Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1949/1950
Serie B
11-06-1950 - Giornata: 40 - Modena - Comunale


Modena FC - Alessandria US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 22. Marinelli M. [Mo] , 74. Bulgarelli S. [Mo] 77. Cipolla M.[A]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Gabbiani Mario, Scarrone Secondo, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Cipolla Manlio Italo, Dania Dino, Albertelli Lanfranco, Rawcliffe Frank, Soffrido Luigi Vittorio, Sotgiu Pietro All.: Flatley Albert; D.T. Carcano Carlo

Formazione avversaria
MODENA FC: Corazza; Menegotti, Braglia; Santunione, Diotallevi, Neri; Marinelli, Manenti, Giovetti, Bulgarelli, Cuoghi (II) Enrico. All.: Tortora Víctor.

Arbitro: Buratti Sandro (Milano)
Note
Angoli: 5-3. Spettatori: 382 paganti, incasso L. 176.500 Giornata calda e afosa, terreno secco. Inizio ore 16,00

Commento
IL MODENA IMPONE L'ALT AI "GRIGI": 2-1 «Sa quanti biglietti abbiamo venduto per questo incontro? Trecentottantadue… No, non mi sono sbagliato, trecentottantadue. L’incasso è stato di 176.500 lire. È un record in senso negativo…». Il cassiere aveva la voce amara. L’abbiamo lasciato al facile compito di controllare le matrici senza nemmeno chiedergli cosa c’era di vero nelle voci di uno spaventoso deficit del Modena. Trenta, quaranta, cinquanta milioni? Le cifre volavano in tribuna insieme alle notizie dei giocatori in vendita: Ghezzi richiesto da cinque o sei società, fra cui le due torinesi, Brighenti che forse andrà alla Roma, Diotallevi e Braglia corteggiati dai «signori dei trasferimenti». Informazioni non accertabili per ora. Il campionato di Serie B continua (purtroppo) e solo tra due giornate i dirigenti potranno affrontare la eterna lotta tra le necessità tecniche che vogliono la squadra forte e quelle finanziarie che spingono alla cessione degli elementi migliori. Il mondo del calcio è fatto cosi: anche il Modena ha i suoi difficili problemi. Ma ieri, dopo la partita, c’era chi stava peggio: gli alessandrini. Chiusi nei loro spogliatoi, si rivestivano in silenzio. Solo Arezzi continuava a rimpiangere quel tiro all’ultimo minuto che avrebbe potuto significare il pareggio e che invece… «Un caldo da morire – raccontava Arezzi – trentaquattro gradi all’ombra; si faceva fatica a respirare, il sole annebbiava le idee e toglieva ogni forza. Eppure, proprio sul finire dell'incontro, ho ancora trovato l’energia per piazzare uno scatto. Avanzo in area, scarto un terzino, passo ancora Neri. Ecco la porta che si presenta alla mira: alzo il piede… maledetto sasso! Una pietruzza grande come una noce fa rimbalzare male il pallone. Il tiro è finito a lato!». Arezzi aveva un nodo alla gola, mentre descriveva la sua disavventura verificatasi negli ultimi minuti di una generosa partita. Ma la colpa dell’insuccesso non è sua. È stato uno sbaglio far scendere in campo Rawcliffe, che da due mesi era inoperoso. Non è certo un attacco poco realizzatore come l’alessandrino che possa permettersi il lusso di mancare di un’unità. L’errore di Rawcliffe ha finito col pesare gravemente. Il primo goal, segnato al 16’ in fuorigioco da Manenti e annullato dall’arbitro, aveva dato l’allarme. I grigi erano partiti all’attacco, un pallone tirato da Sotgiu passò sotto il corpo proteso di Corazza, rotolando lemme lemme verso la rete; arrivò Neri di furia e riuscì a salvare. Ancora