Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1940/1941
Serie B
10-11-1940 - Giornata: 6 - Cornigliano - Littorio VI


Liguria AC - Alessandria US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 35. Celoria M. [Li] , 62. Bollano Bisio A. [Li] 80. Foglia M.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Cavasonza Piero, Ghidini Ferruccio, Giuberti (II) Gino, Caligaris Luigi, Cerutti Enrico, Fibbi Arrigo, Robotti Luciano, Foglia Mario, Ghezzi Renato All.: Krappan Otto

Formazione avversaria
LIGURIA AC: Profumo, Gattoronchieri, Parena, Pastorino, Pisano, Tortarolo, Meroni, Stella, Magni, Celoria, Bollano Bisio. All.: Baloncieri Adolfo

Arbitro: Carpani Giuseppe (Milano)
Note
Angoli: 4-6. Spettatori: 5.000 Leggera pioggia nella ripresa Inizio gara ore 14.30

Commento
LIGURIA-ALESSANDRIA 2-1 Ha vinto la squadra più omogenea, più tenace, quella che in definitiva ha potuto contare su una maggiore attrezzatura. Tutta la prima metà del primo tempo è trascorsa con azioni alterne, poi il Liguria è passato all’attacco e al 35’ Celoria ha ottenuto il primo punto. Nella ripresa Bollano ha aumentato il punteggio, al 17’, su azione di linea. I grigi hanno reagito e al 35’ Foglia ha diminuito la distanza, ma il pareggio non è venuto. («La Stampa», 11 novembre 1940) È stata una partita bella vivacissima, ben giocata da entrambe le squadre. L’Alessandria incominciò anzi in bellezza, con azioni incisive e veloci che costrinsero a un lavoro assai duro mediani e terzini rosso-neri: a poco a poco la Liguria scosse il predominio avversario fino a prendere l’iniziativa e a mantenerla dal 20’ al 45’ del primo tempo in maniera totale dominando gli alessandrini che reagivano con azioni frequenti e velocissime, ottimamente impostate. La partita: protagoniste due squadre intelligenti e piene di buona volontà, assumeva così un aspetto piacevole, come raramente vedemmo al Littorio. La Liguria, segnato un gol che le veniva annullato, riusciva ad ottenerne uno valido e a chiudere il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa i grigi partivano nuovamente all’offensiva e per una decina di minuti dominavano; poi la Liguria reagiva ed a conclusione di un quarto d’ora di prevalenza otteneva il secondo punto. Dalla mezz’ora alla fine erano di scena gli ospiti, che insistevano all’attacco, realizzavano una rete, ma non riuscivano a raggiungere il pareggio. Il risultato è, in definitiva, giusto, perché la Liguria ha avuto dalla sua, oltre ad un predominio maggiore, una rete annullata e qualche occasione sciupata malamente. Dei rosso-neri si sono distinti l’intera mediana e l’intero quintetto attaccante; incerta invece la difesa. Della formazione grigia ottimo specialmente il portiere, discreti i terzini, bravo Ghidini fra i mediani, eccellenti le mezze-ali all’attacco. All’8’ Celoria concludeva un duetto Stella-Magni con un tiro che trovava la base del palo e schizzava in rete; l’arbitro annullava per discusso fuori-gioco di Magni. Al 12’ un bolide di Fibbi a portiere battuto incontrava il palo. Al 36’ un tiro di Magni sfuggiva al portiere ospite: Bollano dava a Celoria che insaccava. Nella ripresa, uno spiovente di Meroni veniva girato da Magni a Bollano che segnava. Al 36’ Robotti dava a Foglia che da 15 metri infilava in un angolo. La seconda parte della contesa si è svolta sotto una pioggia leggera. («Il Littoriale», 12 novembre 1940) IL PERCHE' DI UNA SCONFITTA Oltre mille alessandrini si diedero convegno al Littorio di Cornigliano ed il «forza grigi» echeggiò ripetutamente in ogni ordine di posti; ma il povero zelatore ha trovato i grigi con la bambagia nelle orecchie. Sul campo di Cornigliano non abbiamo sentito gridare «forza Liguria». Eravamo in casa nostra; ospitalità al cento per cento; il miglior giocatore avversario Celoria, ex grigio; l’allenatore, Baloncieri, alessandrino; il vice presidente del Liguria, dott. Mignone Secondo, nostro concittadino, già consigliere dell’Alessandria; ed ovunque visi noti ed amici: la sig.ra Baloncieri, il super-zelatore dell’Alessandria, il valenzano Marchese, che segue ovunque i grigi