Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1959/1960
C. delle Alpi
26-06-1960 - Giornata: 2 - La-Chaux-de-Fonds - la Charrière


La-Chaux-de-Fonds - Alessandria US 3 - 1 (2 - 0)
RETI: 24. Favre [La] , 26. Sommerlatt [La] , 73. Morand [La] 49. Moriggi M.[A]

Alessandria US Arbizzani Luciano [46. Notarnicola Sergio], Pedroni Franco, Raimondi Leopoldo, Snidero Cirano, Schiavoni Antonio, Boniardi Umberto, Vanara Elio, Moriggi Mario, Nardi Aldo, Forin Romano, Regeni Vittorino All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria
LA-CHAUX-DE-FONDS: Eichmann [46. Rathgeb]; Ehrbar, Leuenberger; Jäger, Kernen, Sommerlatt; Morand, Favre, Kauer, Füri, Antenen. All.: Sommerlatt Kurt.

Arbitro: Righi Raoul (Milano)
Note
Angoli: 3-3 (1-1). Spettatori: 5.000. Giornata piovosa, terreno viscido e pesante. Inizio gara ore 18:20 (in ritardo di 80’ sull’orario previsto per pioggia). «Corriere dello Sport» riporta le seguenti formazioni. Chaux-de-Fonds: Eichmann; Ehrbar, Kernen; Leuenberger, Jäger, Sommerlatt; Favre, Antenen, Matter, Füri, Morand. Alessandria: Arbizzani; Nardi, Schiavoni; Raimondi, Snidero, Boniardi; Vanara, Rivera, Maccacaro, Moriggi, Forin (Regeni). Questi schieramenti sono tuttavia inverosimili (Rivera aveva già debuttato ufficialmente il precedente giovedì nelle file del Milan, contro il Fulham). Sempre «Corriere dello Sport» assegna la prima rete dello Chaux-de-Fonds a Matter.

