Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2016/2017
Lega Pro
22-04-2017 - Giornata: 36 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Renate 1947 AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 66. González P.[A]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran, Sosa Cristian, Piccolo Felice, Barlocco Luca, Marras Manuel, Cazzola Riccardo, Branca Simone, Iocolano Simone [75. Nicco Gianluca], González Pablo Andrés [85. Rosso Simone], Bocalon Riccardo [60. Evacuo Felice] A disp.:Fischnaller Manuel, Gozzi Simone, (P) La Gorga Cosimo, Manfrin Gianni, Mezavilla Adriano, Nava Valerio, Piana Luca All.: Pillon Giuseppe

Formazione avversaria
RENATE 1947 AC: Cincilla, Mora, Di Gennaro, Savi [75. Makinen], Schettino, Dragoni [83. Giorgi], Pavan, Palma, Anghileri. Florian [63. Santi], Scaccabarozzi. A disp.: Merelli, Graziano, Malgrati, Vannucci, Bizzotto. All.: Foschi Luciano.

Arbitro: Piscopo Fabio (Imperia) [Imperiale, Magri]
Note
Espulso: 87. Foschi [R – All]. Ammoniti: 39. Schettino [R], 51. Anghileri [R], 62. Sosa [A], 68. Scaccabarozzi [R], 80. Branca [A], 86. Nicco [A], 87. Fischnaller [A] (dalla panchina). Angoli: 8-3. recuperi: 1.+ 6. Spettatori; 2.700 circa (1.070 paganti, 1.620 abbonati) Serata fresca e ventilata, terreno in ottime condizioni. Inizio gara ore 20.30

Commento
IL DESTINO DELL'ALESSANDRIA E' SCRITTO IN DUE PARTITE IL CALENDARIO Il turno cruciale sarà il prossimo: vittoria obbligata e attesa per il verdetto di Livorno. Pillon ha restituito tranquillità alla squadra. Che torna a lottare. L'Alessandria c'è e ci crede. Gonzalez, un gol fondamentale Con il Renate gara difficilissima, ma con molte occasioni L'Alessandria c'è: questa volta il risultato della Cremonese non fa strani effetti, la prima panchina di Pillon è una vittoria, difficile, lottata, strappata con le unghie e con i denti. Con una zampata di Gonzalez, con tante occasioni da sfruttare meglio. Soprattutto con l'atteggiamento giusto, a conferma che non è mai questione di numeri e di interpreti, ma di atteggiamento. I Grigi sono vivi: in uno stadio a tratti surreale, la Nord decimata, la maggioranza assoluta resta all'esterno, con lo striscione, "Tutti fuori" e manifesta così la rabbia e la critica severa. Ma, al triplice fischio, anche dentro lo stadio fa di nuovo 'caldo'. La corsa continua, ancora 180 minuti. LE SQUADRE Cambia praticamente nulla Pillon. Non il modulo, ma questo era anche abbastanza prevedibile, ma neppure gli interpreti. Almeno inizialmente la squadra, nei nomi, assomiglia a quella di Braglia, anche se l'atteggiamento è ben diverso. C'è altro carattere, altro cuori, altra cattiveria. Qualche novità nel Renate, come l'ex Schettino, in difesa, dall'inizio. LA PARTITA Botta e risposta all'inizio, subito in avvio Florian fallisce l'occasione per il vantaggio, sul capovolgimento di fronte ripartenza di Gonzalez, ma la conclusione è debole e facilmente controllata. Poi le occasioni sono, soprattutto. dei Grigi: al 10' il colpo di testa di Bocalon trova Cincilla reattivo. Anche al 14', quando alza sulla traversa, con la punta delle dita, il pallonetto di Marras dal limite. E due minuti dopo Gonzalez pesca con un taglio perfetto Bocalon, che da pochi metri alza sulla traversa. Al 25' ancora 'Boca' gira bene, ma non riesce a infilare Cincilla da buonissima posizione. E non ha sorte migliore sul cross di Marras, non sfruttato a dovere. Più Alessandria, non c'è dubbio, ma il Renate mette in mostra le sue qualità: difesa arcigna, che non disegna anche qualche colpo duro, ma si chiude bene e riesce spesso a ripartire, con un uomo smarcato, E al 40' Scaccabarozzi, dai 25 metri, obbliga Vannucchi ad una grande risposta di pugno. Passa poco più di un minuto e, sull'out di sinistra, scatta Iocolano che sfrutta un errore di Anghileri, ma la conclusione è da dimenticare, telefonata e facilmente controllabile. Vogliono restare in corsa, i Grigi, e l'atteggiamento è aggressivo, l'attacco insistente. La sorta? Non molta: al 5' è la traversa a negare il vantaggio a Celjak. Avrebbe la palla giusta Bocalon all'11', ma si fa anticipare da Savi. E, a questo punto, Pillon decide che è il momento di affidarsi ad Evacuo. Che h un ruolo determinante nel gol che sa di liberazione: al 20': l'ispiratore è Manuel Marras, migliore in campo, che si accentra e scarica per Evacuo, movimento perfetto per servire Gonzalez, che non sbaglia, rete numero 19 per il Cartero. Al 31' il possibile raddoppio: questa volta Gonalez apre per Nicco,appena