Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
06-10-2002 - Giornata: 6 - Legnano - Giovanni Mari


Legnano AC - Alessandria Calcio US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 37. Bernardi [Le]

Alessandria Calcio US Biato Enzo Maurizio, Dei (II) Tommaso, Gruttadauria Alberto [29. Vertullo Silvio] [86. Garzon Stefano], Minadeo Antonio, Porrini Sergio, Modesti Aureliano, Quadrini Daniele, Pascali Manuel, Spader Giulio, Daldosso Diego [46. Rossi Giordano], Manni Alessandro A disp.:Berardo Marco, (P) Brichetto Giacomo, Catenacci Filippo, Rossi Niccolò All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
LEGNANO AC: Malatesta, Schenone, Zanardo; Iori, Chiti, Corti; Bonomi [94. Sala], Toma [55.Brellier], Bernardi [86.Maradini], Scapolo, Shala. A disp.: Lico, Testori, Zoia, Caccia. All: Ramella Ernestino

Arbitro: Lena Fabrizio (Cimapino) [Lazzaroni, Nucciarelli]
Note
Espulso 62. Quadrini [A]. Ammoniti: Pascali [A], Quadrini [A], Scapolo [L], Chiti [L], Zanardo [L], Corti [L], Brellier [L]. Angoli: 3-6. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 1.000 (incasso € 3.000). Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
Rete di Bernardi nel primo tempo castiga i grigi NON BASTANO I DUE INNESTI ALESSANDRIA KO A LEGNANO Finisce con la contestazione dei tifosi alessandrini nei confronti del presidente Boiardi una partita che i grigi perdono malamente (1-0) al cospetto di un Legnano che, sfruttando una delle tre occasioni avute, ottiene forse più di quanto meriterebbe. Il recupero di Spader dopo i guai muscolari e gli innesti di Porrini e Menni non bastano ai mandrogni. Mister Pagliari negli spogliatoi ammette: «Bisogna ripartire da zero, dobbiamo modellare un'altra squadra rispetto a queDa costruita in estate e perciò serve tempo: lo sapevamo e lavoreremo in quest'ottica». Realista Porrini: «L'Alessandria che doveva vincere la serie C2 non esiste più, ci sono giocatori diversi e obiettivi ridimensionati». Non si registra nulla di particolare nei primi 20', poi l'ex Gruttadauria deve lasciare per infortunio il posto a Vertullo. Il Legnano si fa vedere per la prima volta al 23' con Bonomi che costringe Biato a deviare il tiro ravvicinato. Insiste la squadra di Ramella e al 27' Shala si invola ma spara alto, mentre l'Alessandria non riesce mai a rendersi pericolosa. Si arriva così all'azione che decide la partita: al 36' lori sulla sinistra serve Bonomi il cui cross è raccolto a centro area da Bernardi che di testa trafigge Biato per il vantaggio del Legnano. All'inizio del secondo altra grossa opportunità per il Legnano, ma Bonomi si fa ribattere la conclusione da Biato in uscita. Si attende la reazione dell'Alessandria ma solo al 53' si registra una conclusione di Quadrini di poco a lato. Lo stesso giocatore si fa espellere al 61' per somma di ammonizioni. Al 69' un colpo di testa di capitan Porrini termina alto, per il resto i grigi continuano a giochicchiare senza mai smarcare una punta a tu per tu con Malatesta. Insomma, l'Alessandria paga ancora nella testa le vicissitudini societarie che ha attraversato e ancora in parte sta vivendo. Un vero peccato: i tifosi speravano in un campionato diverso e le premesse a luglio sembravano esserci, poi i guai con le fìdejussioni hanno cancellato i sogni. Fra l'altro, anche il presidente di Lega, Mario Macelli, continua a non essere tenero con i grigi e l'altra sera su una Tv privata ha lasciato chiaramente intendere che l'Alessandria dovrà affrontare vertenze con le società a cui ha restituito i giocatori non contrattualizzati: «Se non pagherà, subirà sanzioni - ha spiegato Macalh -. Se è fallita la Fiorentina, non verranno fatti sconti a nessuno e potrà accadere qualcosa di