Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
23-11-1941 - Giornata: 5 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Prato AC 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 33. Foglia M.[A], 67. Foglia M.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Ghidini Ferruccio, Vitto Luigi, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Stradella Carlo, Foglia Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
PRATO AC: Mucci, Tomat, Bardazzi, Pucci, Turchi, Casarini, Spagnoli, Toffanetti, Raccis, Chiavacci (II) Bruno, Magherini. All.: Bonino Armando

Arbitro: Codeluppi Mario (Lodi)
Note
Espulso all’80. Raccis [Pr] Tempo piovoso; campo in cattive condizioni Inizio gara ore 15:30

Commento
Sotto una pioggerella si è svolta l’attesa partita tra grigi ed azzurri: costoro, che mancavano di parecchi elementi, hanno lottato con grande ardore e volontà, facendo a tratti emergere le loro brillanti qualità tecniche e fisiche. Più pratici sono apparsi gli alessandrini i quali, dopo avere sfiorato all’inizio un paio di volte il successo, sono pervenuti alla loro prima affermazione al 33’ del primo tempo. Garbarino, la velocissima ala destra grigia, fuggiva tutto da solo sul fondo del campo, indi mandava al centro un pallone spiovente, che Stradella allungava propizio a Foglia: questi, senza indugi, saettava in rete. Questo punto, bello nella sua rapida esecuzione, ha demoralizzato in pieno gli azzurri, i quali avevano in precedenza attaccato con ordine e sano intuito, ma senza risultato. Nella ripresa, gli alessandrini impegnavano ancora successivamente in varie contingenze l’estrema difesa azzurra, poi era il Prato che sviluppava una serie di nutrite offensive per merito particolarmente di Magherini, Spagnoli e Raccis: Roggero era più volte seriamente impegnato in tiri rapidi ed insidiosi: il palo stesso ha fermato due tiri di Raccis e Tuffanetti. I grigi coglievano così il loro secondo successo mercé una più attenta condotta di gioco, meno irruenta e più pratica: infatti al 32’, in seguito ad un nuovo calcio di punizione, Foglia con un tiro spettacoloso superava tutto lo schieramento difensivo avversario e conquistava da una quindicina di metri il secondo punto. Al 35’ Raccis veniva espulso dall’arbitro. («Il Littoriale», 25 novembre 1941) LA TERZA VITTORIA CASALINGA DELLA SQUADRA ALESSANDRINA Ma i grigi devono affermarsi anche sui campi avversari La partita contro il Prato è stata particolarmente dura per il cattivo stato del campo provocato dalla pioggia e per l’eccessiva combattività di alcuni giocatori della squadra ospite. Alcuni giocatori dopo un quarto d’ora di gioco si sono creati l’antipatia del pubblico e dell’arbitro e domenica scorsa il mediano laterale destro, Pucci (numero 4), è stato l’elemento caparbio che ha fatto scivolare la partita in una lotta accentuata più sull’uomo che sulla palla. Ad onor del vero (purtroppo) dobbiamo rilevare che anche il nostro Pochettini non è farina da far ostie ed il suo contegno in campo, fatto di ripicchi, nuoce più che giovare alla squadra. Non si devono contendere i 5 centimetri quando si batte un fallo ma piuttosto far viaggiare con maggior speditezza il pallone quando si è liberi e non attendere l’avversario per ingaggiare una contesa tardiva, più difficile, che rallenta il ritmo dell’azione e richiede uno sciupio di energie fuori luogo. La nostra squadra, è notorio, nelle partite esterne brilla per la «fifa» dei suoi attaccanti. Foglia e Fibbi stanno a dovuta distanza della rete avversaria e lo stesso Garbarino così intraprendente al Littorio, fuori sede diventa un «novellino»; quindi, poiché bisognerà rendere la visita al Prato e alle altre squadre, occorre evitare di essere accolti con sete di vendetta quando sarà di turno la partita sul terreno avversario. La terza vittoria dei grigi se pur tenacemente contesa è stata meritata. Se gli avanti avessero avuto il piede più centrato, il punteggio sarebbe stato più netto. La nostra squadra non è più la «squadra del fango». L’attacco è composto di elementi troppo leggeri che manovrano la palla egregiamente sul terreno asciutto mentre mancano di controllo nel palleggio sul pallone viscido. Foglia, Stradella. Rosso e Garbarino si sono lasciati sfuggire facili occasioni e Fibbi per non sbagliare ha