Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1931/1932
Serie A
01-05-1932 - Giornata: 28 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Casale FBC 1 - 4 (0 - 3)
RETI: 55. Marchina L.[A] 1. Bosso E. [Ca] , 28. Gardini M. [Ca] , 44. Gardini M. [Ca] , 61. Borel (I) A. [Ca]

Alessandria US Mosele Vittorio, Lombardo Umberto, Fenoglio Giuseppe, Avalle Edoardo, Costenaro Gino, Barale Oreste, Cattaneo Renato, Scagliotti Cinzio, Cornara Giuseppe, Marchina Libero, Borelli Michele All.: Stürmer Karl

Formazione avversaria
CASALE FBC: Provera; Roggero, Mazzucco; Leporati, Castello, Volta; Migliavacca, Demarchi, Borel (I) Aldo Giuseppe, Gardini, Bosso. All.: Mattea Angelo.

Arbitro: Gonani Giovanni (Ravenna)
Note
Infortunati: 7’ Cornara [A, passato all’ala sinistra], 63’ Fenoglio e Marchina [A, usciti dal campo]. Terreno fangoso. Inizio gara ore 15:00. Diversi quotidiani riportano nella formazione del Casale, alla mezz'ala destra, la presenza di tale «Marietti»; pur non citandolo nelle formazioni, «La Gazzetta dello Sport» dà conto della presenza di Luigi Demarchi, ed è pertanto possibile che si trattasse di uno pseudonimo. Inoltre, come mediano sinistro, varie cronache citano Boltri, quell’anno nelle file del Napoli; è probabile si tratti, invece, di Volta.

Commento
I nerostellati di Casale sono riusciti, per la prima volta nel periodo del dopoguerra, a strappare la vittoria sul campo alessandrino. Questa affermazione ha per i casalesi un duplice valore: quello agli effetti della classifica e quello agli effetti del primato provinciale. La vittoria è stata netta ed ha premiato la squadra che ha saputo meglio adattarsi alle condizioni del terreno (reso pressoché impraticabile dal fungo e dalle pozzanghere), svolgendo un gioco ad ampie folate e a spostamenti velocissimi. Partita di scatto, la squadra casalese raccoglieva il primo successo dopo appena 50” di gioco e poteva consolidare la vittoria, facilitata dalle condizioni minorate dell’Alessandria, ridotta in dieci uomini per l’uscita dal campo del centroattacco Cornara in seguito a strappo muscolare e per una contusione riportata da Fenoglio. La squadra locale ha avuto forse maggiori occasioni di segnare che non quella casalese, ma ha perso la partita per indecisione nel tiro e per essersi esaurita in un gioco radente a passaggi stretti al centro. La difesa casalese ha avuto buon gioco a infrangere gli attacchi ei grigi, ma oltre alla bravura di Provera ha avuto anche i pali, che hanno respinto parecchi tiri. Perno in Castello, i nerostellati si sono battuti con volontà bersaglieresca e l’elogio li deve accomunare in blocco. Dopo il primo goal di Bosso, che raccoglieva una debole respinta del portiere alessandrino, i casalesi hanno dovuto difendersi dai reiterati attacchi degli alessandrini che, pur essendo ridotti a dieci uomini, tentavano di ristabilire il pareggio. Due corners a favore degli alessandrini non hanno esito e due tiri di Marchina vengono respinti dalla traversa. Al 15’ Cornara rientra in campo, cambia il posto con Borelli ma non è in condizioni di rincorrere la palla e seguire le azioni dei compagni. L’offensiva alessandrina continua e Scagliotti, da pochi metri, tira su Provera, che para. Sfumate le numerose e facili occasioni, i grigi allentano il ritmo di gioco, subiscono un corner ma al 28’ Gardini, su passaggio di Borel, batte per la seconda volta Mosele. La partita è segnata. Spronati dal duplice successo, gli ospiti aumentano l’andatura e costringono l’Alessandria in corner. Il gioco è continuamente fermato dall’arbitro Gonani di Ravenna, che reprime