Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1949/1950
Serie B
27-11-1949 - Giornata: 12 - Udine - Moretti


Udinese AC - Alessandria US 2 - 2 (1 - 1)
RETI: 35. Darin S. [Ud] , 53. Perissinotto G. [Ud] , 69. aut. Vicich O. [Ud] 19. Rawcliffe F.[A]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Scarrone Secondo, Guaschino Paolo, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Pietruzzi Mario, Dania Dino, Cipolla Manlio Italo, Rawcliffe Frank, Soffrido Luigi Vittorio, Sotgiu Pietro All.: Flatley Albert con D.T. Carcano Carlo

Formazione avversaria
UDINESE AC: Brandolin; Vicich, Martinis; Bergamasco, Feruglio, Snidero; Dalle Vacche, Perissinotto, Darin, Miniati (II) Athos, Farina. All.: Olivieri Aldo.

Arbitro: Valsecchi Luigi (Milano)
Note
Inizio gara ore 14:30.

Commento
L'ALESSANDRIA RISORGE SUL TERRENO DELL'UDINESE: 2-2 È stata una gran bella partita emotiva e avvincente anche se giocata su un terreno in disastrose condizioni per le abbondanti piogge. Particolarmente arduo si presentava il compito per gli alessandrini: la compagine friulana doveva riscattare la sconfitta di Modena, per poter riprendere, la marcia verso la promozione. Ebbene, i grigi hanno superato se stessi. Sembrava che il terreno pesante fosse loro alleato; hanno saputo tener testa ai quotatissimi avversari, dando a volte l’impressione di poter tenere in pugno la vittoria. Tutta la squadra sarebbe da elogiare senza distinzione alcuna, ma tuttavia non tralasciamo d’indicare i punti di forza dell’undici grigio: Giorcelli ha ben figurato, con alcune ottime parate; anche i due terzini si sono messi in luce, controllando efficacemente le due veloci ali bianconere; ma chi veramente ha impressionato è stato Arezzi, che si è trovato pienamente a suo agio sul terreno fangoso, dando prova di un’abilità non comune sia in difesa che a ridosso dell’attacco. Del quintetto di punta abbiamo ammirato il centravanti inglese Rawcliffe, ottimo nei lanci, sebbene il suo gioco sia improntato a un’eccessiva lentezza, e Sotgiu, pronto e scattante su ogni pallone. Sotto la guida dell’arbitro Valsecchi, rivelatosi nel corso dell’incontro un giudice non troppo convincente, le due squadre hanno iniziato a tutta andatura. Gli ospiti sono partiti all’impazzata, cercando di cogliere di sorpresa i bianconeri e, facendo leva sulla loro maggiore prestanza fisica, hanno rinserrato i locali nella loro area per una ventina di minuti. Al 19’, a coronamento di una forte e costante pressione, i grigi passavano in vantaggio con Rawcliffe, che segnava con un ben aggiustato tiro da una decina ai metri. Brandolin doveva, poi, farsi luce in due mischie con interventi di pugno. L’Udinese, fino alla mezz’ora non ha fatto vedere alcunché di notevole se non un’estenuante affannosa difesa, ma via via, col trascorrere dei minuti, sospinta a gran voce dal pubblico, si scrollava di dosso il primitivo torpore; accennando a rendersi, a sua volta, pericolosa. Ma solamente al 35’ il pareggio bianconero era cosa fatta: l’otteneva lo scattante Darin. che rovesciava prontamente in rete una perfetta centrata di Dalle Vacche. Ottenuto il pareggio, i friulani insistevano ancora, ma Giorcelli diceva di no due volte a fortissimi tiri di Dalle Vacche e Bergamasco. La ripresa vedeva i locali lanciatissimi nei primi minuti: essi all’8’ minuto segnavano la loro seconda rete con Perissinotto, che raccoglieva un passaggio di Darin a pochi passi dal portiere. L’Alessandria otteneva il meritato pareggio al 24’: lo sgusciante Sotgiu si liberava di Martini e crossava; sulla traiettoria veniva a trovarsi Vicich, che tuffandosi di testa per prevenire l’accorrente Cipolla, mandava il pallone a finire alle spalle del proprio portiere. L’Udinese si produceva poi in un violento serrate, ma il verdetto non mutava più fino alla fine. (Giulio