Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2020/2021
Serie C
25-04-2021 - Giornata: 37 - Como - Giuseppe Sinigaglia
Girone A


Como 1907 - Alessandria US 1912 2 - 1 (2 - 1)
RETI: 15. Gabrielloni A. [Co] , 30. Gabrielloni A. [Co] 33. Bellodi G.[A]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Prestia Giuseppe, Di Gennaro Matteo, Bellodi Gabriele, Mora Christian [57. Di Quinzio Davide], Gazzi Alessandro [65. Giorno Francesco], Bruccini Mirko [75. Chiarello Riccardo], Celia Raffaele, Mustacchio Mattia [65. Frediani Marco], Eusepi Umberto [75. Corazza Simone], Arrighini Andrea A disp.:Cosenza Francesco, (P) Crosta Luca, Macchioni Alessandro, Podda Lorenzo, Poppa Nicolò, Rubin Matteo, Stanco Francesco All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
COMO 1907: Facchin, Bovolon, Crescenzi, Solini [67. Bertoncini], Iovine, Arrigoni, Bellemo, Terrani [56. Daniels], Gabrielloni [78. Ferrari], Rosseti [67. Cicconi], Gatto [78. H’Maidat]]. A disp.: Bolchini, De Nuzzo, Celeghin, Walker, Koffi, Castillion, Dkidak. All.: Gattuso Giacomo.

Arbitro: Miele Gianpiero (Nola) [Garzelli, Laudato; IV: D'Ascanio]
Note
Ammoniti: 23. Arrigoni [C], 35. Bruccini [A], 62. Gazzi [A], 87. Facchin [C], 88. Bellemo [C] Angoli: 3-8 Recuperi: 3.+ 4. Spettatori: a porte chiuse Tiri: 8-10 In porta: 5-4 (Statistiche di Lega Pro) Giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni Inizialmente prevista per il 18 aprile, la giornata è stata spostata per consentire la disputa di numerosi recuperi. Inizio ore 15,00

Commento
LA GENEROSA ALESSANDRIA NON RIESCE A VINCERE A COMO; ORA I PLAYOFF Una generosa Alessandria lascia al Sinigaglia i sogni di sorpasso nei confronti della capolista. Finisce 2 a 1 per i lombardi che, dopo cinque anni, tornano tra i cadetti. Il saluto sul campo di patron Di Masi ai giocatori rattristati (alcuni in lacrime) la dice tutta. A questi grigi non si può imputare nulla. Lo si sapeva, serviva un’impresa. Non c’è stata, ora saranno play-off. Si riparte. LA CRONACA. Moreno Longo deve fare a meno di Casarini, Parodi e del secondo portiere Crisanto. Al loro posto in campo capitan Gazzi e Mora. Partita in salita per l’Alessandria che si trova sotto dopo un quarto d’ora di gioco: discesa sulla fascia destra di Terrani, cross, e Gabrielloni è il più lesto di testa a colpire a centro area e battere Pisseri sul palo lontano (15’). La reazione grigia non porta occasioni di rilievo ma l’Alessandria porge i fianchi al contropiede lariano e proprio su una ripartenza il Como raddoppia. Sulla discesa dell’incontenibile Terrani nasce un batti e ribatti in area con ancora Gabrielloni lesto a trafiggere per la seconda volta Pisseri (30’). Solamente tre giri di lancetta e la squadra di Longo riapre il match con Bellodi, di testa, che trova il sette dove un difensore riesce ad arrivare ma a non evitare il gol (33’). Il tandem Terrani-Gabrielloni risulta micidiale per la difesa grigia e nel recupero Pisseri vola e salva il risultato sul colpo di testa dell’attaccante comasco perfettamente servito dal compagno ancora al termine di una discesa sulla fascia destra (45’+1’). Ripresa con gli stessi undici in campo e subito Alessandria pericolosa e vicina al pareggio (47’) con Celia che da distanza ravvicinata non riesce a deviare più di tanto la sfera che si perde a lato di un soffio. La partita è dispendiosa di energie per entrambe le formazioni, la tensione è palpabile, le due squadre giocando in velocità spesso si allungano prestandosi a contropiedi che si perdono nel passaggio decisivo. Per il