Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1949/1950
Serie B
04-06-1950 - Giornata: 39 - Legnano - Via Pisacane


Legnano AC - Alessandria US 4 - 1 (2 - 0)
RETI: 20. Molina (I) G. [Le] , 42. Puricelli H. [Le] , 47. Asti L. [Le] , 63. Puricelli H. [Le] 68. Dania D.[A]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Vitto Luigi, Scarrone Secondo, Arezzi Giuseppe, Bagliani Giuseppe, Pietruzzi Mario, Dania Dino, Albertelli Lanfranco, Pernigotti Luigi, Cipolla Manlio Italo, Sotgiu Pietro All.: Flatley Albert con D.T. Carcano Carlo

Formazione avversaria
LEGNANO AC: Longoni; Asti, Lupi; Colpo, Greco, Revere; Manzardo, Pravisano, Puricelli, Molina (I) Giuseppe, Mozzambani. All.: Innocenti Ugo

Arbitro: Bernardi Leonello (Savona)
Note
Infortunati al 10’ Colpo [L] e al 35’ Asti [L], schierati alle ali nella ripresa. Inizio gara ore 16.00

Commento
Il campionato di Serie B ha ancora problemi aperti LEGNANO-ALESSANDRIA: UOMINI CONTRO RAGAZZI 4-1 Uomini contro ragazzi: 4-1. Uno sguardo in casa dei cadetti. Due squadre di diversa potenza e di opposte aspirazioni: il Legnano spera ancora nella promozione, l’Alessandria tende invece alla salvezza. Legnano è vicina a Busto e lo spirito di rivalità fra le due città che l’appartenenza a serie diverse ha sopito, potrebbe riaccendersi qualora i lilla riuscissero a fare il gran salto. Che la Pro Patria sia lieta dell’ascesa legnanese non si può dire. Preferisce essere la sola grande squadra della plaga e se c’erano oggi dei bustocchi a Legnano, c’è da scommettere che facevano il tifo per i grigi. Ad ogni modo lo sforzo che ha compiuto e sta compiendo la squadra lilla per tornare ai fastigi di un tempo ora tanto lontano, è dei più degni di considerazione. Il campo è ancora quello di parecchi lustri fa e sarebbe certo inadeguato per incontri di maggiore importanza, ma la squadra ha un suo gioco robusto e sbrigativo e uomini di buona classe non mancano, per quanto si debba ritenere generalmente ingannevole il gioco che una compagine svolge sul proprio terreno e difficile diventi, in questo caso, una valutazione sicura. Comunque, oggi il Legnano ha battuto l’Alessandria in virtù di un gioco non tanto tecnicamente più nutrito quanto invece più deciso, più aggressivo e più forte. Il confronto atletico fra le sue squadre già lasciava prevedere come sarebbe andata a finire la lotta. I legnanesi avevano la meglio in quasi tutti gli scontri, dominavano nel gioco di testa, nove volte su dieci giungevano primi sulla palla. Più che soverchiata, l’Alessandria pareva intimorita. C’era un poco di ruggine fra le due squadre per via di un grave incidente, del tutto fortuito, occorso a Manzardo ad Alessandria, ed a noi è parso che la compagine grigia di fronte ad un pubblico più che avverso, ostile, ne sopportasse moralmente le conseguenze. Avvenne inoltre che Colpo, rimasto contuso in uno scontro con Albertelli, un ragazzo di esemplare correttezza, dovesse lasciare per qualche minuto il campo e, rientrandovi, non riuscisse più a sostenere il peso del suo compito di mediano laterale. Il pubblico, già poco conciliante, ebbe forse da questo sfortunato episodio la sensazione che gli undici ragazzi grigi, in gran parte piuttosto timidi, fossero degli energumeni, di modo che quella pressione morale che e fatale debba essere sopportata da una squadra che giochi in campo avverso finì col mettere addirittura in orgasmo la compagine ospite. Questo per quanto riguarda i fattori psicologici del gioco, ma c’era anche, e predominante, il fattore tecnico e agonistico. Mentre il gioco dei legnanesi faceva strada, quello dei grigi aveva sempre, per così dire, un carattere esplorativo. Tentava degli assaggi ma senza insistere troppo; un gioco abbozzato, un poco perplesso, titubante. Impossibile far breccia con un’azione così poco energica. Niente di più logico, quindi, che il Legnano cominciasse la vendemmia. Il primo gol dei lilla nasceva al 21’ da un centro di Pravisano dalla destra: Puricelli effettuava una rovesciata, Molina I al volo tirava in rete e sulla respinta del portiere riprendeva segnando questa volta senza rimedio. L’Alessandria ebbe allora alcuni minuti di riscossa e dette la sensazione di poter risalire lo svantaggio. Ma era un’illusione: al 34’, in seguito ad uno scontro fra Cipolla e Asti, a pochi passi dalla rete legnanese, quest’ultimo era costretto a lasciare il campo. Colpo, che