Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1949/1950
Serie B
05-02-1950 - Giornata: 23 - Napoli - Vomero


Napoli AC - Alessandria US 4 - 0 (1 - 0)
RETI: 44. De Andreis [Na] , 74. De Andreis [Na] , 89. Morgia [Na] 76. aut. Vitto L.[A]

Alessandria US Giorgi Erino, Scarrone Secondo, Gabbiani Mario, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Bussetti Luigi, Dania Dino, Albertelli Lanfranco, Rawcliffe Frank, Soffrido Luigi Vittorio, Sotgiu Pietro All.: Flatley Albert con D.T. Carcano Carlo

Formazione avversaria
NAPOLI AC: Chellini; Delfrati, Soldani; Todeschini, Vultaggio, Gramaglia; Krieziu, Dagianti, Astorri, Morgia, De Andreis. All.: Monzeglio Eraldo.

Arbitro: Carpani Giuseppe (Milano)
Note
Infortunato all’87’ Giorgi [A], sostituito in porta da Albertelli. Angoli: 8-1. Spettatori: 16.000. Incasso: 4.000.000 lire. Giornata piovosa, terreno sdrucciolevole. Inizio gara ore 14.30

Commento
Sciogliamo subito ogni possibilità di equivoco. Il grosso punteggio non deve lasciare pensare a una grande prova del Napoli, né tanto meno a una resa a discrezione dei grigi. Il Napoli ha potuto aver ragione della fiera resistenza degli avversari soltanto sul finire del primo tempo e su tiro di punizione. Poi si è dovuto spremere per circa mezz’ora nella ripresa, per cavare il raddoppio da un’azione individuale partita in netta posizione di fuori gioco. Appena due minuti dopo circa sbocciava una disgraziatissima autorete e il quarto gol scaturiva da azione di calcio d’angolo in un certo senso agevolata dall’immaturità di Albertelli, che aveva dovuto prendere il posto del portiere Giorgi, trasportato negli spogliatoi al 42’ per un calcio ricevuto alla testa. i quattro gol: al 44’ fallo su Todeschini e punizione dal limite, il tiro di De Andreis, non forte ma insidioso, trova Giorgi spiazzato. E uno. Nella ripresa, al 29’ il colpo di clava per gli ospiti. La palla da Astorri finisce verso De Andreis, che scatta nettamente innanzi a un difensore avversario, quindi in posizione di fuori gioco. L’arbitro non interviene, malgrado lo sbandieramento del segnalinee. Giorgi esce senza convinzione e l’azzurro insacca con facilità nella rete incustodita. La depressione per la beffa subita gioca un brutto tiro ai grigi, che nemmeno due minuti dopo segnano… per gli azzurri la terza rete con la più spettacolare e classica delle autoreti (colpo di testa in tuffo di Vitto che folgora la rete a fil di palo). Al 42’ la quarta rete, su tiro di Morgia. (Arturo Collana, «La Gazzetta dello Sport», 6 febbraio 1950) POKER DEL NAPOLI ALL'ALESSANDRIA: 4-0 Non tragga in inganno il punteggio rotondo, né sembri esagerata l’affermazione che l’Alessandria è stata ancora una volta sfortunata. Basterà la storia delle reti per confermare quanto si è detto. La prima è venuta su un calcio di punizione dal limite provocato a una scivolata di Todeschini: con un tiro angolato De Andreis è riuscito a infilare la palla in rete. Il secondo punto segnato dal Napoli, sempre ad opera di De Andreis su passaggio di Krieziu e correzione di Astorri, era nettamente viziato da fuorigioco; la difesa grigia si è fermata in attesa del fischio dell'arbitro, che non è venuto, e quando Giorgi si è deciso per l’uscita era ormai troppo tardi. Pur tuttavia, l’Alessandria ha continuato ad attaccare, ma, alla mezz’ora, ha incassato il terzo punto su una girata di testa di Vitto, che ha indirizzato verso la propria porta il più insidioso e preciso tiro sul quale il tuffo dello stupefatto portiere nulla ha potuto fare. Al 41’, su passaggio dell’abilissimo Krieziu, è fuggito Astorri tutto solo: gli è andato incontro Giorgi, che ha evitato il punto