Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1925/1926
1ª Divisione
25-04-1926 - Giornata: 17 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone B


Alessandria US - Juventus FC 1 - 3 (0 - 2)
RETI: 48. Tritz L.[A] 9. Munerati [Ju] , 15. Munerati [Ju] , 81. Vojak [Ju]

Alessandria US Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Bruno Mario, Papa (II) Nicola, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Banchero (I) Elvio, Marchina Libero All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria
JUVENTUS FC: Combi, Ferrero Mario, Allemandi, Viola, Meneghetti, Bigatto (I) Carlo, Munerati, Vojak (I) Antonio, Rosetta, Hirzer, Torriani. All.: Kàroly Jenő.

Arbitro: Pinasco Giacomo (Sestri Ponente)
Note
Recupero della gara rinviata il 11.04.1926 Espulso 90. Lauro [A]. Al 20. minuto del primo tempo con un minuto di silenzio i giocatori ed il pubblico hanno ricordato la morte di Guglielmo Brezzi. L’Alessandria presentò reclamo per questa partita che venne omologata la settimana successiva, a reclamo respinto. Inizio ore 16,30 Secondo La Stampa il terzo gol juventino sarebbe opera di Vojak

Commento
LA JUVENTUS VINCE SUL TEMUTO CAMPO DELL’ALESSANDRIA Come avevamo previsto il match tra grigi e bianco-neri è stato combattuto strenuamente per tutti i 90 minuti di giuoco e la vittoria è arrisa alla squadra più forte e che ha saputo decisamente sfruttare le azioni, violando quasi di sorpresa la rete difesa da Morando non in buona giornata. Il match si è iniziato alle 16, 30. I primi attacchi partono dai concittadini ed al 1. minuto una pericolosa azione sotto la rete di Combi sfumava per un tiro a lato di Marchina. Su fallo di mano juventino Costa invia a Tritz che di testa lo converge in porta. Combi allontana la minaccia e Meneghetti sospinge i suoi avanti in campo grigio. La squadra torinese appare salda in ogni linea e mobilissima all’attacco dove eccelle Munerati. Al 9’ l’ala destra juventina riesce per l’indecisione di Costa a portarsi sulla linea dell’area di rigore e tirare alto, nell’angolo sinistro Morando pronto alla parata di lascia sgusciare la palla dalle mani. Alcune cariche irregolari di Viola sollevano le proteste del pubblico. Tritz è travolto dai terzini bianco-neri nell’attimo che sta per calciare su Combi. Al 15’ la Juventus è costretta in corner ma torna di sorpresa all’attacco e su cross dell’ala sinistra Vojak manda la palla a scuotere la rete di Morando. Siamo al 16’ di giuoco. Al 20’ l’arbitro Pinasco interrompe la partita: tutto il pubblico è in piedi in silenzio per la memoria di Guglielmo Brezzi. I concittadini riescono ad insinuarsi tra i difensori torinesi e la superiorità dura circa 10 minuti senza risultato. Un calcio di punizione per carica irregolare di Allemandi e poi la Juventus torna all’offesa, al 35’ un goal degli ospiti è annullato per fuori giuoco di Vojak. Pinasco non vede un fallo di mano dei terzini juventini e non concede il penalty richiesto dal pubblico e dal linesman. Il giuoco nel secondo tempo s’inasprisce, Pinasco a stento regge il difficile compito: Vojak e Meneghetti caricano di sovente con troppa animosità, i grigi rispondono; il giuoco non è che una battaglia aspra. Avalle è a terra per carica del centro sostegno bianco-nero. Un calcio di rigore al primo minuto non è concesso da Pinasco. La Juventus è in corner. L’Alessandria al 3’ segna con Tritz sollevando un applauso delirante. Una paurosa melée sotto il goal di Combi dura qualche minuto. Nulla di concreto e la palla torna in campo grigio fra lo scoramento del pubblico. Al 19’ la Juventus è nuovamente costretta in corner; Tritz raccoglie ed invia al fil di palo, ma Combi in grande giornata sventa l’insidia. Il pubblico vuole il pareggio e il giuoco è lontano dalle buone regole della cavalleria. Un tiro di Torriani, poi l’uscita dal campo di Rosetta al 30’. Un bel tiro di Banchero, provato, segna una prevalenza del giuoco dei concittadini, ma la speranza si infrange al 36. allorché Munerati in unione con Vojak riesce a segnare il terzo goal a favore dei torinesi. Papa su tiro di Tritz, poi Avalle [era Lauro, come da deliberazioni del Giudice sportivo; N.d.S.]viene espulso al 42’. (La Gazzetta dello Sport). LA JUVENTUS SI AFFERMA ANCHE SUL CAMPO ALESSANDRINO L'Alessandria ha giocato oggi forse l'ultima sua carta e l'ha perduta, onorevolmente perduta, cedendo alla