello Sport – Riccardo Guglielmetti) FERALPI, LA RABBIA E L’ORGOGLIO Sfuma il sogno della Serie B ma i gardesani recriminano per gli errori arbitrali Non ci sarà il nome della Feralpisalò sul tabellone della finalfour di Lega Pro 2020-2021, cancellato dall’esito dei quarti di finale, chiusi ieri contro l’Alessandria. La rete di Arrighin isegnata a primo tempo scaduto pareggia quella di Scarsella marcata tre giorni prima, tornando ad elevare la miglior classifica in campionato degli uomini di Longo come fattore dirimente e spegnendo i sogni gardesani di promozione. Una sentenza difficile da mandar giù dopo aver vissuto i 97 minuti del «Moccagatta», marchiati da tre momenti clou, andati tutti in un’unica direzione. La partenza dei Grigi è veemente, come ci si poteva aspettare. Ma così come all’andata, mancano soluzioni nelle scelte dei padroni di casa, perché strategicamente Pavanel sembra essere sempre una mossa avanti al collega. La Feralpi occupa il campo come un organismo unitario, coprendo in undici e avendo la lucidità di ripartire con profitto. L’intensità della prima mezz’ora è altissima, ma solo una squadra riesce ad interpretarla al meglio, quella coi leoni nello stemma. Poi, uno a uno, si verificano le tre situazioni di cui sopra. Al 15’ Ceccarelli, cercando l’assist per Tulli da posizione defilata, trova le mani di Di Gennaro, scivolato alla disperata per evitare unc omodo tap-in. Lo stadio si gela, i verdeblù si voltano di scatto verso il sig. Bitonti di Bologna, che fa proseguire senza intervenire. L’impressione del campo è suffragata dai replay, ma i bresciani non proseguono nelle proteste. Non masticano la rabbia che invece griderà ai microfoni di Rai Sport il presidente Pasini, all’intervallo. L’undici di Pavanel assorbe comunque positivamente l’episodioe ricomincia a macinare il suo gioco, sorretto dall’esperienza di Legati e di Tulli. La seconda spallata arriva al 20’, quando D’Orazio è costretto ad abbandonare il campo per infortunio. La gara gira tatticamente: la tecnica nella velocità del tridente salodiano D’Orazio-Tulli-Ceccarelli perde gran parte della sua efficacia con l’ingresso di Miracoli, riferimento più facilmente gestibile nelle letture difensive avversarie. Dopo 46 giri d’orologio largamente controllati dagli ospiti, arriva il terzo e definitivo colpo al cuore verdeblù. Parodi butta in area un cross dalla trequarti, Arrighini taglia l’area prendendo sul tempo Bergonzi, che gli concede centimetri e chili, e devia sul palo e poi in rete il tracciante. 1-0, passa l’Alessandria. La Feralpisalò ha la razionalità per sostenere tre macigni psicologici ed emotivi come questi, ma non l’energia, che in campo cala e dalla panchina non arriverà. Pavanel prova a cambiare uomini e sistema, ma nei secondi 45 minuti l’Alessandria non subirà un tiro in porta. Anzi, andrà vicinissima a chiudere il discorso, ma un clamoroso DeLucia (difficile trovare un portiere migliore in categoria) terrà aperto il discorso fino al triplice fischio. Scorrono così, tra amarezza, orgoglio e un filo di rabbia, i titoli di coda su una stagione eccezionale di una squadra che ha confermato di poter guardare negli occhi ogni avversario di Lega Pro. Una squadra guidata con saggezza e signorilità da un ottimo allenatore, Massimo Pavanel:«La nostra annata è stata sopra le righe, siamo andati oltre gli obiettivi iniziali, che erano quelli di raggiungere i play-off e far crescere i giovani. Non voglio fermarmi agli episodi e rovinare la prestazione sportiva. Peccato per i nostri tifosi, che non hanno potuto seguirci domenica, al contrario di quanto permesso stavolta a quelli alessandrini. Forse non è stato molto equo, ma la cosa piùi mportante è che la gente sia tornata allo stadio».