Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
23-05-1943 - Giornata: 32 - Chiavari - Littorio


Spezia AC - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 27. Tossio F.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Foglia Mario, Viano Angelo, Novara Libero, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Tossio Ferrero, Rossi Francesco, Opisso Gianbattista All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
SPEZIA AC: Scaglioni; Persia (I) Wando, Borrini; Amenta, Rossi Bruno, Castigliano; Gordini, Coltella, Costanzo, Carapellese, Costa. All.: Barbieri Ottavio

Arbitro: Francini Pier Luigi (Viareggio)
Note
Giornata calda, terreno buono Inizio gara ore 14:00 Lo Spezia giocò col lutto al braccio in ricordo dell’ex calciatore Gennaro Santillo (I), caduto in guerra. Pubblico scarso; malgrado le fonti non siano univoche sul punto e si contraddicano tra loro, a quanto risulta da «Il Lavoro», la gara fu disputata a Chiavari a causa dei danni subiti dal campo della Spezia durante i bombardamenti del mese precedente. Secondo «Il Lavoro», nelle file dell’Alessandria giocarono Berruti e Lacelli in luogo di Garbarino e Rossi, presenti nel tabellino della «Gazzetta dello Sport».

Commento
I grigi alessandrini sono apparsi accuratamente preparati, sia in spirito che nel fisico, hanno costretto gli aquilotti spezzini ad una sconfitta che ha il crisma della perfetta regolarità e del naturale sviluppo del gioco in cui prevalsero il senso dell’imperioso dovere di una squadra che si dibatte nel pelago del pericolo su di un’altra che, permeata di delusione e conscia dell’inutilità dei suoi sforzi, soggiaceva alla propria situazione, ormai stabilizzata. Anche ieri, come contro il Brescia, lo Spezia ha palesato il suo accoramento limitandosi a tenere la posizione per onore di firma. Ma ha lasciato giocare troppo agevolmente l’avversario fino al punto di doversi difendere strenuamente per evitare che la sconfitta assumesse proporzioni clamorose. Gli spezzini, in una ennesima formazione per l’assenza di Poli, sono stati superati in mobilità e sul tempo da avversari che hanno sfoggiato notevole vivacità nelle azioni offensive dove Tossio, Foglia e Oppezzo hanno offerto i migliori numeri. La mediana, con Viano prudentemente arretrato, ha lavorato per la difesa, favorita dalla continua, esemplare opera di congiuntura svolta dall’aitante Foglia. L’estremo baluardo grigio ha un nome: Bigando. L’anziano terzino, anche se notevolmente favorito dal caos creato dall’abulica linea attaccante spezzina, ha dominato nella propria aria sventando minacce e pericoli. Nulla da segnalare in campo spezzino: tutti hanno giocato sulla medesima modesta linea: un cenno potrebbero meritare Persia, Rossi, Borrini e Amenta. Presente scarso pubblico, lo Spezia scende in campo col lutto al braccio in memoria del compianto ex aquilotto Gennaro Santillo, sottotenente dell’Esercito, caduto per la Patria. Il gioco langue a metà campo per un buon periodo; poi è l’Alessandria a organizzare il proprio reparto offensivo e a partire come una furia. Al 17’ Fibbi scocca un forte tiro da pochi passi; Scaglioni para a mani aperte e Berruti di testa mira all’angolino. Il portiere spezzino con un gran salto può respingere ancora. Due tentativi di Costanzo frustrati irregolarmente da Bigando e al 27’ l’Alessandria coglie l’unico meritato punto della gara e, con questo, la vittoria. Da metà campo Berruti lancia Foglia il quale inganna la difesa spezzina servendo in profondità il minuscolo ma vivace Tossio; scatto e tiro fulmineo del centrattacco grigio, la