Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1935/1936
Coppa Italia
01-01-1936 - Giornata: 1 - Cremona - Polisportivo Roberto Farinacci
Sedicesimi di Finale


Cremonese US - Alessandria US 1 - 4 (0 - 1)
RETI: 70. Ranelli [Cr] 12. Gastaldi S.[A], 59. Busani U.[A], 72. Celoria M.[A], 87. Milano L.[A]

Alessandria US Stringa Pietro, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Barale Oreste, Costenaro Gino, Milano Luigi, Busani Umberto, Riccardi (I) Giovanni, Notti (I) Alfredo, Celoria Mario, Gastaldi Settimo All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
CREMONESE US: Ferrazzi; Dacquati, Trovati; Giuberti (II) Gino, Olmi, Gramigna; Foglia, Camisaschi, Ranelli, Gibertoni, Rovelli. All.: Defendi Italo

Arbitro: Saracini Emiliano (Ancona)
Note
Spettatori: 1.550 Inizio gara ore 14.00

Commento
CREMONESE-ALESSANDRIA 1-4 Il punteggio dell’incontro – è bene affermarlo senza indugio – non esprime affatto la differenza enorme di classe che si potrebbe credere esista fra le due squadre misuratesi oggi sul polisportivo Farinacci. Ha vinto l’unità più esperta e navigata, meglio affiatata tra linea e linea e che assai più dell’avversaria ha saputo trarre profitto da azioni ben congegnate tecnicamente e condotte con metodo. L’undici cremonese ha iniziato la partita con vivace combattività attaccando senza posa, ma con grande disordine e orgasmo, sicché più di una occasione favorevole a segnare è andata a vuoto per la precipitosità nel momento di concludere. Gli uomini dell’Alessandria, invece, hanno sempre manovrato con intelligenza, tenendo testa con bravura agli attacchi sferrati con foga dai cremonesi e contrattaccando al momento opportuno, cosicché le loro non numerose azioni contro la rete di Ferrazzi – una dozzina in tutto – hanno culminato in ben quattro conclusioni proficue. Insomma, i trionfatori della giornata hanno dato una luminosa prova di sapere il fatto loro. Per la cronaca, i quattro punti dell’Alessandria sono stati segnati da Gastaldi al 12’ del primo tempo; da Busani al 15’ della ripresa; da Celoria al 27’ e da Milano su calcio d’angolo al 42’. Ranelli ha salvato l’onore per la Cremonese segnando l’unico punto al 25’ della ripresa. («La Stampa», 2 gennaio 1936) I concittadini, dopo quattro brillanti turni, si sono fatti eliminare dal torneo della Coppa Italia da una compagine di Serie A che ha schierato in campo la sua squadra migliore in quanto che gli assentì Ceresa e Parodi hanno trovato in Stringa e Costenaro dei sostituti che non li hanno fatti rimpiangere. Occorre affermare subito – e ciò anche per diretta impressione dei vincitori – che il punteggio non fotografa certamente nel momento attuale la distanza che separa la capolista del Girone B della Serie C dalla terz’ultima in graduatoria della massima Divisione Nazionale. Si è affermata, in sostanza, la compagine che meglio dell’avversaria conosce il mestiere, la più navigata, quella che ottiene il maggiore rendimento col minor dispendio di energia. Ma la Cremonese, di fronte alla vecchia rivale, non è andata in ginocchio come il punteggio troppo severo farebbe presumere; i grigiorossi, alla loro quarta partita nel breve giro di dieci giornate, hanno attaccato e premuto in prevalenza nell’area di Stringa con grande disordine ed orgasmo nel primo tempo, con maggiore sicurezza, con volontà, con molto senno e tempestività, nel secondo; potrebbe il particolare rappresentare l’incredibile quando si affermasse che almeno cinque fra le più elementari occasioni sono state fallite a pochi passi dalla rete dei grigi, occasioni che con la maturità, la calma ed i nervi a posto, sarebbero state fatali per qualsiasi difensore di rete. Diremo di più: la compagine di Ferrazzi ha perduto la posta nel momento nel quale si accingeva ad agguantare, e non immeritatamente, l’agognato pareggio. Sono questi gli scherzi del calcio, sono queste le occulte anomalie che quasi ogni settimana si registrano e per le quali non poche volte non ci si può rendere ragione di punteggi e risultati contrastanti in modo stridente da una settimana all’altra. Non intendiamo con questo menomare l’affermazione limpida e cristallina dei compagni di Notti; la squadra grigia, sul terreno del polisportivo Farinacci, ha palesato di saper fare ben accortamente il fatto suo, ha manovrato con intelligenza, ha tenuto testa alle prevalenti sfuriate degli avversari ed al momento buono ha saputo controbattere, ha sferrato i suoi ordinati attacchi, ha battuto quattro volte Ferrazzi. Solida, se non impeccabile, la difesa estrema; reparto mediano volitivo, continuo, infaticabile nel doppio gioco eccellendo in quello costruttivo; prima linea poco armonica, ma che in area di rigore è un castigo. Nel corso della partita gli attacchi dell’Alessandria non hanno superato la dozzina, ma abbiamo visto con quali positivi risultati! L’unità cremonese, pur soccombente, va elogiata per la sua brillante attività, per la forma garibaldina della impostazione della sua partita, per