ormai sicuro, ma è rimasto a terra tramortito e ha dovuto lasciare il campo. È stato cosi possibile al Napoli segnare un altro goal con tiro di Morgia, tiro che è entrato in rete a fil di traverso, nonostante il tentativo d’intercettamento dell’improvvisato portiere Albertelli. Il portiere dell’Alessandria Giorgi, pur migliorando sensibilmente, non è ripartito da Napoli con i compagni di squadra a puro titolo prudenziale; rientrerà in sede nella giornata di oggi. (Ugo Irace, «Stampa Sera», 6 febbraio 1950) Di fronte ad un punteggio così sonante come il quattro a zero ottenuto oggi dal Napoli sull’Alessandria tutti gli arzigogoli dovrebbero cadere per dare la stura agli elogi di rito in onore dei vittoriosi. Tuttavia non ci si tacci di eccessivo senso critico se affermiamo che questa partita Napoli-Alessandria è stata una partita molto strana, e che i meriti e i demeriti delle due squadre non vanno affatto misurati col metro della quaterna secca di palloni terminati nel fondo della rete alessandrina. Anche oggi, infatti, il quintetto partenopeo ha lasciato molto a desiderare nella fase conclusiva, rivelando qualche eccellente spunto nella manovra di accostamento. Con un Dagianti costantemente impegnato in un massacrante lavoro a metà campo (svolto però sempre con solerzia e sagacia tecnica) e con un Morgia che, dopo un inizio promettente ha denunciato molta lentezza nella sua azione, il quintetto azzurro in area di rigore avversaria praticamente si è ridotto ad un terzetto, in cui Astorri, messo sotto chiave da Vitto, ha avuto molti guizzi pericolosi, ma non ha potuto che raramente trovare il varco utile. Restano le ali: per la verità, Krieziu, su un terreno sdrucciolevolissimo, ha giocato un’ottima partita, ma il suo angelo custode, Gabbiani, non gli ha dato mai la possibilità di poter accingersi al tiro decisivo. Tuttavia Krieziu ha mandato al centro una quantità enorme di palloni, ha inscenato alcune fughe vertiginose che hanno sempre messo lo scompiglio nella difesa avversaria, ed è stato molto utile al reparto, del quale non ingiustamente spetta la palma del migliore. De Andreis, dopo aver sciupato con un tiro precipitoso un’occasione veramente d’oro al 13’ di giuoco, ha dato il «la» alla segnatura del Napoli con un magistrale tiro di punizione dal limite, e, sia pure in fuorigiuoco, ha tolto, con la segnatura del secondo gol, quell’incubo preoccupante di un possibile infortunio della difesa azzurra (in rapporto, naturalmente, allo stato del terreno) nelle frequenti azioni di contropiede dell’Alessandria. Ma, nel complesso, è un attacco, quello del Napoli, che non ancora riesce ad imprimere un ritmo di sicurezza a tutta la squadra, le cui basi difensive sono veramente solide e ben impostate, come è dimostrato dalla bellissima partita sfoggiata oggi da tutto il blocco mediana-difesa. Ancora una volta dobbiamo parlare di Todeschini, spettacolo di tecnica, stupendo artista e giocoliere impareggiabile, coordinatore e propulsore di tutto l’attacco che dalle sue azioni trae impeto, continuità e sicurezza. Al suo fianco Gramaglia si batte con grande sagacia, astuto, tempestivo ed accorto com’è. In terza linea le cose vanno sempre per il meglio. Vultaggio oggi aveva una questione d’onore da risolvere con l’inglese Rawcliffe, questione che datava dalla partita di Alessandria. Tranne una sola volta in apertura l’inglese – un giocatore che ha una visione di gioco meravigliosa e un senso del passaggio perfetto – non ha mai potuto varcare l’area proibita perché Vultaggio glielo ha impedito con una partita vigorosa, accorta e correttissima. Soldani ha sparato sempre a colpo sicuro e Del Frate