palla scuote il soffitto della casa di Scaglioni. Il successo accende di speranza il cuore dei grigi i cui sforzi vengono moltiplicati, favoriti dallo scarso impegno degli spezzini. La ripresa non muta sembiante. Al 9’ angolo contro Spezia senza esito. Al 16’ Gordini, colpito da Bigando al viso, deve lasciare il campo: rientrerà al 21’ con l’arco sopracciliare incerottato. Al 34’ a Carapellese si presenta l’occasione di tentare il pareggio raccogliendo un allungo di Castigliano. Il tiro è impreciso e Roggero, sempre faticosamente, può evitare il punto. Allo Spezia si presenta ancora al 41’ l’occasione per modificare il risultato ed è su una candela provocata dal grigio Lacelli; Costanzo tenta la rovesciata a volo ma tre avversari lo chiudono letteralmente immobilizzandolo. (Euro Mantero, «Il Lavoro», 24 maggio 1943) Il risultato dell’incontro è giunto del tutto inatteso. È vero che esso si basava sull’impegno che gli spezzini avrebbero posto nel gioco ma francamente nessuno pensava ad una nuova sconfitta dei locali sia pure col minimo scarto. Lo Spezia è mancato all’attacco dove tutti i giocatori hanno in genere giocato con poca volontà e solo a tratti hanno dimostrato il loro valore. La mediana ed i terzini hanno invece giocato con molto impegno e ad essi si deve se la sconfitta non è stata più grave. Scaglioni ha difeso bene la sua porta, e la rete segnatagli è stata, in parte, una beffa della sorte. L’Alessandria ha giocato con decisione e volontà; Bigando, Foglia, Garbarino, Fibbi e l’instancabile Tossio sono stati i migliori. Le prime battute sono a favore dello Spezia che svolge un gioco sbrigativo e piacevole. Qualche incursione dei grigi dovuta specialmente a Fibbi non ha effetto per l’intervento dei terzini. Al 21’ due parate consecutive di Scaglioni su tiri di Fibbi e di Oppezzo. Poco dopo Costanzo è fermato nella sua azione da Bigando. Al 27’ Tossio segna: il pallone, mal parato da Scaglioni, urta la traversa e si insacca in rete. Al 32’ angolo contro Spezia senza esito. Quindi un breve periodo nel quale i grigi hanno l’iniziativa; poi lo Spezia riprende. Angoli al 41’ e al 44’ contro l’Alessandria senza esito. La ripresa si inizia con l’Alessandria stretta indifesa per il successo conseguito, ma lo Spezia pur lanciato all’attacco manca di precisione e d’incisività. Al 9’ angolo contro i locali senza esito. L’incontro prosegue in tono minore e solo a tratti si ha qualche spunto veloce di Tossio. Fra gli spezzini Costanzo al 22’ torna al centro. I grigi ora cercano di mantenere a tutti i costi il vantaggio e il loro gioco si fa ostruzionistico: affiorano anche numerosi falli non subitamente repressi. Al 32’ un passaggio di Costa che avrebbe potuto ristabilire la situazione non è raccolto per un soffio da Castigliano. Un tiro di Carapellese al 35’ è fortunosamente parato. Una lunga mischia al 39’ conseguente ad un tiro di punizione è risolta da Bigando. Altra pericolosa situazione sotto la porta dei grigi è troncata da Pochettini poco prima della fine dell’incontro che per quanto riguarda lo Spezia merita di essere dimenticato. La squadra spezzina portava il segno di lutto per la morte di Gennaro Santillo che fu per lunghi anni ottimo giocatore dello Spezia. La squadra locale mancava di Poli, sostituito da Persia; schierava Rossi, rientrato dopo lunga assenza. Nel corso della partita si è avuto lo scambio dei posti fra Gordini e Costanzo. Nella ripresa Castigliano ha giocato all’attacco mentre Coltella retrocedeva a mediano. Gordini, per un incontro con Bigando, è rimasto fuori campo per 7’. (Andrea Alfonso Mori, «La