miglior classe dell'avversaria. Ma se si può dichiarare subito che la vittoria è toccata ai migliori indiscutibilmente, non si può dire che gli alessandrini hanno avuto oggi molta fortuna. Mancanti del loro miglior giocatore. Gandini, hanno cominciato male sull'impraticabile terreno, la decisiva battaglia. Già al nono minuto dovevano subire il primo goal degli avversari dovuto all'abilità di Munerati. ma anche a netti errori del terzino Costa, e di Morando, il portiere, che si è lasciato sfuggire un pallone non certo imparabile. Questo goal ha dato il segnale della netta superiorità juventina che è poi continuata quasi incessante per tutto il primo tempo. Al tredicesimo minuto un tiro di Voiack era respinto dal palo e due minuti dopo lo stesso Vojak su passaggio di Hirzer costringeva Morando, gettato nella parata a terra con ritardo, a raccogliere il secondo pallone nella rete alessandrina. L'arbitro Pinasco annullava poi per fuori giuoco un terzo goal della Juventus marcato ancora da Voiack al trentacinquesimo minuto con ottimo colpo di testa, mentre pochi secondi prima del termine del primo tempo, per colpa... del palo, la Juventus non raccoglieva un nuovo goal dopo una superba azione di Munerati, una finta molto abile di Rosetta e un tiro di Hirzer respinto appunto da un palo laterale della porta alessandrina. Il bilancio del primo tempo è stato dunque quasi disastroso per gli alessandrini e la differenza di classe fra le due squadre è apparsa evidente. Saldi in difesa, basati su una granitica linea di sostegni e pericolosi all'attacco: i torinesi sembravano ormai i sicuri dominatori della partita che aveva perduto cosi gran parte del suo interesse. UNA RIPRESA EMOZIONANTE Ma nella ripresa l'azione si è completamente mutata. Gli alessandrini si sono buttati tutti all'attacco con foga rinnovata e da tutti poco prevista. Gli juventini sono stati costretti cosi a difendersi e al 4° minuto erano obbligali a loro volta a subire l'onta del goal. Tritz si gettava coraggiosamente sulla difesa torinese e poteva marcare, con un tiro che mandava il pallone a sbattere prima su un palo interno e poi nella rete. Questo goal ha improvvisamente riaccese le speranze alessandrine che dopo il primo tempo potevano sembrare irrimediabilmente perdute. Sul campo, la folla dapprima muta e rassegnata, si è agitata e in un attimo la partita si è fatta appassionante. Ma anche rude chè forse troppa era la posta in gioco. Il dominio alessandrino è continuato, rotto solo a tratti da veloci discese torinesi condotte di preferenza da Hirzer. Ma la superiorità dei grigi d'Alessandria non si è concretata più. Per un momento il pareggio è potuto sembrare inevitabile tant’era la volontà con cui i compagni di Gandini si sono gettati sulle difesa torinese sempre eccellente. Al ventiseiesimo minuto Tritz si faceva luce improvvisamente fra due rivali e correva sul goal minacciosissimo, ma veniva malamente fermato nell'area di rigore. Il fallo è sembrato evidente a tutti. Ma l'arbitro non ha concesso il sospirato penalty reclamato a gran voce da tutto il pubblico e cosi la possibilità del pareggio è sfumata per gli alessandrini. La Juventus si è difesa bene ed ha dimostrato la sua potenza anche in questo periodo in cui è stata costretta appunto alla difesa. Ha retrocesso Rosetta al posto di Ferrero contuso mentre Vojak e Torriani pure contusi, restavano in campo solo per onore di firma. Ma non ha ceduto: la Juventus ha approfittato anzi dell'abilità individuale di qualche suo elemento per marcare al 36° minuto il terzo punto per Munerati e per minacciare poi ancora seriamente la rete di Morando salvata dal palo al 42° minuto su tiro di Hirzer. E la partita finiva malamente fra falli e rudezze. Negli ultimi secondi Lauro, per un incidente con Hirzer, veniva espulso. In questo secondo tempo l’Alessandria ha veramente dominato non in tecnica ché la classe della rivale, ripeto, è apparsa superiore anche nella difesa, ma in foga, in slancio, in forza di volontà: ed avrebbe meritato di cogliere qualche alloro di più. Il pareggio avrebbe dovuto premiare i suoi sforzi. Certo che qualunque squadra che non avesse potuto schierare una barriera difensiva superba come quella juventina, sarebbe stata indubbiamente travolta nel periodo della riscossa alessandrina. IL DISCUSSO ARBITRAGGIO La concessione del calcio di rigore per il fallo compiuto