Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1948/1949
Serie B
05-12-1948 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Spezia AC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 24. Sotgiu P.[A]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Scarrone Secondo, Guaschino Paolo, Bussetti Luigi, Borgogno Angelo, Corradini Vittorio, Soffrido Luigi Vittorio, Bassi Luigi, Pietruzzi Mario, Tosi Luigi Domenico, Sotgiu Pietro All.: Flatley Albert

Formazione avversaria
Spezia: Fabbri Enzo; Moretti, Pramaggiore; Troiano, Mocca, Bragoni; Becagli, Gambino, Zordan, Pozzo, Costa All.: Macchi Alberto

Arbitro: Bergomi Bruno (Milano)
Note
Spettatori: 5.000. Angoli: 9-1. Terreno ottimo Inizio gara ore 14.30

Commento
Racconta il Corano di due pellegrini in viaggio nel deserto verso la Mecca. Sfiniti dalla stanchezza e riarsi dalla sete, si erano accasciati nelle anfrattuosità di un «uadi»: pochi sorsi d’acqua risonavano ancora nelle borracce. Preoccupato di rimanerne privo del tutto, uno dei due inumidiva soltanto le avide labbra, aspettando la misericordia di Allah. L’altro, ancor più stremato del compagno, raccolse un attimo le superstiti energie, poi ingollò d’un colpo il liquido prezioso e rianimato riprese, perduto per perduto, la marcia. Così fu che proseguendo guadagnò poco appresso il pozzo di un palmeto sperduto, poté rifocillarsi e condurre a termine il viaggio intrapreso. Dell’altro, con una fiaschetta non ancora vuotata, la sabbia ricoprì un corpo che la morte colse inchiodato alla duna. Questa storia si è un po’ oggi ripetuta coi nostri due pellegrini, Alessandria e Spezia, entrambe assetate di punti. Nell’alvo antico dello zero a zero entrambe si sono gustate un pezzo indecise. Poi i grigi attinsero d’un sorso la poca linfa residua della volontà e della decisione spremendola dai ventricoli di un cuore inaridito dalle vicissitudini e dallo sconforto e così si gettarono a corpo perduto sulla pista di Fabbri: ed ecco al 24’ l’oasi col piccolo pozzo di un goal. Lo scoprì Sotgiu, superati due avversari con un secco tiro a… fil di duna sulla desta del portiere; assolto Fabbri parzialmente coperto da compagni ed avversari. Fu propria un’iniezione endocardiaca di adrenalina questa per gli alessandrini: ripresero forza e soprattutto fiducia riuscendo a imbastire, la ripresa specialmente, azioni sovente brillanti fino a chiudere in bellezza verso la Mecca del 90’. Non ci ha fatto veder molto, intendiamoci, questa povera Alessandria, rabberciata come la tuta d’un Arlecchino, ma di fronte alla loro caparbia volontà di riscossa sublimata dal momento psicologico bisogna togliersi il cappello. Bravissimo Giorcelli, un gladiatore Borgogno, encomiabile Pietruzzi nell’insolito ruolo per quanto fece e soprattutto tentò. Sotgiu è sempre quella bella freccia guizzante che qualcuno a Genova deve rimpiangere. Lo Spezia ha commesso un grosso errore: supinamente orientato sullo 0-0 del fischio d’inizio, ha fatto troppo affidamento sulla solidità di una retroguardia apparsa oggi tutt’altro che insuperabile. Tarpatesi in tal guisa le ali è stato colto dalla rete di Sotgiu in una fase abulica da cui non ha saputo evadere. La molla le è mancata ed il torpore nel deserto è, come in montagna, sempre fatale. Mi direte che molto ha lavorato Giorcelli, molte le occasioni a portata di mano, è vero, ma anche a questo riguardo non si può sottacere che si tratta quasi sempre di colossali regali degli alessandrini e che ben poco ha finito col fare lo Spezia di suo. Scricchiolante nel debuttante Moretti, un allievo chiamato in causa dagli infortuni, con Mocca non perfettamente registrato, ed un Bragoni non spaesato dai continui cambiamenti di ruolo, la difesa spezzina è stata innumerevoli volte presa di infilata e buon per lei che il minimo grigio era chissà dove! Il signor Bergomi con un compito reso elementare dalla correttezza degli atleti, ha