le scorrettezze con mano sicura. Un corner per parte senza esito, decine di calci di punizione e goal casalese al 44’ per merito di Gardini, su corner. Tre a zero. Nella ripresa, l’Alessandria è costretta a spostare ancora Fenoglio, confinandolo all’ala sinistra e retrocedendo Borelli a terzino. Con Cornara e Fenoglio alle ali (entrambi contusi), il gioco manca di penetrazione nonostante la volontà di Cattaneo, passato a centroattacco, e la prodigalità di Marchina e Scagliotti. L’inizio dei grigi è impetuoso. Dopo un corner infruttuoso contro i nerostellati, l’Alessandria segna al 10’ l’unico goal della giornata per merito di Marchina, servito ottimamente da Scagliotti il quale aveva smistato un centro di Fenoglio. Al 12’ il Casale è ancora in corner, ma Castello s’incarica di allontanare l’insidia e sospinge i compagni all’attacco. Borelli e Gardini mettono a dura prova la difesa alessandrina, e ancora al 16’ Migliavacca tira a mezza altezza: Mosele para, ma si lascia sfuggire la palla che Borel mette immediatamente in rete. Il gioco si inasprisce e Fenoglio, al 18’, colpito nuovamente a una caviglia, deve lasciare definitivamente il campo. Ridotti in tre, gli attaccanti grigi (Cornara è completamente fermo) tentano di rimontare lo svantaggio e vediamo Avalle, Costenaro, Borel lavorare con volontà superba per rifornire l’attacco. Fatica vana: gli avanti locali tengono troppo la palla e, quando arrivano nell’area di rigore, manca loro la forza e lo scatto per effettuare il tiro in rete. Un corner contro i grigi e quattro altri corners consecutivi contro i casalesi, i quali si serrano in difesa per custodire la vittoria. («La Gazzetta dello Sport», 2 maggio 1932) La squadra grigia è incorsa, ieri, in una giornata nera. Raramente si è vista la compagine alessandrina vagare sul vasto campo coperto di fango senza nulla concludere, o meglio senza riuscire a battere l’estrema difesa avversaria anche quando l’assedio sotto la rete di Provera è durato a lungo, febbrilmente. Battuti all’inizio da un goal fulmineo di Bosso, i grigi hanno reagito subito con energia, ma mentre a metà campo il lavoro preparatorio appariva sbrigliato e ben congegnato, nell’area di rigore languiva penosamente in soste inutili, palleggi e passaggi della palla intempestivi che esasperavano gli spettatori e, soprattutto, mettevano i difensori nerostellati in buone condizioni per frantumare quei ripetuti e vani attacchi. Al 7’ ad aggravare la situazione, cupa come il tempo, Cornara, il centroavanti, era duramente colpito ad una gamba e doveva abbandonare il campo: quando ritornava, nella ripresa, era confinato all’ala destra, zoppicante ed incerto e, quindi, di nessun contributo ai compagni; l’infortunio di Cornara non è stato il solo, del resto, nel corso di questa dura lotta, poiché in seguito anche Fenoglio ha dovuto essere trasportato a braccia negli spogliatoi per un duro colpo ricevuto ad una caviglia. Senza voler infirmare il clamoroso successo dei nerostellati, è chiaro che questi incidenti di gioco, che hanno via via eliminato o menomato notevolmente le condizioni di alcuni giocatori grigi, hanno avuto, per logica conseguenza, l’indebolimento della compagine locale, già sminuita di forma e di efficienza, facilitando indubbiamente il compito ai casalesi, che sono pervenuti alla loro prima, agognata vittoria in campo alessandrino. In complesso, i compagni di Migliavacca hanno svolto un gioco più ordinato e preciso, con passaggi misurati e spostamenti opportuni, concludenti in tiri non molto numerosi ma, in compenso, ben diretti e che hanno segnato una larga