Commento
L’Alessandria, come era prevedibile, non è riuscita nemmeno nella seconda partita ad imporsi allo Chaux-de-Fonds. Gli svizzeri – che sul proprio terreno non avevano concesso nell’ultimo campionato che un paio di punti alle squadre avversarie – si sono assicurata la vittoria grazie ad una manovra più che autorevole del quintetto attaccante ed alle sue migliori individualità (in particolare Antenen e Kernen, che oggi festeggiano i quindici anni di ininterrotta attività presso lo Chaux-de-Fonds. L’Alessandria, però, non ha demeritato ed avrebbe, con un po’ di fortuna, potuto segnare una rete in più. È piovuto a dirotto per tutta la partita e per la verità gli svizzeri si sono trovati più a loro agio sul campo inzuppato. Il primo tempo ha visto un’Alessandria generosamente lanciata all’attacco, e per venti minuti la difesa locale è stata sottoposta ad un durissimo lavoro. Soli in contropiede, a causa di un grosso errore del portiere alessandrino, lo Chaux-de-Fonds apriva la marcatura al 24’ con Favre, raddoppiando due minuti dopo con il tedesco Sommerlatt. Il finale del primo tempo era di marca svizzera. Stessa fisionomia nella ripresa. Un’Alessandria lanciata all’offensiva, ma non troppo decisa, colpiva una traversa al 1’ con Forin e segnava finalmente al 4’ con Moriggi. Il pareggio, che era nell’aria per una ventina di minuti, però non giungeva. Era anzi lo Chaux-de-Fonds che aumentava il vantaggio con una rete di Morand, e così la partita terminava con una vittoria elvetica conquistata molto più faticosamente di quanto non dica il risultato. Una partita che, date le favorevoli condizioni di tempo e di campo, non ha riservato molte emozioni e fasi di bel gioco. («La Gazzetta dello Sport», 27 giugno 1960) Una fitta pioggia ha ostacolato seriamente l’incontro Chaux-de-Fonds-Alessandria (Coppa delle Alpi), conclusosi con il punteggio di 3 a 1 a favore dei padroni di casa. Gli alessandrini hanno opposto un’accanita resistenza alla compagine elvetica riuscendo a dominare per lunghi tratti della partita, ma gli attaccanti italiani non sono stati in grado di trarre profitto dalla loro superiorità territoriale. Tutto sommato, va detto che la compagine dell’Alessandria ha fornito un gioco molto volitivo e pieno d’ardore. Purtroppo, dal lato tecnico, non è stata all’altezza della situazione. Nella difesa si è soprattutto distinto Pedroni, affiancato a Raimondi. Qualche incertezza va attribuita al portiere Arbizzani, che nel secondo tempo è stato rimpiazzato con Notarnicola. L’attacco ha avuto i suoi momenti migliori all’inizio del secondo tempo. Gli organizzatori, nella speranza che verso sera il tempo si rimettesse, hanno rinviato a due riprese l’inizio della partita, ma tutte le loro speranze sono state vane. Quando alle 18:20 precise è stato rischiato l’inizio dell’incontro, la pioggia cadeva più fitta che mai. Nei primi 20 minuti, i difensori grigi sono riusciti a neutralizzare l’incalzante offensiva del Chaux-de-Fonds. Soltanto al 24’ hanno ceduto: ha segnato il centravanti Favre. Due minuti più tardi, altro goal per i padroni di casa, grazie al loro allenatore, il tedesco Sommerlatt, che segnava con un forte rasoterra da una trentina di metri. All’inizio della ripresa, l’Alessandria ha assunto le redini della partita, mettendo ripetutamente in imbarazzo le retrovie avversarie. Al 4’ si aveva il frutto dell’improvvisa ripresa dei grigi: il laterale destro Moriggi infilava la rete avversaria segnando il goal della bandiera. Purtroppo, gli alessandrini non erano in grado di proseguire nelle loro manovre offensive e, dopo un quarto d’ora di gioco equilibrato, i padroni di casa potevano tornare all’offensiva, ottenendo a 15 minuti dalla fine la loro terza e ultima rete, ad opera dell’ala destra Morand. (L.F., «Stampa Sera», 27 giugno 1960) La assenza di cinque titolari si è fatta sentire nell’Alessandria. Soprattutto nei reparti arretrati, è mancato il vero regista e pertanto la ben organizzata compagine elvetica ha avuto buon gioco, riuscendo a passare per tre volte. Ma il punteggio a favore dei padroni di casa avrebbe potuto essere ancora superiore se Arbizzani, il portiere dei grigi, non avesse sfoggiato qualche intervento acrobatico che lo stesso pubblico ha sottolineato con applausi. Purtroppo, però, la splendida prestazione del numero un ospite non è stata sufficiente agli italiani per raggiungere un risultato utile. La vittoria del Chaux-de-Fonds, comunque, era scontata in partenza. Domenica scorsa, infatti, gli svizzeri si erano imposti con la medesima disinvoltura ad Alessandria. Rispetto alla precedente esibizione, nulla è cambiato. La cronaca registra un felice avvio da parte dei locali che al 3’ impegnano seriamente Arbizzani con una azione Favre-Antenen conclusa da quest’ultimo con un forte tiro a mezza altezza. Ancora gli elvetici si portano all’attacco sotto la regia dell’anziano Antenen che, alla fine, si rivelerà come il migliore dei ventidue in campo. Al 24’ lo Chaux-de-Fonds perviene alla prima rete in seguito ad una combinazione Füri-Matter che il centroavanti conclude da distanza ravvicinata. Nel giro di due minuti, i locali passano ancora con Sommerlatt, che devia in rete un precedente tiro da fuori area di Morand. La Alessandria tenta qualche tenue reazione, ma la difesa avversaria fa buona guardia e non si lascia sorprendere. Al 3’ della ripresa, Moriggi accorcia le distanze concludendo una lunga discesa di Maccacaro. Le speranze dei piemontesi si perdono in poco tempo. Al 16’ Morand segna ancora per i locali approfittando di un errore della difesa grigia. Il finale è ancora di marca locale. Gli svizzeri attaccano intensamente, ma Arbizzani provvederà, con attente parate, a fare sì che il passivo non assume grosse proporzioni. (Gianni Ruggieri, «Corriere dello Sport», 27 giugno 1960) Match disputé dès 18 heures sous une pluie dilivienne. Le terreain est saturé d’eau. Les joueurs sont éclaboussés de gerbes et les flaques jouent mille tours en retenant la balle. Les chutes fréquentes mettent en joie un public de 5.000 personnes d’ailleurs presque toutes abritées dan les vastes trbiunes du parc des Sports. L’arbitre est M. Righi (Milan) qui donnera une démonstration d’autorité. Pottier et Matter manquent à l’appel. Pour la seconde mi-temps quelques changements indiqués dans les parenthèses. Peu avant la fin, un dur «contre» de Leuenberger blesse Vanara au pied. Il est évacué. On a vu Forin ébranler la latte d’un tir sec. En dépit d’un arrosage intempestif, et de trop longue durée, ce match a mostré un jeu agréable au travers de mille culbutes et de maladresses tout à fait excusables. C’est à l’intransigeance de la défense quel es Chaux-de-Fonniers doivent ce nouyean succès, les hôtes italiens menant le plus souvent le jeu mais se perdant en complications devant nos Kerner, Leuenberger, Ehrbar et Sommerlatt, qui parvinrent maintes et maintes fois à mettre le pied à l’ultime seconde sur les tirs de Vanara, Forin, Moriggi, tous excellents joueurs à la technique impeccable. Dominante ses camarades, le défenseur numéro un des Transalpins, Boniardi, a poussé sans relàche ses avants à l’attaque, mais en vain. C’est Antenen qui anima essentiellement le jeu offensif des Chaux-de-Fonniers de cette aile gauche où il donna due fil à retordre à Raimondi qui commit d’ailleurs, pour contrecarrer le brillant international, de nombreux fouls. Sur un service d’Antenen, Morand peut centrer su Favre qui resiste à une charge et marque. Dans la même minute, sur foul de Raimondi, Morand lance habilement à Sommerlatt qui y met la tete déviant la balle, devant le gardien surpris. Dès la reprise, et durant de longues minutes, les Italiens ont conduit le bal, mais pour s’effondrer toujours devant la dèfense renforcée. A la 5me minute déjà, Moriggi s’infiltra dans la dèfence pour subtiliser la balle sous le nez de jeune Rathgeb sidèré. Quand les «Meuqueux» eurent desserré l’ètreinte, on vit Antenen servir Morand esseulé à son aile et après avoir èvité, avec bonheur, deux adversaires, «Cocolet» décocha de loin un tir haut et ferme qui valut le troisième but. Les conditions de jue déplorables sous cette pluie et dans tant d’eau, préservent les jouers de toutes critiques. Ils ont tous disputé un match courageux. Disons encore que les Italiens n’ont jamais été dominés, loin de là, mais qu’ils furent frappés de stèrilité devant le but alors que les «Meuqueux» se sont montrés opportunistes. Ce dèluge a donc tenu lieu de baisser de rideau pour le football chaux-de-fonnier. Louons les «Meuqueux» pour les professionnels ètrangers qui se sont beaucoup mieux comportés que ne le laissat prévoir l’annonce de leur relégation. (D.R., «L’Express: feuille d’avis de Neuchâtel», 27 giugno 1960)