un tiro a lato di Albertelli, poi la bilancia passò decisamente in favore dei modenesi. Ventiduesimo minuto: Giorcelli si getta sui piedi di Giovetti per sventare una minaccia e tutti e due rotolano per terra. Lì vicino è Marinelli: il ragazzo non si lascia sfuggire l’occasione e festeggia il suo esordio in prima squadra segnando una facile rete. L’Alessandria avrebbe potuto pareggiare al 6’ della ripresa, ma la sfera calciata fortemente da Sotgiu andava a sbattere contro la traversa. Molti altri volonterosi e disordinati attacchi dei grigi non ottenevano miglior successo. Su un contropiede, anzi, Bulgarelli riceveva un allungo di Neri e da venticinque metri, improvvisamente, tirava diritto in porta; la palla a traiettoria tesa si infilava in rete a due dita dal montante. Nulla da fare per Giorcelli. Si era al 29’, i grigi testardamente cercarono ancora di reagire. Al 34’ Cipolla, ben lanciato da Soffrido, si infilava tra i difensori e in piena corsa spediva a segno a fil di palo. (Paolo Bertoldi, «Stampa Sera», 12 giugno 1950) Ha vinto la squadra che ha giocato con un briciolo di più di volontà e di combattività. Non per nulla nel Modena d’oggi facevano la loro apparizione, sia pure… in grave ritardo sul previsto e quando ogni velleità è irrimediabilmente compromessa, un paio di giovani, Marinelli e Cuoghi II, i quali con Giovetti hanno impresso un ritmo vivace e sciolto al gioco del quintetto d’attacco. Il primo di questi due giovani, anzi, metteva a segno la prima rete. Nelle retrovie, col rientrante Neri, il Modena non faceva molto a tenere a bada una disordinatissima Alessandria, nella quale Rawcliffe, apparso giù di corda, veniva presto spostato all’ala destra. Al 7’della ripresa Sotgiu colpiva la traversa. Riprendeva il Modena, che realizzava ancora con Bulgarelli. Sul finire Cipolla, che da mediano era passato a centravanti, lasciando il suo posto ad Albertelli, batteva Corazza. I migliori del Modena, Braglia (autore di un salvataggio in extremis a porta vuota nel primo tempo), Giovetti, Marinelli e Cuoghi II; dell’Alessandria: Gabbiani, Cipolla, Albertelli e Soffrido. (Mario Morselli, «La Gazzetta dello Sport», 12 giugno 1950) La squadra alessandrina ha perduto oggi sul campo del Modena una occasione più unica che rara di assicurarsi una vittoria infinitamente utile alla sua esausta classifica. I canarini, infatti, per ragioni del tutto contingenti, allinearono in campo una squadra di titolari e il resto di allievi e riserve. Con in più il rientro di Maino Neri dopo due mesi di inattività per infortunio. Nell’Alessandria, da segnalare la generosa ed encomiabile prestazione di un Arezzi intraprendente, di Cipolla ed il buon lavoro di tutta la difesa. Solo l’attacco, come già detto, è stato una delusione. Qualcosa di discreto si è visto nelle prime battute e alcune azioni sia dall’una parta che dall’altra facevano sperar bene. Ma poi il caldo soffocante ha ben presto smorzato tutti gli ardori, sicché la partita tirò avanti alla meno peggio e al 22’ i modenesi segnarono la prima rete. Al 36’ Soffrido offrì a Sotgiu il pallone del pareggio, ma l’ala sinistra passò indietro a… nessuno – ed era a quattro o cinque metri dalle rete – sicché l’azione sfumò. Nella ripresa è sembrato che l’Alessandria si scuotesse e puntasse con maggior decisione verso la porta di Corazza. Un primo tiro di Albertelli al 7’ venne respito fortunosamente