Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1935/1936
Serie A
20-10-1935 - Giornata: 5 - Trieste - Littorio


Triestina US - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Ferrero Francesco, Parodi Pasquale, Milano Luigi, Busani Umberto, Riccardi (I) Giovanni, Robotti Luciano, Celoria Mario, Croce Aldo All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Tricarico; Geigerle, Villini (II) Mario; Kufersin, Castello, Spanghero (I) Luigi; Mian, Chizzo, Busidoni, Rocco, Colaussi (II) Gino. All.: Tóth István

Arbitro: Zelocchi Giuseppe (Modena)
Note
Infortunato: 10’ Busidoni [T]. Angoli: ?-3. Spettatori: 5.000 Inizio gara ore 14.30

Commento
TRIESTINA-ALESSSANDRIA 0-0 Un fatto che ha notevolmente ridotto le possibilità di affermazione della Triestina si è prodotto nei primi minuti di giuoco: il centroattacco Busidoni ha riportato uno strappo muscolare che l’ha reso pressoché nullo. Egli è stato spostato nel ruolo di ala sinistra e Colaussi è andato a occupare il posto di centro. Praticamente questo reparto non ha più potuto contare che su quattro uomini e il rimaneggiamento ha influito peggiorando la situazione. In queste condizioni la Triestina accaparrando il pareggio ha realizzato il massimo delle sue possibilità e può dirsi lieta del risultato, in considerazione del fatto che l’Alessandria ha giuocato realmente molto bene. Alla maggiore aggressività dei rossi e agli spunti individuali dovuti al grande impegno dei dieci giuocatori efficienti, i grigi hanno opposto un giuoco più ordinato, una tattica collettiva migliore che la minorazione della prima linea triestina con le sue inevitabili conseguenze ha reso più evidente. Pericoli seri hanno corso entrambi i portieri ma, mentre nella ripresa ha prevalso la Triestina, il primo tempo ha messo a dura prova la difesa alabardata, che mancava del terzino Nicoli e del portiere Umer, ottimamente sostituiti da Villini e da Tricarico. Costui si è fatto applaudire al 23’, quando su passaggio di Busoni, Croce poté tirare in rete da non più di cinque passi. Il portiere triestino compì una parata quasi miracolosa. Non meno difficile fu il suo intervento al 37’: egli deviò una palla che Busani aveva indirizzato nell’angolo su centro di Croce. Il successivo corner permise a Riccardi di infilare la palla nella rete triestina con un colpo di testa ma, data la posizione di fuori giuoco, l’arbitro annullò il punto. Subito dopo la rete triestina fu un’altra volta in pericolo, ma la palla che, uscita da un groviglio di uomini fra cui il portiere, si avviava lentamente in porta, fu rimandata all’ultimo istante da Geigerle. Nella ripresa la porta triestina non fu quasi minacciata. Al contrario fu la difesa dei grigi che ebbe lavoro. Gli episodi importanti in campo alessandrino si susseguirono copiosi e misero in luce l’affiatamento e la decisione del blocco di retroguardia. L’Alessandria si è fatta ammirare pel suo invidiabile equilibrio e per il suo giuoco collettivo. Emersero Borelli, numero uno in campo, i mediani e l’ala destra Busani. Della Triestina benissimo Colaussi, Mian, Rocco, Castello e Geigerle. («La Stampa», 21 ottobre 1936) Dopo poco più di 10’ la Triestina che era scesa in campo priva di Umer e di Nicolich (sostituiti rispettivamente da Tricarico e da Villini) si è trovata a giocare con soli dieci uomini, in quanto Busidoni per il riacutizzarsi di uno strappo muscolare non ha potuto essere più utile ai compagni, ed ha scambiato il posto con Colaussi. Così si spiega in parte il risultato. Come era prevedibile data l’affinità del gioco praticato e svolto da ambedue le squadre in lotta, la partita non ha languito un solo momento. Essa è stata impostata sino dalle prime battute sulla velocità con fasi rapide e molto movimentate