preferito lasciare ai compagni la responsabilità del tiro. Siamo ancora lontani da un rendimento normale. Parodi deve allenare individualmente i singoli attaccanti ed in particolar modo Stradella che è giovane e deve imparare il mestiere; questo ragazzo ha ottime doti, ma viene dalla Serie C e prima giocava ala destra; è stato Cattaneo che ne ha fatto un centro attacco a metà della stagione dello scorso anno e non bisogna abbandonarlo a sé stesso. Il sestetto di retroguardia ha lavorato con lena. Vitto intelligente ed inesauribile incomincia a sentirsi a posto ed a fare da regista. I terzini durante la partita offrono frequenti brividi, poi si riprendono perché non fa certo difetto la volontà, debbono però perdere il vizio dei passaggi brevi ai mediani quando il terreno non è perfetto e rimandare di forza quando, come domenica scorsa, la squadra avversaria martella nella nostra area di rigore. Sempre attento ed imbattibile Roggero. Le due reti sono scoccate al 33’ del primo tempo ed al 33’ della ripresa entrambe per merito di Foglia (che ha giocato un primo tempo sulla falsariga di Cerutti contro lo Spezia). La prima rete è maturata a metà campo, Vitto tolse la palla a Raccis, evitò Turchi e con una precisa apertura rifornì Garbarino che ebbe la meglio sul diretto avversario ed effettuò un centro radente. Stradella al centro della porta, a 4 metri dalla linea bianca, raccolse la palla e vistosi controllato la deviò a sinistra dove Foglia fu pronto a metterla in rete. Azione superba di chiarezza costruttiva. La seconda fu realizzata su calcio di punizione: Garbarino dalla linea di fondo con un palleggio caparbio giunse fino al centro del campo dove un avversario lo caricò irregolarmente. Il tiro di Foglia, radente, infilò l’angolino basso a destra del portiere. Arbitro energico Codeluppi. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 29 novembre 1941) RISULTATI: Fanfulla-Siena 3-1 Padova-Fiumana 7-2 Pescara-Udinese 1-0 Pisa-Novara 0-3 Pro Patria-Vicenza 0-0 Reggiana-Lucchese 3-1 Savona-Bari 2-3 Spezia-Brescia 4-2 CLASSIFICA: Fanfulla 9; Vicenza 8; Alessandria, Bari, Novara 7; Brescia, Reggiana 6; Padova, Pescara, Prato, Spezia, Udinese 5; Pisa, Pro Patria, Savona 3; Siena, Fiumana 2; Lucchese 0. *: una gara da recuperare IL PUNTO SUL CAMPIONATO Quest’inizio di campionato porta la sigla del Fanfulla, finora imbattuto e a punteggio quasi pieno. È stato un po’ favorito dal calendario, ma quando si sono presentati compiti scabrosi (come a Novara) ha dimostrato di saperli superare con perizia consumata. Anche domenica ha dato prova della saldezza del suo blocco: sorpreso dall’inizio velocissimo del Siena e in passivo di un gol, ha saputo prontamente riprendersi. Brillante e robusta s’è dimostrata la mediana col perno Meneghello, che si sta rivelando fra i migliori di B, e l’attacco veloce, incisivo, realizzatore; in questo reparto si è imposto Rebuzzi, emerito violatore di reti. Domenica «si parrà la sua nobilitade» e quella delle inseguitrici: infatti mentre il Fanfulla giocherà in trasferta, queste ultime giocheranno sul loro campo. Così il Vicenza, che ha conquistato un significativo pareggio a Busto contro la Pro Patria ancora sfasata; così la Bari, che ha espugnato il difficile campo di Savona con una partita capolavoro; così il Novara, che ha piegato un Pisa irriconoscibile. Il Fanfulla è tallonato anche dall’Alessandria, che ha vinto nettamente contro il Prato. Quello che doveva essere l’incontro più interessante della giornata, s’è rivelato molto al disotto dell’aspettativa, per la giornata di poca vena dei giocatori pratesi: risentirà la squadra dell’umore bizzarro di Turchi? Pare di sì. Il Pescara l’ha fatta franca di fronte all’Udinese, per merito soprattutto della difesa. Il Padova ha inflitto un sonoro 7-2 alla Fiumana: bell’attacco il padovano, ma d’altro canto, difesa tutt’altro che ermetica quella fiumana. Fiato alle trombe per inneggiare allo Spezia: lo squadrone bresciano era sceso in quel di La Spezia con qualcosa di più d’una speranzella, ha sfoderato tutti i suoi numeri per piegare la rediviva squadra spezzina, i cui attaccanti hanno, però, travolto ogni resistenza. La Lucchese, infine, ha collezionato un’altra sconfitta contro la Reggiana. (Alberto Pasquini, «Il Littoriale», 26 novembre 1941)