Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
25-10-1942 - Giornata: 4 - Busto Arsizio - Bruno Mussolini


Pro Patria et Libertate USB - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 90. rig. Boniforti (I) A. [Pr] 75. Maccarino L.[A]

Alessandria US Moro Giuseppe, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Viano Angelo, Pochettini Mario, Tossio Ferrero, Fibbi Arrigo, Pietruzzi Mario, Foglia Mario, Maccarino Livio All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE USB: Favini; Gattoronchieri, Ivaldi; Crespi, Boniforti (I) Arturo, Crippa; Frossi, Colombi, Castelli (II) Giuseppe, Erba, Dondi. All.: Rigotti (II) Carlo

Arbitro: Venutti Sergio (Trieste).
Note
Tempo coperto con pioggia fine Inizio gara ore 14.30

Commento
A pochissimi secondi dalla fine si verifica un terzo fallo in area di rigore alessandrina (gli altri due non sono stati rilevati dall’arbitro). Batte la massima punizione il calmo Boniforti. Palla imparabile nel sacco della porta grigia. Pareggio. La sconfitta sarebbe stata un colpo troppo forte e parecchio ingiusto per la Pro Patria che, se non ha brillato per ordine e precisione, non è stata avara nel prodigarsi inchiodando a lungo nella propria area l’avveduta e guardinga Alessandria. I meriti migliori della Pro Patria sono affiorati nella prima parte del gioco: il palo respingeva un formidabile tiro di Colombi; Moro riusciva a bloccare svariati palloni insidiosi; gli attaccanti biancoblù per un nonnulla o per sfortuna mancavano più di un punto matura. In questo periodo l’Alessandria si reggeva magnificamente con un gioco di distrazione e di intercettamento bene organizzato e dettato da idee lucide. In questi primi 45’ la Pro avrebbe meritato un punticino. Poi, nella ripresa, il gioco sviluppato dai bustesi s’è fatto meno sodo e meno vivace, così ne hanno approfittato i grigi che con scorribande e azioni veloci, decise e ben congegnate, hanno messo in imbarazzo la zoppicante difesa bustese. Contrapposti i rispettivi meriti e naturalmente anche le lacune verificatesi, il pareggio calza benissimo anche se gli ospiti piemontesi imprecheranno alla disdetta. È vero che la Pro Patria ha agguantato in «zona Cesarini» il pareggio, ma è altrettanto vero che si è vista negata il rigore (10’ dall’inizio) che se trasformato avrebbe potuto porla in vantaggio. È ancora vero che la Pro non ha usufruito di un secondo calcio di rigore (35’ della ripresa) che le avrebbe potuto dare la possibilità di controbilanciare il punto realizzato da Maccarino che, liberissimo (dov’erano i suoi custodi?), imbeccato alla perfezione da Pietruzzi, sorprendeva il lungo Favini. Ma ecco le nostre impressioni. Premesso che i bustesi avrebbero meritato un punto anche senza la complicità del fallo di un giocatore alessandrino, si deve dire che non sono piaciuti. A cose buone ne ha fatto seguire altre negative. Se le cose vanno per il verso giusto, la squadra bustese, pur non giocando col libro alla mano, piace e soddisfa per le sue vigorose iniziative, per il suo slancio e per la sua caparbia insistenza. Ma se la sua supremazia rimane sterile e la casa degli ospiti rimane intatta, i cervelli dei giocatori bustesi ribollono, i nervi si arroventano e addio serenità. Così è capitato contro l’Alessandria. L’estrema difesa della Pro Patria non era nel suo giorno migliore. La mediana, in gamba nel primo tempo, è calata di tono nella ripresa. L’attacco è apparso diviso in due. A Castelli non sembra propizia l’aria di Busto: certo, si ambienterà, ma per ora è l’ombra del Castelli del Liguria. Sempre redditizio Frossi; spedito e preciso come non mai Dondi. Erba è un mediano e quindi come interno è un ripiego. Colombi, il frugolo vigevanese, numero 1 dei calciatori bustesi è un ragazzo in piena ascesa: alcune se azioni sono state coronate da ripetuti applausi. Anzitutto non prenderle: questo era certo la massima che ha indirizzato il comportamento ed il gioco dei grigi di Baloncieri. E se non ci fosse stato l’evidente fallo in area ed il tiro giusto di Boniforti, l’imperativo programma di «Balon» si sarebbe svolto con successo. È andata male per metà per un colpo della sorte, trovatasi certamente in imbarazzo quando la sconfitta per i bustesi sembrava cosa certa. L’Alessandria ha conquistato il pareggio per la zampata di Maccarino, ma se lo è anche meritato per il suo giudizioso gioco, sfoggiato da un manipolo di giovani che sotto la sapiente guida dell’ex nazionale si vanno giorno per giorno affiatando. Quadrato il gioco del