Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1952/1953
Serie C
21-12-1952 - Giornata: 14 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Vigevano AC 3 - 1 (2 - 0)
RETI: 31. Savoini G.[A], 34. Savoini G.[A], 75. Bey C.[A] 67. Barsanti G. [Vi]

Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Vitto Luigi, Generani Renzo, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bey Carlo, Mazzucco Ezio, Testa Luciano, Tagnin Carlo, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
VIGEVANO AC: Gallesi; Corno, Masazza; Grion, Lucchi, Trentin; Rossi, Perin, Barsanti, Campagnoli, Zambaiti. All.: Visentin (III) Umberto.

Arbitro: Gambarotta Carlo (Genova)
Note
Secondo il tabellino riportato da «Corriere dello Sport», il Vigevano schierò Alloni nel ruolo di mediano sinistro e Gaslini come ala sinistra; la presenza di Gaslini è riportata anche da «Stampa Sera». Angoli: 2-6. Spettatori: 6.000. Giornata rigida, terreno a tratti viscido per il disgelo. Inizio gara ore 14:30.

Commento
Serie C: l'Alessandria insiste ANCHE SUL VIGEVANO VITTORIOSI I GRIGI: 3-1 La prevista vittoria dei grigi è maturata dopo la prima mezz’ora di gioco, in seguito ad una magnifica doppietta di Savoini, mentre in precedenza l’iniziativa delle azioni era stata tenuta prevalentemente dai biancoblu vigevanesi che, per nulla preoccupati della maggior classe della squadra alessandrina, sono partiti decisamente all’attacco della rete di Borriero. Dominatori nel gioco alto e assai precisi nel controllo del pallone, essi sono pervenuti in molte occasioni ad impegnare l’estremo difensore grigio, ma le veloci puntate in profondità di Barsanti, Rossi e Gaslini non sono riusciti a raggiungere il bersaglio, sia per una certa imprecisione nella mira, sia per la vigile difesa di Borriero. Il Vigevano ha mantenuto la stessa condotta di gioco ardita e veloce anche quando l’Alessandria conduceva già la gara con sicuro vantaggio e ciò ha contribuito a rendere l’incontro interessante in ogni sua fase. Il fatto che la squadra lombarda abbia impegnato i grigi, non toglie legittimità alla chiara vittoria dell’Alessandria, che ha segnato tre reti, fallendo altre numerose occasioni per aumentare il vantaggio. Mazzucco, Bey e Savoini hanno fallito ripetutamente il segno, mentre il centrattacco Testa ha colpito altre due volte il palo. In conclusione la vittoria alessandrina è stata convincente per quanto meno appariscente nel punteggio – anche per merito del Vigevano – di quanto si aspettasse il numeroso pubblico. Inizio – come si è detto – di marca vigevanese, con un potente tiro al fil di palo di Barsanti e un salvataggio di Borriero in angolo. Attacchi e contrattacchi nei due campi con netta prevalenza dei lombardi, i quali non riescono a concretare la loro superiorità. Alla mezz’ora però i grigi pervengono al successo. Azione di Tagnin, che sfugge abilmente a due avversari, allunga a Testa e questi a Savoini che, spostato verso il centro, tira prontamente e infila la rete difesa da Gallesi. Tre minuti dopo – al 34’ – ancora Savoini batte il portiere vigevanese con un potente tiro in corsa. A cinque minuti dal riposo al Vigevano si presenta l’occasione di accorciare le distanze, ma una furibonda mischia creatasi sotto la porta di Borriero si risolva alla fine in favore dei difensori grigi. Il terzino destro alessandrino Bussetti rimane in questa occasione a terre dolorante, ma poco dopo si rialza e riprende il suo posto. Nella ripresa Testa, Tagnin, Savoini e Bey mancano ancora buone occasioni per consolidare il vantaggio. Il Vigevano si rianima per lo scampato pericolo e al 22’ riesce ad accorciare il distacco per merito di Barsanti. I grigi reagiscono con energia, per evitare il pericolo di essere raggiunti di sorpresa, e al 30’ segnano ancora per una travolgente azione personale di Bey che, partito dalla metà campo, per quanto tallonato dal terzino Massazza, riesce a segnare imparabilmente la terza rete. Nell’ultimo quarto d’ora di gioco l’Alessandria controlla saldamente la situazione e il punteggio rimane invariato. (Giovanni Camagna, «Stampa Sera», 22 dicembre 1952) Scoppia di salute quest’Alessandria, intenzionata, ad onta dello scetticismo di qualche tecnico grigio, a festeggiare il quarantennio sociale con la scala alla «B». Lo ha annunciato chiaramente con la grossa vittoria di Venezia, ha proseguito oggi contro un Vigevano per nulla rassegnato alla parte del materasso né intenzionato a far muro nell’intento di un chimerico risultato favorevole. Diremo, anzi, che gli ospiti si sono guadagnati la simpatia degli sportivi alessandrini, per tradizione buongustai del calcio, per la loro condotta di gara che, se ha permesso di salutare l’inequivocabile successo dei beniamini, ha pur dato modo di vedere del bel gioco, il che, coi tempi che corrono, non è di tutte le domeniche. Dunque bella esibizione di entrambe le squadra, gioco cavalleresco che non ha dato molto da fare all’ottimo Gambarotta, e risultato in definitiva esatto anche se agli occhi dello spettatore neutrale è sembrato eccessivo il divario delle reti al termine