Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1935/1936
Serie A
16-02-1936 - Giornata: 19 - Brescia - Stadium


Brescia FBC - Alessandria US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 1. Rier F. [Br] 84. Parodi P.[A]

Alessandria US Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Barale Oreste, Parodi Pasquale, Milano Luigi, Busani Umberto, Robotti Luciano, Svageli Pietro, Celoria Mario, Gastaldi Settimo All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
BRESCIA FBC: Peruchetti; Tamietti, Caligaris Umberto; Provaglio, Valenti, Gasparini; Schiavetta, Boltri, Rier, Locatelli, Bianchi. All.: Caligaris Umberto.

Arbitro: Galeati Giovanni (Bologna)
Note
Spettatori: 2.000. Tempo piovigginoso, terreno abbastanza buono Inizio gara ore 14.30

Commento
Partita in grigio allo Stadio; grigie le maglie alessandrine, grigio il tempo, grigia la prova della Brescia, grigio il risultato. La squadra dell’Alessandria ha meritato il pareggio poiché oggi i bresciani hanno ridato prova della deficienza del loro attacco, dove solo Schiavetta e Locatelli sono emersi. Incerta è stata la mediana, di qualche linea al disotto del normale la difesa. La Brescia è pervenuta al successo nel primo minuto di giuoco ed in seguito non ha più portato efficaci azioni alla rete di Ceresa, mentre gli avversari hanno incassato il colpo abilmente per giungere a segnare il punto prezioso del pareggio poco prima della fine della partita. Segnavano infatti al 39’ per merito di Parodi, e dopo una azione arruffata creatasi in seguito all’unico calcio d’angolo in sfavore della Brescia. Il giuoco si è iniziato con una veloce e sorprendente azione bresciana, unica della giornata nella quale si è fatto luce Schiavetta che indirizzava a Rier la palla. Questi di testa non aveva difficoltà ad indirizzare in rete da pochi metri. Predominio bresciano che dura qualche minuto, poi reazione alessandrina. Al 38’ calcio d’angolo contro l’Alessandria. La ripresa si è iniziata ancora con azioni in favore della Brescia, tanto che al 2’ i grigi sono in angolo ed egualmente al 6’. L’Alessandria preme sistematicamente senza evitare che qualche azione bresciana minacci la sia porta così al 19’ si regista una parata di fortuna di Ceresa e al 20’ una azione salvata in angolo per caso. Ma la Brescia non può stare tranquilla: gli uomini risentono della fatica, le azioni si fanno più farraginose; un salvataggio al 39’ in angolo della Brescia e la conseguente azione che dà luogo al pareggio sopra descritto. La fine della partita vede in campo zoppicanti Bianchi e Caligaris, e Svageli con l’occhio sinistro fasciato. («Il Littoriale», 17 febbraio 1936) Al 1’ discesa bresciana a corto e rapido palleggio, centro parabolico di Schiavetta raccolto di testa e messo in rete di precisione da Rier. Azione nitida autoritaria e facile nello svolgimento come nella conclusione, troppo facile anzi perché gli azzurri devono essersi fatti un’idea sbagliata sugli ulteriori sviluppi della partita ed anziché perseverare nello sforzo aggressivo essi si accontentarono poi di controllare il giuoco avversario lasciando ai grigi, ingannati anche dalla relativa facilità nel rompere ogni tentativo in area di rigore. L’Alessandria abilissima palleggiatrice a metà campo perdeva ogni personalità a contatto coi terzini e questi potevano agevolmente imbrigliare a tempo debito i tentativi conclusivi delle azioni offensive avversarie. Ma questa tattica ha portato a questo risultato: che i grigi spendevano nella lotta il minimo delle energie presentandosi alla ripresa ancora in tutta efficienza, mentre gli azzurri obbligati a rapidi, continui e spesso affannosi movimenti venivano sfiancati alla distanza. Esaminato tutto l’andamento dell’incontro si può dire che il pareggio rappresenta un semplice infortunio degli azzurri e lo stesso goal degli ospiti appare poco convincente. Dopo aver condotto in vantaggio, al 38’ della ripresa si è verificata la conversione al centro di Busani lanciato da Barale. Tentativo destinato a non aver esito probabilmente, ma un’incertezza di Provaglio sgombrava il passo all’ala destra e Caligaris interveniva precipitoso deviando in angolo. Anche questo tiro di punizione era già stato sgombrato, ma gli azzurri tardarono a spiegarsi al contrattacco e Parodi veniva a trovarsi libero col pallone a 30 metri dalla porta. Tiro forte e preciso sopra il groviglio di giocatori e la palla al 39’ entrava in rete. Al 3’ e 5’ due azioni bresciane concluse appena fuori da Bianchi e Schiavetta; all’8’ Peruchetti blocca una punizione battuta da Milano. Al 10’ duetto Boltri-Bianchi che Locatelli conclude a fil di palo tirando da due passi, poi Robotti al 16’ e Gastaldi al 17’ tentano senza esito di sorprendere Peruchetti. Al 33’ angolo contro l’Alessandria e due minuti dopo Peruchetti toglie il pallone dai piedi di Gastaldi. Immediata risposta bresciana e tuffo di Ceresa su Rier. Peruchetti blocca in stile una sventola di Svageli (37’) eppoi Rier spostato irregolarmente da Borelli si vede arrestato il pallone dal tuffo rimediatore di Ceresa. Altra difficile parata di Ceresa al 39’ su tiro di Boltri ed