messe di punti. Nel campo opposto, invece, non si è notato il solito rendimento nelle varie file: incerta, a volte, e sbandata, la difesa; la mediana è apparsa sovente troppo a ridosso dei terzini, oppure spostata in avanti lasciando larghe zone vuote al centro, privo così di collegamenti e di aiuti; la linea di attacco, infine, è stata la meno pronta ed efficace e, quando ha perduto il suo condottiero, è naufragata in un mare di incertezze e di errori a cui non potevano supplire la buona volontà e l’ardimento di qualche singolo elemento. In tali situazioni, si spiega come la vittoria casalese abbia preso sviluppo e consistenza, né abbia potuto essere intaccata dai furiosi, rinnovantisi e pure infruttuosi assalti avversari. Agli ordini dell’arbitro Gonani, che ha diretto egregiamente l’incontro, le squadre si schierano in questa formazione. La palla è ai nerostellati, che sviluppano subito una pronta offensiva che parte da Migliavacca: questi allunga la palla a Marietti [Demarchi?], che sferra il tiro da una decina di metri; Mosele respinge debolmente con la palma della mano; il pallone resta inchiodato nel fango e Bosso, sopraggiunto in velocità, non ha difficoltà a segnare da pochi passi. La reazione alessandrina è immediata: Marchina, Cornara, Cattaneo sferrano tiri da più parti, respinti dai difensori casalesi e, a volte, dai pali. Al 7’ Cornara esce, ferito alla gamba, e l’attacco grigio si sminuisce; tuttavia, l’assedio alla rete di Provera continua pressoché ininterrotto, ma sono attacchi convulsi, nervosi, senza ordine o precisione. Il gioco si concentra prevalentemente al centro, ove sono agglomerati una decina di giocatori: tiri e respinte si rinnovano di continuo, senza esito alcuno. Al 28’, in seguito ad una veloce fuga in linea, i nerostellati pervengono al secondo punto: la difesa grigia non riesce a ricostruirsi prontamente, lanciata com’era a metà campo a nutrire l’attacco dei compagni, e Gardini segna facilmente il secondo goal. Il Casale è nuovamente pressato dalla reazione alessandrina, che beneficia di numerosi calci d’angolo e di punizione, senza risultati. Ad un minuto dal riposo, i grigi sono in corner: Gardini, completamente libero, non ha difficoltà a segnare di testa il terzo goal. Nella ripresa, Cornara passa all’ala destra, Fenoglio, anch’egli ferito, all’ala sinistra, Borelli retrocede a terzino; a Cattaneo è affidato il comando dell’attacco, che riprende momentaneamente vigore e, dopo una serie sfortunata di assalti, al 9’ l’Alessandria conquista il suo punto per merito di Marchina. Ma al 15’ il Casale aumenta il vantaggio con un altro tocco preciso: Migliavacca tira in rete, Mosele respinge debolmente e, mentre è ancora a terra, Borel sopraggiunge di corsa e segna a porta incustodita. Invano i grigi tentano di ridurre la portata della sconfitta, profondendo attacchi su attacchi: poco dopo, Marchina accusa anch’egli un calcio allo stinco che lo lascia zoppicante, mentre Fenoglio, duramente travolto, è trasportato fuori dal campo dolorante. Le ultime battute registran vicende alterne: il Casale allarga il giuoco e minaccia ancora saltuariamente; la stanchezza invade tutti e la lotta si spegne, a poco a poco, tra l’esultanza dei casalesi, raggiunti per il successo riportato. («La Stampa», 2 maggio 1932) Battuti all’inizio da un goal fulmineo di Bosso, gli alessandrini hanno reagito subito con energia, ma mentre a metà campo il lavoro preparatorio appariva sbrigliato e ben congegnato, nell’area di rigore languiva penosamente in inutili palleggi e passaggi della palla intempestivi. Al 7’ del primo tempo, ad