Gazzetta dello Sport», 25 maggio 1943) Domani alle ore 15,30 Una partita decisiva al Campo del Littorio VERSO LA SALVEZZA Come si attendeva, i grigi in netta ripresa hanno superato il difficile ostacolo ligure battendo di misura la sfortunata squadra della Spezia. I due preziosi punti hanno posto l’Alessandria in una posizione maggiormente salda e tutto lascia prevedere in un meritato salvataggio del buon nome sportivo delle casacche grigie. Alla Spezia la rete della vittoria è stata segnata da Tossio nel primo tempo e per tutto il resto della partita la nostra squadra ha fatto barriera per salvaguardare il prezioso vantaggio. Salda in difesa, dove Roggero, Bigando e Pochettini, calmi e sicuri, hanno fatto piazza pulita, la nostra squadra ha avuto nella mediana il reparto che si è assunto il compito maggiore e si è distinto Foglia, sicuro, preciso nel fermare gli avversari, intelligente nell’imbeccare il reparto d’attacco. Inesauribile Viano, il marinaio che è stato fatto segno a durezze da parte degli avversari. Novara ha giocato prevalentemente in difesa dimodoché il reparto sinistro dell’attacco è stato il più attivo. Sempre migliore l’intesa tra Rossi, Tossio e Fibbi, combattive le ali. L’ultima partita al Campo del Littorio Domani si giocherà sul nostro campo la partita di commiato, ospite l’Anconitana che domenica scorsa ha battuto il Modena e che, già allenata a giocare col clima caldo, costituisce un pericolo anche fuori sede. I grigi sono già stati scottati lo scorso anno dai marchigiani e affronteranno rincontro col massimo impegno per raggiungere la zona della salvezza. Il pubblico delle grandi occasioni sarà presente alla decisiva contesa per portare tutto il suo entusiasmo ed il suo incitamento. Il « forza grigi » deve spronare i nostri giocatori incessantemente; la posta è troppo importante e più difficile del prevedibile. Baloncieri, che raccoglie finalmente i frutti del suo lavoro, eccessivamente arduo perché non ha mai avuto a sua disposizione un normale nucleo di giocatori per gli allenamenti, spera di poter schierare i suoi ragazzi nella formazione migliore. («Il Piccolo», 29 maggio 1943) RISULTATI: [30ª giornata] Spezia-Brescia 3-4 (giocata il 16 maggio 1943) [32ª giornata] Anconitana-Modena 1-0 Brescia-Napoli 1-0 Fanfulla-Pisa 5-2 MATER-Pro Patria 3-2 (giocata il 22 maggio 1943) Padova-Novara 1-1 Siena-Savona 5-0 Udinese-Cremonese 2-2 riposa: Pescara CLASSIFICA: Brescia, Modena 41; Napoli 40; Pisa 36; Pro Patria 35; Spezia, Cremonese^ 32; Pescara 30; Fanfulla 29; Anconitana, Padova 28; Alessandria, MATER 26; Udinese 25; Novara 24; Siena 23; Savona^ 16. ^: una gara in più Il punto sul campionato Novità tra i cadetti IL BRESCIA HA RAGGIUNTO AL COMANDO IL MODENA L’Alessandria verso la salvezza? Il Brescia ha coronato il suo meraviglioso inseguimento raggiungendo al comando della classifica il Modena, battuto ad Ancona. E' questo l'avvenimento sensazionale della giornata di ieri, terzultima del torneo dei cadetti, avvenimento che rimanda alle due ultime tappe del campionato la risoluzione della faccenda della promozione, faccenda che solo qualche domenica fa, se vi ricordate, sembrava già liquidata. La giornata di ieri è troppo interessante nei risultati e nei riflessi della classifica perché non si riporti subito qui sotto e gli uni e l'altra. Risultati: Udinese-Cremonese 2-2; Siena-Savona 5-0; Fanfulla-Pisa 5-2; Mater-Pro Patria 3-2; Padova-Novara 1-1; Alessandria-Spezia 1-0; Anconitana-Modena 1-0; Brescia-Napoli 1-0. Classifica: Modena e Brescia p. 41; Napoli 40; Pisa 36; Pro Patria 35; Spezia e