la sua tenacia e per il suo slancio; qualunque altra squadra si sarebbe inginocchiata dinanzi alla sorte avversa ed alle ripetute beffe che l’incontro le ha riservato; la Cremonese invece si è battuta a fronte alta ed ha attaccato fino all’ultimo minuto di gioco. Non si può parlare di atleti migliori, perché tutti hanno profuso in campo tesori di energie: i grigiorossi rientrano nelle quinte della Coppa Italia dopo aver recitato una parte tutt’altro che secondaria. In giornata più felice, e con minori fatiche nelle gambe, le cose potevano andare ben diversamente. Agli ordini dell’arbitro Saracini di Ancona, che ha lasciato non poco a desiderare per direzione e per valutazione dei falli, le squadre si sono allineate. Ranelli, su centro dosato di Foglia, impegna subito Stringa che dovrà neutralizzare un tiro successivo dell’attivo Rovelli; Alessandria solo al 5’ può distendersi e manda ad impegnare Ferrazzi con una sventola di Celoria; i grigi fruiscono senz’esito di un angolo e di una punizione di prima, ed al 12’, inaspettatamente, conquisteranno la prima rete con Gastaldi: azione del trio centrale smistata sulla sinistra, Dacquati sbaglia appieno l’entrata e Gastaldi da venti metri spedisce senza indugi in rete sorprendendo Ferrazzi. Qui comincia la serie delle papere degli avanti cremonesi: Rovelli prima e Gibertoni poi falliscono due facilissime occasioni per violare la rete alessandrina. Cremona attacca costantemente, con grande decisione, fruisce di angoli e punizioni, ma in area di rigore sconcertante marasma; il tempo termina con una punizione sul limite dell’area di rigore grigia e con un angolo neutralizzato da una tempestiva uscita di Stringa. La Cremonese sì ripresenta in campo tutt’altro che sfiduciata; attacca con maggiore ordine e calma e fruisce subito di un altro angolo; Busani si incarica di alleggerire la pressione con un tiro pauroso su Ferrazzi e Rovelli, a sua volta, fallirà l’ennesima occasione dinanzi a Stringa. Ed eccoci al momento critico e decisivo dell’incontro. Al 14’ viene accordata una punizione alla Cremonese sul limite dell’area fatale quando il fallo su Gibertoni avvenne in piena area di rigore. Batte Rovelli, Lombardo intercetta a caso; il pallone giunge rapido a Busani appostato alla metà campo; fuga dell’ala destra che sguscia fra i terzini cremonesi ancora proiettati in avanti a sostegno dell’azione di attacco; Ferrazzi, in tanto disperato frangente decide l’uscita che gli sarà fatale perché Busani violerà la rete sguarnita. Dal mancato pareggio, dunque, alla vittoria piena degli ospiti. I grigiorossi accusano la frustata e si rilanciano senza indugi all’attacco. Questa volta con fortuna, perché al 25’ avremo l’azione irresistibile manovrata da Rovelli; il centro dosato giunge a Ranelli che scaraventa di prepotenza in rete. Due a uno. La partita può sembrare riaperta e la folla incita senza economia i suoi beniamini. A togliere ogni speranza pensano gli ospiti che due minuti dopo risolvono in maniera brillante la situazione fattasi assai critica; Notti intercetta un pallone avviato verso la sua area, porge a Celoria che, scartati abilmente due avversari, stringe al centro e manda la palla sotto la traversa di Ferrazzi schizzando in rete. È finita. Ma la Cremonese riattacca disperatamente perché il punto appariva tutt’altro che meritato; il gioco si svolge ora esclusivamente in area alessandrina; quattro angoli vengono battuti contro Stringa dal 35’ al 41’, quattro altre occasioni sono fallite ancora puerilmente per accorciare la distanza; la beffa si avrà al 42’ con l’unico angolo battuto nella ripresa contro Ferrazzi: il pallone respinto da Trovati trova sulla traiettoria Milano che a volo infila da venti metri, nell’estremo angolo di sinistra, la porta cremonese; la movimentata contesa termina con due angoli battuti ancora invano contro gli ospiti. (Sandro Mainardi, «Il Regime Fascista», 2 gennaio 1936) La squadra alessandrina si è presentata forte dei suoi migliori elementi ed ha manovrato con intelligenza, controbattendo le azioni cremonesi e muovendo attacchi bene ordinati. Il primo tempo si è concluso con un punto a zero a vantaggio dell’Alessandria segnato al 12’ da Gastaldi. Nella ripresa, al 14’, Busani, con una riuscita fuga, segna con facilità. La Cremonese manda in rete al 25’ con Ranelli, ma dopo due minuti Celoria ottiene il terzo punto alessandrino e al 42’, su calcio d’angolo, Milano conquista il quarto punto. Arbitro: Saracini. («Corriere della Sera», 2 gennaio 1936) La Coppa Italia I "GRIGI" NEGLI OTTAVI DI FINALE L’Alessandria è passata sul campo dei grigiorossi dopo un incontro comandato dagli ospitanti. Gli alessandrini questa volta sono riusciti a trovare la via della rete senza attaccare eccessivamente. Anche Celoria ha segnato e ciò è sintomatico. Gastaldi, Busani e Milano consolidarono il punteggio eliminando così la volonterosa Cremonese dalla «Coppa d’Italia». (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 4 gennaio 1936)