aggravare la situazione, Cornara, il centroavanti, era duramente colpito ad una gamba, e doveva abbandonare il campo per ritornarvi nella ripresa, ma di poco aiuto per i compagni. Agli ordini dell’arbitro Gonani di Ravenna, che ha diretto egregiamente l’incontro, le squadre si schierano in questa formazione […]. La palla è ai nerostellati, che sviluppano subito una pronta offensiva che parte da Migliavacca. Questi allunga il pallone a Marietti [Demarchi?], che sferra un tiro da una diecina di metri; Mosele respinge debolmente col palmo delle mani ed il pallone resta inchiodato nel fango, Bosso sopraggiunge in velocità e segna da pochi passi. La reazione alessandrina è immediata: Marchina, Cornara e Cattaneo sferrano tiri da più parti, respinti dai difensori casalesi e, a volte, dai pali. Al 7’ Cornara esce dal campo ferito ad una gamba e l’attacco grigio si sminuisce. Tuttavia, l’assedio alla rete di Provera continua pressoché ininterrotto per una ventina di minuti ma sono attacchi convulsi, senza ordine e precisione. Il gioco si concentra prevalentemente al centro dove sono agglomerati una dozzina di giuocatori. Tiri e respinte si rinnovano di continuo senza esito. Senonché, al 28’, in seguito ad una veloce fuga in linea, i nerostellati pervengono al secondo punto. La difesa grigia non riesce a costituirsi prontamente, lanciata come era a metà campo, contro i nutriti attacchi avversari e Gardini segna facilmente il secondo goal. Il Casale, nuovamente pressato dalla reazione grigia, beneficia di numerosi calci d’angolo e di punizioni, ma senza esito. Ad un minuto dalla ripresa, sono in corner i casalesi: Gardini, completamente smarcato, non ha difficoltà a segnare di testa il terzo goal. Nella ripresa, Cornara passa ad ala destra; Fenoglio, anch’egli ferito, all’ala sinistra, e Barale retrocede a terzino. A Cattaneo è affidato il comando dell’attacco, che riprende momentaneamente fervore e, dopo una serie di sfortunati assaggi, al 9’ l’Alessandria conquista il suo punto per merito di Marchina. Ma al 15’ il Casale aumenta il vantaggio con un altro tocco fortunato: Migliavacca tira in rete, Mosele respinge malamente e, mentre è ancora a terra, Borel sopraggiunge di corsa e segna imparabilmente. Invano, i grigi tentano di ridurre la portata della sconfitta profondendosi in attacchi su attacchi. Poco dopo, Marchina, contuso anch’egli da un calcio allo stinco, lascia zoppicante il campo, mentre Fenoglio, nuovamente travolto, è trasportato fuori del campo dolorante. Gli ultimi minuti vedono il Casale sotto la porta alessandrina tentando di aumentare il vantaggio. Poi, la stanchezza invade tutti e la lotta si spegne a poco a poco, fra l’esultanza dei casalesi. («Il Littoriale», 2 maggio 1932) NEL MONDO DEI GRIGI LA SCONFITTA DI DOMENICA Il campionato di calcio riserva ogni domenica agli sportivi delle sorprese, qualche volta così clamorose, che non lasciano comprendere come una squadra, ritenuto inferiore, abbia potuto imporsi, in modo netto, ad un'avversaria che avrebbe dovuto schiacciarla. Sul campo del Littorio è avvenuto domenica il capitombolo della squadra grigia : un capitombolo che nessuno avrebbe osato prevedere e che appunto per questo ha destato una viva impressione. La squadra,. scesa in campo nella sua formazione migliore, e favorita nettamente dal pronostico, ha subito la più amara sconfitta dell’annata per opera della squadra nero-stellata che otto giorni prima, sul proprio campo, aveva ceduto di fronte ai bianco-bleu della Pro Patria. E’ questa la prima volta, nel dopo guerra, che la squadra casalese riesce a battere