al 42’ Locatelli impegna seriamente Ceresa. Bianchi in questa azione riporta una contusione e dopo essere uscito per due minuti rientra, zoppicante, giocando come può il resto dell’incontro. Al 2’ della ripresa Ceresa devia in angolo una punizione di Schiavetta; un minuto dopo lo stesso portiere sventa una combinazione Locatelli-Bianchi-Boltri. Al 6’ angolo contro i grigi e stupenda rovesciata di Bianchi a pochi centimetri dalla traversa. Al 19’ Schiavetta fugge, scarta Borelli e tira secco ma Ceresa riesce a parare ed al 20’ lo stesso portiere devia in angolo il tiro di Gasparini. («La Gazzetta dello Sport», 17 febbraio 1936) BRESCIA-ALESSANDRIA 1-1 La squadra alessandrina ha meritato il pareggio, al quale è giunta con tattica accorta dopo avere incassato un goal nel 1’ di gioco. La partita si è iniziata con una veloce azione bresciana nella quale si è fatto luce Schiavetta, che ha indirizzato a Rier un preciso pallone che il centro bresciano ha mandato in rete da pochi metri. Il predominio dei bresciani dura qualche minuto, poi l’Alessandria reagisce, ma senza esito. Seguono due azioni per parte di Bianchi finite fuori per poco e, al 36’, un calcio d’angolo contro gli ospiti. Scatti e tiri sfortunati di Locatelli e Bianchi chiudono il primo tempo. Nella ripresa ancora azioni a favore del Brescia, tanto che al 2’ e al 6’ l’Alessandria è in angolo: Bianchi rovescia abilmente, ma la palla passa alta per pochi centimetri. L’Alessandria preme senza evitare che qualche puntata bresciana minacci ancora la sua porta. Al 19’ parata fortunosa di Ceresa e al 20’ un’azione salvata in angolo per caso. Ma al 39’ un calcio d’angolo contro il Brescia provoca un’azione arruffata a chiusura della quale Parodi tira da una ventina di metri e sorprende Peruchetti, segnando il pareggio. («La Stampa», 17 febbraio 1936) Il risultato di parità ottenuto negli ultimi minuti della partita ha premiato il giuoco tecnico e volitivo dell’Alessandria. La squadra alessandrina è apparsa assai equilibrata nei suoi reparti e ha impresso al suo gioco una chiarezza e una precisione che spesso disorientavano gli avversari. Al fischio dell’arbitro gli alessandrini abbozzano una discesa, ma Valenti respinge a Schiavetta, il quale discende velocissimo e centra. Rier raccoglie di testa e segna battendo il portiere che, sorpreso dalla fulmineità dell’azione, non aveva neppure tentato la parata. È solo al 35’ che l’Alessandria mette in pericolo la rete bresciana, obbligando Peruchetti ad un coraggioso intervento per togliere la palla a Gastaldi. Nella ripresa, dopo fasi alterne, al 39’ il Brescia è costretto in angolo per la prima volta. Il tiro di Gastaldi viene respinto e il pericolo sembra allontanato quando il pallone finisce sui piedi di Parodi che, libero, da quaranta metri con un tiro alto e perfetto per potenza e precisione, segna il pareggio. («Il Piccolo» di Genova, 17 febbraio 1936) Il risultato di parità ottenuto negli ultimi minuti della partita ha premiato il gioco volitivo e tenace dell’Alessandria che, battuta nei primi minuti da un magistrale colpo di testa di Rier aveva poi resistito alla vigorosa pressione bresciana per tutto il primo tempo e nella ripresa aveva anche contrattaccato. In uno di questi capovolgimenti di gioco, e precisamente al 39’, Parodi sapeva sfruttare una occasione favorevole creata dalla propria linea degli avanti e segnare il punto del pareggio («Il Lavoro», 17 febbraio 1936) IL PAREGGIO SUL DIFFICILE CAMPO BRESCIANO La squadra alessandrina, sempre mancante di Notti e Riccardi, è tornata da Brescia con un prezioso punto. L’affermazione dei grigi è oltremodo significativa. La squadra di Caligaris in un bruciante inizio era riuscita a violare quasi di sorpresa la rete del bravo Ceresa al primo minuto di gioco. Il successo aveva messo le ali ai piedi degli ospitanti e creato un po’ di orgasmo nelle file grigie. Nel corso della partita Barale lamentava dolori alle gambe e Svageli, duramente colpito al capo da un difensore azzurro, dovette spostarsi all’ala destra scambiando il posto con Busani. Nonostante tali spostamenti, ed in particolar modo per la salda difesa svolta da Lombardo e Borelli, la compagine alessandrina ha raccolto il frutto della sua lodevole condotta di gara ristabilendo la parità con una rete segnata da Parodi dopo una pericolosa mischia creata sotto la rete avversaria. Il più incondizionato elogio deve essere rivolto alla squadra in blocco. Celoria, Robotti, Milano ed i terzini sono stati i più redditizi. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 22 febbraio 1936) RISULTATI: Bologna-Napoli 2-1 Juventus-Genova 1893 4-0 Milan-Bari 4-0 Palermo-Ambrosiana 1-1 Roma-Lazio 1-0 Sampierdarenese-Fiorentina 1-0 Triestina-Torino 2-0 CLASSIFICA: Bologna, Juventus 26; Torino 24; Ambrosiana, Roma 21; Triestina 20; Bari, Fiorentina, Lazio 19; Alessandria, Genova 1893, Milan, Napoli, Palermo 17; Sampierdarenese 14; Brescia 10 MARCATORI 18 gol: Meazza (Ambrosiana) 14 gol: Piola (Lazio) 10 gol: Gabetto (Juventus), Rocco (Triestina) 8 gol: Mian (Triestina), Moretti (Milan), Rossetti (Napoli), Sansone (Bologna), Silano (Torino)