da Corazza. Un minuto dopo un’azione perfettamente intessuta da Vitto, Soffrido, Arezzi e Albertelli offrì a quest’ultimo la possibilità di operare un bel tiro che Corazza deviò in calcio d’angolo fra pugno e palo. Ancora un tiro bruciante di Arezzi al 10’ poi gli attaccanti del Modena operarono nella zona avversaria con qualche azione di disturbo finché al 29’ Bulgarelli che era andato a far man forte alla propria difesa uscì col pallone al piede e attraversò tutto il campo. Arrivò circa a venti metri da Giorcelli e poi, visto che nessuno si decideva a ostacolarlo, fece partire un gran tiro che mandò il pallone ad insaccarsi in rete. Non per questo i grigi, o meglio buona parte di essi, si diedero per vinti e al 32’ Cipolla risolveva di prepotenza un lungo dialogo intessuto fra Albertelli, Dania e Soffrido. Più nulla da registrare fino alla fine, nonostante lo spostamento del pachidermico Rawcliffe all’ala destra. (Giuseppe Sogliani, «Corriere dello Sport», 12 giugno 1950) Domani ore 17.30 Spal-Alessandria QUASI ALLA CONCLUSIONE IL CAMPIONATO DI SERIE B Un appello del Comm. Moccagatta a giocatori e tifosi - Bisogna evitare la catastrofe Con la sconfitta di Modena i grigi hanno messo il piede nel baratro della retrocessione, poiché le partite che restano da disputare offrono scarse probabilità di salvataggio. Non si può dire che la sfortuna abbia tartassato i grigi nella partita contro i canarini, perché l’andamento dell’incontro ha offerto alla nostra squadra tutte le possibilità di poter giungere alla vittoria. Apatia, poca decisione nell’attacco ed incertezza in difesa hanno offerto al Modena la possibilità di realizzare due reti anche se la squadra ospitante contava cinque riserve nei suoi reparti. Non tocca a noi ricercare le cause della crisi alessandrina e registriamo anche la sconfitta del Modena, per pura cronaca. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 17 giugno 1950) RISULTATI: Catania - Vicenza 2-1 Cremonese - Siracusa 0-1 Fanfulla - Napoli 1-4 Legnano - Empoli 3-1 Pisa - Brescia 5-1 Pro Sesto - Livorno 2-1 Salernitana - Udinese 2-1 Spal - Arsenaltaranto 8-2 Spezia - Prato 5-1 Verona - Reggiana 2-1 CLASSIFICA: Udinese 58; Napoli 57; Legnano 54; Spal 53; Modena 48; Brescia 47; Spezia 46; Livorno 44; Pisa 40; Cremonese, Verona 39; Catania 38; Salernitana, Siracusa, Vicenza 37; Fanfulla, Reggiana 35; Alessandria 34; Empoli 33; Arsenaltaranto 30; Prato 26; Pro Sesto 13 MARCATORI: 30 gol: Bertoni Et. (Brescia); 22 gol: De Vito (Spal); 20 gol: Goldaniga (Fanfulla), Puricelli E. (Legnano); 19 gol: Colombi (Spal), Darin (Udinese), Masoni F. (Cremonese), Rawcliffe (Alessandria); 18 gol: Bartolini (Livorno), Micheloni (Siracusa), Quaresima (Vicenza), Scagliarini (Reggiana); 17 gol: Brighenti R. (Modena), Tavellin (Verona); 16 gol: Malavasi (Spezia), Molina G. (Legnano), Pozzo (Spezia). Il punto sul campionato Si era formata una corsa a tre per la conquista dei due posti disponibili a raggiungere la Serie A. L’Udinese, sconfitta a Salerno vide assottigliarsi ad un solo punto il vantaggio sul Napoli che espugnò Fanfulla: i partenopei ottennero la quinta vittoria nelle ultime sei gare con tre lunghezze di vantaggio sul Legnano che liquidò, con tre reti, la pratica Empoli. Dopo Pro Sesto e Prato anche l’ArsenalTaranto dovette abbandonare la Serie B dopo la rotonda e mai in discussione sconfitta incassata a Ferrara.