Como ci prova Walker (63’) centrale, para Pisseri; dalla parte opposta l’ex Di Quinzio trova una pregevole giocata con traversone ribattuto in angolo sulla linea di porta (72’). Girandola di sostituzioni a metà ripresa con forze nuove in campo e schieramenti alla ricerca del giusto assetto tattico. Chiarello, appena entrato, impegna Facchin nella parata a terra (76’). All’ 83’ la palla del pareggio è sui piedi di Frediani ma il giocatore grigio conclude debolmente permettendo al portiere di bloccare la sfera. L’Alessandria chiude in avanti. Giorno conclude di testa a lato (87’), il Como in contropiede può chiudere il match con Ferrari ribattuto all’ultimo. Il recupero vede i grigi avanti a testa bassa ma il risultato non cambia. Per i Grigi saranno play-off, a festeggiare per ora è il Como. (Museo Grigio - Mauro Bavastri) IL FRUTTO PROIBITO L’Alessandria non raccoglie contro il Como quanto seminato in due mesi. Sfuma ancora la B diretta, restano i playoff per sfatare una maledizione Niente da fare, festeggia il Como e l’Alessandria deve ancora rimandare il sogno. La squadra di Longo ci credeva, essere riusciti a recuerare in due mesi 13 dei 14 punti di svantaggio aveva ridato entusiasmo al gruppo e alla tifoseria: il sorpasso all’ultima curva sembrava alla portata. Invece, lo scontro diretto è stato vinto dai lariani e la maledizione della serie B continua, almeno per un po’. Già, i grigi (come la Pro Vercelli, al momento quarta ma in grado di scalare una posizione a scapito del Renate) hanno la chance dei playoff per non buttare via una stagione che, probabilmente, sarebbe stato diversa con un po’ più di coraggio nella scelta della guida tecnica. Rispetto a quattro anni fa, quando fu l’Alessandria a dilapidare nel girone di ritorno un margine enorme sulle inseguitrici, ci sono però prospettive differenti nella post-season. All’epoca, c’era un gruppo sfiduciato e forse dilaniato da questioni interne che avevano portato molti a giocare «ognun per sè» e non per il bene comune. Adesso c’è una compattezza che anche ieri, al fischio finale, ha spinto tutti i calciatori a superare in fretta l’enorme amarezza, a raccogliersi in cerchio in una sorta di patto per non mollare, anche se due metri più in là gioivano gli avversari. C’è un mese di tempo per preparare i playoff, il secondo posto permetterà di entrare in scena nei quarti di finale e questa Alessandria dà ga-ranzie in un mini-torneo di poche partite. Non tutto è perduto, anche se ieri alle 17 nessuno ad Alessandria la pensava così. (L Stampa ed. Piemonte – Massimo Delfino) L’ALESSANDRIA GIOCA, IL COMO SEGNA E VA IN B La capolista lascia il pallino in mano ai grigi e colpisce con micidiali ripartenze finalizzate da Gabrielloni I grigi si fermano sul più bello, la rincorsa non si concretizza e anzi l’Alessandria deve assistere al Sinigaglia alla festa del Como che sale in B direttamente. I lariani sfruttano al meglio la verve del loro bomber Gabrielloni, la squadra di Longo ha un sussulto d’orgoglio ma non è efficace in zona gol nono-stante crei più degli avversari. Due le assenze per Longo, che deve rinunciare a Casarini e Parodi (oltre al secondo portiere Crisanto) e getta nella mischia Gazzi e Mora: il primo disputa la solita partita diligente, mentre il secondo non riesce mai a incidere. La posta in palio è altissima e si vede dall’atteggiamento iniziale, molto guardingo su ambo i fronti. L’Alessandria comincia meglio e col palleggio prova, anche con successo, a far uscire dalla propria metà campo il Como. Atteggiamento molto diverso