era rientrato (al 18’) dopo otto minuti dì permanenza fuori campo, s’era intanto visto di nuovo costretto ad uscire per il riacutizzarsi del dolore, cosicché con l'uscita di Asti il Legnano veniva a trovarsi con soli nove uomini. Ma la superiorità numerica non riusciva ad essere sfruttata dai grigi; la grande mobilità dei lilla rimarginò le ferite della squadra, quasi non ci s’accorgeva che erano solo in nove. È da questo momento che noi fummo certi della vittoria legnanese; per dare a questa nostra certezza un appoggio concreto, venne al 42’ il secondo gol su un calcio di punizione battuto dal limite laterale dell’area, Pravisano deviava di testa la traiettoria della palla e Puricelli preveniva l’intervento del portiere segnando, pure di testa, a un passo dai pali. Fra Puricelli e la rete non c’era che il portiere: fuorigioco netto. Ma l’arbitro lasciò andare, i ragazzi alessandrini nemmeno se n’accorsero e il tempo fini col risultato di due a zero. Nella ripresa rientravano Colpo e Asti: il primo all’estrema destra, il secondo a quella sinistra. Dopo appena due minuti di gioco un’uscita malcerta di Giorcelli dava modo ad Asti di segnare, da fermo, il terzo gol: un vero infortunio del portiere di fronte ad un avversario che quasi non poteva muoversi. Ma i grigi questa volta non si persero d’animo; al 14’, su calcio di punizione battuto da Arezzi, Sotgiu mancava un’occasione estremamente facile ad un passo dalla rete. L’attacco alessandrino aveva delle sventagliate di gioco piacevoli ma era come un vellicamento a fior di pelle, un gioco denicotizzato, una dimostrazione più che un combattimento. Il comportamento dei lilla sprizzava invece energia, la falcata era possente, l’impeto gagliardo, lo spirito dominatore. Ecco perché vincevano: uomini contro ragazzi, volontà contro indecisione. Puricelli segnò il quarto gol al 18’ riprendendo il pallone respinto da Giorcelli su tiro di Manzardo; poi Dania, spostatosi alla sinistra, su centro di Albertelli, mandò nella rete legnanese l’unico pallone alessandrino, e qui la collezione dei gol fini. Restò in campo il gioco dei grigi che ora, approfittando del progressivo rilassamento legnanese che doveva accentuarsi sempre più, cominciava a prendere quota. S’è avuto insomma la conferma di quanto, a tratti, si era già visto prima: squadra dal gioco pulito quella dei grigi, con una certa fantasia nello sviluppo delle azioni e un istintivo ordine nello spostamento degli uomini, ma tutto come un saggio dimostrativo. Ci voleva altro contro la difesa legnanese. Dal quattro a uno la partita non si mosse più. Forse la sconfitta è un po’ dura e punisce in modo eccessivo la squadra alessandrina, ma certe volte, quando si perde, è meglio perdere grosso. Se ne ricava maggior profitto. (Ettore Berra, «Stampa Sera», 5 giugno 1950) L’Alessandria, nella vana ricerca di punti, ha giocato puntigliosamente e con molta decisione, ma il Legnano non si è lasciato sorprendere, e alla distanza s’è nettamente imposto, come ne fa fede il punteggio. Fra tanto accanimento, la squadra lilla ha fatto un po’ le spese degli ospiti alquanto duri, tanto da dover disputare buona parte del primo tempo in nove uomini per l’uscita di Colpo al 27’ e di Asti al 35’, entrambi colpiti duramente. Ma non è stato questo certamente che ha potuto diminuire la mole di gioco e la superiorità tecnica dei legnanesi, perché anche in nove uomini il Legnano è riuscito a segnare la seconda rete nel primo tempo, grazie ad una maggior precisione nel tiro a rete e grazie alla migliore impostazione di gioco, basato sulla velocità. L’Alessandria, malgrado l’ardore posto nella contesa, non è riuscita mai ad impegnar seriamente la difesa lilla; ha attaccato parecchie volte di contropiede, ma, se si fa eccezione per la rete di Dania e per un bel tiro di Cipolla nel primo tempo, parato con un magnifico volo dell’attento Longoni, l’Alessandria ha dimostrato di avere ben poche cartucce da sparare. Le reti lilla sono state frutto, invece, di una serie continua di azioni regolari e ben impostate dalla mediana e dalle mezze ali, oggi più che mai in giornata di vena. (Renzo Palmieri, «Corriere dello Sport», 5 giugno 1950) L’Alessandria ha dato subito battaglia e i suoi atleti si sono gettati nella lotta con una generosità veramente ammirevole. Un gioco fin troppo deciso, senza tanti fronzoli, che ha portato gli atleti a frequenti contatti