entrato, sinistro potente, Cincilla si supera, vola e mette i pugni. Nei momenti in cui serve, viene finalmente fuori l'esperienza di alcuni uomini dell'Alessandria, su tutti Evacuo che, proprio nell'azione del possibile raddoppio, va a chiudere, chirurgicamente, sul giocatore che stava per impedire il tiro a Nicco. Brivido quando, al 36', Branca sfiora la palla con la mano in area, ma l'arbitro è ben piazzato e fa cenno di proseguire. il finale è caotico, con qualche colpo di troppo degli ospiti. Ma dopo 6' di recupero l'Alessandria chiude ua gara difficilissima. E il Moccagatta applaude: la corsa continua e, dopo un avvio ancora frenato, la testa sembra diversa. Quella che serve per continuare a inseguire. la B. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Calcio, steso il Renate ma la Cremonese è ancora davanti La Nord assente, i grigi presenti C’è ancora una speranza per la B La gestione Pillon si apre con una prova d’orgoglio. Gol di Gonzalez, bene Evacuo Con la vittoria di misura sul Renate i grigi continuano ad alimentare le speranze di superare la Cremonese alla quale rispondono con una vittoria di eguale punteggio rimandando il verdetto su chi salirà direttamente in B. Con la curva Nord vuota al centro, ma con oltre 2000 persone sugli spalti, gli uomini di Pillon portano a casa una partita di enorme importanza contro una squadra che si sapeva scorbutica e tale si rivela. Il tecnico di casa non cambia nulla rispetto a Braglia nell’undici iniziale affidandosi ad un undici già visto e rivisto in parecchie occasioni. I grigi hanno subito un brivido lungo la schiena per un errore di mira di Florian poi reagiscono e creano due occasioni. «Gira veloce» urla Pillon ai suoi già dai primi minuti, non piace al nuovo tecnico che la sfera viaggi in modo prevedibile. Crea occasioni l’Alessandria ma gli ospiti sono tutt’altro che arrendevoli anzi: giocano molto coperti ma quando ripartono palla al piede riescono sempre a trovare l’uomo smarcato che punta l’area alessandrina tenendo comunque sul “chi va là” la difesa di casa. I mandrogni peccano di precisione sotto porta: la squadra ci mette dell’impegno ed il pubblico di casa, per forza di cose meno incessante nel tifo, si lascia però andare a qualche coro di incitamento. Ospiti che nella fase centrale del tempo palesano una delle loro caratteristiche principali: nonostante la pressione si difendono in maniera arcigna, spesso non vanno tanto per il sottile e, quando si propongono, lo fanno con folate sulle corsie esterne privilegiate rispetto alle soluzioni per vie centrali. La ripresa comincia coi grigi a testa bassa ed una clamorosa traversa centrata da Celjak: se Marras è sugli scudi, sembra smarrito Cazzola meno tenace rispetto al suo normale standard di rendimento. La tattica dei brianzoli è chiara: aspettano nella trequarti poi «ringhiano» sul portatore di palla nel tentativo di strappargliela ripartendo con gli esterni di difesa a grande velocità. Ma l’Alessandria sta bene fisicamente, pur difettando di precisione sotto porta. Quando Bocalon viene anticipato di un nonnulla da Savi mister Pillon decide di gettare nella mischia Evacuo che ha così una mezz’ora buona a disposizione. E proprio l’ex Parma, unitamente all’onnipresente Marras, confeziona l’azione del gol di Gonzalez che spezza l’inerzia della partita. Il Renate accusa il colpo ed escono gli uomini di più maggiore dei grigi tra i quali Evacuo abile nel districarsi anche quando c’è da fare del lavoro «sporco». Finale di partita caratterizzato da molti falli e da un nervosismo crescente al punto che Fischnaller viene ammonito (dalla panchina). I grigi lottano alla morte per mantenere l’esiguo vantaggio e dopo 6 interminabili minuti di recupero possono festeggiare. (La Stampa) E’ il solito Gonzalez L’Alessandria fatica ma Pillon è subito ok L’Alessandria torna alla vittoria, ma quanta fatica a superare un Renate mai domo e spesso insidioso. Brutto il clima attorno ai grigi nel giorno del debutto di Pillon. La Gradinata Nord ha boicottato la visione della gara rimanendo fuori dallo stadio in segno di protesta. Così, senza tifo, la formazione di casa è partita contratta e solo la maldestra conclusione di Florian dopo solo 50 secondi non ha indirizzato la gara verso aspetti che si sarebbero rivelati negativi per l’Alessandria. C’è voluto il gol numero 19 di Gonzalez, nella ripresa, per vincere e restare a un punto dalla Cremonese. LA PARTITA Scampato il pericolo iniziale, l’Alessandria ha iniziato a macinare