quello degli uomini di Gattuso: fanno salire la squadra affidandosi spesso ai rilanci del portiere Facchin per andare a recuperare le seconde palle e provare l’imbucata. Il primo squillo è dell’Alessandria con Arrighini, poi arrivano tre corner quasi consecutivi segno di supremazia territoriale: mentre i grigi sono manovrieri e costringono il Como ad un atteggiamento molto guardingo arriva il break dei padroni di casa. È Gabrielloni di testa a infilare Pisseri, bravo il centravanti ad anticipare con una torsione di testa Bellodi, dopo che Di Gennaro era stato scavalcato dalla traiettoria. I grigi non sembrano accusare il colpo più di tanto, anzi continuano a macinare gioco soprattutto per vie centrali. Difettano però in maniera evidente la spinta sulle fasce dove Mustacchio corre tanto ma produce poco. Dall’altra parte Celia è più preoccupato di contrastare le iniziative di Terrani che non di garantire la necessaria spinta da metà campo in su. Proprio su un’iniziativa del numero 7 di casa (dopo una pallone perso malamente da Arrighini) arriva il raddoppio dei comaschi: Terrani siede il diretto marcatore con una finta in velocità, serve un pallone al centro dove Gabrielloni è il più lesto a spedire il pallone in fondo al sacco, dopo un fortunoso rimpallo. Così, alla mezzora, i grigi sono sotto di due gol senza sapere come: per fortuna l’autogol di Arrigoni sugli sviluppi di un calcio d’angolo riapre subito i giochi. Con un tempo ancora da disputare e il Como già sulle gambe, la partita resta aperta. La ripresa ha il refrain che ci si aspetta con gli uomini di Longo che prendono in mano il pallino e i padroni di casa che li aspettano ancor di più rispetto ai primi 45’ per pungere di rimessa. L’occasione migliore la crea l’Alessandria con Celia che sbaglia da un metro il tap in vincente: anche Chiarello, Frediani e Di Quinzio ci provano ma non riescono a sfondare. I grigi sono manovrieri, ma il giropalla non è veloce. Longo getta in campo forze fresche e passa al 4-3-1-2 consegnando le chiavi del gioco a Di Quinzio che, alla fine, risulterà il più produttivo tra i nuovi entrati: l’ex di turno si muove tra le linee, crea sulla tre-quarti un paio di superiorità numeriche che svaniscono per un soffio, ma il risultato non cambia. L’Alessandria esce senza troppe recriminazioni dalla sfida secca, casomai i rimpianti sono per una prima parte di stagione non all’altezza. Ora i playoff, da seconda e quindi con più tempo per prepararli a dovere. (La Stampa, ed Piemonte – Francesco Gastaldi) SÌ, COMO! PUOI FARE FESTA: SEI IN SERIE B Super Gabrielloni, l’Alessandria s’arrende. Gattuso: «Il giorno più bello della mia vita » Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro per l’Alessandria. Il Como ha vinto lo scontro diretto, ha respinto il tentativo di sorpasso ed è tornato in Serie B cinque anni dopo. A casa sua, se vogliamo, visti i 34 precedenti in questo torneo. Con la festa dei tifosi (all’esterno dello stadio per tutta la gara dopo avere accolto calorosamente i pullman delle squadre) con i caroselli sul lungolago e i primi bagni nel lago, ma senza quella della proprietà: nessun esponente della Sent Enterteiment è arrivato per l’occasione dall’Inghilterra, nemmeno Danny Wise, l’ex capitano del Chelsea che rappresenta al vertice del club la proprietà indonesiana. Che se non altro diventa la prima orientale a vincere in un campionato italiano, anticipando di qualche settimana Zhang e i cinesi dell’Inter. Un successo festeggiato anche dal tecnico Jack Gattuso con parole d’amore: «È la giornata più