Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1951/1952
Serie C
17-02-1952 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Casale AS 3 - 2 (2 - 0)
RETI: 5. Colombo A.[A], 31. Marchioro D.[A], 57. aut. Vitto L.[A], 74. Valentinuzzi G.[A] 53. Brena A. [Ca]

Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Gabbiani Mario, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Masperi Luigi, Colombo Alfredo, Marchioro Danilo, Valentinuzzi Giorgio, Pietruzzi Mario, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
CASALE AS: Stramignoni; Molino, Ferrarotti; Canessa, Sala, Cavicchioli; Operto (I) Giovanni, Panza, Brena, Gambino, Barberis. All.: Rossetti (II) Gino.

Arbitro: Andreoni (Milano)
Note
Infortunato all’88’ Borriero [A], uscito dal campo e sostituito in porta da Bussetti. Campo fangoso ed estremamente pesante. Inizio gara ore 15.00 Malgrado la «Stampa Sera» parli di tre autoreti, altre fonti sono meno esplicite. Vengono perciò riportati come marcatori i tiratori e si indica come autogol solo quello di Vitto, per l’impossibilità di attribuire ad altri la paternità della rete [N.d.S].

Commento
LOTTA IN ALESSANDRIA-CASALE 3-2 Alessandria-Casale, piccolo «derby» di provincia che tanti ricordi e tanta passione riesce ancora a sollevare. Non sono più i tempi in cui le due squadre dominavano la scena calcistica italiana, ma attorno a questa gara si danno convegno ancora i tifosi delle due parti, con lo stesso spirito di un tempo, forse frutto più di racconti dei padri che di reminiscenze personali, ma altrettanto vivo, altrettanto spontaneo, egualmente vivace. E gli atleti si adattano volentieri all’avvenimento, giocano con l’ardore di chi tende alla conquista di un ambito primato, senza pause, senza battute d’arresto, anche su un campo che è un mare di fango, anche quando le gambe pare non vogliano più reggere allo sforzo, anche se il risultato sembra compromesso senza scampo. Le emozioni, questo «derby», le riserva sempre: esito dubbio fino al termine, tre autoreti. Gioco senza pause. Comincia l’Alessandria a fare valanga di gioco, crea situazioni da goals a ripetizione e passa al 5’ con un tocco di Colombo, che manda la palla mezzo metro oltre la linea, sì che a nulla vale il pronto ricupero del portiere Stramignoni; l’arbitro a pochi metri ha visto bene. Sbaglia Barberis due occasioni per il pareggio, si accumulano i calci d’angolo, un po’ per parte come per dire che l’iniziativa è merito di entrambi gli attacchi. Savoini accarezza la traversa con un tiro tutto effetto, ed al 30’ nuovo goal dei grigi, ottenuto da Marchioro con una bella rovesciata al volo, e involontaria deviazione finale del casalese Molino. Due a zero, ma il Casale non disarma, anzi comincia a muoversi con maggior lena. Il successo rende calmi gli alessandrini cosicché i neri a stella avanzano con frequenza nei pressi di Borriero, lo chiamano in causa più volte con tiri di Pansa, Barberis e Gambino. Borriero respinge con sicurezza, e quando non ce la fa più trova il palo a dargli aiuto (saetta di Pansa), o provvede l’avversario (testa di Brena) a sbagliare la più facile delle occasioni. Bastano però al Casale tre minuti della ripresa, dal 7’ al 10’, per portare le sorti della gara in parità. Inizia Brena con azione individuale, lascia fermi Vitto e Bussetti, prende in contropiede Borriero e depone in rete. Non sappiamo a chi ascrivere il merito del secondo goal casalese. A Pansa bisogna concedere la citazione per la sua limpida azione, ma in effetti il suo tiro, non prepotente, è stato deviato da Vitto là dove il portiere non poteva arrivare. Secondo autogoal della giornata. Il terzo si verifica al 29’ e sarà quello che darà all'Alessandria la contrastata vittoria: Valentinuzzi viene in possesso della palla in zona difficile per il tiro; tenta egualmente, e trova un involontario correo in Ferrarotti, che «sbuccia» la sfera in rete nell’angolo basso a sinistra di Stramignoni. Il Casale riprende come se nulla fosse successo, e crea la sua miglior situazione sul finire della gara, quando Barberis, un attimo prima che il portiere Borriero gli rotoli addosso, riesce a deviare verso la porta sguarnita una palla che si ferma però ad un metro dalla linea, finché arriva di corsa Gabbiani a mandare lontano. Borriero nell’urto rimane a terra stordito, e per i restanti minuti, due in tutto, viene sostituito da Bussetti. Alessandria 3, Casale 2. Il risultato ha conservato all’Alessandria le aspirazioni per questo campionato, il Casale però esce dal confronto con onore. Ha messo in mostra tre giovani veramente in gamba: Sala, Barberis e specialmente Pansa, un’autentica rivelazione. Agli