Cressi, «Stampa Sera», 28 novembre 1949) Capita a volte di trovare anche tra le famiglie per bene chi fa e chi disfà, chi amministra bene e chi manda tutto a rotoli. Se dalla parte di chi fa ci mettete però Giorcelli, di chi disfà Vicich e di chi manda tutto a rotoli… il signor Valsecchi, vedrete come tutto calzi a pennello. È infatti su questi tre nomi che la partita s’impernia e vive il suo dramma. Un dramma che avrebbe potuto diventare commedia o tragedia e che finì con l’essere una farsa a danno della capolista. Non si può d’altro canto negare che i grigi alessandrini scesi al «Moretti» senza molte speranze, disputarono una partita intelligente e combattiva anche se tecnicamente inferiore a quella dei locali. Non è colpa loro infatti se il signor Valsecchi li beneficiò negando ai bianconeri una rete già fatta ed un evidentissimo rigore e se l’autogol di Vicich, bellissimo nella sua specie, li ha rimessi in parità. È una squadra che farà strada, questa Alessandria di Mr. Flatley! Sui bianconeri che hanno risentito non poco l’assenza di Civili e Zorzi ci sarebbe molto da dire; lasciamo però alle poche note di cronaca ogni altro commento. Al 1’ di gioco una cannonata di Bergamasco a fil di palo e poi un crescendo bianconero con azioni sciupata da Darin e Dalle Vacche. Si deve giungere però al quarto d’ora prima di registrare una puntata pericolosa dei grigi che si chiude con un debole tiro di Soffrido. È una pressione, questa, che senza essere eccessiva frutta però la prima rete per i grigi, opera di Rawcliffe che da due passi colloca facilmente in rete. Siamo al 19’. Scossa da questa rete attacca ora l’Udinese, ma al 21’ Brandolin deve uscire sui piedi di Cipolla per salvare un gol sicuro. Questa piega poco buona induce la «capolista» ad iniziare la sua azione «a rullo» che risulta però infruttuosa per le spettacolose uscite di Giorcelli, il migliore in campo. La rete viene però al 35’ con una bella rovesciata di Darin, a conclusione di una bella azione di linea. Fino alla fine del primo tempo nulla di particolare. Nella ripresa, dopo che al 6’ una rete di Farina fatta in maniera ineccepibile viene annullata, all’8’ il gol di Perissinotto, che di testa colloca in rete una palla pervenuta su punizione battuta da Bergamasco. Al 9’ azione Farina-Miniati e tiro al filo della traversa, poi al 21’ ancora una bella parata di Giorcelli su tiro di Farina. Due corner al 22’ contro l’Alessandria senza esito, quindi al 23’ l’autogol di Vicich che insacca irresistibilmente nel tentativo di liberare. Da questo momento è un incessante martellamento alla rete di Giorcelli che viene fatto dai bianconeri; è un susseguirsi di corner a favore dei locali, ma Giorcelli è sempre pronto a liberare la minaccia. Ci sarebbero stati anche due o tre falli passibili della massima punizione, ma il signor Valsecchi – come dicemmo – fu sempre contrario a concedere il rigore. Così la partita si chiude con un pareggio che torna a tutto onore dello squadrone grigio. (Tito Marcolin, «Tuttosport», 28 novembre 1949) «Nel giuoco del calcio, sovente la logica passa in secondo ordine…» dicevamo l’altro ieri nella presentazione delle partite della B. Ora, dopo i risultati della 12ª giornata, ci accorgiamo di essere stati molto vicini alla verità. Quando si parlava di un’Alessandria con le possibilità di pareggiare ad Udine, lo si diceva più per «sentimentalismo» che per vera convinzione. La classifica era contraria alla divisione di punti e segnava piuttosto una vittoria dell’ospitante. Invece i grigi, con un Giorcelli che fa stravedere, aiutati da Vicich che si esibisce in un capolavoro di… autorete, con un Rawcliffe che, criticato e non, in ogni partita segna il suo goal, se ne sono tornati ad Alessandria con un punto preziosissimo. E, al di fuori della rete regalata, l’Alessandria ha meritato di