Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1933/1934
Serie A
01-10-1933 - Giornata: 4 - Torino - Filadelfia


Torino FBC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 81. De Morales Menezes B. [To] 75. Notti (I) A.[A]

Alessandria US Notti (I) Alfredo, Mosele Vittorio, Lombardo Umberto, Fenoglio Giuseppe, Avalle Edoardo, Costenaro Gino, Milano Luigi, Cattaneo Renato, Riccardi (I) Giovanni, Borelli Michele, Gastaldi Settimo All.: Hänsel Franz

Formazione avversaria
TORINO FBC: Maina, Zanello, Ferrini, Janni, Mongero, Allasio, Pontiggia, Bo, Libonatti, De Morales Menezes, Silano. All.: Rangone Augusto

Arbitro: Mazzarino Gino (Roma)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
UNA MANCATA VITTORIA DEI GRIGI A TORINO Le amene trovate dei grandi giornali - La verità è questa: l’Alessandria ha dominato nettamente, anche in linea tecnica, i forti avversari e meritava di vincere clamorosamente Le nostre previsioni circa la partita dei grigi a Torino si sono avverate. I giornali hanno parlato del pareggio di Torino come di un successo per la squadra alessandrina, senza però rispecchiare fedelmente e con animo sereno l'andamento della partita. Il «Guerin Sportivo» ha scritto che «la provincia calcistica può anche essere simpatica. La provincia giornalistica riesce quasi sempre ad essere ridicola». Quando le cose non vanno troppo bene. abbiamo avuto modo di constatare che i critici sportivi dei giornali quotidiani delle grandi città e coloro i quali li vorrebbero essere i manipolitori dell’umorismo sportivo non hanno la forza - come abbiamo avuto noi - d'essere imparziali scrivendo, a varie riprese, cose che non erano di gradimento alla squadra alessandrina. Essi, che non riescono ad esporre i panni sporchi dalla finestra, si abbassano a scrivere delle fesserie pur di mitigare una sconfitta od un pareggio patito dalle grandi squadre. Per noi, e per tutti gli alessandrini, la partita di Torino è stato un insuccesso della squadra alessandrina! La vittoria contro i granata non sarebbe stata un furto in pieno giorno, ma il premo ad una squadra che, fuori campo, insegna all'avversaria di grande mole, come si gioca al football tecnicamente anche sul terreno non «a tamburello». I netti periodi di supremazia grigia sono stati frustati, è vero, da tiri non precisi a causa della precipitazione del tiro e della rapidità delle azioni. Di ciò i torinesi dovrebbero essercene grati ed accendere moccoli ai santi patroni se la fortuna non è stata benigna alla squadra di Avalle. Complessivamente la squadra locale ha dimostrato la saldezza dei suoi reparti e l'elevata concezione del gioco tecnico raggiunta dai singoli giocatori. Non si riesce a scavalcare in pieno i mediani avversari e sguarnire la difesa con pochi passaggi radenti o al volo, come seppero fare i grigi, quando non si posseggono doti perfette sul contri Ilo della palla e nello smistamento al compagno. Se i critici torinesi non hanno capito ciò (o hanno fatto finta di non comprenderlo) noi, provinciali, ci sentiamo molto più in alto e giudici più sereni, I anche copiando la squadra del cuore ci procura dispiaceri. Contro il Torino alcuni tiri di Cattaneo, di Riccardi, di Borelli e di Gastaldi sono finti fuori del bersaglio, ma i torinesi, se tornano indietro di qualche settimana, dovrebbero ricordarsi del goal di Cattaneo contro la Juventus, un goal capolavoro che auguriamo ai sostenitori granata di poter ammirare una volta all’anno. Del resto gli attaccanti alessandrini, «imprecisi, confusionari e insufficienti nel tiro» hanno segnato in quattro partite sette goals. mentre gli italo-americani torinesi ne hanno segnato sole cinque e tutti sul proprio campo. La modesta Alessandria ha battuto anche due volte Combi, cosa che riusciranno a compiere poche squadra meno che i compagni di Libonatti, vogliano battere il «record»... Qualche nostro giocatore è apparto lento nei confronti del gioco velocissimo dei compagni di squadra: vuol dire che Hansel proverà a premere l'acceleratore, non certo mettendo alla frusta gli zoppicanti, ma rincuorandoli come si rincuorano i figli, con quella esemplare passione ed armonia che vincola giocatori e dirigenti alessandrini in un solo blocco, esempio di fede e di volontà fattiva. (Il Piccolo, A.C., 07/10/1933) RISULTATI: Casale-Genoa 2-1 Fiorentina-Palermo 4-1 Milan-Livorno 3-1 Napoli-Lazio 2-1 Padova-Ambrosiana 1-2 Pro Vercelli-Brescia 2-1 Roma-Juventus 2-3 Torino-Alessandria 1-1 Triestina-Bologna 1-1 CLASSIFICA: Ambrosiana p.7; Triestina, Juventus 6; Bologna, Alessandria 5; Milan, Brescia, Fiorentina, Palermo, Pro Vercelli, Casale 4; Genova, Torino, Roma, Lazio, Napoli, Padova 3; Livorno 1 MARCATORI 6 gol: Borel F. (Juventus) 5 gol: Meazza (Ambrosiana) 4 gol: Notti (Alessandria) 3 gol: Cesarini (Juventus), Demaria (Ambrosiana), Guaita (Roma), Magnozzi (Livorno), Prato (Torino), Rocco (Triestina), Serantoni (Ambrosiana), Tansini (Milan), Viani V. (Fiorentina), Vojak (Napoli)