azioni su azioni, fallendo il gol con Bocalon, ma sempre menando la danza alla ricerca della rete. Per tutto il primo tempo si è assistito a un forcing incessante ma sterile, poi nella ripresa gli assalti si sono fatti più concreti. Solo la bravura di Cincilla su Gonzalez e la traversa di Celjak hanno impedito la rete, che è arrivata dopo l’ingresso in campo di un brillante Evacuo al posto dello spento Bocalon. E’ stato proprio l’ex centravanti del Parma ad invitare Gonzalez alla conclusione che ha permesso ai piemontesi di aggiudicarsi la partita della speranza. Nel finale il Renate non è riuscito a rimediare e ha perso il tecnico Foschi (ex di turno), allontanato per proteste. IL FINALE Adesso l’Alessandria si prepara alla trasferta sul campo della Lupa Roma e spera in una frenata della Cremonese a Livorno. La squadra presentata la Pillon è parsa trasformata rispetto alle ultime prestazioni, con cattiveria, grinta, abnegazione e grande spirito di sacrificio. Sarà un finale tutto da vivere, i grigi cercano il controsorpasso sulla capolista. Per i rimpianti c’è ancora tempo. (La ;Gazzetta dello Sport) L’Alessandria è viva Ci pensa Gonzalez Pillon, debutto ok Riecco la vittoria con una rete dell’argentino che stende il Renate: ritorna la speranza B Il presidente Di Masi: «Sabato si deciderà il campionato. Credo nell’onestà del Livorno che ospiterà la Cremonese» L'Alessandria c'è ed è la notizia che conta di più. Questa volta il risultato della Cremonese non fa strani effetti, la prima panchina di Pillon è una vittoria, difficile, lottata, strappata con le unghie e con i denti. Di cuore e di carattere, di voglia più forte della sorte, più forte della consapevolezza di essersi cacciati in una situazione complicatissima. Con una zampata di Gonzalez, con tante occasioni da sfruttare meglio. Soprattutto con l'approccio giusto , a conferma che non è mai questione di numeri e di interpreti, ma di atteggiamento. I Grigi sono vivi: in uno stadio a tratti surreale, con la Nord svuotata, ma alla fine di nuovo caldo. La corsa continua, ancora 180 minuti. L'esperienza Nessuna rivoluzione, non nel modulo, ma neppure negli intepreti: almeno inizialmente anche Pillon sceglie il ‘Braglia pensiero’, ma sono diversi gli uomini, nella testa e nel gioco. Le occasioni sono, soprattutto, dei Grigi: al 10’ il colpo di testa di Bocalon trova Cincilla reattivo. Anche al 14’, quando alza sulla traversa, con la punta delle dita, il pallonetto di Marras dal limite. E due minuti dopo Gonzalez pesca con un taglio perfetto Bocalon, che da pochi metri alza sulla traversa. Al 25’ ancora ‘Boca’ gira bene, ma non riesce a infilare Cincilla da buonissima posizione. Al 40’ Scaccabarozzi, dai 25 metri, obbliga Vannucchi ad una grande risposta di pugno. Vogliono restare in corsa, i Grigi, e l’atteggiamento è aggressivo, l’attacco insistente. La sorte? Non molta: al 5’ è la traversa a negare il vantaggio a Celjak. Avrebbe la palla giusta Bocalon all’11’, ma si fa anticipare da Savi. E, a questo punto, Pillon decide che è il momento di affidarsi ad Evacuo. Che ha un ruolo determinante nel gol che sa di liberazione: al 20’: l’ispiratore è Manuel Marras, migliore in campo, che si accentra e scarica per Evacuo, movimento perfetto per servire Gonzalez, che non sbaglia, rete numero 19 per il Cartero. Al 31’ il possibile raddoppio: questa volta Gonalez apre per Nicco,appena entrato, sinistro potente, Cincilla si supera, vola e mette i pugni. Ma dopo 6’ di recupero l’Alessandria chiude ua gara difficilissima. E il Moccagatta applaude: la corsa continua e, dopo un avvio ancora frenato, la testa sembra diversa. Quella che serve per continuare a inseguire la B. (Tuttosport) Esordio vincente per Pillon sulla panchina dei grigi che con questi tre punti mettono pressione alla lanciata Cremonese. Il Renate, decimato dalle assenze, non sfigura: sterile l’assedio piemontese nel primo tempo, a cui i brianzoli rispondono con un paio di velenosi contropiedi poco fortunati. Nella ripresa, subito traversa colpita da Celjak, poi è Gonzalez a decidere il risultato. (Corriere dello Sport) Top & Flop di Alessandria-Renate La gara tra Alessandria e Renate, valida per il trentaseiesimo turno del girone A di Lega Pro, si è chiusa sul punteggio di 1-0. Clima surreale allo stadio “Moccagatta” dove la Gradinata Nord presenta un larghissimo vuoto al centro per la protesta dei gruppi organizzati di tifosi che hanno deciso di non entrare allo stadio. La vittoria ottenuta nel pomeriggio dalla Cremonese