i grigi ad Alessandria e tale vittoria sembra particolarmente clamorosa in quanto la squadra alessandrina era ritenuta nettamente superiore all’avversaria. La grave sconfitta e le sue attenuanti Una sconfitta così clamorosa non dovrebbe concedere attenuante alcuna alla squadra grigia. Ma chi ha assistito all’incontro ha, senza usare benevolenza, concesso alla squadra tutte le attenuanti. Una sola colpa può farsi forse ai grigi: quella di aver affrontato la partita con troppa fiducia di poter disporre a .piacimento degli avversari. Dopo aver incassato un «goal» di sorpresa, la squadra locale si è vista privata al 4’ minuto di gioco del suo centro attacco, colpito duramente ad una gamba. Ciononostante ha costretto i casalesi ad una serrata .difesa e, per pura sfortuna, non ha conseguito quel pareggio che le avrebbe dato l’animo e la forza per conquistare la vittoria. Per mezz’ora è durato il bombardamento alla rete casalese, finché gli avanti nero-stellati, con una fortunosa tuga, riuscivano a cogliere di sorpresa la difesa grigia ed a segnare un secondo «goal» ed ancora un terzo prima dello scadere del tempo. Nella ripresa la squadra grigia ridotta a nove uomini per l’uscita di Fenoglio e l’assoluta insufficienza di Cornara, impossibilitato a rincorrere la palla, ha tentato, con energica volontà, di rimontare lo svantaggio ma non vi è purtroppo riuscita per la sua inferiorità, numerica e fisica nei .confronti degli avversari. Ma la causa maggiore della sconfitta è dovuta senza dubbio allo stato del terreno. I grigi sono oggi dei giocatori puramente tecnici e non sanno adattare il loro giuoco al terreno fangoso. Domenica hanno insistito nel giuoco raso-terra, assolutamente inadatto allo stato del terreno, mentre i casalesi traevano buon giucco dalle loro azioni volanti che spiazzavano sempre la difesa grigia. E' stato questo il, gravissimo errore che ha causato la sconfitta e posto la squadra grigia in condizioni di interiorità di fronte ai casalesi. L’addio al terzo posto Alla vigilia dell’incontro con i casalesi la squadra grigia appariva come la più seria candidata al terzo posto della classifica. Le partite brillanti giocate a Vercelli ed a Roma lasciavano credere che la squadra^ avrebbe saputo conquistare tale posizione di classifica. La sconfitta di domenica ha stroncato ogni speranza ed ogni possibilità perché le altre squadre hanno saputo imporsi nettamente alle avversarie e farsi strada. Fiorentina, Roma e Milan, vincendo in campo avversario, e Ambrosiana vincendo su campo proprio, hanno dato il colpo di grazia alle speranze dei grigi, che con una eventuale vittoria, prevista, sul Casale avrebbero rinsaldate la loro posizione di avanguardia. Comunque non dobbiamo dolerci di tale situazione perché l’Alessandria ha già nettamente superato tutte le previsioni che gli sportivi facevano all’inizio del campionato, ’piazzandosi fra le migliori squadre d’Italia. (Il Piccolo, T.P., 07/05/1932) LA CLAMOROSA VITTORIA DEGLI STELLATI AD ALESSANDRIA Ad una settimana di distanza dalla inesplicabile sconfitta subita da parte dei bustesi, la nostra squadra, certo la più bizzarra ed estrosa fra tutte quelle che disputano il Campionato, si è aggiudicata sul campo alessandrino, ove le più formidabili unità hanno dovuto segnare il passo, una vittoria delle più clamorose. Si è ben cercato di attenuarne la portata circondandola con una specie di congiura al silenzio. I fogli del lunedì, invece di mettere in evidenza l’avvenimento più saliente della lotta svoltasi sui vari terreni d’Italia, si sono limitati ad una cronaca scheletrica dell’incontro, non