Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1951/1952
Serie C
20-01-1952 - Giornata: 18 - Saronno - Comunale


Saronno SC - Alessandria US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 27. Caretti [Sa] 58. Savoini G.[A]

Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Gabbiani Mario, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Masperi Luigi, Colombo Alfredo, Albertelli Lanfranco, Valentinuzzi Giorgio, Pietruzzi Mario, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
SARONNO SC: Guida; Cesati, Nobile; Restelli, Rosio, Foresti; Monti, Bianchi, Caretti, Girola, Donzelli. All: Renoldi Felice

Arbitro: Michieletto Bruno (Venezia)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
Odore di vernice fresca, oggi a Saronno. Cambio dell’allenatore, sostituzione degli squalificati Franchi e Messenzani, appello al pubblico per un contegno migliore. La superstizione del «nuovo» ha fatto, come sempre, da benefica molla. Sin da quando le due squadra si allineano al centro del campo è facilmente notabile la diversità dei valori fisici. Strutture agili e nervose le lombarde, possenti le piemontesi. La prima mezz’ora fa storia a parte. Gioco veloce, azioni ad altalena, l’Alessandria atteggia sicurezza e calma quasi irridenti. Il Saronno mette in mostra un gioco elegante ma fragile. Le trame offensive dei locali s’infrangevano contro l’abile difesa a esse opposta dai robusti alessandrini. Gli ospiti, d’altro canto, devono incolpare solo Cesati, in splendida condizione, se i vari vuoti aperti dagli altri difensori locali non conducono ad altre segnature. Gioco bugiardo questo però. Solo dopo la rete di Caretti ci sarà possibile apprezzare la reale capacità delle due squadre. Siamo al 27’: Caretti, ricevuto un passaggio laterale di Girola, scaraventa in semirovesciata in rete. I locali rinfrancati dal successo svelano latenti doti: potenza, tempismo, decisione. Garretti fini, ma esuberanti di energia. Nella ripresa, l’Alessandria si chiude inaspettatamente in difesa. Sembra stranamente rassegnata. Pensiamo che non possa reggere alle continue pericolose folate offensive dei locali. Ci dobbiamo rimangiare le previsioni. Quando nessuno se l’aspetta, al 14’ la sfera lanciata da Valentinuzzi, colpita da Savoini, passa sotto l’arco del corpo di Guida tuffatosi con estrema indecisione. I lombardi si ributtano all’attacco e, favoriti dal vento che regala potenza ed effetto ai lanci, tengono le redini dell’incontro fino alla fine. Sono però tamponati da una difesa in crescendo: ove Vitto emerge per senso di posizione e capacità distruttiva ed Arezzi brilla per intelligenza e praticità di allungo. I rari contropiede alessandrini, per altro ben neutralizzati, hanno come regista l’inesauribile Valentinuzzi. (Giancarlo Armuzzi, «La Gazzetta dello Sport», 21 gennaio 1952) SARONNO-ALESSANDRIA 1-1 L’Alessandria, una volta raggiunto il pari si è chiusa in difesa. («Stampa Sera», 21 gennaio 1952) HANNO DELUSO I GRIGI GIOVEDI CON IL GALLARATE "Sveglia grigi" prima che sia troppo tardi - I tifosi attendono la riabilitazione dell'Alessandria a Biella A Saronno i grigi si sono fermati sul risultato pari perché hanno preferito applicare una tattica difensiva in quanto i lombardi, dopo la vittoria conseguita a Biella, avevano lasciato comprendere di trovarsi in periodo di grazia. Ed infatti gli ospitanti hanno giocato contro i grigi la loro miglior partita dell’attuale campionato. Tra gli alessandrini su è distinto