Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
22-02-1942 - Giornata: 17 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Pescara SS 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Ghidini Ferruccio, Vitto Luigi, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Pietruzzi Mario, Foglia Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
PESCARA SS: Miglio, Romagnoli (II) Italo, Mincarelli, Brandimarte (I) Mario, De Angelis, Ventura, Lanciaprima, Paolini, Tontodonati, Di Santo, Creziato. All.: Ferrero Luigi.

Arbitro: Limido Lorenzo (Milano)
Note
Inizio previsto alle ore 15:30, posticipato alle ore 16:30 per rimuovere la neve dal campo Terreno pesante

Commento
Per spalare il campo dalla neve, l’inizio è stato dato con un’ora di ritardo ed il gioco si è sviluppato subito accanito e serrato nei due settori, con prevalenza di attacchi da parte dei grigi, oggi in giornata nebulosa anche per il saltuario rendimento avuto dalla linea mediana. Più guardinga e ordinata anche è apparsa invece l’andatura degli azzurri che hanno ridotto alquanto la loro prevista attività offensiva, stendendosi prevalentemente in appoggio alla difesa, mentre quando il quintetto attaccante si è lanciato, allora si sono create alcune situazione scabrose per la rete di Roggero che hanno destato meraviglia. Ma su questa efficace tattica che avrebbe potuto determinare una vivace sorpresa, gli ospiti non hanno insistito eccessivamente lasciando a tratti a due o tre elementi il compito di rovesciare l’offesa. Intanto gli alessandrini hanno ripreso il comando delle azioni premendo da ogni lato, senza alcun pratico effetto. Foglia e Rosso sono apparsi i più intraprendenti in campo grigio, mentre alcune sferzate di Creziato, Tontodonati e Di Santo hanno richiamato Roggero al lavoro emulando la bravura di Miglio. Nella ripresa, il gioco ha assunto un tono ancor più deciso e appassionato. Gli alessandrini hanno dominato ancora a lungo, ma non hanno avuto fortuna e al 12’ un tiro secco di Foglia costringeva Miglio a uscire dai pali. Rosso riprende la palla e la calcia nella rete incustodita, ma Romagnoli salva ancora in angolo. Poi, al 22’ Pietruzzi, incuneatosi fra i terzini, ha sferrato da venti metri un preciso tiro respinto dai pali. Poi altre tre azioni consecutive di Foglia, Rosso e Pietruzzi hanno visto altrettanti salvamenti disperati. Quindi ancora una mischia sotto la porta di Miglio, ove quattro volte il pallone è stato furiosamente calciato e altrettante respinto tempestivamente per la salda ed attenta difesa degli azzurri. («Il Littoriale», 23 febbraio 1942) IL PESCARA IMPONE IL PAREGGIO AI GRIGI Proprio nell’ultima partita del girone di andata l’Alessandria non è riuscita a cogliere il punteggio pieno in un incontro che poteva chiudersi in netto vantaggio della nostra squadra se non fosse venuto a mancare l’accordo tra i mediani laterali e gli interni; Fibbi ed in particolar modo Foglia non avevano voglia di correre cosicché i mediani debbono aver pensato: se gli interni non svolgono il giuoco di spola indietro, noi non faremo quello in avanti, dimodoché ogni qual volta l’attacco invadeva la zona avversaria la mediana restava al suo posto, tranquilla spettatrice. Per giunta Vitto aveva penduto l’orientamento, non riusciva a fermare una palla, non ha fatto un passaggio in avanti, un allungo alle ali. L’Alessandria ha anche dimostrato, complessivamente, di non sapersi adattare alle condizioni del campo insistendo nel giuoco radente, a passaggi brevi su un terreno impossibile. Anche Garbarino, giocatore intelligente aveva la pretesa di palleggiare di fronte agli avversari, di superarli con finte che non potevano aver esito felice perché la palla a contatto col fango e con la neve non era facilmente controllabile. Più lineare e sbrigativo Rosso che finalmente riprende la sua forma. Pietruzzi ha tenuto discretamente il suo posto mal coadiuvato da Fibbi e Foglia. Il trio difensivo ha giocato una bella partita, sicuro e mobile Pietrasanta, di alto rendimento Bigando; Roggero ha bloccato alcuni palloni da rete, difficilissimi. Il migliore in campo l’interno destro Paolini, del Pescara, un elemento che ha insegnato come si giuoca e come si corre, perché, purtroppo, dei nostri giocatori, pochi sanno correre. