Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1925/1926
1ª Divisione
25-10-1925 - Giornata: 4 - Mantova - Campo Ippodromo Te
Girone B


Mantova AC - Alessandria US 7 - 1 (4 - 0)
RETI: 1. Agostinelli [Ma] , 20. Prosperi (II) I. [Ma] , 30. Prosperi (II) I. [Ma] , 43. Agostinelli [Ma] , 52. Prosperi (III) A. [Ma] , 67. Prosperi (III) A. [Ma] , 81. Prosperi (III) A. [Ma] 65. rig. Tritz L.[A]

Alessandria US Cagnina Giuseppe, Lauro Armando, Costa Felice, Capra (II) Giuseppe, Simóka Sándor, Gandini Giuseppe, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Farina Massimo All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria
MANTOVA AC: Mattinzoli, Ghirelli, Barbieri (II) Enghel, Grigoli, Kanyaurek, Negri, Barbieri (III) Carlo, Prosperi (III) Arnaldo, Preuss, Prosperi (II) Ildebrando, Agostinelli. All.: Reggiani Guglielmo

Arbitro: Ortali Vittorio (Bologna)
Note
La prima rete del Mantova è stata segnata dopo 30” Controversa la paternità delle reti. Abbiamo adottato la cronologia e l’attribuzione de “La Voce di Mantova” perché ci sembra logico che un cronista locale che nella cronaca chiama per nome i giocatori li conosca meglio di altri colleghi. [N.d.S.]

Commento
MANTOVA – ALESSANDRIA: 7-1 (4-0) Il Mantova ha giocato un feroce tiro alla carta. Ieri vititma del capitombolo milanese, oggi il Mantova ha dominato gli alessandrini Vittoria virgiliana completa ed inconfutabile. L’attacco virgiliano ha lavorato come nelle sue famose giornate. I grigi, dopo una loro furiosa pressione nei primi venti minuti, hanno sentito che il loro blocco estremo si sgretolava. Non inferiore alla linea attaccante è apparsa la difesa virgiliana, che ha contenuto mirabilmente le finezze tattiche dei grigi comandati da Tritz. Anche l’importato Kanyaurek in via di affiatamento con i nuovi compagni ha contribuito alla grande vittoria. Al terzo minuto della partita Agostinelli ha aperto la ricca collezione dei goals virgiliani. È seguito poi un contrattacco grigio che ostinatamente ha occupato la zona avversaria. Riavutisi, i virgiliani con una ondata travolgente hanno capovolto la situazione ottenendo i fulminei e consecutivi goals di Prosperi III, Prosperi II, Agostinelli. Il primo tempo perciò si chiude con 4 a 0. Ancora nella ripresa l’attacco virgiliano ha manovrato decisamente, senza fronzoli e senza ircami. Nuovamente Prosperi III, Agostinelli e Prosperi II segnano altri tre goals mentre Tritz tramutava un penalty nell’unico goal alessandrino. (La Gazzetta dello Sport) L’ALESSANDRIA BATTUTA A MANTOVA La cattiva giornata del portiere alessandrino in contrasto con l'ottimo gioco svolto dal portiere mantovano Mattinzoli, può forse dare la spiegazione di questo inatteso risultato. 1 mantovani. per quanto abbiano subito nel primo tempo la superiorità tecnica degli avversari - più abili nell'intessere trame e nello sviluppare, le azioni - hanno marcato successivamente quattro goals per opera di Agostinelli, Prosperi II e Prosperi III. La superiorità alessandrina rivelatasi nei primi 45 minuti dì gioco è venuta a mancare all'inizio della ripresa, quando Agostinelli ha segnato il quinto punto. Al 24° minuto l'Alessandria, riorganizzata è ridiventata pericolosa, dopo una serie di veloci discese, ha segnato l'unico goal della giornata con Tritz su calcio di rigore concesso per fallo di un terzino mantovano. Ma prima della fine i fratelli Prosperi hanno aumentato a sette punti il vantaggio del Mantova. Della squadra alessandrina si è distinta la linea attaccante che ha condotto belle discese; buona è stata la seconda linea e mediocri i terzini. La squadra mantovana ha brillato per affiatamento ed omogeneità. Il migliore è stato il portiere che ha respinto ogni tentativo alessandrino. Arbitro Ortali. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) LA SITUAZIONE DEI GRIGI NEL CAMPIONATO Solo una ferrea disciplina può salvare la squadra dalla retrocessione La batosta di Mantova (7 a 1 è effettivamente una grave sconfitta senza precedenti) ha dato luogo nel nostro ambiente sportivo alle più amare disillusioni. La squadra grigia, che era 1’ orgoglio dei supporters alessandrini, è stata, in questi giorni, l’oggetto principale di ogni discussione e, naturalmente, è stato sensibilmente disprezzato il suo reale valore. Il pericolo della retrocessione, che ai più sembra ormai un fatto compiuto, si è affacciato alla porta dei grigi ed insistentemente vi rimane. È assolutamente indispensabile che