bella della mia vita, abbiamo fatto un capolavoro. Il primo tempo è stato perfetto, poi abbiamo amministrato bene, con carattere». Per lui, già capitano del Como, è stata la prima vera stagione in panchina dopo qualche spezzone al Novara: subentrato a Banchini a dicembre, con lui la squadra ha rotto gli indugi della prima parte di stagione. Il protagonista. Nel ricordo di questa giornata resterà la doppietta di Alessandro Gabrielloni, che dopo mezzora ha messo alle corde l’Alessandria: prima con un bel colpo di testa su cross di Terrani, poi risolvendo in mischia dopo due tentativi precedenti (suo e dello stesso Terrani). Dopo aver fatto solo 11 punti in 8 partite e aver visto i rivali avvicinarsi a -1, il Como è riuscito nel colpo di coda grazie al suo bomber (12 gol) e a un gioco d’attacco entusiasmante. Perché i due esterni Gatto e Terrani hanno fatto a fette la difesa dei grigi, insieme al centro a Rosseti e allo stesso Gabrielloni, che prima dell’intervallo ha sfiorato il tris, ancora di testa: bravo Pisseri. Squadra chiusa e brava a ripartire con folate entusiasmanti (con più lucidità nel finale avrebbero potuto portare a una chiusura anticipata del match, vero Daniels e Ferrari?), insieme a una difesa che ha vacillato ma è riuscita a portare in porto il successo, coperta da Arrigoni e Bellemo che, in tutti i modi, hanno fatto da diga. Insomma la stanchezza dimostrata nel finale delle gare precedenti stavolta non è stata pagata a caro prezzo. Rimpianti grigi Lo slancio delle 6 vittorie consecutive dell’Alessandria si è smorzato alla vigilia, quando sono emerse le positività al Covid di Casarini e Parodi (e del secondo portiere Crisanto). In mezzo Gazzi e a destra Mora hanno deluso, ma determinanti sono stati la doppietta di Gabrielloni eigol falliti nella ripresa, che hanno impedito per lo meno di pareggiare la partita e giocarsi tutto all’ultima. Bellodi di testa (con deviazione sulla linea di Arrigoni) ha subito risposto al 2-0, riaprendo la partita. Se non è arrivato il pari, è stato per i clamorosi errori di Celia (2’) e Frediani (38’)da duepassi, per il salvataggio sulla linea di Iovine su Di Quinzio (27’) e per la parata di Facchin su Chiarello (31’). Longo dopo 12’ della ripresa è passato al 4-3-3 con Di Quinzio che ha dato luce, ma invano. La B dei grigi passa ora dai playoff, sempre che questa delusione non sgretoli il potenziale. Che resta eccelso. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Binda) L’ALESSANDRIA SI BLOCCA E IN SERIE BCI VA IL COMO Uo-due di Gabrielloni in 30’. Belodi riapre subito la partita i grigi non trovano però la forza di recuperare All'ultimo ostacolo l'Alessandria inciampa. E il Como vola diretto in Serie B. La partita più importante della stagione viene interpretata meglio dalla capolista: cinica, opportunista, capace di ritrovare tutte le energie mentali, per bilanciare quelle fisiche, un po' opache nell'ultimo mese e mezzo. Ha vinto con merito, la squadra di Gattuso: i grigi aggrediscono, ma alla prima galoppata di Terrani, immarcabile, vanno sotto. La reazione è frenata, l'atteggiamento, già contratto, questa volta non è quello che Moreno Longo vorrebbe, quello su cui ha lavorato mesi, restituendo una identità da battaglia ai suoi uomini, Nell'appuntamento più importante, la vera finale, gli ospiti non sanno combattere: troppi uomini chiave sono al di sotto del rendimento che ha permesso la lunga cavalcata. Sul più bello l'Alessandria si è smarrita: nell'uno contro uno il Como ha prevalso, soprattutto in mezzo e in attacco, con una