mancando, nel breve commento, di escogitare tutte le attenuanti per i battutissimi grigi. Nessuno ha avuto il coraggio di dire che sul difficile campo di Alessandria i nero-stellati si sono imposti da veri dominatori, raccogliendo un bottino di goals ragguardevole sì, ma di parecchio inferiore a quanto avrebbe meritato la loro netta superiorità. Siamo poi particolarmente spiacenti che il Guerino Sportivo, il quale non ha mai lesinato il suo appoggio alla Società Casalese, ammirevole per il suo costante sforzo onde reggersi a galla in mezzo a difficoltà sempre crescenti, abbia permesso al proprio corrispondente da Alessandria, di solito tanto esuberante, di eliminare addirittura la relazione su di un incontro il cui esito farà per un bel po’ di tempo provare un acre bruciore alla pelle grigia. Lo stesso « Carlin », il cui commento settimanale è seguito attentamente da un esercito di appassionati monferrini, non ha dato che un breve cenno, ed anche per via indiretta, del miracolo realizzato dai nostri rappresentanti. Questo scriviamo non già per alienare le simpatie dei concittadini da un giornale che possiede tante benemerenze verso i « diseredati del calcio », ma per invitare il « verde torinese » a dare una tiratina di orecchi al suo, per l’occasione, muto corrispondente da Alessandria. Lo strepitoso successo nulla ha però perduto della propria bellezza in seguito ai tentativi di metterlo del tutto in ombra. Il Casale, anche se separato nella classifica da qualche punto dai rivali del capoluogo, si è moralmente imposto quale il miglior esponente del « calcio » nella provincia. E non è ancor detto che esso non riesca ad eliminare anche il lieve distacco. I pochi casalesi presenti allo svolgimento della gara ci hanno parlato con entusiasmo delle prodezze compiute fin dalle prime battute da tutti i nero-stellati, che, ad onta delle difficoltà create dal terreno in condizioni pietose, hanno letteralmente travolto gli avversari. Gardini e Borel si sono particolarmente distinti fra gli attaccanti. Nessuno dei goals è da attribuire ad un benevolo concorso della fortuna: la rete di Mosele è stata violata in seguito ad azioni congegnate con una tecnica che annullava la pur strenua resistenza dei grigi. Una siffatta vittoria dovrebbe, a rigor di logica, ridestare gli entusiasmi troppo sopiti della nostra popolazione, e segnare l’inizio di un appoggio unanime porto da questa ai dirigenti. (Il Monferrato) RISULTATI: Ambrosiana-Triestina 4-3 Brescia-Pro Vercelli 2-0 Genova 1893-Milan 1-2 Juventus-Bologna 3-2 Lazio-Roma 1-4 Modena-Bari 0-0 Napoli-Torino 0-0 Pro Patria-Fiorentina 0-3 CLASSIFICA: Juventus 43; Bologna 40; Fiorentina 34; Ambrosiana, Roma 33; Milan 32; Napoli, Torino 31; Alessandria 30; Casale 26; Genova 1893, Pro Patria 25; Lazio 23; Pro Vercelli 22; Triestina 20; Bari, Modena 19; Brescia 18. MARCATORI: 22 reti: Schiavio (Bologna), 19: Petrone (Fiorentina), 18: Meazza (Ambrosiana), 15: Marchina (Alessandria), Orsi (Juventus), Libonatti (Torino). Il punto sul campionato Il campionato si orienta decisamente verso la Juventus. I campioni d'Italia in carica, vittoriosi sul Bologna per 3-2 (reti di Vecchina, doppietta, e Orsi cui hanno risposto Maini e Schiavio) portano a tre punti il loro vantaggio. E' stata una giornata di sorprese: vittorie a largo punteggio della Fiorentina a Busto arsizio, del Casale ad Alessandria e della Roma sulla Lazio. Il Genova battuto dal Milan a Marassi. Lo 0 a 0 di Modena, la sconfitta della Triestina e la vittoria del Brescia rendono più che mai incerta la lotta per la salvezza (Il Littoriale)