i nostri ragazzi facciano un disperato appello alle loro energie e in un impeto di giovanile baldanza trovino modo di rimediare a questa critica situazione che minaccia di seppellire per sempre il passato glorioso di una squadra che fu giustamente ritenuta una delle migliori d’ Italia. Sapranno i grigi porre rimedio a questa situazione ? La risposta a questa incognita dovrebbero darcela i cinque attaccanti giacche è compito loro il portare la squadra a quelle vittorie che sono necessarie per mantenere in vita lo sport del calcio nella nostra città. In 4 partite questi cinque giuocatori hanno segnato due soli goal di cui uno su calcio di rigore. Una vera crisi od una nera disdetta perseguita la nostra squadra? Oppure è un fenomeno che si ripete ad ogni inizio di stagione? L’ anno scorso, nelle prime sette partite (di cui tre giocate in casa e quattro fuori) la squadra capitanata allora dal divo Balón, aveva segnato 4 goals (Mantova, Padova, Sampierdarena, Livorno). Dopo la quarta giornata occupava in classifica il 12. posto con due goals all’attivo e 4 al passivo. Gradatamente ha però saputo risalire pian piano i gradini della classifica fino a raggiungere a campionato ultimato il 5.o posto. Quest’anno si ripeterà il fenomeno della scorsa stagione? Attualmente i grigi sono relegati all'umiliante posto di fanale di coda, ma hanno però disputate tre partite fuori di casa, mentre tutte le altre squadre non ne hanno disputate che due. Potranno in seguito i grigi, giocando sul proprio campo, riprendere la via del trionfo e risalire in classifica sino ad evitare il grave pericolo della retrocessione? Bisogna però, per raggiungere tale scopo, cercare attraverso una severa disciplina di rialzare il morale della squadra, che dopo le recenti sconfitte, sembra abbattuto. Abbiamo già segnalato su queste colonne, che nella squadra vi devono essere fra gli stessi giocatori, dei malumori, delle beghe personali che danneggiano enormemente la efficienza della squadra. È indispensabile che questi inconvenienti siano eliminali coll’instaurazione di una ferrea disciplina, onde ottenere dalla squadra quel rendimento che effettivamente la sua forza può dare. Solo allora potremo essere certi di conseguire una vittoria se saremo i più forti in campo e di subire una sconfitta solo nel caso in cui gli avversari siano più forti di noi. Il punto nero della squadra è tutt’ ora la linea attaccante che ancora non ha trovato modo disegnare. Ancora domenica scorsa infatti, nella prima mezz’ora di gioco, la nostra squadra ha letteralmente inchiodati i mantovani nella loro area di rigore, ma, sia per disdetta, sia per insufficente precisione nel tiro in goal, non è riuscita ad infilare un pallone nella rete mantovana. Viene quindi la necessità di rivedere la formazione di questo quintetto, che dovrebbe spianare alla squadra la via del trionfo. Abbiamo già detto in un numero precedente, come potrebbe sostituirsi il centro attacco. Viene ora il momento della estrema sinistra. Farina nelle poche partite sinora disputate, ha dimostrato di non saper concludere niente. La sua sostituzione appare alquanto difficile inquantochè tra le numerose riserve non c’ è un solo giocatore che possa dare affidamento di buona riuscita. Non rimane che la ricerca fra i giocatori di prima squadra e la scelta potrebbe cadere su Capra II. Questo modesto quanto ottimo giocatore potrebbe, con un po’ di volontà, sanare benissimo la piaga che corrode l’efficenza della linea d’attacco. In due partile di allenamento avrebbe tempo di famigliarizzarsi col giuoco, con i compagni di linea ed essere per l’avvenire di sicuro rendimento. Noi siamo convinti che ogni speranza di un pronto risveglio non è del tutto perduta ed abbiamo perciò fiducia; nella direzione, che saprà eliminare ogni più piccola nube che attualmente oscura la buona colleganza fra i giuocatori e sopratutto negli stessi giuocatori che consci del pericolo grave che minaccia lo avvenire del foot-ball cittadino e della responsabilità che a loro è addossata, faranno appello al loro entusiasmo e al loro amore onde evitare che l’Alessandria subisca la più grave delle umiliazioni. (Il Piccolo del 31 ottobre 1925) LA VITTORIA MANTOVANA La giornata della prima linea. La prima linea, naufragata a Milano in un inutile, estenuante serie d’assalti frontali, che s’infrangevano come marosi contro le roccie giunti di fronte ai terzini rosso-neri, ha cambiato sistema: alle folate in linea