difesa vulnerabile e debole, come se il pallone pesasse tonnellate. E, in avanti, gli interpreti sono stati “leggeri”. Non un Como trasformato, ma sicuramente rigenerato rispetto a quello delle ultime uscite. I grigi hanno invece un po' hanno risentito delle ultime difficili 48 ore: le tre positività che hanno tolto elementi in grande forma – Casarini e Parodi -, un allenamento saltato, l'obbligo di ripensare all'assetto e a come trovare equilibri con uomini diversi e non mettere in crisi l'identità tattica che era stata determinante per rimontare 13 dei 14 punti. Non è colpa dei sostituti e Longo non cerca alibi, ma negli undici proposti ieri alla fine più d'uno si è dimostrato non pronto alla sfida cruciale. Sono venute meno certezze in tutti i reparti, una insolita paura da parte di una squadra che, con la sua personalità, si era sbarazzata di tante rivali. È mancato il coraggio di essere più aggressivi, è mancata la rapidità nelle giocate, anche nel momento in cui sarebbero servite, entrambe le qualità, per provare a rimontare. Ed è mancata pure un po' di fortuna, che però bisogna essere anche bravi a cercarsela, e la palla d'oro per il pareggio al 2' della ripresa, non è finita alle spalle di Facchin perché colpita male da Celia. Poteva essere la svolta, invece una ripresa a premere, anche se con le marce ridotte, ha finito per fare il gioco del Como, Che ha una vocazione offensiva importante e giocatori pronti per sfruttare l'occasione del ko. Il cervello è Terrani, che stravince il confronto con Celia, lo obbliga a fare (male) il marcatore e suggerisce i due gol: nel primo Bellodi è dietro a Gabrielloni, che può colpire indisturbato, il secondo nasce con l'Alessandria in avanti e un assurdo tocco all'indietro di Arrighini che fa partire prima Gatto e poi, ancora, l'esterno destro. Forse Gabrielloni non ci arriverebbe se non fosse che un giocatore dei grigi, a terra, rallentasse la palla e mettesse fuori causa Pisseri. Dopo il doppio schiaffo incassato, finalmente la reazione dell'Alessandria: Bellodi riapre la partita con un colpo di testa, su cui la deviazione di un avversario è ininfluente. C'è tutto il tempo per riavvolgere il filo della gara, ma il miracolo lo fa Pisseri (47’) ancora su Gabrielloni. Poi prima Celia e poi Frediani sbagliano due occasioni enormi. Festeggia il Como, che ha respinto all'indietro l'unica rivale in grado di mettere pressione. I grigi sono secondi, ma ora c'è un altro campionato da giocare, i playoff. Ed è certamente il più difficile. (Tuttosport – Mimma Caligaris) COMO PROMOSSO IN B: ALESSANDRIA BATTUTA 2-1 I lariani superano la squadra di Longo e diventano irraggiungibili per tutti: promossi con un turno d'anticipo Scoppia la festa, contenuta a causa delle limitazioni anti-Covid, a Como dopo la promozione in Serie B con una giornata di anticipo. I ragazzi di Giacomo Gattuso, con la vittoria 2-1 sull'Alessandria secondo, si sono resi irraggiungibili per tutti in testa al Girone A di Serie C e si uniscono alla Ternana nel novero delle promosse. Vista la posta in palio la gara è subito aggressiva da entrambe le parti, ma questo non impedisce ai padroni di casa di sbloccare il risultato già al 13'. Ci pensa il solito Gabrielloni che, servito da Terrani, in torsione elude la marcatura della difesa grigia e batte Pisseri da pochi passi, 1-0 Como. Il gol subito accende l'Alessandria che prova a manovrare, ma al 31' per i lariani arriva anche il raddoppio. Terrani fa quel che vuole sulla fascia destra e serve al centro ancora per Gabrielloni: la conclusione