e a commettere numerosi falli. Su questo binario gli alessandrini hanno trascinato lo stesso Legnano che è stato il primo a subirne le conseguenze. Infatti al 35’ del primo tempo il Legnano era ridotto a nove uomini. Al 10’ Colpo, uno dei migliori in campo, toccato duro da un avversario, era a terra dolorante: usciva, quindi, per rientrare al 18’ relegato all’ala sinistra, ma il riacutizzarsi del dolore alla gamba destra contusa lo costringeva a uscire nuovamente al 27’ del primo tempo e fino al riposo il Legnano veniva privato del suo apporto. Al 35’ anche Asti dovette uscire per un duro colpo allo stomaco in seguito a uno scontro con Cipolla e così il Legnano rimase in campo con soli nove uomini. Malgrado tante sventure, il Legnano riusciva a conservare il comando delle operazioni e a segnare nel primo tempo due belle reti. Nella ripresa gli infortunati Asti e Colpo rientravano in campo, ma relegati all’ala; i lilla rivoluzionavano i ranghi e il gioco ne risentiva; tuttavia il Legnano riusciva a raddoppiare il vantaggio, vivacchiando poi sul risultato e contenendo verso la fine i numerosi attacchi dei grigi che riuscivano a segnare. I gol: al 20’ una bella azione Pravisano-Puricelli dà a Molina un pallone prezioso: l’interno lascia partire un forte tiro che il portiere alessandrino respinge a terra; Molina riprende e segna a porta vuota. Al 42’, su punizione battuta da Manzardo, Pravisano raccoglie di testa e indirizza verso la rete, presso la quale è appostato Puricelli che corregge la traiettoria e sorprende il portiere segnando una bellissima rete. Ripresa: al 2’ l’improvvisata ala sinistra Asti segna la terza rete approfittando di un’uscita a vuoto di Giorcelli. Al 18’ una triangolazione Puricelli-Pravisano-Manzardo dà modo a quest’ultimo di tirare in rete; il portiere respinge debolmente e Puricelli, benché ostacolato da Bagliani, segna il quarto gol. Al 23’ su uno dei tanti attacchi per l’Alessandria, Dania segna la rete della bandiera. (Edgardo Palmieri, «La Gazzetta dello Sport», 5 giugno 1950) FORSE DOMANI A MDOENA IN SQUADRA SOFFRIDO E RAWCLIFFE Tutt’ora in lotta per la salvezza i “ grigi,, A Legnano i grigi hanno trovato un’imprevista ostilità da parte dei giocatori lilla, dei dirigenti e del pubblico in modo da dover giocare sotto un continuo insulto e la minaccia di invasione di campo. Ad aumentare il contegno scorretto del pubblico ha cooperato un incidente ad un giocatore avversario rimasto contuso in uno scontro con Albertelli. La squadra di Puricelli giuocava con la speranza di poter giungere alla Serie A ma non era il caso di voler pretendere ad ogni costo la vittoria adoperando armi tutt’altro che sportive e cavalleresche nei confronti della già dissanguata squadra alessandrina. La sconfitta di Legnano ha ricacciato l’Alessandria in quinta posizione e cioè nel gruppo delle retrocedende. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 10 giugno 1950) RISULTATI: Brescia-Napoli 1-5 Catania-Pro Sesto 1-0 Cremonese-Pisa 2-0 Empoli-Modena 2-0 Livorno-Spal 3-1 Prato-Salernitana 1-3 Reggiana-Siracusa 4-1 Udinese-Arsenaltaranto 2-1 Verona-Spezia 2-1 Vicenza-Fanfulla 3-1 CLASSIFICA: Udinese 58; Napoli 55; Legnano 52; Spal 51; Brescia 47; Modena 46; Livorno, Spezia 44; Cremonese 39; Pisa 38; Verona, Vicenza 37; Catania 36; Fanfulla, Reggiana, Salernitana, Siracusa 35; Alessandria 34; Empoli 33; Arsenaltaranto 30; Prato 26; Pro Sesto 11 MARCATORI 30 gol: Bertoni Et. (Brescia) 20 gol: Goldaniga (Fanfulla), Puricelli E. (Legnano) 19 gol: Darin (Udinese), De Vito (Spal), Masoni F. (Cremonese), Rawcliffe (Alessandria) 18 gol: Bartolini (Livorno), Quaresima (Vicenza), Scagliarini (Reggiana) 17 gol: Brighenti R. (Modena), Colombi (Spal), Micheloni (Siracusa), Tavellin (Verona) 15 gol: Molina G. (Legnano), Pozzo (Spezia) Il punto sul campionato L’Udinese vide avvicinarsi la promozione in Serie A con la vittoria ottenuta ai danni dell’ArsenalTaranto, terzultimo in classifica. Cinquina del Napoli in casa del Brescia, tripletta di Suprina. I partenopei ottennero la quarta vittoria nelle ultime cinque gare con tre punti di distacco dal Legnano che superò, in classifica, la Spal battuta a Livorno. Importante successo dell’Empoli che batté il Modena con l’autogol di Braglia e e Calichio. Retrocessione del Prato che venne sconfitto dalla Salernitana: mattatore della sfida Fiumini, autore di una doppietta.