costringe i padroni di casa, sulla cui panchina esordisce Bepi Pillon, a cercare il risultato pieno. La pressione dell’Alessandria cresce con l’andare del tempo ma l’imprecisione degli attaccanti grigi unita ad alcuni interventi di Cincilla, attento in più di una occasione, non permettono alla gara di sbloccarsi. La ripresa comincia con gli stessi ventidue in campo Al 50’ l’Alessandria va vicinissima al vantaggio. Cross di Iocolano per la testa di Celjak che centra la traversa a Cincilla battuto. I grigi insistono ed il gol è nell’aria. A sbloccare la gara ci pensa Gonzalez che, al 63’, sfrutta l’assist del neo entrato Evacuo il quale ha potuto approfittare di un ottimo recupero di Marras. Il Renate reagisce ma l’Alessandria resiste. Il finale è un po’ convulso ed a farne le spese è mister Foschi, espulso. L’Alessandria, pur soffrendo, riesce a condurre in porto un successo che mantiene accese le speranze… Ecco Top & Flop della gara. TOP Marras (Alessandria): determinante in occasione della rete, per tutta la gara è sembrato uno dei più convinti della propria squadra. INTRAPRENDENTE Cincilla (Renate): conferma quanto di buono si è scritto su di lui, dimostrandosi attento in tutte le occasioni nelle quali è chiamato in causa. Non per nulla è il portiere meno battuto della Lega Pro. PRONTO FLOP Bocalon (Alessandria): forse troppo teso, il capocannoniere del girone A non trova la misura e fallisce diverse occasioni. FRENETICO Nessuno nelle fila del Renate: nonostante le molte assenze gli uomini di mister Foschi affrontano gli avversari senza timori reverenziali. Soffrono, certo, ma non rinunciano mai ad essere pericolosi. AUDACI (TuttoLegaPro) Con il Renate buona la prima di Bepi Pillon. Ma la Cremonese resta davanti Con una rete di Gonzalez al 20' della ripresa l'Alessandria targata Pillon supera il Renate e resta incollata alla Cremonese (1-0 alla Lucchese). Ma senza la curva il clima è stato surreale... In un clima surreale e con lo spicchio centrale della curva nord completamente vuoto, mister Pillon debutta al Moccagatta proponendo una formazione che ricalca quelle schierate prima di lui da Piero Braglia. I soli cambi riguardano Branca, preferito a Nicco e Mezavilla al fianco di Cazzola, e Sosa al posto di Gozzi al centro della difesa. Torna Iocolano dal 1'. Dopo soli 30 secondi dal via Renate subito vicino al gol: intervento maldestro di Barlocco sulla destra, ne approfitta Mora che piazza un rasoterra a centro area sul quale arriva Floria indisturbato, sfera alta sulla traversa. Due minuti più tardi incursione centrale di Iocolano, assist per Gonzalez che si porta sui 16 metri ma calcia debole e centrale, blocca Cincilla. Al 10' angolo di Gonzalez, spizzata di testa di Bocalon respinta dal numero uno lombardo. Al 13' cross dalla sinistra per Florian che gira di testa alto sulla traversa. I ritmi sono elevati e le due squadre arrivano con facilmente nella trequarti avversaria. Al 14' errore in disimpegno della retroguardia neroazzurra, Marras si porta al limite dell'area e prova a soprendere Cincilla con un pallonetto che però il portiere lombardo alza sopra la traversa. L'Alessandria inizia ad imporsi per numero di occasioni: al 17' su azione di contropiede partita dai piedi di Branca, cross di Gonzalez per Bocalon che in corsa calcia male mandando il pallone in curva. Il Renate inizia ad andare in affanno e al 22' padroni di casa ancora vicini al vantaggio con la punizione di Gonzalez di poco sopra il montante superiore.Al 26' ancora Alessandria: altro ribaltamento di fronte che porta Sosa fino al limite dell'area, tocco per Bocalon libero sulla destra, il tiro dell'attaccante sfiora la traversa. Grigi tambureggianti e un minuto dopo vanno di nuovo vicini al gol con un tiro di Gonzalez diretto sul palo alla sinistra di Cincilla, il portiere ospite ci arriva in tuffo. Al 30' altro tentativo aereo di Bocalon, palla debole tra le braccia di Cincilla. Occorre attendere il 37' per rivedere il Renate nella trequarti mandrogna: Scaccabarozzi ci prova dal limite, Vannucchi respinge di pugni. Prima dell'intervallo c'è ancora il tempo per un destro di Iocolano dai 16 metri parato ancora una volta da Cincilla. Nel secondo tempo l'Alessandria inizia subito forte e al 47' è ancora una volta Bocalon a sprecare una buona occasione su cross di Celjak mettendo di testa sul fondo. Tre minuti dopo lo stesso Celjak colpisce la traversa con un'inzuccata su corner battuto da Iocolano, grigi ancora una volta vicini al gol dell'1-0. Al 59' Pillon