anche se abita a Genova, e innumerevoli sportivi genovesi ch’erano disposti a salutare ben volentieri una vittoria alessandrina. Siamo andati in riviera per cercare il sole ed invece abbiamo trovato un freddo intenso, una atmosfera grigia, una pioggerella insistente, un mare grigio ed una squadra grigia, più grigia del cielo. La sconfitta di Cornigliano non è di quelle che si giustificano. Peggio di così non si poteva giocare. L’attacco grigio che nel corso di cinque partite aveva realizzato 14 reti, non è esistito di fronte al Liguria. Molte volte, il reparto avanzato non è in condizioni di funzionare per il minorato rendimento o la prudente tattica offensiva della retroguardia; domenica difesa e mediana, Giuberti compreso, hanno giocato con maggior sicurezza e con calma sotto gli attacchi difensivi e con discernimento nelle azioni offensive, ma in blocco i cinque attaccanti non riuscivano ad avere il controllo della palla. Lo stesso Fibbi è apparso irriconoscibile nel palleggio, incapace di sormontare un avversario ed impreciso nei passaggi. Foglia si è svegliato negli ultimi minuti della partita dopo essersi comportato timidamente. L’errore più grave dei due interni è stato quello di aver insistito troppo al centro dimenticando le ali pur constatando che Robotti, inefficiente nel giuoco di testa ed impreciso nell’arresto della palla, era facilmente arginale. Abbiamo così avuto in Robotti un centro-indietro e negli interni due elementi che non hanno mai disturbato i terzini nelle operazioni. Passando al gioco delle estreme, Ghezzi ha avuto pochi palloni, ha giocato sempre sulla linea laterale del campo ed ha compiuto nulla di personale; sul versante destro Cerutti non è esistito. Si dice che Carassa è timido ma, nei confronti della partita giocata domenica da Cerutti, Carassa sarebbe apparso un leone. E così la barcollante squadra ligure, con un gioco a vanvera, forte all’attacco con Celoria (pericoloso solo nella prima mezz’ora di giuoco), debole in difesa dove Parena non azzeccava un pallone, ha potuto passare vittoriosa e salvare la pericolante posizione in classifica. Degni di nota: un tiro sul palo di Fibbi, due reti mancate da Ghezzi e Foglia, un bel tiro radente di Foglia, un passaggio di Robotti nell’azione del punto alessandrino, un bolide alle stelle di Giuberti in un’occasione propizia a 2’ dalla fine. Superbo il comportamento di Roggero a difesa della rete grigia: è rientrato domenica deciso a far grandi cose, si è fatto sollevare l’unghia d’un dito alla prima parata tra i piedi recalcitranti di Bollano, ha parato con sicurezza sì da infondere fiducia nella vittoria, si è meritato applausi da tutto il pubblico, ma davanti a lui l’attacco dormiva sonni tranquilli. Cavasonza ha giocato meglio di Bigando. Lodevole il rientro di Ghidini. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 16 novembre 1940) RISULTATI: Fanfulla-Brescia 1-2 Lucchese-Verona 1-0 Macerata-Pro Vercelli 2-1 Modena-Pisa 1-0 Padova-Vicenza 6-1 Savona-Anconitana 4-0 Siena-Reggiana 0-0 Spezia-Udinese 0-2 CLASSIFICA: Brescia 12; Modena, Savona 8; Lucchese, Reggiana, Siena, Udinese 7; Alessandria, Fanfulla, Macerata, Pisa 6; Liguria, Padova, Pro Vercelli 5; Verona, Vicenza 4; Anconitana 3; Spezia 2 Il punto sul campionato Ancora una volta lo rondinelle bresciane avevano colto una vittoria, il successo è stato tanto più convincente, quanto ottenuta contro una squadra che aveva dimostrato la propria vitalità e la propria passione, il Fanfulla. Nel corso di una combattuta emozionante partita, il Modena hanno colto una bella vittoria, anche se di misura, contro la tenace squadra pisana mantenendo la seconda posizione a pari punti con il Savona artefice di una convincente ed abbondante vittoria nella gara contro l'Anconitana. Quattro compagini si dividevano la terza posizione in classifica: la Reggiana e il Siena si erano divise la posta in palio, gli udinesi avevano battuto in modo netto e convincente gli spezzini, ultimi in classifica e la Lucchese che si era imposta con un calcio di rigore contro la la tenace squadra scaligera del Verona.