Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
22-03-1942 - Giornata: 21 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Bari US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 23. Orlando V. [Ba]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Ghidini Ferruccio, Vitto Luigi, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Pietruzzi Mario, Fibbi Arrigo, Foglia Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
BARI US: Costagliola, Fusco, De Boni, Carlini, Mancini, Giammarco, Menutti, Orlando, Cavone, Mezzadra, Fabbri (II) Camillo. All.: Klein Stanislao

Arbitro: Francini Pierluigi (Viareggio)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
Malgrado che la pioggia abbia persistentemente deformato gli sviluppi del giuoco, l’incontro è stato velocissimo da un capo all'altro. La Bari, sfoggiando tutte le sue doti agonistiche e mettendo in evidenza la classe del proprio trio difensivo, è pervenuta oggi ad ottenere un brillante successo che la ripaga delle amarezze successe in questi ultimi tempo. La compagine pugliese, pur adottando una tattica prevalentemente difensiva, non ha permesso agli avversari di mettere in rete alcun pallone. La tattica della Bari era alquanto pericolosa, poiché l’Alessandria, per quanto abbia denunciato anche oggi una cerca crisi latente nelle proprie file, ha attaccato alla disperata per lunghi periodi, mettendo sovente lo scompiglio nelle file bianco-rosse. Tuttavia, Costagliola, Fusco e De Boni, non si sono mai lasciati prendere dall’orgasmo e hanno tamponato con accortezza ed intelligenza le retrovie che conducevano alla rete. I bianco-rossi sono riusciti così ad ottenere lo scopo per il quale erano scesi in campo: prima non perdere; in secondo luogo, ove fosse possibile, acciuffare la vittoria. Infatti, all’attacco sono stati lasciati pochi uomini, tanto che il quintetto ha dovuto in prevalenza compiere una spola continua per cercare di rifornirsi con i propri mezzi del pallone che a lungo sostava in area barese. I grigi, dunque facilitati dalla tattica prevalentemente difensiva dei pugliesi, hanno attaccato continuamente e tuttavia sono stati proprio essi a subire il punto che doveva decidere le sorti della contesa. È stato al 23’ del primo tempo, quando un tiro non troppo forte ma alquanto angolato, effettuato da Orlando, finiva in rete. Il pallone, viscido per la pioggia, sfuggiva dalle mani del portiere Roggero e si insaccava in rete. Punti dallo smacco, gli alessandrini tornavano rabbiosamente all’attacco, sviluppando anche temi abbastanza pregevoli, ma, giunti in area di rigore, i propri attaccanti denunciavano confusione e mancanza di idee chiare, il che, aggiunto alla classe dei difensori ospiti, non ha permesso loro di concretare alcuna azione. A due minuti dalla fine del primo tempo la Bari passava un brutto momento poiché, in seguito a mischia, è sembrato che un suo terzino avesse colpito la palla con un pugno; l’arbitro non concedeva tuttavia la punizione di rigore richiesta vivacemente dal pubblico e dai giocatori piemontesi. Nella ripresa la Bari lasciava chiaramente capire di voler vivere sul vantaggio acquisito. Solo tre uomini erano lasciati all’attacco. Al 1’ i grigi pervenivano alla segnatura con Garbarino, ma il punto veniva giustamente annullato per un precedente ed evidentissimo fallo di mano dello stesso giocatore. Molta ressa davanti alla rete barese, numerose parate di Costagliola, tiri respinti a ripetizione dai terzini bianco-rossi, ma orma l’Alessandria non sarebbe passata. La Bari, nel complesso, ha giocato molto meglio degli avversari, sfoggiando più ordine e maggiore precisione in quelle poche azioni da rete che le si sono presentate. (Mario Pagani, «La Gazzetta del Mezzogiorno», 23 marzo 1942) TORINO-ALESSANDRIA 4-1 Anche il Bari ha vinto al Campo del Littorio. La partita poteva avere un altro punteggio e segnare il ritorno offensivo della nostra squadra anche se ancora eccessivamente lenta. Va notato che l'arbitro ha negato ai grigi un calcio di rigore evidentissimo. La rete realizzata dal Bari è un errore grossolano di Roggero il quale da una parata facile, ha tentato la presa a tenaglia provocando un’autorete banale. Se il portiere alessandrino fosse rimasto immobile la palla, dopo averlo colpito in petto, sarebbe rimbalzata in campo, ma Roggero che è sempre stato magnifico nelle parate alte, con presa sicura, anche in tiri trasversali, doveva essere beffato e con lui la squadra ed il pubblico. L’infortunio è avvenuto al 23’ del primo tempo. Fino allora i grigi avevano giocato in sordina, accumulando errori di imposizione e incapacità nel tiro a rete. L’Alessandria dopo il rigore negato ha giocato con maggior impegno, ha avuto il pareggio a portata di… piede parecchie volte ma la eccessiva fragilità dei suoi attaccanti e l’errata impostazione del reparto di sostegno ha favorito il gioco difensivo dei baresi. Tra i nostri, il più redditizio ed il più volonteroso è stato Bigando; Ghidini non era in giornata di vena; ottimo Pietrasanta; all’attacco Pietruzzi è apparso il più deciso a giocare la partita, ha fatto cose buone come interno ma costretto a cambiare tre ruoli durante i novanta minuti di gioco perdette l’orientamento. Abbiamo visto domenica con troppa frequenza, vari giocatori grigi nello spazio di pochi metri, incerti, in attesa che l’avversario piombasse ad