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 28 febbraio 1942) RISULTATI: Bari-Reggiana 2-0 Fiumana-Siena 2-1 Lucchese-Novara 1-0 Prato-Pisa 1-2 Pro Patria-Spezia rinviata al 5 marzo 1942 Savona-Padova 0-2 Udinese-Brescia 1-5 Vicenza-Fanfulla 3-0 CLASSIFICA: Bari 26; Vicenza, Padova 24; Alessandria 23; Brescia, Novara 21; Pescara 20; Fanfulla 19; Udinese 17; Spezia* 16; Savona 15; Pisa, Siena 14; Fiumana 11; Pro Patria*, Prato, Reggiana 10; Lucchese 5. : una gara da recuperare *: due gare da recuperare Il punto sul campionato I cadetti a metà strada IL PRIMATO DEL BARI E’ IN PERICOLO? Il Vicenza, sempre imbattuto, e il Padova incalzano - Brescia in ripresa e Novara in declino I cadetti sono giunti con ieri al giro di boa. L'ultima giornata del girone di andata, ha segnato ancora una volta dei risultati sorprendenti. Eccoli: Lucchese-Novara 1-0; Fiumana-Siena 2-1; Brescia-Udinese 6-1; Vicenza-Fanfulla 3-0; Pisa-Prato 2-1; Bari-Reggiana 2-0; Padova-Savona 2-0; Alessandria-Pescara 0-0; Pro Patria-Spezia (rinviato). Ed eccovi la classifica, tenendo conto che Pro Patria deve disputare due partite e Vicenza, Brescia, Spezia e Lucchese una partita ciascuno: Bari p. 26; Vicenza e Padova 24; Alessandria 23; Brescia e Novara 21; Pescara 20; Fanfulla 19; Udinese 17; Spezia 16, Savona 15; Siena e Pisa 14; Fiumana 11; Pro Patria, Reggiana e Prato 10; Lucchese 5. La classifica, anche in base ai risultati di ieri, suggerisce qualche considerazione. In primo luogo si nota che il primato del Bari non appare più tanto inattaccabile; sarà la sconfitta subita domenica scorsa a Pisa dai galletti, sarà che i suoi inseguitori diretti, Vicenza e Padova, non mollano, il fatto è che si ha l'impressione che presto in testa avverranno delle novità. E queste novità potrebbero già verificarsi domenica prossima ospitando il Bari il temuto Padova, che proprio all'inizio del Camitonato lo battè per 4-2. A vantaggio della capolista sta però il fatto che nel girone discendente essa riceverà tutte le squadre di punta, ad eccezione dell'Alessandria che al riguardo gode del calendario più favorevole di tutti. Se i grigi sapranno sfruttare a fondo occasione che si presenta loro (ricordiamoci che finora l'Alessandria ha sempre vinto sul suo campo tranne ieri che per la prima volta ha regalato un punto all'ospite) essi hanno la promozione in tasca. Oltre a quello dell'Alessandria, i campi inviolati al termine del girone di andata sono i seguenti: Bari, Padova, Vicenza. Brescia, Novara e Pescara. Vicenza, poi, unica fra tutte le squadre di Serie A e B, conserva la sua imbattibilità con un eccellente quoziente reti: 27 a 6, dove cinque sono i gol incassati dalla sua ferrea difesa in sedici giornate di campionato; una serie di autentici primati. E veniamo alle partite di ieri. I risultati più interessanti sono quelli di Lucca, di Udine e di Savona. A Lucca, di fronte alla malandata squadra locale, il Novara' ha perduto, sia pure di stretta misura, ma ha perduto. E il male è che risulta che tutto è stato regolare. Dopo un primo tempo chiusosi con un nulla di fatto, nella ripresa i rosso-neri, fattisi più arditi ed aggressivi, attaccavano a fondo riuscendo a segnare il gol che doveva essere quello della vittoria. Le stesse cronache dicono che il Novara ha svolto un gioco mediocre; 10 crediamo e crediamo si tratti solo di una brutta parentesi. Se vanno avanti cosi, gli azzurri devono pensare ai casi loro. Effetto della partenza del loro allenatore Rigotti? Mah! Certo le condizioni dei novaresi non sono delle più felici ed occorrono rimedi pronti ed energici. Il Brescia, dopo le recenti belle prove, è andato a vincere netto in quel di Udine, su un campo cioè notoriamente poco ospitale tanto che finora era rimasto inviolato. Tutto ciò conferma che la squadra si è finalmente riassestata e funziona, specie nel reparto attaccante che finora era apparso il più debole. Ne siamo lieti per l'undici di Frisoni il quale, tra l'altro, deve ancora ricevere il Vicenza. Se continua cosi, può puntare sicuro verso le prime posizioni. L'Udinese, a sua volta, deve attraversare un periodo nero di crisi. Non meno significativo il successo del Padova a Savona, che dimostra che gli uomini di Banas sono decisamente avviati sulla strada buona e si fanno pericolosi per tutti. Fate che riescano a spuntarla — non è proprio escluso — domenica prossima a Bari; diventeranno i protagonisti del torneo e assai difficile sarà scalzarli dalla loro posizione perché possiedono un attacco che segna e una difesa ardua da superare. Il Savona, che aveva dato a vedere di essere sulla via della, resurrezione, non deve abbattersi; l'insuccesso di ieri forse era inevitabile. L'Alessandria per la prima volta ha pareggiato sul suo campo. Si attendeva veramente una sua vittoria che riscattasse lo scacco subito a Padova, ma davanti aveva quel Pescara che, migliore tra le matricole di quest'anno, va confermando di essere un osso duro per chiunque. Vuol dire che attendiamo 1 grigi alle prossime prove, certi che sapranno andare incontro alle vive aspettative dei loro sostenitori. Nette e belle le vittorie del Vicenza, seppure incompleto, del rinato Pisa e della sorprendente Fiumana, che va risvegliandosi adesso a spese del suoi ospiti. Che il campo del Carnaro debba diventare una trappola? In questo caso il Brescia domenica dovrà guardarsene seriamente (La Stampa - Mar, 23/02/1942)