Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
03-01-1943 - Giornata: 14 - Padova - Silvio Appiani


Padova AC - Alessandria US 7 - 3 (2 - 1)
RETI: 9. Santià E. [Pa] , 32. rig. Guarnieri (I) U. [Pa] , 49. Sacco A. [Pa] , 52. aut. Landolfi J. [Pa] , 54. Santià E. [Pa] , 55. Guarnieri (I) U. [Pa] , 62. Guarnieri (I) U. [Pa] , 80. Formentin S. [Pa] 7. rig. Viano A.[A], 65. Berruti F.[A]

Alessandria US Moro Giuseppe, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Gatti Mario, Viano Angelo, Pietruzzi Mario, Berruti Francesco, Fibbi Arrigo, Lacelli Francesco, Varona Pietro, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
PADOVA AC: Borgioli; Chinol, Landolfi; Freschi, Bortoletti, Pondrano; Formentin, Pozzo, Guarnieri (I) Umberto, Santià, Sacco. All.: Zamberletti Italo

Arbitro: Donati Aldo (Milano)
Note
Angoli: 6-4 Temperatura rigida, campo parzialmente innevato Inizio gara ore 14:30

Commento
Domani, ore 14.30 LO SPEZIA AL CAMPO DEL LITTORIO Domani gli aquilotti della città marinara che aleggiano alla vetta della classifica con un magnifico quoziente di reti che documenta la saldezza dei reparti e l’indomito spirito combattivo dei componenti la squadra saranno ospiti di Alessandria. Sarebbe stato desiderio degli sportivi alessandrini di poter opporre a tale avversario, una squadra nella pienezza della sua forma; purtroppo per un complesso di ragioni e nonostante la prodigalità dei nostri dirigenti la inquadratura dell’Alessandria non sarà la piu’ forte. C’è ancora troppo odore di infermeria m a nonostante ciò c’è anche con gli arti contusi i nostri giocatori intendono cancellare difronte al pubblico, contro la Spezia la secca sconfitta di Padova. La situazione dell’Alessandria dice che la sua sicurezza dipende dalle partite casalinghe qualunque sia la formazione della squadra comunque forte sia l’avversario. E’ nei periodi maggiormente critici clic si distinguono il valore e la fede ed in questo chi vive vicino ai giocatori, nonostante lo vicende negative, ha potuto constatare la ferma volontà di lottare per il buon nome del calcio alessandrino. Siamo certi che domani anche il pubblico saprà dare la dimostrazione del suo attaccamento con l’applauso e l’incoraggiamento continuo ai nostri giocatori. Ai grigi impegnati a tale dura prova del fuoco vada il cameratesco «in bocca al lupo». La squadra si è allenata mercoledì a Tortona dove ha segnato quattro reti, domani la sua formazione più probabile sarà la seguente: Moro, Bigando e Pietrasanta; Pietruzzi, Viano e Pochettini; Rosso, Arrigo, Lacelli, Foglia, (Varona), Orsi. (Il Piccolo, 09/01/1943) Che dire di questa partita così ricca di reti? Bisognerebbe intanto iniziare con le lodi alla prima linea padovana, che non devono essere poche, né condizionate, poiché se essa, quando ebbe sette reti all’attivo, abbandonò quel mordente che l’aveva fatta combattere così bene contro la non sempre ordinata difesa dei grigi e abbia continuato a premere senza più segnare, pure bisogna riconoscere che l’attacco dei concittadini è apparso nettamente trasformato dall’ultima volta che l’abbiamo visto, cioè da quando e ritornato Guarnieri. Certo che l’avere la squadra piemontese allineato quattro sostituti al posto degli ottimi titolari assenti ha pesato parecchio nei riguardi dell’economia della partita, comunque bisogna riconoscere che la prima linea patavina ha avuto oggi la sua beneficiata, come l’ha avuta dal lato della fortuna la squadra alessandrina, la