(Corriere della Sera ed. Brescia – Matteo Carone) Gardesani sconfitti nel ritorno dei quarti e fuori dai playoff: basta un gol all’Alessandria per qualificarsi FERALPISALÒ,COSÌ FA MALE LA B SFUMA TRA LE LACRIME Dopo la vittoria dell’andata la rete che costa l’eliminazione arriva a ridosso del riposo. Prima un rigore negato su un mani plateale: l’arbitro vede ma decide di non fischiare L’orgoglio per un percorso comunque esaltante, l’amarezza per un’eliminazione che brucia. Dopo avere vinto la gara di andata grazie a un gol siglato da Scarsella, la Feralpisalò cade al Moccagatta di Alessandria e deve uscire di scena, condannata dal peggior piazzamento in classifica al termine della stagione regolamentare (gardesani quinti nel girone B, piemon-tesi secondi nell’A). Amarezza, si diceva, ma anche tanta rabbia. Perché sullo 0-0 il difensore dei grigi Di Gennaro respinge un tiro di Ceccarelli con il braccio: l’arbitro vede ma non concede la massima punizione. A poco servono le proteste dei giocatori gardesani, giustamente convinti che il fallo andasse sanzionato. E a poco serve a fine primo tempo lo sfogo in diretta Rai Sport del presidente Giuseppe Pasini: l’Alessandria avanza, la Feralpisalò è fuori. Alessandria premiato da una rete di Arrighini poco prima dell’intervallo: un gol che ha consentito ai padroni d icasa di impostare la ripresa sul contropiede, costruendo alcune nitide occasioni sventate da un fantastico De Lucia. La Feralpisalò non ha più avuto la forza e la brillantezza per sfondare, anche perché priva di Guerra fin dall’inizio (guaio muscolare), e costretta a sostituire D’Orazio dopo una ventina di minuti (stesso problema). L’inserimento nel finale di Morosini, che non giocava da quasi tre mesi, è stata la mossa della disperazione, nella speranza che il talentuoso centrocampista azzeccasse un colpo a sorpresa. Ma i padroni di casa avevano ormai sprangato le mura e chiuso a doppia mandata la loro area. Pur avendo lottato con generosità, la Feralpisalò non è quindi riuscita a entrare nel gruppetto delle 4 grandi, mancando un’impresa storica. Un vero peccato, perché in semifinale avrebbe incontrato l’Albinoleffe, che ha sorprendentemente eliminato il Catanzaro. L’altro duello sarà tra il Padova, che ha eliminato il Renate di Aimo Diana, e l’Avellino, abile a limitare i danni a Bolzano contro il Südtirol. La partita. Nella formazione bresciana mancano Guidetti, appiedato dal giudice sportivo, e l’infortunato Simone Guerra. A fianco del terzino Bergonzi, Massimo Pavanel schiera tre difensori puri: Legati, Bacchetti e Giani. Carraro riprende il posto di direttore d’orchestra. Ai suoi fianchi Hergheligiu (a destra) e Scarsella (a sinistra), capocannoniere con 14 gol, autentico incubo dell’Alessandria. Tridente d’attacco formato da Ceccarelli, che compie 29 anni proprio oggi, Tulli (falso 9) e D’Orazio. I padroni di casa propongono il 3-4-1-2. L’ex Parodi, che coi verdeblù ha collezionato 89 presenze, viene di nuovo schierato in difesa, come terzino. L’esterno destro è Mustacchio, di Cologne, cresciuto nelle giovanili del Brescia. La cronaca. Al 5’ Casarini impegna De Lucia da lontano. Al quarto d’ora l’episodio chiave: Pisseri respinge una conclusione di D’Orazio, raccoglie Ceccarelli che calcia due volte, sul secondo tentativo il difensore Di Gennaro, a terra, ribatte col braccio. È rigore, ma l’arbitro lascia correre. Al 21’ Miracoli rileva D’Orazio (noie muscolari). Al 45’ De Lucia sventa coi piedi un tentativo di Bruccini. Al 47’ il gol decisivo: lo firma Arrighini, di testa, su cross di Parodi. Nella ripresa la Feralpisalò si sbilancia e presta il fianco alle incursioni dei padroni di casa. Autentica prodezza di De Lucia su Arrighini (14’). Il portiere si ripete al 36’ su Chiarello: sulla respinta, Casarini ciabatta alto. Al 41’ qualche brivido per una mischia nell’area dell’Alessandria: Miracoli non riesce a toccare con la punta del piede. Al termine i giocatori della Feralpisalò si accasciano a terra in lacrime, con la consapevolezza di avere dato tutto. Solo applausi per una splendida stagione. (Brescia Oggi – Sergio Zanca) RISULTATI: Catanzaro – AlbinoLeffe 0-1 Qual: AlbinoLeffe Padova – Renate 1-3 Qual: Padova SüdTirol – Avellino 1-0 Qual: Avellino Il punto sul campionato Partite di ritorno dei quarti di play off in C. Il Renate ha espugnato il campo del Padova ma sono i veneti a passare il turno in virtù del 3-1 nei primi 90′ e del miglior piazzamento in campionato, dove affronteranno l’Avellino (uscito sconfitto per 1-0 in casa del Sudtirol ma forte del 2-0 dell’andata). L’Albinoleffe espugna il campo del Catanzaro e sfiderà l’Alessandria, vittoria dinanzi alla Feralpisalò. Padova-Renate 1-3 Renate subito pericoloso: al 2′ ci prova Galuppini con una conclusione scoccata con il piede mancino che il portiere del Padova Dini devia in calcio d’angolo. Ancora