Valentinuzzi, che proprio contro il Saronno, nella prima partita del girone d’andata al Moccagatta, aveva lasciato una felicissima impressione. La rete è stata segnata da Savoini che con questa marcatura si affianca a quota sette con Valentinuzzi, mentre Soffrido e Colombo seguono con sei reti. Alla partenza per Saronno tutti i grigi, allenatore compreso, sfoggiavano un fiammante «Borsellino», la sera prima offerto dalla Casa alessandrina che ha fornito il primo cappello duro all’Orso grigio. Due volte distinti a Saronno: primo tempo degli «amaretti», secondo tempo dei grigi. Pur tuttavia, già nel primo tempo, il pareggio poteva estere portato negli spogliatoi, se consideriamo le occasioni favorevoli che, non per demerito, non furono concluse. Un palo, una gamba improvvisa, un terzino che si trova sulla linea tragica, una testa che sbuca come il coniglio nel cilindro del prestigiatore, il portiere che, fattosi leone, aggancia. Un briciolo di fortuna, quel tanto che ci vuole per volgere a favore un incontro che, purtuttavia, ci fa registrare un avversario sbrigativo, specie nel primo tempo, veloce e sicuro di sè. Il secondo tempo – è bene dirlo subito – vide la quadrata e pacata manovra dei grigi, purtuttavia «orsi» per mutar di eventi e di... serie campionistiche. A Saronno trovammo un signore che ci commesse. Si disse «milanese», un meneghino purosangue, che tifava, da tempo immemorabile – i suoi capelli bianchi ne facevano fede — per i grigi. Era venuto a Saronno sull’ala dei ricordi che, nell’ansia dell’incerto incontro, ci suggeriva. Diceva di Brezzi, di Baloncieri, di Ferrari… In cuor nostro pregavamo che almeno i nuovi grigi dessero al milanese – vecchio tifoso dell’Alessandria – la soddisfazione di una affermazione. Vennero il pareggio e la fine dell’incontro. Ci strinse la mano, ci disse: «Son contento! Sunt pù tifus gris ancamò!». Piccole cose, grandi cose. Come gli occhi luccicanti del dott. Colarossi e di Luigi De Silva; a Saronno, grigi coi grigi! Quanti altri? Lo dissero le voci dai popolari, dalle parterre, dalla tribuna. Poche, ma di strenui appassionati tifosi, che avevano seguito la squadra del cuore. (Andrea Canestri-Ukri, «Il Piccolo», 26 gennaio 1952) RISULTATI: Biellese-Aosta 2-2 Casale-Crema 1-2 Fossanese-Rivarolese 3-0 Pavia-Seregno 2-0 Pro Vercelli-Lecco 1-0 Sanremese-Ponte San Pietro 1-2 Savona-Gallaratese 5-2 Varese-Vigevano 0-1 CLASSIFICA: Vigevano 30; Pavia, Sanremese 24; Alessandria* 23; Rivarolese 22; Lecco, Ponte San Pietro 21; Fossanese 20; Crema 18; Pro Vercelli, Savona 17; Casale, Saronno 15; Biellese 13; Seregno, Varese 12; Gallaratese, Aosta 9. : una gara da recuperare. Il punto sul campionato Colpo del Vigevano che aveva vinto in casa del Varese grazie al gol dell’interno sinistro Buzzin. Il Pavia aveva sconfitto il Seregno, avevano segnato Lavarino e Fiorio, agganciando in classifica la Sanremese che era stata sconfitta dal Ponte di Legno, in casa, per la prima volta in casa da avversari più veloci e più in forma. Il Savona aveva dimostrato di essere in netta ripresa vincendo nettamente contro la Gallaratese: mattatore della gara Gramatica, autore di una doppietta. Il Crema aveva sconfitto il Casale al termine di un match in cui non vi era nulla da obiettare. La Pro Vercelli aveva faticato a piegare uno spigoloso Lecco sceso al Robbiano deciso a vincere la partita. Grazie ad una sfida giocata con grande volontà l’Aosta era riuscita a pareggiare contro la Biellese.