sporcata viene respinte, ma sulla ribattuta il numero 9 fredda Pisseri e realizza la personale doppietta che sembra mettere in ghiaccio partita e promozione. Passano, però, soltanto 3' e l'Alessandria riapre la gara. Bellodi impatta di testa lo spiovente da corner di Bruccini, con Arrigoni che sulla linea, nel tentativo di allontanare, buca il compagno Facchin per il 2-1. Nella ripresa il gran caldo rallenta i ritmi, almeno fino al 72', quando Iovine sulla linea cancella il possibile pareggio sul tiro di Di Quinzio. Il Como è sulle ginocchia e rischia di capitolare tra l'83' e l'86' con Facchin e Frediani, ma regge fino al 95', quando il triplice fischio dell'arbitro regala ai lariani il definitivo urlo promozione. (Corriere dello Sport.it) TRIONFO COMO, TORNA IN SERIE B. BATTUTA L’ALESSANDRIA 2-1, DOPPIETTA DI GABRIELLONI Il Como sale direttamente in serie B, evitando i playoff. Il big match al Sinigaglia contro l’Alessandria ha visto i biancoblu vincere per 2-1 e guadagnare il trionfo con una giornata di anticipo. Distanziate alla vigilia da un solo punto – e con soltanto una partita prima della fine del campionato – la distanza in classifica tra la squadra lariana capolista e gli inseguitori è ormai incolmabile matematicamente: dunque il Como sale di categoria, tornando in quella B dove mancava dal 2016 Dopo una prima fase con qualche sofferenza, con l’Alessandria in pressione, il gol del vantaggio del Como è arrivato con un bel colpo di testa di Gabrielloni al 15esimo, su perfetto cross dalla trequarti di Terrani. Il raddoppio 15 minuti dopo, al termine di un’azione rocambolesca: ancora Gabrielloni che dopo aver clamorosamente svirgolato una palla a centro area riesce a colpire il pallone con la punta Accorcia le distanze l’Alessandria al 34esimo: calcio d’angolo, colpo di testa a palombella di Di Gennaro, Arrigoni sulla linea di porta indietreggia ma sbatte sul palo, riesce a colpire di testa ma senza respingere del tutto: la palla si insacca. Il secondo tempo parte subito con un brivido in area del Como, con l’Alessandria che va vicina al gol, ma per i primi 20 minuti ritmi più bassi rispetto al primo tempo. Al 18esimo un guizzo di Daniels: doppio passo e tiro da appena dentro l’area, parato. Un brivido, per i biancoblu, al 25esimo della seconda frazione: è Iovine a salvare sulla linea e mandare la palla in angolo su un tiro-cross dalla sinistra da parte di Di Quinzio. Poco dopo Facchin blocca senza affanni un tiro secco ma centrale scagliato da fuori area. Pericolo enorme per il Como al 38esimo del secondo tempo, con l’alessandrino Frediano che solo davanti a Facchin colpisce di coscia su lancio da fuori area: ne esce un tiro debole, bloccato dal numero uno dei lariani. Il finale di partita ha visto i biancoblu stanchi e chiusi a riccio a difesa del 2-1, rischiando ancora qualcosa sui calci piazzati. Alla fine però, dopo 4 minuti di recupero, è esplosa la gioia: per i lariani guidati da mister Gattuso è di nuovo serie B. (Comozero.it) RECUPERI: Juventus U23 – Olbia 1-1 Pro Vercelli – Lecco 1-3 RISULTATI: AlbinoLeffe – Pontedera 2-2 Juventus U23 – Carrarese 1-0 Lucchese – Lecco 1-0 Olbia – Novara 3-3 Pergolettese - Giana Erminio 0-0 Pistoiese – Grosseto 0-1 Pro Patria – Livorno 2-2 Pro Sesto – Renate 0-0 Pro Vercelli – Piacenza 0-2 CLASSIFICA: Como p. 72, Alessandria 68, Renate 62, Pro Vercelli* 61, Lecco 60, Pro Patria, 58, AlbinoLeffe 54, Juventus U23 52, Grosseto, Pontedera* 51, Novara 49, Olbia 47, Piacenza 46, Pergolettese 44, Carrarese 43, Giana Erminio 41, Pro Sesto 