terzetto difensivo; portiere d’avvenire Moro. Una prestazione mirabile l’ha offerta l’anziano Bigando, astuto e potente, ma col fiato e i garretti di un giovane di vent’anni. Più redditizio che spettacolare il lavoro offerto dagli instancabili mediani Viano, Pochettino e Vitto. L’attacco ridotto a tre per il saggio arretramento di Fibbi e Foglia, preposti a dare man forte alla linea-cerniera, non ha fatto complimenti quando si è trattato di lavorare qualche palla allungata dai camerati arretrati e quando intravide che la difesa bustese era sbilanciata. Fotografia dell’unici alessandrino: è una squadra con non comuni possibilità, bene guidata, piena di vitalità, intraprendente e sagace, destinata col passare del tempo a diventare ancora più redditizia e pericolosa. Tempo coperto, pioggia fine fastidiosa. Da rilevare l’atto inconsulto di Viano nei riguardi di Colombi. (Nino Avanzini, «La Gazzetta dello Sport», 26 ottobre 1942) La squadra locale, senza per questo voler diminuire il valore dei ragazzi di Baloncieri, è incappato contro il baluardo Moro, un portiere che, a qualità indubbie, aggiunge una dose di eccessiva fortuna. La prevalenza offensiva della Pro Patria, condotta per tutta la durata dell’incontro, è rimasta inconcludente. Il primo tempo si apriva con una bella parata di Favini su tiro dell’ala destra. Sollecita era la risposta dei bustesi che mettevano al lavoro Moro, il quale subito si esibiva in una bella parata su tiro bellissimo di Frossi. Al 10’ Crespi, su tiro di punizione genera una difettosa parata di pugno di Moro. Al 31’ Colombi sparava in porta, ma Bigando devia di testa. Nella ripresa pure con una mediana bustese un po’ sfasata (Boniforti), tuttavia l’iniziativa rimane sempre ai cerchiati. Al 29’ la palla previene a Pietruzzi, il quale vedendo Maccarino completamente libero passa, dando così modo a questi di segnare un’ottima rete su tiro raso terra. Rabbiose e altrettanto inconcludenti reazioni dei locali che fanno di tutto per segnare il pareggio. Ci riescono grazie ad un rigore tramutato in rete da Boniforti al 45’. Meritevole per tecnica e per intelligenza e per intelligenza di gioco è stato tra gli ospiti Bigando, mentre altrettanto encomiabile nella Pro Patria è stato Colombi. («Il Littoriale», 27 ottobre 1942) PRO PATRIA-ALESSANDRIA 1-1 I grigi, alla mezz'ora della ripresa, su di una delle loro poche discese in area bustese, hanno infilato la rete di Favini con un tiro di Maccarino. Solo allo scadere del termine i bustesi hanno pareggiato per un calcio di rigore tramutato da Boniforti. («La Stampa», 26 ottobre 1942) IL "PISA" AL CAMPO DEL LITTORIO Le speranze di un buon comportamento dei grigi contro la Pro Patria sono state deluse. La forte squadra bustese allo scoccare del novantesimo minuto si trovava in svantaggio di una rete segnata da Garbarino. La vittoria meritatamente conseguita dall’Alessandria doveva però essere frustata peggio che a Modena, quando era già un fatto compiuto. Infatti l’arbitro ha prolungato la partita di circa due minuti fintanto che ebbe luogo un ipotetico calcio di rigore. Calciata la punizione e rinsaccatasi la palla in rete, l’arbitro, sig. Venutti, ha fischiato la fine della partita. («Il Piccolo», 31 ottobre 1942) RISULTATI: Cremonese-Spezia 0-3 Novara-Napoli 0-0 Palermo-Fanfulla 3-0 Pescara-Brescia 1-1 Pisa-Modena 3-0 Savona-Anconitana rinviata al 19 novembre Siena-MATER 4-0 Udinese-Padova 1-1 CLASSIFICA: Spezia 7; Napoli 6; Brescia, Cremonese, Padova, Palermo, Pisa, Udinese 5; Alessandria, Novara, Pro Patria 4; Anconitana, Fanfulla, Modena 3; Savona, Siena 2; MATER, Pescara 1. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato LO SPEZIA BALZA SOLO IN TESTA ALLA CLASSIFICA La bella prova del Novara contro il Napoli e il quarto pareggio consecutivo dell'Alessandria Lo Spezia, il «rullo compressore» della Serie B, si è spiegato un'altra volta. Sceso sul campo della Cremonese, vale a dire della squadra-rivelazione di questo campionato che, per aver infilato una serie di inattese affermazioni, viveva in Uno stato di quasi euforia, vi ha seminato... la strage: 3 a 0. In questo modo gli uomini guidati da Ottavio Barbieri, per effetto anche dell'inaspettato 0-0 del Napoli a Novara, sono balzati soli in testa alla classifica, conseguendo la terza vittoria consecutiva, di cui-due esterne; e in tre partite hanno realizzato la bellezza di 10 reti non Incassandone nemmeno una. Che - dire - di, questi... terribili «aquilotti»? Indubbiamente la squadra « bianca » è la migliore