in tutt’e due i settori, dando non poco lavoro alle opposte difese. Tra i grigi meritano cenno particolare, oltre i terzini Borelli e Lombardo, il portiere Ceresa e il centrosostegno Parodi, ottimo nel gioco di difesa e che ha fornito dei palloni preziosissimi. Tra gli alabardati ottimi Geigerle, terzino in magnifiche condizioni di forma, Castello e Kufersin, nonché Chizzo, infaticabile all’attacco. Troppo giocoliere Colaussi. Tricarico e Villini non hanno deluso: il primo ha dimostrato di essere più di una promessa ed il «vecio», come qui è chiamato, ha dimostrato di poter tenere ancora bravamente il campo. Palla ai grigi, che si portano velocemente in area avversaria. Qui però Geigerle libera e passa a Castello, il quale lancia Chizzo. Bel passaggio del mezzo destro triestino neutralizzato da Busidoni che manda a lato (6’). Una bella azione dei triestini (13’) ridotti in 10 per l’uscita di Busidoni è sciupata da Mian che tira oltre la linea di fondo. Al 20’ Tricarico para con sicurezza un pericoloso tiro di Busani su passaggio di Croce. Fallo della Triestina (33’): il tiro di Lombardo finisce oltre la linea di fondo. Attacco grigio, basato su Busani che, ostacolato da Kufersin, passa a Croce: Tricarico para in calcio d’angolo. Nella fase che segue il pallone finisce nella rete di Tricarico, ma l’arbitro annulla giustamente il punto per fuori gioco di un grigio. Al 39’ i grigi per poco non si portano in vantaggio con una pericolosa puntata di Croce: Geigerle è pronto sulla linea della porta e sventa l’insidia che poteva dare forse la vittoria agli avversari. La ripresa ha quasi la stessa fisionomia dei primi 45’. Rapide incursioni dei rossoalabardati e pronta risposta dei grigi. Dopo un tiro alto di Busidoni (2’), Geigerle libera di precisione una fuga di Croce, attivissimo quanto mai in prima linea. Al 20’ bella fuga di Colaussi che, ostacolato da Milano, passa a Chizzo: il tiro finisce a lato. Al 25’ Parodi lancia Busani che impegna il portiere triestino che libera con bravura. Risposta della Triestina e due calci d’angolo all’attivo, senza alcun risultato. Al 31’ registriamo un calcio d’angolo contro la Triestina, restituito all’Alessandria e al 34’ senza alcun risultato. Al 39’ altro calcio d’angolo contro i grigi, parato da Borelli. Al 41’ Kufersin neutralizza di forza un tentativo da parte dei grigi di battere Tricarico. («La Gazzetta dello Sport», 21 ottobre 1935) Dopo dieci minuti di giuoco Busidoni, duramente toccato, doveva ritirarsi dal giuoco e ne rientrava assolutamente inutilizzabile. Ridotta così la squadra a soli dieci uomini, i triestini non hanno potuto esplicare il loro giuoco; e pur attaccando con netta prevalenza sono stati impossibilitati a tradurre in punti la manifesta superiorità per l’incolmabile lacuna apertasi al centro dell’attacco. Il giuoco è stato quindi scadente poiché l’Alessandria, intravista la possibilità di condurre in porto l’incontro pari, non ha badato ai mezzi pur di neutralizzare con ogni manovra, lecita ed illecita, il giuoco di Colausig e di Mian, i due giuocatori più temibili dell’attacco triestino. I falli sono stati numerosi: e la pesantezza del giuoco ha nuociuto alla bellezza della partita, che prometteva mirabilia. Della Triestina si sono distinti il portiere e Colausig, degli ospiti Busoni, Borelli, Milano e Lombardo, questi due ultimi, però, eccessivamente rudi e fallosi. Buoni i terzini che hanno respinto alcuni difficili palloni in eccellente stile; non troppo buoni invece i giuocatori dell’attacco, malgrado la velocità e l’estrema decisione di ogni singolo elemento. La Triestina ha allineato una difesa inedita con Villini a fianco di Geigerle e Tricarico al posto di Umer. Il giovane portiere si è disimpegnato