impossessarsi della palla. («Il Piccolo», 28 marzo 1942) RISULTATI: Brescia-Siena 2-0 Fanfulla-Novara 0-1 Padova-Udinese 2-1 Pescara-Vicenza 2-0 Pisa-Lucchese 1-0 Pro Patria-Prato 2-1 Reggiana-Fiumana 0-4 Spezia-Savona 3-0 CLASSIFICA: Bari 31; Padova 30; Novara 29; Vicenza 28; Brescia, Pescara 26; Spezia 24; Alessandria 23; Fanfulla 22; Pisa, Udinese 20; Pro Patria, Savona 18; Siena 16; Fiumana 15; Prato 14; Reggiana 12; Lucchese 6 Il punto sul campionato Nella Serie B L AMARCIA DEL PADOVA E L’INSEGUIMENTO DEL NOVARA Tre trasferte ieri si presentavano particolarmente ardue per le squadre di punta: quelle del Bari ad Alessandria, del Vicenza a Pescara e del Novara a Lodi. Tre trasferte, tra parentesi, che erano attese con vivo interesse dal Padova,, un'altra vedetta, la quale, ospitando un'Udinese non eccessivamente pericolosa, poteva trarre dal risultato di esse molteplici vantaggi. Tutto sommato, al Padova non è andata bene... che solo una delle sue dirette avversarie, il Vicenza, prendendosele (0-2) sul fatale campo pescarese, è stata tolta temporaneamente di mezzo mentre le altre se la sono cavata brillantemente entrambe per una rete a zero. Può riprendersi Di conseguenza, poco vi è di mutato in testa alla graduatoria. Il Bari capeggia sempre la schiera, con un punto di vantaggio sul Padova, passato In seconda posizione, con due sul Novara e con tre sul Vicenza. A cinque punti dalla capolista vengono, appaiate; Brescia e Pescara, a sette lo Spezia che, con la sua netta vittoria sul Savona, ha scavalcato l'Alessandria e s'Insedia all'ombra del gruppo di testa, nuova squadra castigamatti del girone. Il Vicenza ha infilato cosi la sua seconda sconfitta della stagione. Era fatale che, proprio dopo lo scacco casalingo subito per opera del Padova, la squadra di Spinato dovesse affrontare un campo-tranello come quello, del Pescara, un campo dove nessuno finora è passato e dove tutte le vedette hanno lasciato le penne. I bianco-rossi vicentini non hanno proprio nulla da recriminare, quindi; lo scacco era forse comunque Inevitabile quando si pensi che anche il poderoso Bari a Pescara ha perduto con un tondo 0-2, proprio come ieri il Vicenza. E' il pedaggio che tutti devono pagare sull'insidioso terreno pescarese, in presenza di una compagine che sembra acquistare in vigoria e intraprendenza man mano che il campionato va avanti. Il Vicenza, secondo noi, ha mezzi e possibilità per riprendersi da questa momentanea crisi; si sa che quando s'incomincia a perdere e un guaio, ma nulla è ancora compromesso per una squadra che ha sempre dimostrato di possedere volontà da vendere. La lotta per la promozione, anche se siamo oramai a due terzi del campionato, è lungi dall'esser conclusa. Che ci sia sempre tempo a risorgere lo dimostra lampantemente ora il Novara. Qualche settimana fa nessuno avrebbe più speso un soldo per puntare sulle probabilità future degli azzurri. La squadra sembrava in netto, irrimediabile declino, i suoi sostenitori avevano dato un addio quasi definitivo alla promozione. Che è che non è, nel giro di quindici giorni l'unità si risolleva, vince chiaramente in casa e fuori, ritrova estro e mordente, si fa autoritaria e aggressiva... e riconquista in breve il terreno perduto portandosi alle spalle delle vedette.. Il miracolo del Novara Un miracolo? Forse; un miracolo di volontà e di caparbia energia. Ma noi slamo convinti che I mezzi che mette adesso in vetrina, il Novara li ha sempre posseduti. Bastava valorizzarli al cento per cento. Cosi, dopo la bella vittoria sul Brescia, ieri gli azzurri hanno colto un nuovo prezioso successo esterno sul tenace Fanfulla, successo che è valorizzato dal fatto che cella ripresa essi hanno avuto un Galli praticamente Inutilizzabile perche contuso. Altro affare la partita di Alessandria, che ha visto i grigi — rinforzati dal rientro del portiere Roggero e del terzino Pietrasanta — nettamente in ripresa ma battuti dalla più nera sfortuna. SI pensi che l'unico gol barese è stato realizzato grazie ad una debole presa del portiere dalle cui mani è sfuggito II pallone reso viscido dal fango; si pensi che l'arbitro Francini non ha visto un marchiano fallo di mano di un terzino barese nell'area di rigore ed ha annullato una rete di Garbarino per presunto fallo. si rifletta infine che l'Alessandria ha dominato per tre quarti della partita e si avrà un'idea della « scalogna » che ha perseguitato ancora una volta i grigi Certo ieri il Bari non è apparso lo squadrone che si dice. Anche il Padova, del resto, non ha avuto un compito facile contro l'Udinese, battuto (2-1) come si suol dire per il rotto della cuffia. Questi duelli regionali sono sempre un tranello. L'Udinese ha dimostrato una vitalità eccezionale e c'è voluto tutto l'Impegno del bianco-rossi per domarla e per pervenire ad una vittoria' che ad uh certo momento pareva quasi un sogno. Stia attento il Padova che domenica prossima dovrà' andare a trovare la Fiumana, quella stranissima Fiumana che ieri ha battuto clamorosamente (4-0) in trasferta una Reggiana che si diceva risorta. Sulla via della resurrezione dovrebbe essere invece effettivamente la Pro Patria che vince in casa e batte il Prato per 2 a 1. Benissimo lo Spezia, vincitore (3-0) del Savona e il Brescia che ha battuto (2-0) il Siena. Il Pisa, battendo (1-0) la Lucchese è quasi in zona di sicurezza. (La Stampa - Mar, 23/03/1942)