dall’altra parte anche se talvolta tradito dallo stato del terreno ancora oggi ha messo in vetrina il suo gioco tutto impeto, tutto vigore e tutto tempestività d’interventi. Al 42’ della ripresa il portiere dell’Alessandria, Giorgi, in un tuffo temerario sui piedi di Astorri, lanciato sul gol, riportava una forte contusione addominale e lieve choc e doveva abbandonare il campo. La maglia di portiere era indossata da Albertelli. Nel corso della partita scambi frequenti di posto fra Rawcliffe e Sotgiu, cui facevano seguito, agli effetti del marcamento quelli di Vultaggio e Delfrati. («Corriere dello Sport», 6 febbraio 1950) FORZA GRIGI!! Occorre giocare con volontà e passione Anche il pubblico dovrà con il suo incoraggiamento contribuire alla salvezza della squadra La squadra grigia nelle due tappe nel meridione, per essere ligia alla tradizione, è tornata nuovamente sconfitta a largo punteggio. In entrambe le partite lo schianto è avvenuto nella ripresa. Le cause sono varie e la sfortuna non vi ha messo solo lo zampino ma tutte quattro le zampe, sta di fatto però, che le altre squadre sono sempre più in fiato e se anche subiscono espulsioni di giocatori, (vedi il Modena sul nostro campo) la combattività si moltiplica e la fiducia non si schianta. Se guardiamo alle squadre di Serie A, i giocatori si allenano tutti i giorni ad eccezione del lunedì, ma tra noi si protesta e si gioca a scaricabarile sugli allenatori se le gambe si piegano, il fiato si fa grosso ed il gioco di squadra va a catafascio. Non c’è più tempo da perdere, gli infortuni a catena, la precaria forma di qualche giocatore, la limitata dedizione di qualche altro hanno fatto sì che l’Alessandria è diventata una squadra materasso e basta guardare nella casella delle reti subite per convincersene. I giocatori dovranno impegnarsi con maggior sforzo di volontà, seguire con rapidità tutte le azioni di giuoco dei compagni e disturbare sempre gli avversari poiché i grigi, perduta la palla, si fermano a guardare il risultato delle azioni come se fossero degli spettatori. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 11 febbraio 1950) RISULTATI: Brescia-Modena 1-1 Catania-Livorno 0-0 Cremonese-Empoli 1-1 Fanfulla-Arsenaltaranto 4-1 Legnano-Spezia 2-0 Pisa-Salernitana 1-0 Prato-Siracusa 1-2 Reggiana-Vicenza 0-1 Udinese-Spal 4-2 Verona-Pro Sesto 2-1 CLASSIFICA: Udinese 35; Brescia* 30; Napoli* 29; Modena, Spal, Livorno 28; Pisa, Spezia 25; Legnano*, Cremonese 24; Salernitana 23; Vicenza* 22; Siracusa, Verona 21; Fanfulla 20; Catania, Reggiana 19; Empoli, Alessandria 17; Arsenaltaranto, Prato 15; Pro Sesto 7. : una gara da recuperare. *: due gare da recuperare. MARCATORI 15 gol: Bertoni Et. (Brescia), Brighenti R. (Modena), Goldaniga (Fanfulla) 14 gol: Masoni F. (Cremonese) 13 gol: Darin (Udinese) 12 gol: Malavasi (Spezia), Pozzo (Spezia) 11 gol: Colosio (Brescia), Conti U. (Livorno), Micheloni (Siracusa), Quaresima (Vicenza), Rawcliffe (Alessandria), Tavellin (Verona) 10 gol: Ciccarelli (Spal), Dalcerri (Fanfulla), De Vito (Spal), Giorgetti (Salernitana) Il punto sul campionato Sesta vittoria consecutiva per la capolista Udinese che si sbarazzò della Spal, quarta in graduatoria, con Darin, autore di una doppietta. Venne fermato sul pareggio il Brescia, secondo in classifica, dal Modena. Ne approfittò il Napoli, vittorioso contro l’Alessandria, che si portò ad un solo punto di distacco dalle rondinelle. Molina e Pravisano permisero al Legnano, seconda vittoria di fila, di sconfiggere lo Spezia. Con un gol di Trapanelli il Pisa si sbarazzò della Salernitana. Furono sconfitte le ultime tre formazioni che non mutarono la loro classifica.