toglie Bocalon (propositivo ma troppo impreciso sotto porta) e manda in campo Evacuo. Mossa che si rivela azzeccata perché sul gol dell'1-0 mandrogno c'è lo zampino dello stesso attaccante campano, che serve a Gonzalez l'assist decisivo che consente all'argentino di infilare Cincilla con un piatto sinistro sul secondo palo. Marcatura numero 19 per 'el cartero' (eguagliato Bocalon) e vantaggio meritato per l'undici di Pillon considerata la mole di occasioni prodotta. Dopo il gol il Renate prova a portarsi in avanti ma gli affondi dei neroazzurri (questa sera nelle divise gialle da trasferta) sono per lo più velleitari. Al 76' Iocolano lascia spazio a Nicco. Sessanta secondi dopo è proprio il centrocampista eporediese a costringere Cincilla al miracolo con un tiro dal limite diretto sotto la traversa sul quale il portiere lombarda arriva in tuffo con la mano di richiamo. Via via gli animi iniziano a scaldarsi per i falli di frustrazione che iniziano a fioccare da ambo le parti. All'87', infatti, il direttore di gara Piscopo allontana dalla panchina mister Foschi. Dopo 5' minuti di recupero decisamente caldi ma dove non succede più nulla di rilevante, l'arbitro fischia la fine. Esordio vincente per Giuseppe Pillon, che alla prima al Moccagatta riesce nella non facile impresa di mantenere vive le speranze di una squadra costretta a vincere anche la prossima in trasferta con la Lupa Roma e l'ultima in casa con il Pontedera. Prestazione incoraggiante, anche se di ghiotte occasioni se ne sono sprecate troppe soprattutto nel primo tempo. Nel Renate le assenze di Teso, Napoli e Marzeglia hanno pesato, l'undici di mister Foschi ha fatto quel che ha potuto, rendendosi pericoloso solo in due occasioni nei primi 45'. Sabato prossimo la Cremonese andrà a Livorno, un campo non certo tra i più abbordabili anche se, ad onor del vero, ultimamente tra le mura amiche la squadra amaranto ha fatto registrare prestazioni mediocri. Al 'Galli' di Tivoli, per i Grigi, non sarà comunque una passeggiata. (Alessandria News) L’Alessandria resta a galla, nel segno di Gonzalez: Renate battuto 1-0 Nonostante una Gradinata Nord mezza vuota a causa della protesta dei gruppi ultras i grigi tornano a fare tre punti e restano in scia della Cremonese, sempre prima a +1, a due giornate dalla fine della stagione regolare. L’Alessandria è viva. I grigi superano il Renate al termine di un match spigoloso, nervoso, vissuto sul filo della tensione in uno stadio Moccagatta molto meno rumoroso del solito. I gruppi della Nord, infatti, sono rimasti fuori lasciando la gradinata mezza vuota. “Mai come volete voi” la scritta comparsa su un gradone, a testimoniare la protesta degli ultras nei confronti della società. Prima della partita non è mancata la contestazione fuori dallo stadio: eloquente lo striscione “Tutti fuori“, a invitare il resto dei sostenitori a non seguire la partita. Nel mirino della tifoseria organizzata, in particolare, il direttore sportivo Giuseppe Magalini. Per i ragazzi di mister Pillon non era affatto facile scrollarsi di dosso tutte le tensioni e le delusioni degli ultimi giorni. Nel pomeriggio, inoltre, la Cremonese aveva messo ancor più pressione a Sosa e compagni, superando 1-0 la Lucchese e volando momentaneamente a +4. Senza il calore della Nord è stata soprattutto la tribuna a incitare in diversi frangenti della sfida i ragazzi di mister Pillon. I padroni di casa avrebbero meritato di vincere con uno scarto più ampio: per il portiere Vannucchi, infatti, solo ordinaria amministrazione. L’unico vero brivido è arrivato al primo minuto, con la discesa di Mora sulla destra e il sinistro sbilenco di Florian sparato fuori da ottima posizione. Passata la paura l’Alessandria ha preso in mano il pallino del gioco e non l’ha più mollato. Nel primo tempo Bocalon ha avuto più volte la possibilità di sbloccare il match senza riuscirci: al 10^ la sua girata di testa è stata respinta da Cincilla, sette minuti dopo il numero 24 non ha impattato bene di esterno destro un cross di Gonzalez e al 26^ la sua botta al volo su assist di Sosa non ha inquadrato la porta da ottima posizione. Prima dell’intervallo anche Iocolano si è mangiato le mani per non aver sfruttato un pasticcio di Savi e Di Gennaro: il suo destro in piena area di rigore è risultato troppo centrale. Clamorosa, poi, la traversa colpita dall’inzuccata di Celjak a inizio ripresa. Al 60^ l’ingresso in campo di Evacuo ha aumentato la pericolosità dell’attacco mandrogno. Il numero 32 è stato decisivo