Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1951/1952
Serie C
16-12-1951 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Rivarolese Polisportiva 1 - 3 (0 - 1)
RETI: 62. Albertelli L.[A] 27. Rocca [Ri] , 74. rig. Palombella A. [Ri] , 83. Rocca [Ri]

Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Gabbiani Mario, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Pietruzzi Mario, Colombo Alfredo, Albertelli Lanfranco, Valentinuzzi Giorgio, Soffrido Luigi Vittorio, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
RIVAROLESE POLISPORTIVA: Morasso; Palombella, La Penna; Merlo, Mignatti, Pieri; Maschi, Vicedomini, Rocca, Gazzari, Righetto.

Arbitro: Mori Guido (Cremona)
Note
Espulso all’87’ Arezzi [A] Inizio gara ore 14.30

Commento
Dopo quasi due anni di imbattibilità, il Moccagatta oggi ha ceduto. Né si può dire che la Rivorolese abbia rubato qualcosa. L’Alessandria non ha avuto fortuna, ma della sua sfortunata prova la prima causa sono stati la vitalità e la velocità degli avversari. Nel primo tempo le squadre si erano equivalse, e forse Borriero è stato battuto soltanto perché aveva il sole negli occhi. Nella ripresa, dopo i primi minuti di spaventi reciproci, i locali hanno posto l’assedio a Morasso; ma la Rivarolese con dieci uomini in difesa riusciva sempre a salvarsi senza sottilizzare. La rete di Albertelli pareva aver rotto l’incanto, ma sono bastate due azioni di contropiede degli ospiti per sanzionare la sconfitta della squadra che premeva senza l’aiuto della fortuna. A tre minuti dalla fine l’arbitro espelleva Arezzi per proteste. (Carlo Gallio, «La Gazzetta dello Sport», 17 dicembre 1951) LA RIVAROLESE SI AFFERMA Al 27’, in un’azione di contropiede, gli ospiti si portavano in vantaggio con un colpo di testa di Brocca su passaggio di Marchi. L’Alessandria non riusciva a pareggiare che al 17’ della ripresa: punizione da 20 metri a stangata imparabile di Albertelli. Allora gli ospiti, invece di difendere con rinnovato accanimento il risultato, si lanciavano all’attacco. In una folata rivarolese – al 29’ – avveniva uno scontro Marchi-Gabbiani sul limite dell’area di rigore dell’Alessandria. Rigore, gol di Palombella. L’eccessiva severità dell’arbitro Mori di Cremona determinava il tracollo. L’Alessandria si buttava allo sbaraglio e Brocca – al 40’ – riusciva a compiere una lunga fuga di sorpresa. Era il terzo gol. Poco dopo veniva espulso Arezzi. L’esordio dell’ex-granata Masperi è stato rimandato. («Stampa Sera», 17 dicembre 1951) UN IMPEGNO PER I GRIGI Riscattare a Fossano l'insuccesso di domenica Le cause della sconfitta col Rivarolo - Domani Masperi in squadra La buccia di banana, quando meno te l’aspetti e quando tu stai per salutare la tua bella o il capoufficio o persona alla quale vuoi portare rispetto o mostrare disinvoltura, s’infiltra tra suola e suolo e vai a sbattere il naso contro qualcosa che te lo riduce acciaccato e tumefatto. La buccia è stata la Rivarolese. E che buccia! Scivolosa, scattante, ubriacante! Salve, Rivarolese! Cataloghiamoci la suonata, che essa ci serva di ammaestramento. Già, si sa, quando un corpo ha poco… Vitto appare denutrito e debole… Dibattuta questione è quella di conoscere se il «13» porta fortuna o jella. Mettetevi d’accordo, considerando che domenica era la tredicesima di campionato. Cornuti e mazziati! Arezzi squalificato e 25 mila lirette di multa. Non diamo torto a chi si chiede: «Perchè?». A distanza di tempo della fine della guerra notiamo che il pubblico ci gode alle «code». Nonostante gli inviti, e i bars cittadini che vendono i biglietti, l’ammassamento agli sportelli è stato superiore ad ogni aspettativa. E tanto accorrere avrebbe meritato ben altro risultato! Piangere sul latte versato sarebbe insulso: da Fossano deve giungere la pronta ripresa. La pagella di questa settimana è rimandata. Brutti voti, insufficienti in condotta. Migliorare, migliorare e… subito! Contro la neopromossa Rivarolese l’Alessandria ha