Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1952/1953
Serie C
15-03-1953 - Giornata: 25 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Toma Antonio Maglie US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 38. Bey C.[A], 71. Bey C.[A]

Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Vitto Luigi, Generani Renzo, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bey Carlo, Mazzucco Ezio, Testa Luciano, Tagnin Carlo, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
MAGLIE A. TOMA US: Danelutti; Tresoldi, Iacovazzo; Seghedoni, Giorgino, Francesconi; Tarantelli, Nesti, Fontanesi (II) Carlo, Checchetti, Martire. All.: Quario Carlo Alberto.

Arbitro: Raule Lino Oreste (Roma)
Note
Angoli: 4-2. Spettatori: 5.000. Giornata fredda e ventosa, terreno secco.

Commento
Un vento gelido ha soffiato per tutta la durata della partita al Moccagatta, disturbando sensibilmente le azioni delle due squadre. Abbiamo però avuto la sensazione che anche senza il fattore atmosferico nessuna delle due compagini sarebbe riuscita a sviluppare temi di gioco degni di qualche rilievo. L’Alessandria ha perduto in questi ultimi tempi molto della sua bella baldanza e sicurezza in campo e molti dei suoi uomini appaiono stanchi, sfasati e in declino di forma. Il rientro di Mazzucco, che a giudizio di molti doveva rappresentare il toccasana della prima linea alessandrina, è valso poco in quanto ancora una volta abbiamo constatato negli uomini di punta mancanza di mordente e d’incisività. Solo a metà campo l’Alessandria manovra con chiarezza di idee, ma nell’area di rigore avversaria tutto si annebbia e tutto il costrutto precedente viene sciupato da passaggi imprecisi e intempestivi. La vittoria odierna dell’Alessandria porta due nomi: Bey e Danelutti. L’infelice giornata del portiere del Maglie e l’astuzia della veloce ala destra grigia hanno fruttato all’una la sconfitta, all’altra il successo. Con un portiere in normali condizioni, il Maglie quasi certamente avrebbe costretto i padroni di casa alla spartizione della posta. Con questo non intendiamo dire che il Maglia abbia disputato una gara migliore dell’Alessandria. Ciò escluso, diremo che i suoi nove uomini racchiusi in difesa per ben 45’ confermano il volume di gioco svolto. Comunque la prestazione di Giorgino, Iacovazzo e Seghedoni è stata efficace e in certo qual modo redditizia, mentre non possiamo dire la stessa cosa per Bussetti, Masperi e Generani. Appena fischiato l’inizio, i grigi, favoriti dal vento, attaccano la rete dei giallorossi e al 15’ Savoini sfiora il successo. Al 38’ il primo infortunio di Danelutti: raccolta la palla dal fondo campo, anziché calciarla la passa con le mani a Tresoldi; questi sta per raccoglierla, quando sopraggiunge velocissimo Bey, il quale gliela soffia e a porta vuota segna la rete. Nella ripresa i giallorossi si lanciano decisamente all’attacco e l’Alessandria deve lottare a denti stretti per arrestare Martire, Fontanesi e Nesti scatenati. Al 6’ Martire, solo davanti a Borriero, sbaglia nella precipitazione il facilissimo bersaglio. Ancora due calci d’angolo contro i grigi; quindi al 26’ azione ben congegnata dei padroni di casa. Savoini impegna con un forte tiro Danelutti; la palla sfugge dalle mani del portiere e Bey pronto la colloca in rete. La partita è decisa e le due squadre limitano il loro gioco a metà campo fino alla fine. Buono l’arbitraggio. (Romolo Vite, «La Gazzetta dello Sport», 16 marzo 1953) BEY MIGLIORE ATTACCANTE IN ALESSANDRIA-MAGLIE: 2-0 I grigi sono tornati alla loro miglior formazione con Mazzucco, rientrato dopo due mesi di assenza, a interno destro e Generani a mediano laterale. Tuttavia la compagine non ha marciato colla sicurezza e la decisione che era lecito attendersi come reazione al mezzo infortunio di domenica scorsa col Molfetta. L’Alessandria ha attaccato, è vero, con instancabile lena, ha rinserrato, specialmente noi primo tempo, il Maglie nella sua metà campo, costringendolo a un duro lavoro di rottura, ma in complesso sono mancate quelle azioni travolgenti intessute da Tagnin e sviluppate dai compagni di linea: Testa è rimasto a volte tagliato fuori dal vivo della lotta, Mazzucco è ancora in fase di assestamento dopo la lunga inattività. In conclusione il più intraprendente è stato il piccolo Bey, artefice delle due reti alessandrine. Il Maglie si è difeso con decisione, ha lottato a lungo nella ripresa quando, favorito anche dal vento impetuoso, ha assunto il comando delle azioni, ma giunto al momento di concludere, ha smarrito la giusta direttiva; tutto il suo lavoro di preparazione è crollato per i decisi interventi di Borriero e di Vitto soprattutto, apparso il miglior uomo in campo. Vivace inizio dei grigi con nutriti attacchi alla rete degli ospiti, che si protraggono per oltre mezz’ora dando luogo ad arroventate mischie sotto la rete dei pugliesi. Tagnin e Mazzucco si producono in belle