pareggiare: la difesa, con il trio Arezzi-Vitto-Pietruzzi (ne avevamo già parlato due domeniche fa), ha funzionato bene, è stata solida e, con Giorcelli, s’è rivelata il principale artefice del due a due. L’Udinese, dal canto suo, non ha deluso i suoi tifosi: i due goals di Darin e di Perissinotto si sono avuti dopo due azioni tecnicamente a posto e la squadra è stata all’altezza del suo ruolo di capolista. I friulani, però si sono trovati davanti ad un’Alessandria nuova, più sciolta, libera da quei difetti che tutti conosciamo; l’Alessandria, insomma, che hanno sognato Flatley e Carcano e che, ora, sembra si sia finalmente realizzato. L’Alessandria è adesso a 11 punti, alle spalle della Cremonese che domenica dovrà incontrare il pericolosissimo Modena. I grigi, per la 13ª giornata, incontreranno l’Empoli che, malgrado la bella vittoria sul Napoli (la prima del campionato), tiene sempre il fanalino di coda. È il momento buono per dar la scalata e per rinsaldare la posizione: coraggio, vecchia Alessandria! (Pierino Novelli, «l’Unità, 29 novembre 1949) Dopo il pareggio con la capolista Di SCENA DOMANI L'EMPOLI FANALINO DI CODA DELLA B Immutata la formazione dei “grigi,, Domenica, a Udine, il, pubblico ha avuto una simpatia particolare per il nostro Dania, che, tra il fango egli avversari, sgusciava fuori come uno scoiattolo e incominciò a chiamarlo “Cucciolo”: «bravo Cucciolo, forza Cucciolo». Però a un dato punto della partita, Cucciolo in area di rigore, solo, innanzi al portiere, fu caricato a tergo e mandato a guizzare nel fango come fosse stata una palla. Alla fine della partita il dr. Spalla entrò in campo per congratularsi con Giorcelli, che, dopo esser stato sottoposto a venti minuti di… lavori forzati, stava meritandosi gli applausi del pubblico udinese. Madido di sudore, sporco di fango e con le lacrime agli occhi, Giorcelli esclamò: «Non ho colpa se mi hanno segnato la seconda rete, però abbiamo vinto lo stesso». «No – rispose il dirigente grigio – abbiamo pareggiato (2-2) ma è un pareggio che vale una vittoria e te lo confermano gli applausi del pubblico». («Il Piccolo», 3 dicembre 1949) RISULTATI: Arsenaltaranto-Reggiana 1-3 Catania-Pisa 1-1 Cremonese-Verona 3-0 Empoli-Napoli 1-0 Fanfulla-Modena 3-3 Legnano-Vicenza 2-0 Prato-Livorno sospesa sull’1-0 al 47’ per impraticabilità del campo Pro Sesto-Brescia 2-6 Salernitana-Spal 1-1 Spezia-Siracusa 1-0 CLASSIFICA: Udinese 18; Brescia 17; Legnano 16; Livorno, Napoli, Spal, Spezia 14; Fanfulla, Pisa, Salernitana 13; Cremonese, Modena, Verona 12; Alessandria, Reggiana, Siracusa 11; Catania, Vicenza 10; Prato 9; Arsenaltaranto 8; Empoli, Pro Sesto 5. *: una gara da recuperare MARCATORI 13 gol: Bertoni Et. (Brescia) 9 gol: Brighenti R. (Modena), Micheloni (Siracusa) 8 gol: Goldaniga (Fanfulla) 7 gol: Ciccarelli (Spal), Colosio (Brescia), Conti U. (Livorno), Darin (Udinese), De Vito (Spal), Malavasi (Spezia) 6 gol: Pozzan (Verona), Rawcliffe (Alessandria) 5 gol: Dalcerri (Fanfulla), Giorgetti (Salernitana), Masoni F. (Cremonese), Parvis (Prato), Puricelli E. (Legnano), Santagiuliana (Vicenza), Tavellin (Verona) Il punto sul campionato Il Brescia approfittò del pareggio dell’Udinese contro l’Alessandria per portarsi ad un solo punto di distacco dai friulani grazie al roboante successo in casa della Pro Sesto: tre gol di Colosio, due di Bertoni e Simatoc per le rondinelle con la squadra di Sesto San Giovanni che fu agganciata dall’Empoli, in ultima posizione, alla prima vittoria in campionato, che riuscì a sconfiggere il Napoli. Il Legnano, in terza posizione, superò il Vicenza con le reti di Molina e Mozzambani. Spettacolo e gol a Prato tra i padroni di casa, con Parvis sugli scudi, e il Livorno. Terza vittoria consecutiva per la Reggiana che espugnò Taranto. Sei gol e pareggio finale tra Fanfulla e Modena.