contro Tritz, avrebbe potuto cambiare la fìsionomia della partita. Questo calcio di rigore doveva essere concesso: il fallo era troppo grave e. troppo evidente. Ad ogni modo l'Alessandria ha rivelato delle deficienze che sono state la causa prima della sua sconfitta. Anzitutto l'infelice giornata del portiere che poteva parare almeno due dei tre goals; poi gli errori dei terzini - specialmente di Costa - nel primo tempo; quindi l'inesperienza del troppo giovane centro sostegno - il sostituto di Gandini - che per il suo debutto ha avuto una partita troppo difficile. L'arbitraggio di Pinasco - che pure abbiamo visto altre volte dirigere in modo eccellente - non ha troppo soddisfatto. Il pubblico certo esagera sempre nella sua manifestazione: ma oggi l'arbitro ha commesso errori non lievi, mentre verso la fine ha perduto alquanto il controllo della più scabrosa partita. Una piccola folla composta dai più scalmanati ha poi atteso lungamente Pinasco al quale è stato imposto una specie di piccolo assedio. Ma la saggia opera dei dirigenti alessandrini capitanati dal comm. Ronza e dal cav, Rangone ha fatto si che nessun incidente si deve oggi lamentare. Prima dell'incontro, iniziato alle 16.30. con una intima cerimonia, le società calcistiche della provincia di Alessandria, hanno offerto una medaglia d'oro al vice-presidente della Federazione cav. Mario Ferretti. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio – e.d.) JUVENTUS BATTE ALESSANDRIA (3-1) Malgrado la fitta pioggia caduta abbondantemente tutta la mattinata e che ha reso il campo di gioco in condizioni quasi impraticabili, una folla enorme si è data convegno ieri sul ground degli Orti per assistere all'attesa partita di campionato tra la Juventus e l'Alessandria. Tecnicamente il match non ha rilevato nulla di eccezionale per quanto la Juventus, specialmente nel primo tempo, si sia imposta per condotta di gioco e per l'abilità nel saper svolgere le azioni offensive, che si abbattevano sulla difesa dei grigi, ordinatamente e metodicamente. Saltuariamente si sono avute puntate offensive dei grigi, ma queste peccavano di precisione e di intuito. Con uno squadrone che è tutto un blocco solido sia all'attacco che in difesa occorreva ben altra tattica ed abilità per vincerne la resistenza e passare a traverso a quelle salde maglie. I grigi, è vero, hanno tentato sopperire all'inferiorità di stile e di classe, protendendo nella lotta impari - mancava anche Gandini, il possente capitano della .squadra - tutte le loro doti e qualità di tenaci combattenti: ma queste animose energie non sono bastate da sole a fronteggiare vittoriosamente l'avversario. Giova pure ricordare che gli alessandrini hanno avuto a più riprese sfortuna. Prima del match nella tribuna centrale convengono le Autorità e le rappresentanze di numerose Società calcistiche piemontesi, per l'offerta di una artistica medaglia d'oro al cav. uff. Mario Ferretti, di Novi Ligure, vicepresidente della Federazione italiana: e un omaggio delle Società all'uomo, che molto ha fatto e ha dato per la causa sportiva. Il cav. uff. Ferretti, nell'accettare il presente, ha ringraziato per il dono e pel gesto gentile. Per tutti ha risposto, tra gli applausi, il comm. Giovanni Ronza, presidente dell'Alessandria U. S. Poi ha inizio il giuoco, sotto gli ordini dell'arbitro Pinasco, della Sastrese. Sono le 16,35: la palla è. alla Juventus, ma tosto i « grigi » se ne impossessano, ed al 2’' una azione ben combinata tra Banchero e Tritz, da modo a Marchina, la giovane riserva, di effettuare un tiro - che va a lato - a pochi passi dalla rete di Combi; ancora un bel tiro di Costa da metà campo e che Combi blocca con un salto felino, poi ecco il risveglio juventino, che si manifesta subito al 9', con una fuga di Munerati. Costa tenta di ostacoòare l'azione dell'ala destra, ma il tiro, scoccato in tempo, finisce nell'angolo della rete di Morando. Passano sei minuti e poi Vojak, con un colpo di testa, segna, tra l'indecisione della difesa grigia, il secondo punto per la sua squadra. Un attimo dopo, uno squillo di tromba annuncia un minuto di silenzio, in memoria del nazionale Guglielmo Brezzi, rapito innanzi tempo all'affetto e all’ammirazione degli sportivi. Poi i lgioco riprende caotico, falloso, duro e inconclusivo. Nella ripresa sono gli alessandrini che passano decisamente all’attacco e questo