Sedicesimi di Finale

Cremonese US - Alessandria US 1 - 4 (0 - 1)

RETI:

70. Ranelli [Cr] 12. Gastaldi S.[A], 59. Busani U.[A], 72. Celoria M.[A], 87. Milano L.[A]

Alessandria US

Stringa Pietro, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Barale Oreste, Costenaro Gino, Milano Luigi, Busani Umberto, Riccardi (I) Giovanni, Notti (I) Alfredo, Celoria Mario, Gastaldi Settimo

All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria

CREMONESE US: Ferrazzi; Dacquati, Trovati; Giuberti (II) Gino, Olmi, Gramigna; Foglia, Camisaschi, Ranelli, Gibertoni, Rovelli. All.: Defendi Italo

Arbitro: Saracini Emiliano (Ancona)

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Cremonese US - Alessandria US 1 - 4 (0 - 1)

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70. Ranelli [Cr] 12. Gastaldi S.[A], 59. Busani U.[A], 72. Celoria M.[A], 87. Milano L.[A]

Alessandria US

Stringa Pietro, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Barale Oreste, Costenaro Gino, Milano Luigi, Busani Umberto, Riccardi (I) Giovanni, Notti (I) Alfredo, Celoria Mario, Gastaldi SettimoAll.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria

CREMONESE US: Ferrazzi; Dacquati, Trovati; Giuberti (II) Gino, Olmi, Gramigna; Foglia, Camisaschi, Ranelli, Gibertoni, Rovelli. All.: Defendi Italo

Arbitro: Saracini Emiliano (Ancona)

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