analogo per ogni altro sodalizio». (La Stampa - Ed. Alessandria ò- Ottavio Tognola) Arrivano i cinque visti, ma la stagione dell’Alessandria è tutta da ricostruire IL CAPITOLO APERTO A META’ Vince il Legnano con un gol ‘circense’. Pagliari: ‘Non si cambia dall’oggi al domani’ - Il capitolo nuovo resta aperto a metà pagina: i cinque visti, ma non un cambiamento radicale. Che sarebbe stato azzardato e utopistico anche solo ipotizzare: l’Alessandria che esce dalle ‘cura dimagrante’ imposta dalla Lega e dai problemi di bilancio è una squadra destinata a soffrire, faticare, sudarsi i punti per arrivare alla salvezza. Di più, o d’altro, non si può pretendere, la partita di Legnano lo conferma. Non tanto - e non solo - per il risultato negativo, troppo severo per una squadra che ha il limite, adesso, di non concretizzare, complici anche i problemi fisici, la leggerezza e le squalifiche che limitano il reparto offensivo. Nessuna bacchetta magica: non potevano esserlo i cinque visti arrivati all’ultimo minuto, alla fine dell’allenamento del sabato. Chi si è illuso - illusione lecita, dopo tanto affanno e tanta attesa - adesso sarà ancora più deluso. Dino Pagliari, che è realista e conosce bene i suoi uomini, invita a dosare i giudizi. E, soprattutto, ad evitare «di banalizzare tutto: il capitolo nuovo non si può scrivere dall’oggi al domani e non si può neppure pensare che togliere una pedina e metterne un’altra al suo posto basti per avere subito effetti concreti . Altrimenti sarebbe un puzzle e, invece, questa è una squadra, che ha bisogno di lavorare molto insieme per ritrovarsi, tatticamente e psicologicamente». Non si sono adagiati grigi: neppure in dieci uomini, anzi nell’inferiorità numerica si sono viste le manovre più lucide. «Abbiamo cercato di far girare palla. Ci siamo anche riusciti: volevamo scardinarli, gli esiti sono stati meno evidenti. E poi quel gol che definisco ‘circense’: riguardatelo, dire che l’abbiamo subito in maniera rocambolesca è ancora poco». Ancora troppa fatica e poca sostanza. «I ragazzi hanno dato tutto, oggi come in tutte le altre gare di questo inizio di stagione: sfido altri a ottenere di più in queste condizioni. Ci è mancata la rabbia, forse è l’unico rimprovero che posso muovere alla mia squadra: dobbiamo rimetterci in sesto - insiste Pagliari - ma non è così facile come può sembrare. Ripeto, non ci sono tessere di mosaico, ci sono uomini». Fuori dallo stadio sale la contestazione dei tifosi, contro la dirigenza. «Così si affonda» urlano un gruppo di sostenitori che dalla gradinata arriva fino in tribuna. «I valori sono cambiati, inutile nasconderci: ripartiamo da adesso - insiste Pagliari - non da quelli che eravamo il 15 luglio». La squadra riparte da oggi, perché mercoledì, alle 15.30, arriva il Thiene. Primo allenamento al pomeriggio, con lo staff dimezzato: ieri il preparatore dei portieri Pacciarotti e il massaggiatore Bollati hanno salutato tutti, anche per loro la stagione è finita ancora prima di iniziare (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 07/10/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 3’ sale Manni a sinistra, il traversone, perfetto, taglia il campo per Quadrini, che si sgancia a destra, raccoglie e cerca subito l’angolino più lontano con un diagonale che si perde un paio di metri sul fondo; 4’ Dei e Dal Dosso triangolano in un fazzoletto di campo: stretto e veloce, il difensore lo chiude, cross teso in area dove Spader per soffio manca la deviazione ravvicinata di testa; 6’ brivido per l’Alessandria: Scapolo apre per Shala a sinistra, il tiro della punta albanese è uncross per Bernardi, che si tuffa per cercare l’angolino sul primo palo e trova il corpo di Minadeo che tocca