nell’azione del gol, arrivata sei minuti dopo: una rete figlia di una splendida azione corale imbastita da Marras e rifinita dall’ex Parma, bravo a fare sponda per Gonzalez, implacabile col suo mancino. I grigi sono stati bravi a mantenere i nervi saldi e a condurre in porto la gara: Nicco, appena entrato, ha scaldato i guantoni a Cincilla. Finale nervoso con molte pause. Protesta l’ex mister dei grigi Foschi, allontanato dall’arbitro. In casa grigia sono stati tre i giocatori sanzionati col giallo nei minuti conclusivi: Branca, Nicco e addirittura Fischnaller, in panchina. L’Alessandria non ha però perso la bussola e dopo cinque minuti di recupero ha finalmente potuto alzare le braccia al cielo. Meritati gli applausi di tutto lo stadio, dopo il fischio finale. A 180 minuti dal termine della stagione regolare l’Alessandria lancia un messaggio forte alla Cremonese: “Combatteremo fino alla fine”. (Radio Gold) L’Alessandria non stupisce ma non fa sconti Incompleto e impreciso Renate steso da Gonzalez LE VITTORIE nel pomeriggio di Cremonese e Pro Piacenza obbligano Alessandria e Renate a vincere in notturna per rimanere in corsa, rispettivamente, per la promozione in B e per i playoff. La spuntano i grigi con un gol di Gonzalez viziato da un fallo precedente su Palma. Un 1-0 che permette alla squadra piemontese di restare in scia dei grigiorossi. Tanto impegno ma zero punti per un Renate incompleto, che scivola al nono posto e che mantiene solamente due punti di vantaggio sull’11esima con due turni ancora da giocare. Playoff che tornano in discussione soprattutto perché ora la rosa a disposizione di Foschi è risicatissima. Cronaca. Il Renate sfiora subito il gol con Florian, impreciso dentro l’area al 1’. Poi l’Alessandria prende in mano le redini del match rendendosi più volte pericolosa con Gonzalez e Bocalon ma i primi 45 minuti si chiudono a reti inviolate. La ripresa si apre con la traversa colpita da Caljak, poi nulla fino al 20’ quando arriva il gol che tiene aperto il campionato. Lo segna Gonzalez ma è evidente l’azione fallosa di Marras su Palma, prima del passaggio ad Evacuo, autore poi dell’assist. Il Renate non ha le armi per impattare, l’ex Vannucchi non sporca i guantoni, Cincilla sì sulla botta di Nicco. Si gioca poco nel finale, Alessandria (con la curva mezza vuota per la contestazione) tira un sospiro di sollievo (Il Giorno – Monza e Brianza) Renate spuntato. I Grigi soffrono, ma passano. Un gol di Gonzalez, viziato da un fallo su Palma, premia i grigi del neo tecnico Pillon Basta Gonzalez, all’Alessandria, per tornare alla vittoria contro un Renate sempre più rimaneggiato a causa di un’infermeria troppo affollata. Al Moccagatta Foschi si deve inventare l’undici iniziale, ma come spesso accaduto durante la stagione, la squadra reagisce bene e tiene in scacco i padroni di casa che, dopo aver perso la leadership in classifica, devono anche fare i conti con una tifoseria che fa mancare il proprio supporto. Il neo tecnico dei grigi, Pillon, non stravolge la formazione e riesce a trovare i 3 punti grazie al 19° gol in stagione di Gonzalez, che raggiunge così il suo compagno di reparto Bocalon. Il gol, arrivato dopo un fallo su Palma non visto dalla terna arbitrale, non cambia la classifica, ma il Renate, per puntare ai playoff, dovrà mettere in campo tutte le energie rimaste contro Como e Tuttocuoio per tenere a distanza Lucchese e Pro Piacenza, a soli due punti dalle pantere. LA CRONACA – Come contro la Pistoiese, Foschi schiera il tridente leggero formato da Scaccabarozzi, Anghileri ai lati di Florian, mentre in difesa Savi deve prendere il posto dell’infortunato Malgrati. I nerazzurri potrebbero subito passare in vantaggio, ma Florian non è preciso dopo un minuto di gioco e non sfrutta al meglio l’invito di Mora. I grigi prendono coraggio e si spingono in avanti, chiudendo il Renate nella propria trequarti. Ma gli interventi di Cincilla e la poca precisione dei piemontesi fanno in modo che il risultato non si sblocchi. Le Pantere provano a colpire in ripartenza, ma non riescono ad essere efficaci. Nel secondo tempo è ancora l’Alessandria a fare la partita e al 5’ è la traversa a salvare i brainzoli sul colpo di testa di Celjak. Il match si sblocca al 20’ quando Marras, fallosamente, ruba la palla a Palma. L’arbitro non ravvede nessuna irregolarità e il sardo gioca su Evacuo che, a sua volta, serve Gonzalez. L’attaccante non può far altro che piazzare in porta battendo Cincilla tra le proteste dei nerazzurri. I