ha sostituito le puntate in profondità: i temi, invece che elaborarsi solamente attraverso il ricco e vario gioco degl’interni, si sviluppavano fulmineamente dal trio alle ali per piombare poi al centro con palloni preziosissimi, pochi dei quali vennero sciupati. La difesa avversaria veniva così presa alle spalle, improvvisamente, magari dopo una lunga fase di predominio bruscamente interrotta dall’ aggiustato rimando di un difensore. Tagliati fuori i sostegni, gli attaccanti azzurri manovravano agevolmente in area di rigore, ed affidavano all’uomo più libero e più avanzato il compito di scoccare il tiro, che partiva quasi sempre a colpo sicuro. Uno spirito di altruismo, una deliberata, tenace volontà di riguadagnare la fiducia degli appassionati, scossa dopo l’ultima, infausta sortita dei celesti, sono serviti magnificamente a cementare gli sforzi concordi ed a dare alle azioni, chiarezza di intuito ed omogeneità di svolgimento. Pochi, per non dire nessuno avrebbe potuto prevedere una vittoria nelle proporzioni di sette ad uno, guadagnata domenica quasi per intero dalia prima linea! Il miracolo si è avverato, con gli stessi uomini che avevano ammainato bandiera a Livorno ed a Milano. [...] La débàcle grigia. Ci chiederà a questo punto e giustamente il lettore che ci ha con francescana pazienza seguiti sin qui, come mai si spieghi la rotta alessandrina. Rispondiamo: press’a poco come si spiegò la nostra di Livorno. La squadra della città della paglia, presa in velocità dai celesti, non è esistita come unità organica, manovriera, operante. Gli uomini del sestetto di retroguardia (fra i quali vi sono pure nomi di autentiche celebrità come il nazionale Gandini, il terzino Lauro ecc.) sono stati più d’una volta completamente tagliati fuori dal gioco a larghe falcate degli avanti ed hanno tamponato a casaccio, ognuno per conto proprio e non seguendo un criterio tattico di difesa, l’irrompente marea mantovana. Si capisce quindi come essi siano stati brillantemente superati dai nostri, i quali alle entrate impetuose e talora inutilmente fallose dei difensori avversari, contrapponevano irresistibili, larghi spostamenti del gioco, che concludevano con limpida, autorevole logicità in fortissimi tiri su goal. Cagnina, in tal modo per più e più volte si è trovato solo contro il quintetto mantovano ed il suo compito di guardiano della rete grigia è stato dei più ardui una coraggiosissima parata a valanga sui piedi di Prosperi III, ha evitato un sicuro goal, ma il suo valore nulla ha potuto contro la superiorità celeste che dava inesorabile i suoi frutti. La cronaca dell’incontro. Quando il primo goal è stato scaraventato in rete con un poderosissimo tiro di Agostinelli, erano appena passati trenta secondi dall’inizio. Il cross era venuto da Barbieri III ed aveva provocato un’uscita di Cagnina contro il trio centrale: l’ala destra raccoglieva e segnava a goal vuoto, irresistibilmente. I terzini, troppo avanzali, non avevan potuto ostacolare l’azione velocissima che assicurava al Mantova il primo, fulmineo goal. Palla al centro: i grigi, condotti da Cattaneo scattano come una molla: 1e azioni sono rapide, velocissime, travolgenti. Ma il loro respiro è troppo stretto e ne pregiudica quindi la chiarezza e l’efficacia. Avalle, ala destra, non lavora che con Tritz, mentre Farina, dal lato opposto non punta mai oltre Cattaneo. Con tutto questo l’attacco alessandrino si ostina nell’area di rigore, per i virtuosismi di Tritz e di Banchero, certamente i migliori del quintetto. La difesa mantovana è chiamata seriamente al lavoro: libera con decisione, mai i rimandi, anziché brevi e misurati ai mediani e agli avanti, onde la situazione si rischiari ed il gioco si alterni, sono invece lunghi ed imprecisi. E la palla ritorna quindi verso Mattinzoli, il quale para un bel tiro di Banchero al 5.o ed un successivo shoot di Cattaneo. Tritz al 12.o manda alto da dieci metri, quando, scartato Enghel, poteva liberamente vedere il goal in tutta la sua ampiezza ed una fortissima cannonata di Banchero da oltre quindici metri, pochi minuti dopo, trova Mattinzoli piazzato e pronto alla parata. L’assedio grigio non ha fortuna. Kanyaurek al 20.o rimanda a Prosperi II che, scartato Simoka, passa a Preuss. Preuss ritorna la palla a Prosperi il quale la allunga al fratello in profondità. Il bruno, taurino inside sinistro entra con decisione estrema, e spara fortissimo: goal. Al. 25.o un corner tirato da Barbieri