azioni offensive per tre volte consecutive, al 20’, al 22’ e al 26’, il Maglie è costretto in angolo. Al 38’ ecco la prima azione risolutiva. Sulla rimessa del portiere, l’intraprendente Bey toglie la palla a Iacovazzo sulla linea dell’area di rigore, procede veloce per pochi metri e segna a porta vuota. Nella ripresa il Maglie si lancia all’offensiva. Al 3’ Tarantelli tutto solo manda a lato a fil di palo; due minuti dopo l’ala sinistra Martire è solo a cinque metri da Borriero e il tiro è nuovamente sbagliato. Poi un calcio di punizione effettuato dal mediano sinistro Francesconi fallisce ancora il bersaglio. L’Alessandria è nuovamente costretta in angolo ma gli attaccanti pugliesi non hanno saputo approfittare dell’occasione favorevole. Al 26’ l’Alessandria si riscuote: Tagnin serve in profondità Savoini che sferra un potente biro, il pallone, calciato con molto effetto, scavalca il portiere e viene sospinto in rete da Bey sopraggiunto in velocità. Si ha ancora un risveglio offensivo del Maglie con un magnifico tiro di Seghedoni parata magistralmente da Borriero, poi una violenta pallonata all’addome lascia a terra dolorante il portiere pugliese batte tutti, che però si riprende in tempo per svernare un ultimo insidioso tiro di Testa. E su questa nuova azione degli attaccanti grigi si conclude la gara. (Giovanni Camagna, «Stampa Sera», 16 marzo 1953) Due infortuni al portiere sono costati la sconfitta agli ospiti i quali, nettamente dominati nel primo tempo anche per l’ostinato persistere nel mantenere uno schieramento difensivo, sono passati nella ripresa alla riscossa, favoriti dal vento a volte impetuoso, senza però segnare neppure quando Martire, Tarantelli e Seghedoni sono venuti a trovarsi in eccellente posizione. L’incontro è stato tenacemente conteso e accanito, ma meno pregevole per qualità di gioco e per temi stilistici del previsto, malgrado che l’Alessandria abbia schierato in campo la sua migliore formazione con Mazzucco, rientrato dopo due mesi di assenza, e con Generani. Il Maglie si è battuto bene in difesa a parte la duplice fatale pecca di Danelutti, è apparso solido e duttile nella mediana, ma è mancato completamente all’attacco, nonostante abbia profuso tesori di energie e di volontà che si sono esauriti nel momento conclusivo dell’azione pregevolmente svolta a metà campo. I grigi hanno vinto senza eccessivamente convincere. La maggiore esperienza e la prudente tattica hanno comunque loro permesso di conquistare un’altra vittoria preziosa per giungere alla Serie B. («Corriere dello Sport», 16 marzo 1953) PARTONO STAMANE I GRIGI PER EMPOLI La formazione resterà immutata Il confronto con le squadre pugliesi Molfetta e Maglie si è chiuso all’attivo per l’Alessandria, con 6 punti su 8. Nelle partite di andata i grigi avevano vinto a Molfetta e pareggiato a Maglie; in quelle di ritorno hanno vinto col Maglie e pareggiato col Molfetta. In entrambe le partite la nostra squadra è scesa in campo col reparto destro tentennante, prima con l’innesto di Pietruzzi e Benzi, e domenica col rientro di Generani e Mazzucco non ancora in piena efficienza. Il Maglie applicando la tattica del «catenaccio», ha bloccato il nostro centrattacco dando l’impressione di poter mantenere inviolata la rete di Danelutti; ma Bey, visto che l’attacco grigio, pur giocando all’offensiva, stava sempre fuori dell’area di rigore, pensò di risolvere la partita giocando d’astuzia, ed all’altezza dell’interno destro riuscì a carpire al terzino avversario la palla passata al portiere, ed a realizzare la prima rete per i grigi. Nel secondo tempo ancora Bey concludeva un’azione del reparto sinistro mettendo al sicuro l’intera posta. Tra i migliori in campo Vitto e Bagliani, anche se i mediani laterali non sono stati all’altezza del loro valore. Tagnin ha scorribandato troppo, esaurendosi in sgroppate non molto redditizie. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 21 marzo 1953) RISULTATI: Livorno-Empoli 3-1 Mantova-Arsenaltaranto 0-1 Pavia-Pisa 1-0 Piacenza-Molfetta 2-2 Reggiana-Vigevano 4-0 Sambenedettese-Lecce 2-0 Stabia-Parma 2-0 Venezia-Sanremese 2-1 CLASSIFICA: Pavia 40; Alessandria 36; Arsenaltaranto 32; Parma 29; Livorno 27; Empoli 26; Venezia, Piacenza 25; Lecce, Maglie, Sanremese 23; Mantova, Pisa 22; Molfetta, Sambenedettese 21; Reggiana 20; Stabia 18; Vigevano 15. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato Terza vittoria consecutiva del Pavia che, di misura, aveva battuto il Pisa. Terza affermazione consecutiva per l’ArsenalTaranto che aveva espugnato, di misura, Mantova. Colpo della giornata la vittoria dello Stabia contro il Parma che aveva permesso ai campani di staccare il Vigevano, distanziato di tre punti, ultimo in classifica, sconfitto a Reggio Emilia. La Sambenedettese aveva colto un’importante successo, in chiave salvezza, contro il Lecce. Prezioso pareggio del Molfetta in casa del Piacenza.