quale ha respinto in tutti i modi i molti palloni e si è salvata troppe volte per il rotto della cuffia da situazioni pericolosissime (ad esempio un palo su rovesciata di Guarnieri e la respinta con le mani, non vista dall’arbitro, sul limite fatale nel primo tempo). Che cosa dire degli ospiti? Essi hanno tentato la rete e vi sono riusciti, su vere azioni, una volta sola: la terza. Gli altri due punti sono stati ottenuti per un rigore su fallo troppo severamente punito di Freschi su Viano e su allungo alto di Landolfi che Borgioli, spiazzato perché uscito di porta, si vide passare troppo alto sulla testa. Gli ospiti, bisogna riconoscerlo, hanno combattuto senza tregua e meritano perciò ogni lode perché hanno animato la partita e hanno minacciato più volte (di rado però pericolosamente) la rete concittadina. Del Padova bene difesa e mediana; non si può onestamente fare colpa a Landolfi della autorete, come non si può far colpa al portiere della rete di Berruti, dato che egli si era gettato ai suoi piedi rimanendo anche a terra colpito. Anche la mediana è andata bene, come di solito. La prima linea ha funzionato regolarmente intessendo azioni piacenti e pericolose, malgrado avesse un uomo nuovo, Sacco (un bravo a lui) e Pozzo che non è una mezz’ala, ma sa destreggiarsi in maniera ammirevole. Quanto a Guarnieri egli è stato l’anima dell’attacco: i punti, salvo i due rigori e l’autorete, sono scaturiti da azioni ben lavorate. In essa assieme a Guarnieri, Formentin e Pozzo hanno dimostrato l’attività più redditizia e questo senza diminuire per nulla il lavoro di Santià ancora impreciso nei tiri a rete e di Sacco. L’arbitro Donati è stato buono anche se alcune sue decisioni siano apparse severe. L’Alessandria allineava quattro riserve al posto di Garbarino, Rosso, Ghidini e Foglia. Il Padova mancava di Tombesi sostituito da Landolfi. Campo parzialmente coperto da un leggero strato di neve, ma con fondo in buone condizioni. Temperatura rigida. Non vi sono stati incidenti degni di nota. («La Gazzetta dello Sport», 4 gennaio 1943) PADOVA-ALESSANDRIA 7-3 Reti: Viano al 7’ su rigore, Santià al 9’, Guarnieri al 45’ su rigore, autorete Landolfi al 6’, Lanteri 9’, Guarneri al 10’ e al 17’, Berruti al 20’, Formentin al 25’. Arbitro: Donati. («La Stampa», 4 gennaio 1943) RISULTATI: Anconitana-Brescia 0-1 Cremonese-Napoli 1-0 Fanfulla-Pro Patria 2-2 MATER-Novara 0-0 (giocata il 1º gennaio 1943) Palermo-Pisa 1-1 Siena-Pescara rinviata al 25 febbraio 1943 Spezia-Modena 2-1 Udinese-Savona 5-2 CLASSIFICA: Pro Patria, Spezia 19; Brescia 18; Pisa 17; Napoli, Padova 16; Anconitana, Modena 15; Cremonese, Fanfulla 14; Novara, Udinese 13; Alessandria 12; MATER, Palermo 11; Pescara, Siena, Savona 9. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato Erano due le formazioni che occupavano la vetta della classifica dopo quattordici giornate. Il pareggio della Pro Patria opposta al Fanfulla aveva consentito allo Spezia, vincitore,di misura, nella sfida contro il Modena di agguantare i bustocchi in vetta alla classifica. Distanziate da una lunghezza dalla testa della graduatoria il Brescia che aveva vinto in casa dell’Anconitana. Le rondinelle occupavano la terza posizione. Il quarto posto era occupato dal Pisa che aveva pareggiato in casa del Palermo. Il Napoli era incappato in una giornata storta ed aveva perso la gara di Cremona. Goleada dell’Udinese ai danni del malcapitato Savona. Non si era giocata la gara Siena-Pescara.