ardente risveglio frutta al 3.o minuto un goal segnato da Tritz, dopo un emozionante mischia. Ora è la Juventus, stretta a ridosso della rete, seriamente minacciata: ma l’Alessandria, nonostante il suo neto predominio non può passare. In un ennesimo attacco Tritz cade, mentre is appresta, a pochi passi da Combi tirare in porta. L'arbitro però non punisce il fallo evidente. Cosi la lotta prosegue più gagliarda che mai: Avalle, Tritz. Ferrero, Rosetta, risentono più degli altri le dolcezze di questa battaglia, che avvince ed appassiona in sommo grado. Ma l'attacco grigio non è riuscito a prevalere in questo lungo periodo di rabbiosa ed incontenuta prevalenza: cosi quando l'offensiva grigia stanca e sfiancata, senza più direttiva e comando, si è placata, i torinesi sono tornati all'assalto della rete di Morando, battendolo par la terza volta al 36', con un tiro raso terra di Vojak, senza che il guardiano tentasse la parata. Oramai le sorti sono decisamente segnate: la battaglia si attenua a poco a poco nei due campi, poiché giunge la fine, che trova la Juventus vincente per 3 a uno. (La Stampa) L’ARBITRO PINASCO BATTE L’ALESSANDRIA CON 3 A 1 Le cose sono andate alla gran baldracca per merito di quel bel tomo inviato espressamente dalla Federazione per dirigere la partita. Dopo Guarnieri, Bistoletti; dopo Bistoletti, Pinasco; tutti in Alessandria, il povero paese di Gagliaudo è terra feconda, è tenera alcova per gli aborti dei moderni eroi del fischietto, dei mestatori, dei castratori. E venghino, si sppropinguino a continuare la serie di queste porcheriole, l’Alessandria rimarrà sempre fessata e multata e scenderà nel baratro della divisione inferiore perché non può sostenere una battaglia a colpi di biglietti da mille. Noi non vogliamo dire che Pinasco sia stato pagato con oro milanista, però dobbiamo asserire doverosamente che la Juventus domenica ha fatto i comodacci suoi. Quando Tritz arrivava ad essere padrone della palla nell’area juventina gli arrivavano addosso alla rinfusa Allemandi Ferrero Viola e l’attaccante grigio ritenuto il più pericoloso veniva travolto brutalmente con la compiacenza di Pinasco. Se Costa avesse imitato i torinesi, Munerati non avrebbe segnato il primo goal. Ma Costa sarebbe stato espulso senza commenti. Per i juventini c’era l’impunità e la beffa atroce is è protratta sino al termine sollevando sempre più un’onda di sdegno contro l’operato dell’arbitro. La Juventus era ed è più forte dell’Alessandria ed avrebbe forse vinto ugualmente giocando con educazione; invece ha subito fatto capire di voler vincere a tutti i costi, abbandonandosi ad un gioco brutale che no ntorna certo ad onore della sua buona reputazione. (Lo Sport di Alessandria e provincia del 29 aprile 1926 – A.C. [Andrea Canestri]) RECUPERI: Cremonese – Pro Vercelli 3-2 Reggiana – Parma 2-0 Sampierdarenese – Genoa 2-3 CLASSIFICA: Juventus p. 30, Genoa 24, Cremonese 23, Pro Vercelli 20, Padova, Sampierdarenese, Livorno 17, Alessandria 14, Milan 13, Reggiana 11, Parma 9, Mantova 7. Ogni * = una gara in meno MARCATORI: 18 reti: Pastore (Juventus), Hirzer (Juventus), 14: Tritz (Alessandria), 12: Catto (Genoa), 11: Muller (Milan), Gardini (Pro Vercelli), 10: Busini (III) (Padova), Kregar (I) (Padova), Il punto sul campionato La giornata di ieri è stata dedicata allo svolgimento delle partilo rimandate: quattro partite in tutto. Tra queste la più importante è stata indubbiamente quella di Alessandria che aveva un valore decisivo. Ha vinto la Juventus che è riuscita cosi ad allontanare anche l'ultima ombra e ad affermarsi vittoriosamente in modo definitivo nel girone B. L'Alessandria con la sconfitta di ieri minaccia di cadere seriamente nella divisione inferiore. La sua lotta a distanza col Milan è ancora tutt’altro che finita ed anzi figura sempre nella classifica con un punto di più del rivale. Ma occorre tener presente il fatto molto importante rappresentato dagli incontri che le due squadre devono sostenere sul proprio terreno: tre per il Milan e uno solo per l'Alessandria. Ed è per questo che la posizione del Milan appare, dopo la partita di ieri, certamente migliore. Le altre partite combattute non variano le posizioni. Notevole la vittoria del Genoa sul già inespugnabile terreno della Sampierdarenese. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Alessandria US - Juventus FC 1 - 3 (0 - 2)