del lotto, almeno in questo agitato e sorprendente inizio di campionato, e merito, pienamente il posto che occupa. Essa è l'unica che fin dal primo momento (l'1 a 1 in casa con il Pisa ai spiega ora osservando il magnifico comportamento del nero-azzurri, ieri vincitori del Modena con un secco e inequivocabile 3-0) si è dimostrato a posto, sicura di sé, perfettamente registrata in ogni reparto. Al suo passivo sta soltanto il fatto che finora non ha avuto un calendario granché difficile; la sua prima partita d'impegno, in fondo, fu quella di ieri. L'ha superata di slancio, come' s'è visto, dominando quasi costantemente un'unità improvvisamente smontatasi al primo gol spezzino, un'unità in giornata nerissima. La Cremonese si è bruscamente svegliata da un roseo sogno, ma vogliamo credere si riprenderà. In quanto allo Spezia l'attendiamo per domenica contro la fiera Udinese, un'altra squadra che va forte. E lo giudicheremo definitivamente quando avrà affrontato i grossi canori del Girone., Del resto, Ieri, fra i risultati a sorpresa non c'è stato solo quello di Cremona. Nel quadro della giornata, spiccano i già citati 0-0 di Novara-Napoli e a-0 di Pisa-Modena, e poi l'1-l di Pescara-Brescia, il 4-0 di Siena-Mater e il 3-0 di Palermo-Fanfulla. Stupisce, nella partita pescare se, più che l'affermazione degli uomini di Ferrerò, 1 quali, dopo tre giornate nere, dovevano logicamente puntare alla conquista almeno dì un prezioso punticino, la scialba prova del .-Brescia e soprattutto della sua linea di attacco, più che mai sterile. Pensate che in quattro giornate gli avanti azzurri hanno segnato appena 2 reti; è vero che, pur non segnando, il Brescia si trova a quota 6 a immediato contatto con le vedette del girone, ina ciò non basta. La -Attoria, del Siena invece dice che la compagine toscana si è assestata «che la Mater, ad onta del « sistema» non sa rendere. H Pisa, dopo le brillanti prestazioni passate, ha dato una nuova convincente conferma delle sue possibilità, attuali. L'Innesto del nuovo acquisto Barbon al comando della prima linea si è palesato di efficace rendimento proprio di fronte alla squadra che prima Barfcon aveva nelle sue fila. Il Modena è inspiegabile: con tutti gli uomini che possiede non riesce a ingranare .e soprattutto non riesce a convincere. Ieri si è difeso bene, ha attaccato a,fondo anche, ma senza mordente, senza convincere. E' questo, del resto, a quanto pare, Il destino dei cosidetti Squarotti della Serie B. Abbiamo visto il Brescia e il Modena. Anche il Napoli e 11 Padova non hanno fatto granché meglio. Il primo ha cozzato contro un Novara fresco, volitivo, che ha attaccato con coraggio, ha avuto un calcio di punizione parato;., da un palo e un gol di Molina annullato dall'arbitro, per inesistente carica al portiere. Da l'impressione, il Napoli, di mancare tuttora di consistenza. Invece il Novara, che ieri si giovava del rientro di Mainardi all'estrema destra e che ha adottato il lodevole sistema di non mutare la formazione, di partita in partita migliora di domenica in domenica. Ci sbaglieremo, ma sarà un attore-di primo piano del torneo. n Padova, a sua volta, ha dovuto dividere la posta (1-1-) sul campo di quell'Udinese che, senza chiasso, si fa minacciosamente sotto alle vedette. Manca anch'essa di convinzione, di fiducia in se stessa la compagine bianco-rossa? Mah. Certo finora non ha combinato molto e si trova a dover risolvere diversi problemi di inquadratura. Il Fanfulla, dopo la sonante vittoria sul Siena, ha conosciuto una dura sconfitta a Palermo. Si può parlare di sorpresa fino ad Un certo punto perché i rosanero, sul loro campo, è arcinoto sanno farsi valere. Solo ci si aspettava un punteggio ' meno netto. L'ultima nota della giornata (Savona-Anconitana è stato rinviato) vogliamo riservarla all'Alessandria che è andata a pareggiare (1-1) sul, terreno di Busto Arsizio. E’ un risultato notevole perché conosciamo la forza della Pro Pallia in casa propria, ma ci preoccupano questi pareggi a ripetizione (il quarto in quattro partite) dei grigi. Evidentemente l'attacco non funziona ed infatti anche ieri si è allineato in formazione di ripiego. Baloncieri lotta con la mancanza di uomini. Ma se si pone attenzione d'altra parte al fatto che l'Alessandria ha affrontato finora Modena, Napoli Novara e Pro Patria senza lasciarci le penne, si deve elogiare questa salda squadra piemontese, che tiene fede alle promesse. Verrà anche per essa il primo successo e forse molto presto (La Stampa - Mar, 26/10/1942)