40, Pistoiese, Lucchese 31, Livorno (-5) 29. Ogni * = una gara in meno. Livorno 5 p. di penalizzazione. MARCATORI: 15 RETI: Manconi (AlbinoLeffe), 14 RETI: Gatto (Como), Ragatzu (Olbia), 13 RETI: Bianchi (Lucchese), 12 RETI: Gabrielloni (Como), Comi (Pro Vercelli), Galuppini (Renate); 11 RETI: Eusepi (Alessandria), Lanini (Novara), Morello (Pergolettese), Magrassi (Pontedera), Rolando (Pro Vercelli). Il punto sul campionato Como promosso in serie B con un turno di anticipo; Alessandria (secondo posto aritmetico), Renate, Pro Vercelli, Lecco, Pro Patria, AlbinoLeffe ai play off; alla Juventus manca un punto; in tre a giocarsi le rimanenti due posizioni, Grosseto, Pontedera e Novara. Olbia, Piacenza, Pergolettese, Carrarese salve. Retrocessione e play out legati all’esito degli scontri diretti tra Livorno e Pro Sesto e tra Giana e Pistoiese, in programma domenica prossima. La Partitissima – Sono decisivi gli episodi e li sfrutta concretamente il Como (72) che sale in serie B. Parte bene l’Alessandria (68) che si rende pericolosa con Arrighini (11′) e Prestia (13′) ma, alla prima uscita offensiva, lariani in vantaggio con Gabrielloni, di testa, al 15′. Il raddoppio arriva alla mezzora sempre con Gabrielloni (12) abile e fortunato su un rimpallo e la scivolata di un paio di difensori Grigi. La pattuglia di Longo reagisce immediatamente con Bellodi che accorcia al 34′ (inutile l’intervento di testa di Arrigoni sulla linea, la palla era diretta in fondo al sacco). Poi Pisseri tiene in partita i suoi con una gran parata, nel recupero, sul solito Gabrielloni. Nella ripresa gli episodi dicono no agli ospiti: Celia sfiora il palo al 47′ e Facchin blocca la conclusione di Chiarello al 76′ e quella di Frediani, forse la più ghiotta, al 83′. Ai Grigi è rimasto il colpo in canna, afferma mister Longo; per Gattuso è il giorno pi bello della sua vita (cit.). Sugli altri campi: pari con gol tra AlbinoLeffe (54) e Pontedera (51); a segno Borghini e Petrungaro per i bergamaschi, rimontati dalla doppietta di Magrassi (11) nei minuti finali. Al minuto 92′ la Juventus (52) batte la Carrarese (43) con il gol del rientrante Vrioni. La Lucchese (31) tiene vive le speranze con il successo di misura sul Lecco (60) firmato Cruciani (espulso Celjak). Pirotecnico 3-3 tra Olbia e Novara: i gol sono di Collodel, Ragatzu (14), doppietta di Rossetti (6), Biancu e il definitivo pari di Belloni. Pistoiese (31) battuta in casa dal Grosseto (51) malgrado la superiorità numerica (espulso Russo nel primo tempo): gol partita di Raimo al 67′. La Pro Vercelli (61) perde in casa dal Piacenza (46) con i gol di Cesarini (6) e La Mesta. Finisce 2-2 tra Pro Patria (58) e Livorno (29, dopo i 3 punti restituiti in settimana): in rete Dubickas, Kolaj su rigore, Marie Sainte e Masetti. Senza gol le partite tra Pergolettese (44) e Giana (41) e tra Pro Sesto (40) e Renate (62). (U.S. Alessandria Calcio)

Girone A

Como 1907 - Alessandria US 1912 2 - 1 (2 - 1)

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15. Gabrielloni A. [Co] , 30. Gabrielloni A. [Co] 33. Bellodi G.[A]

Alessandria US 1912

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COMO 1907: Facchin, Bovolon, Crescenzi, Solini [67. Bertoncini], Iovine, Arrigoni, Bellemo, Terrani [56. Daniels], Gabrielloni [78. Ferrari], Rosseti [67. Cicconi], Gatto [78. H’Maidat]]. A disp.: Bolchini, De Nuzzo, Celeghin, Walker, Koffi, Castillion, Dkidak. All.: Gattuso Giacomo.

Arbitro: Miele Gianpiero (Nola) [Garzelli, Laudato; IV: D'Ascanio]

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