Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1934/1935
Serie A
06-01-1935 - Giornata: 11 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Roma AS 1 - 6 (1 - 1)
RETI: 20. Gastaldi S.[A] 16. Costantino [Ro] , 48. Scopelli [Ro] , 49. Guaita [Ro] , 55. Guiata [Ro] , 59. Guaita [Ro] , 68. Frisoni (II) Evaristo [Ro]

Alessandria US Mosele Vittorio, Lombardo Umberto, Fenoglio Giuseppe, Barale Oreste, Borelli Michele, Milano Luigi, Cattaneo Renato, Riccardi (I) Giovanni, Notti (I) Alfredo, Celoria Mario, Gastaldi Settimo All.: Krappan

Formazione avversaria
ROMA AS: Masetti, Gadaldi, Bodini (II) Renato, Frisoni (II) Evaristo, Bernardini, Tomasi, Costantino, Scopelli, Guaita, Scaramelli, Fusco. All.: Barbesino Luigi

Arbitro: Mastellari Raffaele (Bologna)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
I “grigi” a Milano GLI INSEGNAMENTI DI UNA SCONFITTA Avevamo sperato in un risveglio dei grigi dopo la cattiva prova di Torino ma purtroppo la realtà ha messo a nudo la modesta levatura tecnica della nostra compagine. La Roma ha dominato dimostrando di marciare a grande andatura con discernimento e tecnica invidiabile, con uno stile proprio basato sull’azione irresistibile di tutta la squadra che smista la palla con prontezza; che cerca l'azione costruttrice di massimo rendimento e non l’avversario, cvita il contatto e punta all’offensiva con decisione, scaltrezza, bravura: a farla breve la Roma gioca oggi come giocava l'Alessandria ai tempi di Sturmer. Da qualche tempo a questa parte tigni giocatore locale gioca come sa. con discreti pregi e con un enorme bagaglio di difetti: non si migliora: si stagna. Bachmann, Molnar, Hansel non hanno fatto migliorare il gioco dei grigi. L’allenatore che castigava i giocatori che sbagliavano a calciare sottoponendoli a 100 metri di corsa, «un giro del campo di corsa» se n’è andato. Però l’Alessandria con tale allenatore era finita al 6° posto in classifica alla pari con l'Ambrosiana e con un record di vittorie esterne mai raggiunto dai grigi. L’attuale allenatore ha quindi preso in consegna una squadra che tecnicamente aveva peggiorato perchè era passata nel frattempo sotto la direzione di diversi istruttori di diverse scuole, se cosi possiamo chiamarle; dimodoché il suo compito si è presentato oltremodo difficile. Troppe volte abbiamo scritto che il gioco dell’Alessandria è troppo lento, che i giocatori tengono troppo la palla, non la passano subito, che Riccardi e Celoria non sanno correre con la palla al p:ede, che i mediani per servire i terzini giocano troppo arretrati, che i centro sostegni non smistano alle ali, che si gioca troppo lateralmente, anche in area di rigore, che si procede ad occhi chiusi senza discernimento, senza considerare di partita in partita quale giocatore è più in vena per appoggiare su di lui le azioni pericolose. La Roma ha vinto clamorosamente. I suoi atleti sono tutti in esemplare efficienza fisica, ognuno conosce la sua responsabilità e gioca con acume, con saggezza. Nel primo tempo Guaita non ha fatto due passi con la palla al piede, non ha mai atteso l’intervento dell’avversario, ha fatto lavorare gli ’altri meno controllati di lui ed abbiamo visto Scoprili e Scaramelli viaggiare come viaggiava caracollando Baloncieri. Nel secondo tempo Guaita ha messo fuori gli artigli segnando con due tiri irresistibili quando occorreva la potenza e con un tocco garbato quando bastava smistare la palla per battere Mosele. I nostri avanti invece non tirano mai e quando l’occasione si offre loro propizia, a pochi passi dalla rete, sono soliti mandare alle stelle calciando con eccessiva potenza. In linea tecnica si sa che la traiettoria della palla si ottiene preferibilmente calciando con calma. Ma possedere la calma in tali attimi occorre possedere la stoffa dei grandi campioni. Noi crediamo non sia il caso di prendere provvedimenti a carico di questo o quel giocatore; tutti hanno dato secondo le loro possibilità atletiche. Si tratta di annebbiamento nel rendimento tecnico collettivo, gli avanti non tirano o tirano male, i mediani svolgono un gioco lento, la difesa pur essendo forte ha insaccato io goal in due partite. Squadre più forti e più ricche dell’Alessandria si sono trovate inchiodate pericolosamente nella graduatoria della classifica, per gli stessi motivi d'ordine tecnico; è di ieri la collana di sconfitte riportate dal Bologna, reduce dal trionfo su tutte le squadre d'Europa. La stessa Lazio, squadra cannone nelle prime battute del campionato, si è fermata inspiegabilmente e non riesce a trarre dai suoi super-cannonieri che modesti risultati. L’Alessandria dovrà riordinare serenamente i suoi atleti, ricoltivare ¡'attaccamento alla società, stringere il vincolo tra uomo e uomo, seralmente i j giocatori grigi dovrebbero riunirsi. Si potrebbe cercare una sede provvisoria, perchè nel periodo attuale l'allenamento sul campo diventa problematico. Sarebbe molto utile che anche tra i nostri giocatori venissero impartite lezioni tecniche, lezioni a tavolino. Oggi, dato che non è possibile effettuare prove sul campo, non crediamo opportuni gli spostamenti e le innovazioni, ma piuttosto occorre far pesare le responsabilità e il peso della partita sulla zona o settore della squadra che. appare durante rincontro più aggressiva e più realizzatrice. Il buon nome di Alessandria sportiva non dovrà certo offuscarsi, la sconfitta di domenica può servire di insegnamento e la sicura fede che anima giocatori, trainer, dirigenti e pubblico raccoglierà in breve tempo i suoi frutti (Il Piccolo, A.C., 12/01/1935) RISULTATI: Alessandria-Roma 1-6 Ambrosiana-Brescia 5-1 Bologna-Milan 6-3 Lazio-Napoli 3-1 Livorno-Fiorentina 1-2 Palermo-Juventus 0-0 Torino-Sampierdarenese 5-2 Triestina-Pro Vercelli 3-1 CLASSIFICA: Fiorentina p.19; Roma 16; Juventus 15; Ambrosiana, Napoli 13; Torino, Triestina 12; Lazio, Milan 11; Bologna, Alessandria 10; Brescia 9; Livorno, Palermo 8; Sampierdarenese 6; Pro Vercelli 3 MARCATORI 15 gol: Guaita (Roma) 8 gol: Piola (Lazio) 7 gol: Busoni (Livorno), Cattaneo (Alessandria), Meazza (Ambrosiana) 6 gol: Ferraris P. (Napoli), Scagliotti (Fiorentina), Vojak (Napoli)