grigi provano a chiuderla, ma la terza miglior difesa del torneo, riesce a limitare i danni. LA CHIAVE – Se ad una infermeria affollata, che costringe ad un attacco “inventato”, si aggiunge un gol viziato da un fallo in partenza, il risultato è presto fatto. Il Renate fa quel che può, forse anche qualcosa in più, ma passano i grigi. Ancora due partite per un sogno chiamato playoff. La stagione è già più che positiva, ma perché smettere di sognare a due giornate dal termine? (Sport Brianza) Un Renate dal cuore immenso cade al “Moccagatta” Cade, ma con grandissimo onore il Renate. Sul campo dell’Alessandria, un lampo di Gonzalez al 20′ della ripresa consegna ai nerazzurri la seconda sconfitta consecutiva, che non compromette però il nono posto in classifica. Con una rosa decimata dalle assenze, i ragazzi di Foschi danno tutto quello che hanno, ma non riescono a strappare un risultato positivo che avrebbe avvicinato il traguardo playoff. Penultima trasferta di regular season per la compagine diretta da Luciano Foschi, il grande ex di questa sfida. Il tecnico delle pantere deve però fare i conti con un’infermeria affollata: out Teso, Bonetto, Lavagnoli, Napoli e Marzeglia, con Malgrati in panchina ma di fato inutilizzabile. Rosa dunque contata, ma poco importa. Rispetto al match contro la Pistoiese, due novità nell’undici iniziale, ovvero sia Savi (al posto del già citato Malgrati) e Schettino (un altro ex al pari di Vannucchi), preferito a Vannucci sull’out di sinistra. Nel pacchetto difensivo c’è anche Mora, con il conseguente avanzamento di Anghileri nel tridente offensivo completato da Florian e Scaccabarozzi. In casa grigia, fa effetto – ma già lo si sapeva – il vuoto in Curva Nord, proprio nella serata dell’esordio di Bepi Pillon alla guida dell’ex capolista del girone A. L’esperto tecnico, già affrontato un anno fa a Padova, decide di non stravolgere l’assetto tattico. Confermato il modulo 4-4-2, con le uniche novità rappresentate da Sosa (e non Gozzi) nel cuore della difesa, e da Branca, preferito a Nicco come partner di Cazzola in mediana. Davanti, manco a dirlo, la super coppia Bocalon – Gonzalez, 37 reti in campionato. Pronti via, e dopo 43”, il Renate ha subito un’occasionissima per sbloccarla. Sul lancio di Dragoni, Barlocco perde equilibrio e Mora, che mette al centro una palla invitante per Florian, il cui sinistro di prima intenzione termina alto. La risposta dei grigi non tarda ad arrivare, con la verticalizzazione di Cazzola per Gonzalez, che si infila tra i due centrali ma scaglia un sinistro troppo debole per far male a Cincilla. Alessandria che cerca di prendere in mano l’inerzia delle operazioni, e che al 10′ sfiora l’1-0 sugli sviluppi del primo calcio d’angolo del match. Gonzalez la mette sul primo palo per la testa di Bocalon, ma Cincilla non si fa sorprendere. La spinta degli uomini di Pillon cresce, e al 14′, su una palla letta in maniera imperfetta da Savi, Marras cerca di sorprendere Cincilla con un pallonetto dai 25 metri, ma è solo corner. Sul ribaltamento di fronte, Scaccabarozzi, con una giocata delle sue, pesca in area Mora, che con il destro scalda i guantoni di Vannucchi. Quando la gara sembra acquietarsi con il passare dei minuti, nei pressi della mezzora i grigi tornano prepotentemente in avanti, e al 27ì’ sprecano una buona palla-gol con Bocalon, che calibra male il destro nel cuore dell’area di rigore. Renate che soffre, come era facilmente prevedibile. Per rivedere i brianzoli in attacco bisogna pazientare fino al 37′, quando Scaccabarozzi, dopo aver ricevuto da Anghileri, scaglia un destro dal limite che Vannucchi respinge in qualche modo, non azzardando la presa. Di fatto, è l’ultima annotazione di un primo tempo che, malgrado un predominio della seconda forza del girone A, si chiude sul punteggio di 0-0. Si riparte con gli stessi 22 protagonisti, e con lo stesso leit motiv: Alessandria che attacca alla ricerca del gol che accorcerebbe il divario in classifica dalla capolista Cremonese, attualmente a + 3. La chance buona si palesa quasi subito, al 5′. Iocolano riceve in area e crossa sul secondo palo per Celjak, il cui colpo di testa sbatte sulla traversa. Sembrano i prodromi di un altro incessante forcing grigio, ed invece non succede nulla fino al 20′, minuto in cui l’Alessandria passa in vantaggio. L’azione nasce da una palla che Marras sradica (fallosamente…) dai piedi di Palma, sul tocco dentro dell’esterno sardo, Evacuo appoggia a Gonzalez, che apre il piattone mancino e indirizza