perduto l’imbattibilità del campo Moccagatta, e si è posta il bastone tra le ruote per la corsa che sembrava destinata ad intraprendere per portarsi alla testa della classifica del girone. La sorpresa è stata quanto mai grave, perché la squadra ligure, solita a giocare su terreno sodo, ha insegnato ai grigi come si giuoca su terreno appiccicaticcio. I nostri giocatori, da Gabbiani a Pietruzzi, da Soffrido a Valentinuzzi, anziché smistare la palla in profondità, cincischiavano in passaggi brevi ed in numerose manovre per giungere nell’area avversaria; inoltre il giocatore che è sempre stato il miglior elemento della squadra. Vitto, è incappato in una giornata grigia, di conseguenza non solo non era in condizioni di sorvegliare i due interni d’attacco (che i nostri mediani sono soliti a controllare poco scrupolosamente), ma si è fatto battere due volte dal veloce centrattacco della Rivarolese. L’attacco è mancato per fragilità di collegamento: per due volte Valentinuzzi servì Colombo e Savoini con passaggi che permettevano il tiro a rete, ma questi non furono effettuati. Per giunta il nostro centravanti, che giuoca sempre con le spalle rivolte alla rete, non ha mai avuto in linea i due interni Soffrido ed Alberelli i quali a discapito del funzionamento del quadrilatero, dimenticando le istruzioni dell’allenatore, restano in posizione arretrata anche quando giocano sul campo amico. La Rivarolese ha saputo con intelligenza sistemare un ottimo schieramento difensivo, e la palla viaggiava direttamente da terzini ad avanti con passaggi lunghi ed improvvisi. Bussetti è stato il miglior uomo dell’Alessandria. Evidentemente l’allenamento svolto sul terreno pesante ha influito sull’azione veloce che i nostri reparti avevano saputo mettere in risalto nelle precedenti partite; la sconfitta, oltre ad allarmare, deve servire come richiamo alla realtà, ed i grigi dovranno in futuro dimostrarsi più intelligenti nello sfruttare le condizioni del terreno e nel saper dare aiuto ai compagni di squadra che improvvisamente, denunciando una giornata negativa, si trovano in difficoltà. Siamo d’avviso che uno scambio di posto tra Albertelli e Vitto dopo il primo quarto d’ora di gioco – durante il quale il capitano dei grigi aveva dimostrato, con alcuni passaggi errati, di non trovarsi fisicamente a posto – avrebbe forse rimediato all’allarmante fragilità della difesa. Magnifica la rete realizzata da Albertelli su calcio di punizione: troppo severo l’arbitraggio di Mori che, mentre ha fatto indietreggiare la palla per un fallo in area avversaria su Valentinuzzi, ha voluto spostarla in avanti, concedendo il rigore nell’atterramento del centroavanti del Rivarolo. Il direttore di gara non ha voluto ascoltate il parere del segnalinee, mentre arbitri molto più importanti di lui sovente ritornano sulle proprie decisioni circa reti segnate e sanzionate, in base alle decisioni dei segnalinee. (Ukri-Andrea Canestri, «Il Piccolo», 22 dicembre 1951) RISULTATI: Fossanese-Pavia 1-1 Gallaratese-Aosta 2-3 Ponte San Pietro-Casale 1-2 Sanremese-Biellese 3-1 Saronno-Savona 1-1 Seregno-Pro Vercelli 1-1 Vigevano-Lecco 1-0 Varese-Crema 0-1 CLASSIFICA: Vigevano 21; Sanremese 20; Alessandria 18; Rivarolese 17; Lecco 16; Pavia, Ponte San Pietro 15; Fossanese 14; Biellese, Casale, Crema 12; Pro Vercelli, Savona 11; Saronno 10; Gallaratese, Varese 8; Aosta, Seregno 7 Il punto sul campionato Il Vigevano aveva mantenuto la vetta della classifica sconfiggendo il Lecco mantenendo un punto di vantaggio sulla Sanremese che aveva inflitto tre reti alla Biellese. La Rivarolese, vincendo in casa dell’Alessandria aveva ridotto ad uno i punti di distacco dai piemontesi. Su un terreno reso pesante dalla pioggia scesa il Casale aveva conquistato il campo del Ponte San Pietro. Seconda vittoria consecutiva per l’Aosta che aveva espugnato Gallarate abbandonando l’ultimo posto in classifica andato al Seregno che aveva pareggiato la partita con la Pro Vercelli.