RETI:

48. Tritz L.[A]
9. Munerati [Ju] , 15. Munerati [Ju] , 81. Vojak [Ju]

Alessandria US

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Bruno Mario, Papa (II) Nicola, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Banchero (I) Elvio, Marchina Libero

All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

JUVENTUS FC: Combi, Ferrero Mario, Allemandi, Viola, Meneghetti, Bigatto (I) Carlo, Munerati, Vojak (I) Antonio, Rosetta, Hirzer, Torriani. All.: Kàroly Jenő.

Arbitro: Pinasco Giacomo (Sestri Ponente)

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Alessandria US - Juventus FC 1 - 3 (0 - 2)

RETI:

48. Tritz L.[A]9. Munerati [Ju] , 15. Munerati [Ju] , 81. Vojak [Ju]

Alessandria US

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Bruno Mario, Papa (II) Nicola, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Banchero (I) Elvio, Marchina LiberoAll.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

JUVENTUS FC: Combi, Ferrero Mario, Allemandi, Viola, Meneghetti, Bigatto (I) Carlo, Munerati, Vojak (I) Antonio, Rosetta, Hirzer, Torriani. All.: Kàroly Jenő.

Arbitro: Pinasco Giacomo (Sestri Ponente)

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48. Tritz L.[A]
9. Munerati [Ju] , 15. Munerati [Ju] , 81. Vojak [Ju]

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Bruno Mario, Papa (II) Nicola, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Banchero (I) Elvio, Marchina Libero

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