Renate al 7′: a provarci stavolta è Ranieri con una botta che si spegne di poco a lato. Al 32′ i biancoscudati perdono Gasbarro, costretto ad uscire per infortunio: al suo posto subentra Germano. Il Padova va al tentativo al 35′: Della Latta impegna il portiere Gemello, poi la palla arriva a Bifulco che spara fuori da ottima posizione. Il 49′ il Renate passa in vantaggio con Galuppini, che da dentro l’area batte il portiere su cross dalla fascia e al 56′ giunge il raddoppio dei nerazzurri con un tiro dai 30 metri di Kabashi spentosi sotto l’incrocio. Al 66′ ecco il 3-0 del Renate: l’estremo difensore Dini si fa rubare la palla da Giovinco e quest’ultimo realizza. Al 75′ il padovano Jelenic, servito da Della Latta, manda alto e al 78′ viene annullato un gol del Renate per fuorigioco di Rada. All’81 doppia occasione per il Renate: prima Nocciolini colpisce il palo e poi Giovinco calcia fuori da buona posizione. All’82’ Ronaldo fa 3-1 insaccando dal limite dell’area con un bel tiro che colpisce il palo prima di insaccarsi. All’89’ Nocciolini spreca ancora da dentro l’area centrando il portiere. Catanzaro-Albinoleffe 0-1 Il Catanzaro perde subito (11′) Garufo, che rimane acciaccato dopo uno scontro di gioco: il tecnico giallorosso Calabro inserisce Pierno al suo posto. Al 21′ Catanzaro pericoloso con un cross di Contessa che viene dapprima respinto dal portiere Savini, poi Mondonico spazza l’area. Al 23′ Curiale, su suggerimento di Contessa, manda alto di testa. Dall’altra parte, al 26′ colpo di testa di Gelli, deviato in calcio d’angolo da Curiale. Al 38′ AlbinoLeffe pericolosissimo con la conclusione di Gelli che colpisce l’incrocio dei pali. Nella ripresa, al 68′ prima Mondonico e poi Giorgione provano la conclusione da lontano ma Di Gennaro è pronto. All’81’ Savini blocca un bolide di Baldassini da lontano. Vantaggio AlbinoLeffe all’84’ con Gelli, che trova l’angolo lontano su punizione da posizione molto decentrata. Sudtirol Alto Adige-Avellino 1-0 Primo squillo dell’incontro al 6′, quando D’Angelo, in scivolata, non arriva di un soffio alla deviazione su un pallone interessante proveniente dalla corsia mancina. Al 27′ cambiano gli equilibri in campo: Aloi, già ammonito (e già graziato dal direttore di gara), manda a terra Casiraghi e rimedia il secondo giallo: Avellino in 10. Casiraghi si incarica della punizione dal limite, palla sulla barriera, poi Morelli calcia sul fondo. Braglia corre ai ripari inserendo De Francesco per Santaniello. L’Avellino prova a rendersi pericoloso con Dossena, di testa sugli sviluppi di una punizione, Poluzzi c’è. Sudtirol pericoloso al 39′, con Fischnaller che, sugli sviluppi di un corner, manda la sfera ad impattare sulla traversa di testa. Al 50′ Voltan tira dal limite dell’area spedendo la palla fuori di pochissimo mentre, al 52′ Odogwu, su corner, prolunga di testa verso Curto, che non riesce a deviare in porta. Al 63′ il Sudtirol ha l’occasione per riaprire tutto ma Fishnaller non riesce a inquadrare la porta da dentro l’area. Al 68′ Tito spedisce alta una punizione dai 20 metri. Al 76′ D’Angelo cerca la conlcusione ma trova una deviazione che fa terminare la palla fuori a Poluzzi battuto: l’Avellino manca il vantaggio. All’82’ il biancorosso Morelli segna di testa ma la rete viene annullata per fuorigioco e all’85’ anche Odogwu si vede annullare il vantaggio altoatesino su assist di Voltan. Al 91′ il Sudtirol getta via un’altra occasione con Casiraghi, che tira alto di destro. Al 94′ Bernardotto spreca il match-point per l’Avellino facendosi respingere il tiro da Poluzzi. Al 97′ rigore per il Sudtirol: Rover finisce a terra e Casiraghi realizza dal dischetto al 99′ fra le proteste dell’Avellino. (Museo Grigio).

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Alessandria US 1912 - FeralpiSalò 1 - 0 (1 - 0)

RETI:

45. Arrighini A.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

FERALPISALÒ: De Lucia, Bergonzi, Legati, Bacchetti, Giani [74. Morosini], Hergheligiu [61. Gavioli], Carraro, Scarsella, D'Orazio [20. Miracoli], Tulli, Ceccarelli [61. Petrucci]. A disp.: Liverani, Brogni, Iotti, Venturelli, Pinardi, Farabegoli, Rizzo. All.: Pavanel Massimo.

Arbitro: Bitonti Paolo (Bologna) [Di Giacinto, Teodori; IV: Marcenaro]

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