Cremonese 32; Pescara 30; Fanfulla 29; Padova e Anconitana 28; Alessandria e Mater 26; Udinese 25; Novara 24; Siena 23; Savona 16. Due 1-0, come vedete, sono serviti improvvisamente a rendere ultra appassionante questo finale di campionato agli effetti della promozione. Il Brescia, che ha realizzato ieri — impresa non comune — la sua undicesima vittoria consecutiva (non tenendo conto del pareggio conseguito sul campo dell'eliminato Palermo), attendeva al varco il Napoli. La posta per le « rondinelle » era troppo importante perché esse non s'impegnassero con tutte le loro forze al fine di batter il temuto antagonista. Ci sono riuscite, sia pure col minimo scarto (il -gol della preziosa vittoria è stato segnato da Romanini al sesto minuto della ripresa), ma ci sono riuscite E' quello che contava soprattutto. Quasi contemporaneamente, e cioè al 25' della ripresa, sul campo della sempre temibile Anconitana, un gol di Ratti rimandava sconfitto a casa il Modena proprio nel momento più delicato del torneo. Ora considerate la situazione. Battuto il Pisa, battuta la Pro Patria, battuto lo Spezia, a contendersi le due poltrone della promozione sono rimaste ormai, senza possibilità di sorpresa, Modena, Brescia e Napoli. Mancano due giornate al la conclusione del torneo. Il Modena ha forse il calendario più difficile perché deve ospitare domenica prossima il Brescia e poi andare a Napoli; il Brescia, a sua volta, dopo il non agevole viaggio a Modena, deve ricevere l'Alessandria e c'è da credere, anche se i « grigi » hanno assoluto bisogno di far punti per salvarsi, che la spunterà; il Napoli, infine, viene domenica ricevuto dall'Udinese — un'altra squadra che lotta affannosamente per la salvezza — ed ospita poi il Modena. Le partite di Modena di domenica prossima e di Napoli fra quindici giorni si presentano quindi, secondo ogni probabilità, come le decisive agli effetti della designazione delle due promovende. Se il Brescia riesce appena appena a pareggiare sul terreno dei canarini e se il Napoli vince sul Modena, (calcolando che il primo batta l'Alessandria e il Napoli pareggi a, Udine), il sacrificato 5 quest'ultimo. Ma potrebbe anche darsi che il Brescia perdesse a Modena ed allora tutte tre le pretendenti alla promozione si troverebbero a pari punti, cioè a quota 43. Si renderebbe allora necessario un torneo di qualificazione, torneo che non sappiamo come andrebbe a finire. Morale: tutte tre, almeno sulla carta, hanno le stesse probabilità di spuntarla. Sta a vedere chi, nell'attimo decisivo, saprà dimostrare una maggiore efficienza e una più tenace volontà. Nella zona di retrocessione la situazione non è meno interessante. L'Alessandria e la Mater hanno conquistato ieri due vittorie che avranno un considerevole peso sulla classifica. I grigi poi sono andati a vincere nientemeno che a La Spezia; ma occorre dire subito che i « bianchi » devono essere assai demoralizzati dopo le ultime loro disavventure. I pareggi dell'Udinese e del Novara (quest'ultimo sia pure in trasferta) non sono tatti invece per illudere eccessivamente le due squadre, che devono fare ancora di più se vogliono salvarsi. In conclusione la situazione è più imbrogliata che mai, seppure Mater e Alessandria, più quella che questa, possono dire già di avere... un piede al sicuro. Occorre aggiungere, però, che dopo i risultati di ieri, l'Alessandria ha da guardale tutt'altro che con cuore tranquillo alle partite di domenica con l'Anconitana e poi con il Brescia. Che proprio gli uomini di Baloncieri debbano... soffrire fino all'ultimo? (La Stampa - Mar, 24/05/1943)