Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1946/1947
Serie A
27-10-1946 - Giornata: 6 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Atalanta Bergamasca Calcio 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 35. Giorgino G.[A] 48. Cergoli F. [At]

Alessandria US Bodoira Alfredo, Borgogno Angelo, Rava Pietro, Bertoni (II) Elio, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino , Rampini Sergio, Giorgino Giuseppe, Coscia Aristide, Sotgiu Pietro All.: Borel (II) Felice Placido

Formazione avversaria
ATALANTA BERGAMASCA CALCIO: Casari; Gallo, Citterio; Mari, Todeschini, Tabanelli; Loschi, Bacchetti, Cergoli, Schiavi, Salvi. All.: Monti Luis

Arbitro: Galeati Giovanni (Bologna)
Note
Infortunato: 30’ Giorgino [Al, passato all’ala]. Angoli: 4-5. Spettatori: 9.000. Incasso: 1.200.000 lire. Tempo buono, terreno soffice per la neve caduta il giorno precedente. Inizio gara ore 15:00. Fu questa la prima gara ufficiale disputata nello stadio intitolato al presidente Giuseppe Moccagatta, scomparso il 22 settembre.

Commento
Una partita non proprio del tutto bella, ma che sarebbe da raccontare dal principio alla fine, tanto è stata movimentata e alterna. Due episodi che rispecchiavo fedelmente tutta la fisionomia dell’incontro: a 30” dal calcio di invio Sotgiu, a un metro dalla porta bergamasca, è preceduto sulla palla e per un soffio da Casari. All’89’ Rava, appena fuori area, sgambetta Cergoli, lanciato tutto solo a finire in porta col pallone. Due episodi di cui il primo è stato seguito dalla prevalenza dell’Alessandria nel primo tempo e il secondo ha chiuso la superiorità dell’Atalanta nella ripresa. L’Alessandria ha marciato, nel primo tempo, con piglio sicuro e con gioco a tratti piacevole e ha fallito occasioni facilissime da gol. Ha fatto lavorare parecchio tutta la difesa nerazzurra, e specialmente Casari, ma ha pure dimostrato le sue pecche gravi, soprattutto l’attacco, dove Rampini non sapeva rendere come in tante altre occasioni e Sotgiu non era affatto sbrigativo sugli ottimi palloni che gli pervenivano. Questo attacco, con un Giorgino azzoppato, non ha combinato più nulla di buono nella ripresa, durante la quale è stata di scena la difesa grigia in cui ha giganteggiato Rava. Ma il difetto maggiore della squadra grigia è l’insufficienza di fiato di parecchi giocatori; ed è questo che ha permesso all’Atalanta di pareggiare e di farsi molto pericolosa nella ripresa. Todeschini, che nel primo tempo aveva dovuto pensare quasi esclusivamente alla difesa, nella ripresa è stato il padrone a metà campo, ben coadiuvato dai suoi compagni che hanno trovato modo di rivaleggiare con lui in abilità. Cergoli è stato una minaccia sempre incombente su Bodoira. Ma di tutta l’Atalanta si deve dir bene. I due gol. 35’: azione Pietruzzi-Arezzi-Rampini e zampata finale di Giorgino. I bergamaschi reclamano per un preteso fuori gioco di quest’ultimo, ma Galeati, che ha seguito tutta l’azione da vicino, convalida senza esitazione. Ripresa, 3’: angolo contro i grigi, respinta corta di Borgogno, palla a Cergoli, gol. (Carlo Gallia, «La Gazzetta dello Sport», 28 ottobre 1946) Neppure nell’incontro con l’Atalanta, dominato nettamente nel primo tempo, i grigi sono riusciti a raggiungere la vittoria che pure non sarebbe stata ardua se l’attacco, impetuoso a metà campo, avesse saputo coordinare le azioni in area di rigore. Invece l’Alessandria ha potuto segnare, in tutto questo lungo periodo di superiorità, un solo punto, per crollare poi nella ripresa in cui è stata raggiunta dalla volitiva e pugnace Atalanta, che per poco non è giunta al successo in virtù di un mezzo sgambetto di Rava su Cergoli che a un minuto dalla fine, tutto solo, filava veloce davanti a Bodoira, a pochi passi dall’area di rigore. In sostanza si è ripetuto nella disputa di oggi, il difetto centrale manifestato dall’Alessandria in quest’inizio di campionato. Il suo ritorno nella massima divisone non ha trovato un adeguato assestamento nelle sue linee per l’inclusione di troppi elementi discorsi tra loro, per capacità, funzionamento e rendimento; mentre l’Atalanta è apparsa una pattuglia omogenea, salva e sicura in tutte le sue linee. Essa ha retto egregiamente nei primi 45 minuti di gioco all’infuriare delle azioni offensive avversarie; ha ceduto di stretta misura su un terreno pesante; ma non ha spento il suo ardore combattivo che è rifulso nella ripresa dominando a tratti le azioni a suo talento, così da insidiare più volte la rete dell’ottimo Bodoira che ha parato in modo magistrale due tiri veramente insidiosi. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport del lunedì», 28 ottobre 1946) RISULTATI: Bologna-Sampdoria 1-0 Brescia-Milan 1-1 Fiorentina-Triestina 2-1 Internazionale-Lazio 3-0 Juventus-Napoli 1-0 Livorno-Bari 0-0 Modena-Venezia 2-0 Roma-Torino 1-3 Vicenza-Genoa 1-0 CLASSIFICA: Bologna 11; Juventus, Modena 10; Roma 8; Bari, Torino, Vicenza 7; Atalanta, Livorno, Sampdoria 6; Brescia, Genoa, Internazionale, Napoli 5; Milan, Fiorentina, Lazio, Venezia 4; Triestina, Alessandria 2 MARCATORI 8 gol: Amadei (Roma) 5 gol: Baldini (Sampdoria) 4 gol: Astorri (Juventus), Bertoni I (Brescia), Candiani (Juventus), Del Medico (Modena), Puccinelli (Lazio) Il punto sul campionato Quinta vittoria della capolista Bologna che aveva battuto, all’ultimo respiro, la Sampdoria con il gol di Valcareggi. Quarta vittoria consecutiva ottenuta dal Modena che aveva avuto la meglio sul Venezia, terzultimo in classifica, con le reti di Brighenti e Zecca. A pari punti degli emiliani la Juventus che aveva sconfitto, di misura, il Napoli: decisivo Piola. Colpo del Torino in casa della Roma: Ossola, Castigliano e Mazzola avevano dato i due punti ai granata. Il gol di Conti aveva consentito al Vicenza di sconfiggere il Genoa. Il Milan era stato fermato sul risultato di parità in casa del Brescia. Senza reti la sfida Livorno-Bari.