del primo tempo. Infatti per una buona mezz’ora l’equilibrio non venne spostato, anche se Gallesi ebbe maggior lavoro – e più difficile – del diretto avversario Borriero, soprattutto in virtù dell’ottimo gioco della mediana biancoceleste, sia nelle fasi puramente difensive che in quelle di rifornimento degli avanti, bravi questi fino alla soglia dell’area di rigore, ma scarsamente dotati di capacità realizzatrici. Ci voleva un tiro teso di Savoini da venticinque metri per rompere, in verità fortunosamente, l’equilibrio a favore dei grigi; riteniamo che Gallesi fosse convinto che il pallone sorvolasse la traversa, perché rimase immobile mentre la sfera picchiò contro l’angolo inferiore, rimbalzò sulla linea e da qui in rete. Momento di sbandamento della difesa ospite e ancora Savoini approfitta di uno scivolone di Grion, e successivamente di un «buco» di Corneo, traditi entrambi dal terreno dalla crosta gelata per battere ancora con un gran tiro l’esterrefatto Gallese. Non si arrendono però gli ospiti, che, se avevano rinunciato in partenza al gioco ostruzionistico, a maggior ragione tentano ora di ridurre il passivo, e gli ultimi minuti del primo tempo sono densi di pericoli per Borriero che deve uscire precipitosamente per sventare una minaccia di Zambaiti; e successivamente interviene su tiro di punizione dal limite dell’area. Riprende il gioco e ora sono i grigi ad avere l’iniziativa. Sicuri alle spalle, dove Vitto – terzino alle spalle, dove Vitto – terzino di ripiego – sta giocando una partita magnifica, servendo anche di precisione i suoi avanti, fortissimi nei laterali, incisivi nello sfrecciante Savoini e nello sgobbone Mazzucco, non danno requie ai difensori vigevanesi. E se Bey, anziché monopolizzare il pallone, divertendosi in dribbling, si ricordasse del centravanti o dell’interno, Gallesi non dormirebbe sonni tranquilli. Ed arriviamo al 21’. Parte Zambaiti in contropiede, supera Bussetti e crossa al centro dove Barsanti evita l’entrata di Bagliani, supera l’indeciso Vitto (è questa l’unica pausa nel gioco dell’anziano «grigio») e mentre Borriero gli si fa incontro indirizza in rete un lentissimo pallone. Punti dallo smacco, gli alessandrini ripartono dall’arrembaggio. Intesa Savoini-Bey che, a due metri da Gallesi, indugia dando modo a Corneo di spazzare l’area, ma il terzo «frutto» è maturo e non tarda a cadere. 29’: Bagliani passa in profondità a Testa, Lucchi sbuccia la sfera che il centravanti riprende, lanciando Bey liberissimo e stavolta l’ala non perdona. È finito per gli ospiti che, pure non rinunciando ad attaccare e collezionando calci d’angolo, non riesce più a passare. D’altra parte il terreno appiccicoso è fattore determinante per l’abbigliamento del livello di gioco generale, ché tutti appaiono provati. Anche questa volta i cinquemila spettatori hanno lasciato il Moccagatta felici della bella prova dei loro giocatori. All’elogio per Vitto bisogna aggiungere quelli per il combattivo Generani, per Mazzucco, Testa e Savoini. All’intera mediana, a Gallesi, Barsanti e Zambaiti la palma dei migliori nelle file degli ospiti. (Nino Cavallo, «La Gazzetta dello Sport», 22 dicembre 1952) UNA PARTITA DI CARTELLO Domani al Moccagatta ESV. AUSTRIA-ALESSANDRIA Anche il Vigevano è stato regolato con facilità dall’Alessandria, pur giocando su un terreno viscido e insidioso. I biancocelesti, che lottano disperatamente per sfuggire alla retrocessione, erano stati informati dai soliti «soloni locali» che bastava fermare Tagnin e Testa per bloccare i grigi. Abbiamo notato infatti che Tagnin, di fronte ai primi decisi interventi di Grion ha evitato prudenzialmente gli scontri, mentre il rude Lucchi è riuscito a metà nel suo intento, scarponando Testa. L’Alessandria però è squadra armoniosa, che non crolla se qualche perno si allenta: rallentando Tagnin e Generani, sono spuntati fuori Savoini, coi suoi tiri atomici, e Masperi. Anche Bey, dopo aver accumulato molti errori, si è fatto perdonare segnando una rete con decisione e maestria. Con la vittoria sul Vigevano l’Alessandria ha consolidato la sua posizione in classifica; nella casella delle reti segnate i grigi dominano la graduatoria con 23 reti all’attivo e 10 al passivo, seguiti dal Pavia con 22 e 11. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 27 dicembre 1952) RISULTATI: Arsenaltaranto-Lecce 1-2 Molfetta-Livorno 0-0 Parma-Mantova 1-0 Pavia-Empoli 3-2 Piacenza-Maglie 1-2 Sambenedettese-Venezia 0-0 Sanremese-Pisa 0-2 Stabia-Reggiana 0-0 CLASSIFICA: Pavia 22; Alessandria 21; Parma 16; Arsenaltaranto, Livorno, Mantova, Pisa, Venezia 15; Empoli, Piacenza 14; Maglie 13; Molfetta, Sanremese 12; Lecce, Sambenedettese, Vigevano 11; Reggiana, Stabia 10 Il punto sul campionato Pavia ed Alessandria avevano preso il largo in classifica staccando le dirette inseguitrici. In terza posizione il Parma aveva sconfitto, di misura, il Mantova. Preziosa vittoria del Lecce sul campo dell’ArsenalTaranto cosi come quella conquistata dalle Maglie in casa del Piacenza. Lo scontro salvezza tra Stabia-Reggiana era terminato un un nulla di fatto.