alessandrini la soddisfazione del successo pieno; attenti però al tifo esasperato. (Giulio Accatino, «Stampa Sera», 18 febbraio 1952) Il primo tempo ha visto, con la superiorità dell’Alessandria, pericolosissime puntate del Casale, che si è mangiato più di un’occasione favorevole. Ma dal canto loro i grigi, pure segnando due reti, hanno buttato al vento molte altre reti che parevano facili. Da una parte e dall’altra, poi ci si mettevano di mezzo i pali! Il vero supplizio cinese è venuto però nella ripresa. Annullata al 4’ una rete di Valentinuzzi, all’8’ Brena accorciava la distanza e al 16’ Vitto, con una classica autorete, stabiliva il pareggio. L’Alessandria allora si dava all’assalto. Il Casale si difendeva come poteva, e Molino si guadagnava l’ammonizione. Ma di fatti concreti non ne venivano. Soltanto al 29’ Valentinuzzi rimetteva l’Alessandria in vantaggio, un vantaggio minimo che la caparbietà casalese minacciava di annullare. E forse ci sarebbe riuscita, se al 43’ Borriero non si fosse buttato, alla disperata, sopra un corto passaggio all’indietro di Bussetti; Borriero doveva uscire poi dal campo, e Bussetti andava in porta. E furono tre minuti di spasimo. (Carlo Gallia, «La Gazzetta dello Sport», 18 febbraio 1952) DOMANI AL MOCCAGATTA Un incontro di cartello Inter-Alessandria I nerazzurri in campo al gran completo Contro l’Alessandria i nerostellati di Casale hanno combattuto strenuamente con bravura e volontà, tenendo fede alla tradizione che vuole i «cugini» imbattuti in questi confronti. Nel primo quarto d’ora di gioco i grigi, pur non arrivando a segnature malgrado facili occasioni, dimostravano di dominare il campo con potenza e signorilità, consolidando poi il predominio con due reti, segnate da Colombo e Marchioro (quest’ultimo, pur essendo sceso in campo febbricitante, ha sostituito degnamente Albertelli, dimostrando altruismo e chiarezza d’impostazione nelle azioni di sfondamento). Ottenuti i due goals di vantaggio i grigi si sono fermati nel fango, paghi del successo; di ciò ha approfittato il Casale che nella ripresa, nel giro di pochi minuti, ha raggiunto l’Alessandria con una rete di Brena e un’autorete di Vitto. Nel frattempo la nostra squadra ha lavorato a sussulti. Valentinuzzi, incomprensibilmente fermo, provocava proteste nel pubblico; finalmente, dopo aver superato il periodo di discordanza con alcuni zelatori, il nostro centro ritornava a lottare con caparbia volontà, ottenendo la rete della vittoria tra l’esultanza sua e di tutti gli sportivi. È d’uopo riconoscere che Masperi fu il migliore dei 22 atleti in campo. […] E il Casale F.B.C. ha dimostrato domenica che l’aggettivo «infernale», col quale l’avevamo qualificato nel nostro precedente corsivo, non era affatto immeritato. Infernale: per il fuoco messo nell’incontro, quasi si trattasse di una finale di campionato! Infernale: perché qualunque altra squadra sarebbe rientrata, dopo i primi 45 minuti, con almeno 4 reti di scarto. Infernale: perché i suoi dirigenti – facendo un torto marcio alla loro intelligenza – hanno dichiarato con convinzione che il campo primavera stato innaffiato. Infernale: perché alle 10 del mattino di domenica già si stava cercando, alla sede grigia, un medico che registrasse le malferme condizioni di salute di Colombo e Arezzi… Potremmo continuare… se non pensassimo che l’infernalità del Casale potrebbe domani confermarsi con una sconfitta interna contro la Sanremese. Ma noi ai «cugini» auguriamo una vittoria! «Cugini». Già, parenti! Dai parenti mi guardi Iddio, che dai nemici… o sbagliamo? Quella di domenica è stata la prima vittoria contro i nerostellati del dopoguerra. E i nerostellati hanno bruciato forte: e stanno ancora bruciando, a distanza di quasi una settimana. Passerà. (Andrea Canestri-Ukri, «Il Piccolo», 23 febbraio 1952) RISULTATI: Aosta-Lecco 0-1 Crema-Biellese 3-1 Pavia-Ponte San Pietro 5-0 Pro Vercelli-Vigevano 1-2 Saronno-Sanremese 1-3 Savona-Fossanese 1-1 Seregno-Gallaratese 0-2 Varese-Rivarolese 0-2 CLASSIFICA: Vigevano 34; Alessandria* 31; Pavia 30; Sanremese, Rivarolese* 28; Lecco 26; Fossanese, Ponte San Pietro 24; Savona 22; Crema 21; Casale, Pro Vercelli* 18; Saronno* 16; Aosta* 14; Varese, Biellese* 13; Gallaratese, Seregno 12. *: una gara in più. Il punto sul campionato Le prime sei della classifica si aggiudicano i rispettivi impegni di calendario per cui la graduatoria, almeno per la sua parte sinistra rimane pressochè invariata. Tra le ultime nove vincono solamente Crema e Gallaratese, ma solo perchè impegnate con avversarie dirette (il Crema con la Biellese, e la Gallaratese nella sfida tra le ultime a Seregno.