trovato modo d’infiorare il proprio operato con errori da principiante. Lo Spezia ha il primo regalo al 1’ da Corradini con un passaggio al portiere che, intercettato da Costa, finisce alle stelle, poi l’Alessandria si distende e incalza. Fabbri toglie la sfera dalla testa di Pietruzzi su punizione, un duetto Bassi-Tosi si esaurisce sul fondo, infine Sotgiu decide – come abbiamo detto – la partita. Bella occasione mancata da Pietruzzi al 26’ imitato un minuto dopo da Zordan. Parata di Fabbri al 33’ e replica di Giorcelli sui piedi di Beccagli al 38’ per un errato passaggio indietro di Borgogno. La ripresa è di pretta marca grigia con angoli infruttuosi a catena. Tuffo di Fabbri su tiro di Soffrido al 15’ imitato dal collega al 20’ per una fucilata di Pozzo. Plastica uscita di Giorcelli al 28’, poi monologo grigio sino alla fine. (Amedeo Bobbio, «Il Nuovo Piccolo» di Genova, 6 dicembre 1948) I GRIGI CONTRO LO SPEZIA ROMPONO L'INCANTESIMO Un grande applauso ha salutato la prima vittoria alessandrina della stagione sul campo Moccagatta. Vittoria insidiata sino all’ultimo secondo dai ritorni offensivi degli spezzini, i grigi hanno dovuto allineare alcuni elementi appena convalescenti dai recenti infortuni, tuttavia hanno palesato un netto risveglio. Nove calci d’angolo a uno e altrettanti calci di punizione confermano il predominio dei grigi nell’estrema area dei bianchi; ma un po’ per la robusta e decisa difesa avversarla e sovente per le note deficienze degli attaccanti alessandrini il bottino dei locali non ha assunto più vaste proporzioni. Il punto decisivo è stato segnato con una magnifica stoccata di Sotgiu al 25’ del primo tempo. Lo Spezia ha sfiorato due volte il pareggio proprio sul finire della competizione su due calci di punizione battuti da Pozzo, dal limite dell’area di rigore e resi vani dai pronti interventi di Giorcelli. («Stampa Sera», 6 dicembre 1948) DOMANI IL SEREGNO AL CAMPO MOCCAGATTA Formazione solita - Giocherà Arezzi - I tifosi attendono la seconda vittoria casalinga La tanto attesa vittoria è giunta a portare un po’ di entusiasmo nel pubblico alessandrino, anche se l’andamento della partita ha visto i grigi: vincere di stretta misura, al punto da chiudersi in difesa nel finale della gara. La nostra squadra, che continua ad ogni partita a cambiare il colore di maglia per dovere di ospitalità, e questo sempre per colpa delle solite maglie troppo chiare, ha pressato con insistenza sotto la porta degli aquilotti, fruendo di ben dieci calci d’angolo, rimasti infruttuosi, perché i nostri attaccanti aspettano sempre che il terzino sbagli il rimando. La rete della vittoria è stata ottenuta da un magnifico ed improvviso tiro di Sotgiu, che nel restante della partita, per ripetere l’azione felice del primo tempo ha tenuto troppo la palla, favorendo la difesa spezzina. Tutti i nostri giocatori si sono comportati con volontà: qualcuno è ancora lontano dalla sua forma migliore. L’esordio al Moccagatta di Corradini è stato felicissimo. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 11 dicembre 1948) RISULTATI: Arsenaltaranto-Reggiana 1-0 Brescia-Vicenza 0-2 Como-Siracusa 3-0 Parma-Salernitana 1-1 Pescara-Empoli 7-0 Pisa-Cremonese 1-2 Pro Sesto-Napoli 0-0 Seregno-Legnano 1-1 Spal-Lecce 0-0 Verona-Venezia 3-2 CLASSIFICA: Vicenza 20; Como 19; Napoli 18; Empoli, Spal 16; Cremonese, Salernitana 15; Lecce, Venezia 14; Brescia, Legnano 13; Arsenaltaranto, Pescara, Pro Sesto, Reggiana, Siracusa, Spezia, Verona 11; Pisa 10; Alessandria, Parma 9; Seregno 8 Il punto sul campionato Il Vicenza aveva confermato la leadership della classifica andando a vincere a Brescia mantenendo un punto di vantaggio sul Como che aveva rifilato tre gol al Siracusa, in seconda posizione, in solitaria, per il pareggio occorso al Napoli a Sesto San Giovanni. In chiave salvezza importante vittoria dell’ArsenalTaranto che aveva battuto la Reggiana.