fuori proteggendo l’intervento di Biato; 13’ da sinistra il suggerimento di Gruttadauria, teso, in area, dove Spader c’è e, ancora una volta, è solo questione di una manciata di centimetri per la deviazione aerea di Spader; 17’ la manovra più bella dell’Alessandria: tacco di Modesti, a destra, che mette in azione Dei, traversone immediato per Manni che tocca in mezzo per l’inserimento di Quadrini e Modesti. E’ l’esterno a controllare palla, ma la conclusione non è irresistibile, centrale, parata da Malatesta; 23’ Bonomi ha una marcia in più: a destra se ne va in progressione, lasciando dietro anche il suo controllore Gruttadauria. Sul destro in corsa Biato ci mette i pugni. Dalla bandierina un pallone teso che Chiti gira di testa, centrale, pochi centimetri sulla traversa; 26’ punizione per il Legnano, dal vertice destro: batte Scapolo, barriera aggirata, il solito Biato, in tuffo, ci mette i pugni; 37’ Legnano in vantaggio: l’ispiratore è Bonomi, spostato a sinistra, favorito da un rimpallo (il rinvio di Biato sulla schiena di Quadrini). Cross teso, Bernardi è troppo libero di toccare, di testa, nell’angolino alle spalle di Biato. SECONDO TEMPO - 1’ Scapolo taglia il campo, palla perfetta per Shala che sale a sinistra e cerca di sorprendere Biato con tiro - cross che il portierone grigio blocca sicuro; 3’ Ancora straordinari per Biato nell’occasione più limpida per il raddoppio dei lilla: sale Zanardo a sinistra, sul traversone il velo di Bernardi e Bonomi si trova a tu per tu con il portiere, a meno di sette metri dalla porta e Biato azzarda, bene, un’uscita, con il corpo a respingere un tiro che sembrava destinato in rete; 4’ la prima conclusione vera dei grigi nella ripresa è di Manni, che Malatesta alza sulla traversa, ma per l’arbitro la posizione del fantasista sarebbe comunque irregolare; 8’ ci prova Quadrini , imbeccato da Modesti che scodella in area un pallone d’oro; l’esterno controlla, mezza girata e palla a cercare l’angolino e Malatesta si salva d’istinto, la parata più impegnativa dell’ex; 17’ Alessandria in dieci: Quadrini, già ammonito, aggancia Bonomi poco oltre la metacarpo, l’arbitro estrae il secondo giallo; 24’ Grigi vicini al pareggio: angolo, dalla bandierina destra Manni, teso, in area per l’incornata di Porrini, che si perde di poco sul fondo; 46’ finale tutto all’attacco, sul traversone del solito Manni ci prova Spader, ma non riesce a coordinarsi per la deviazione di testa e l’Alessandria rimedia solo un angolo (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Mestre – Meda 2-1 Montichiari – Pro Vercelli 1-0 Monza – Mantova 1-0 Novara – Thiene 3-1 Pavia – Cremonese 2-1 Pordenone – Trento 0-1 Pro Sesto – Biellese 1-0 Valenzana – Sudtirol 0-1 CLASSIFICA: Mantova p. 12, Novara, Sudtirol 11, Pavia, Cremoense 10, Pro Sesto 9, Biellese, Montivhiari 8, Thiene, Pordenone, Trento 7, Legnano 6, monza 5, Alessandria, Mestre 4, Valenzana, Pro Vercelli 3, Meda 1. MARCATORI: 4 reti: Shala (2, Legnano); Pupita (Mantova); Andreini (1, Montichiari). 3 reti: Noselli (Alto Adige); Job (2) e Pau (Cremonese); Graziani (2, Mantova); Egbedi (Novara); La Cagnina e Rossini (Pavia); Carlet (Pro Sesto). Il punto sul campionato Cade il Mantova, così ora nessuna squadra di C2 è a punteggio pieno. La squadra di Boninsegna tradisce il primato con una tattica rinunciataria e la sconfitta ne è la logica conseguenza. Ma del resto Boninsegna l' aveva detto: «Il Monza si sveglierà e lotterà per la promozione». Forse i suoi stavolta non ci hanno creduto. Tornano sotto così Novara e Alto Adige, col Pavia che stende e riprende la Cremonese un gradino più sotto. Delle grandi manca solo l' Alessandria, anche ieri contestatissima. (Gazzetta dello Sport)