ottimamente, Villini ha avuto un buon ricupero. Non ancora in fase il giuoco di Castello, eccellenti Kufersin e Geigerle, i migliori atleti in maglia rossa. Sono stati tirati numerosi calci d’angolo contro l’Alessandria e tre contro la Triestina. Mediocre l’arbitraggio del modenese Zelocchi. («Il Littoriale», 21 ottobre 1935) L'ALESSANDRIA OTTIENE LA DIVISIONE DEI PUNTI A TRIESTE - DUE GOL ANNULLATI AI GRIGI È tornato il sereno dopo la burrasca iniziale in virtù di una saggia raffica di disciplina e di provvedimenti tecnici tanto audaci quanto meritevoli di ampio plauso sportivo. La squadra alessandrina si è rimessa in sesto con l'inclusione di giovani e nuovi elementi chiamati a vestire la casacca grigia e che tanto erano stati discussi dagli ipercritici; ciò che aveva fatto Stürmer vari anni fa col rinnovamento dei reparti inserendo Lombardo, Notti, Mosele, Costenaro, Cornara e Barale si è ripetuto oggi con Soutschek. Squadre che vanno per la maggiore, rinforzate con elementi di primo piano, non hanno ottenuto ciò che l’Alessandria ha ormai raggiunto, e cioè l’assetto tecnico, con l’inclusione di giocatori sconosciuti come Ceresa, Ferrero, Parodi, Busani, Robotti e Croce. Sostituire in una squadra i tre perni, portiere, centrosostegno e centroattacco senza accusare discontinuità o inferiorità di rendimento significa aver raggiunto un ambito traguardo e possedere l’assetto per poter lottare con sicurezza e fede. Contro la Triestina i grigi si sono palesati saldi in difesa e pericolosi all’attacco. È vero che il capofila nella graduatoria dei cannonieri, Busidoni, a causa di uno strappo muscolare giocò i tre quarti della partita in condizioni menomate, ma non si può nascondere che l’arbitro annullò due goal segnati da Riccardi e da Croce uno dei quali regolarissimo. I giornali sono stati discordi nel trattare la cronaca ed è apparso che nella ripresa gli ospitanti avevano minacciata seriamente la rete alessandrina: ci risulta che le cose sono andate inversamente e che il portiere grigio dovette sventare rari tiri effettuati dai mediani. L’ottimo affiatamento della retroguardia alessandrina non permise ai temuti attaccanti triestini di importunare Ceresa, svolgendo un gioco calmo e manovrato che faceva scattare con sicurezza d'azione gli uomini dell’attacco grigio. Busani ha sorpreso per la scioltezza del suo gioco, velocissimo e lineare, messo in risalto dal perfetto tocco della palla e dalla pericolosità del tiro. Non sono da escludere le incertezze dei nuovi calciatori grigi ma la pronta opera dell'istruttore varrà a fondere in breve tempo il gioco degli anziani, notevolmente migliorato, a quello tutto brio dei nuovi assunti. Moralmente la squadra grigia è a posto, la fede è tornata vivida e incitatrice a fondere l’entusiasmo anche tra gli sportivi. Domenica sera l’annuncio del risultato di Trieste è stato accolto con gioia in Alessandria ed anche i più tardivi degli zelatori incominciano a lasciare in disparte il pessimismo per guardare con maggior serenità e realtà alla condotta di gara dell’Alessandria U.S. ed alle sue buone possibilità. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 26 ottobre 1935) RISULTATI: Brescia-Genova 1893 0-0 Juventus-Bologna 0-0 Milan-Torino 0-1 Napoli-Fiorentina 4-0 Palermo-Lazio 2-1 Roma-Ambrosiana 0-0 Sampierdarenese-Bari 2-1 CLASSIFICA: Bologna 9; Juventus, Milan, Roma 7; Genova 1893, Palermo, Torino 6; Napoli, Sampierdarenese, Triestina 5; Alessandria, Ambrosiana, Brescia 4; Lazio 3; Bari, Fiorentina 1 MARCATORI 5 gol: Busidoni (Triestina) 4 gol: Borel F. (Juventus), Meazza (Ambrosiana), Piola (Lazio), Silano (Torino) 3 gol: Bodini (Sampierdarenese), Colaussi (Triestina), Palumbo (Palermo), Riccardi G. (Alessandria), Schiavio (Bologna)