la sfera sul palo dove nemmeno super Cincilla può arrivare. E’ una mazzata pesante per un Renate spuntato, generoso ma con poche risorse per far male ad una corazzata come quella di Pillon. Prosegue la girandola dei cambi, Makinen colleziona la sua seconda presenza in campionato (al posto di Savi), mentre è Nicco la risposta dei padroni di casa, al posto di Iocolano. Ed è proprio il centrocampista ex Perugia ad esaltare i riflessi di Cincilla con un gran destro a giro dal limite su cui il numero uno nerazzurro è stratosferico. Le pantere rimangono in partita e fanno debuttare anche Giorgi, per aggiungere peso all’attacco. La sostanza però non cambia, perchè il finale è una corrida, dove si gioca davvero pochissimo. Tanti falli, gioco spezzettato, una manna dal cielo per i grigi, che ritrovano i tre punti in una serata molto complicata… (AC Renate 1947) RISULTATI: Arezzo – Prato 1-2 Carrarese – Pontedera 2-0 Como – Lupa Roma 2-1 Cremonese – Lucchese 1-0 Giana Erminio – Pro Piacenza 1-2 Piacenza – Livorno 0-0 Pistoiese – Olbia 0-1 Robur Siena – Viterbese Castrense 3-2 Tuttocuoio – Racing Roma 2-1 CLASSIFICA: Cremonese p. 75, \| Alessandria 74, \| Arezzo 64, Livorno 63, Giana Erminio 60, Piacenza 57, Como 55, Viterbese 52, Renate 50, Lucchese (-2), \| Pro Piacenza 48, Pistoiese (-1), Pontedera, Robur Siena 42, Carrarese 38, \| Tuttocuoio 37, Prato, Olbia 36, Lupa Roma 31, \| Racing Roma 29. Lucchese 2, Pistoiese 1 punti di penalizzazione MARCATORI: 19 RETI; Bocalon e Gonzalez (Alessandria). 17 RETI Bruno (Giana). 16 RETI Moscardelli (Arezzo); Brighenti (Cremonese). 15 RETI Forte ( Lucchese); De Sousa (Racing Club). 14 RETI Pesenti (Pro Piacenza). Il punto sul campionato Prosegue il duello punto a punto tra Cremonese e Alessandria per la promozione in serie B: la capolista (75) regola la Lucchese con il nono gol stagionale di Maiorino al 27’ del primo tempo. I Grigi (74) superano il coriaceo Renate grazie a Gonzalez (assist di Evacuo) al 66’. Per l’argentino gol numero 19 che eguaglia le marcature del compagno di squadra Bocalon. Da segnalare la traversa colpita da Celjak in avvio di ripresa. Arezzo (64), Livorno (63), Giana (60), Piacenza (57), Como (55) sono aritmeticamente qualificate per i play off. L’Arezzo, battuto in casa dal Prato in rimonta (al gol di Arcidiacono, risponde prima Tomi su punizione da 30 metri e quindi il gol partita di Moncini, 11esimo stagionale, al 57’), ha 1 punto di vantaggio sul Livorno (unico 0-0 di giornata sul campo del Piacenza): in palio il terzo posto. Giana in agguato, malgrado la sconfitta interna ad opera del Pro Piacenza: è stata partita vera (8 ammoniti) con il vantaggio ospite di Pesenti (14 gol), il pari di Bruno (17 gol), la traversa di Iovine e il gol vincente di Musetti al 82’. Il Como vince per la terza volta consecutiva: ha superato, in rimonta, la Lupa Roma, in vantaggio con Iadaresta nel recupero del primo tempo. Gara capovolta dal rigore di Pessina al 75’ e dalla rete di Sperotto al minuto 85. In 4 lottano per i rimanenti 3 posti: si è un po’ complicata la vita la Viterbese (52) battuta 3-2 dal Siena: dopo aver rimontato con Jefferson e Neglia il vantaggio iniziale di Ciurria, i laziali hanno subito il ritorno dei padroni di casa a segno con Jawo al 73’ e Marotta (gol numero 14) al 81’. Renate, nono, fermo a 50 punti. Appaiate a 48 la Lucchese raggiunta dal Pro Piacenza, tornato a vincere dopo 3 sconfitte consecutive. Pistoiese, Siena e Pontedera a 42 punti devono solo amministrare il vantaggio (5 lunghezze) sui play out. Zona caldissima in coda dove hanno vinto Carrarese (38), Tuttocuoio (37), Prato (36) e Olbia (36). Per la Lupa Roma (31) i play out sono aritmetici ma attenzione: solo 2 i punti di vantaggio sul Racing per evitare la retrocessione diretta. Proprio il fanalino di coda non ha saputo sfruttare l’opportunità dello scontro diretto vinto dal Tuttocuoio con una doppietta di Ferrari; inutile il gol di Vastola per il momentaneo pareggio. Punti pesanti quelli del Prato nel derby di Arezzo e dell’Olbia che vince a Pistoia grazie ad Ogunseye al 86’. Le due squadre sono a pari punti, ma i toscani hanno il vantaggio dello scontro diretto. La Carrarese liquida il Pontedera con il classico 2-0: tutto nel primo tempo con le marcature di Finocchio e il rigore di Floriano. Le ultime 2 giornate si giocheranno in contemporanea, con inizio alle 16,30: sabato spiccano l’attesissimo Livorno-Cremonese (gara trasmessa anche da RaiSport) e Lupa Roma-Alessandria. (Alessandria US 1912)