III.o non dà esito ed un altro corner tirato da Farina per l’Alessandria pochi minuti dopo finisce al di là del palo superiore. Il match staziona in fasi alterne a metà campo, nelle quali brillano di vivida luce il virtuosismo di Tritz ed il dribbling da Banchero, ma i mantovani impongono ,il toro gioco, meno elaborato nelle premesse e più esplicito nelle conclusioni. La mediana, che aveva avuto all’inizio momenti d’incertezza fila ora egregiamente centrata su Kanyaurek, il quale, se è superato in velocità dagli avversari, distribuisce però con accortezza e sa rimettersi con pronta e puntigliosa tenacia. Al trentesimo minuto è Preuss che guida i cinque avanti verso. Cagnina. L’astuto e calvo centro forward ha avuto il pallone da Negri e lo ha allungato sulla destra, ricevendolo di nuovo in area di rigore. Intanto Prosperi II.o s’è lanciato in avanti, pronto a ricevere il passaggio esattissimo ed a scaraventare nella rete un bolide che Cagnina riesce a sfiorare, ma che varca ugualmente la fatale soglia. Ad ogni buon, conto Prosperi III.o entra deciso e finisce con la palla in fondo alla rete. La battaglia è decisa. La débàcle alessandrina comincia a delinearsi. La squadra sembra perdere la fiducia in sé stessa. I collegamenti fra linea d’attacco e mediana, che non avevano fatto difetto nei primi venti minuta di gioco, sono ora completamente aboliti. L’assalto grigio è alla mercè della difesa celeste che infrena gli ardori avversari e si libera bene da tutte le minaccie. Verso la fine del primo tempo. Agostinelli raccoglie un passaggio dii Negri e fugge sulla linea di fondo. Gandini gli si fa contro e butta a lato. Agostinelli stesso, rapidissimo, rimette in gioco. Raccoglie Arnaldo Prosperi che ripassa ad Agostinelli il quale tutto salo, giunto a fil di porta spara e segna con una cannonata che sfiora il palo e che Cagnina non vede neppure. La fine sopraggiunge poco dopo mentre Arnaldo, in area di rigore, sta conducendo una pericolosa azione verso Lauro. La ripresa non scema l’ardore combattivo dei mantovani, Vittoriosi ormai per quattro goals a zero. Le azioni della prima linea si mantengono pericolosissime e di una terribile efficacia pratica. Al 7.o minuto una discesa a cuneo fra Agostinelli e Prosperi II.o porta la palla fino in area di rigore. Preuss, insinuato fra Costa e Lauro, allunga ancora ad Arnaldo il quale ncjn ha difficoltà a segnare con un imparabile tiro. Registriamo subito dopo una magnifica parata in plongeon e presa di Mattinzoli su un poderoso tiro di Banchero: l’Alessandria, che vede profilarsi in proporzioni non certo attese la disfatta, cerca disperatamente il goal dell’onore. Ma la superiorità è ancora celeste. Un’azione di Prosperi III.o è fermata da un inopportuno offside di Agostinelli, il quale è gratificato di parecchie inutili rudezze da parte di Gandini e Costa, provocando un giusto richiamo dell’arbitro. La sconfitta brucia evidentemente ag!i ospiti i quali, cercano con rudezza estrema di giungere a battere il vigile Mattinzoli. Il goal alessandrino. Al 20.0 un’azione Tritz – Banchero - Avalle provoca un discutibile fallo di Barbieri II.o, al quale, mentre sta per rovesciare ai mediani, la palla rimbalza sull’avambraccio. L’arbitro concede ili penalty e Tritz segna in tal modo runico goal dei grigi, calciando nell’angolo di sinistra, raso a terra. La risposta mantovana è immediata. Due minuti dopo Arnaldo Prosperi colloca nella rete dello stupefatto Cagnina il sesto pallone, raccogliendo di precisione un magnifico cross di Barbieri III. L’Alessandria non è ancora doma: contrattacca con foga rabbiosa, ma il concitato lavoro degli avanti non riesce a prendere omogeneità armonica indispensabile per divenir pericoloso. Un corner in loro favore provoca una breve melèe che Grigoli sgroviglia, allungando alla prima linea. Ne nasce una nuova discesa dei concittadini, che impegnano Cagnina in una magnifica parata alta, il predominio celeste è incontrastabile: i grigi si dibattono nella stretta di una morsa che non perdona. Kanyaurek tira da venti metri una punizione a fìl di palo: Cagnina para miracolosamente e Preuss entra mandando alto. Le ultime fasi Subito dopo Barbieri III provoca a nostro favore un corner che finisce sulla schiena di Preuss e conseguentemente fuori della linea di fondo e finalmente al 36.o minuto il Mantova consacra la sua vittoria col settimo goal segnato da Prosperi III da oltre venti metri. Cagnina, che forse vede il tiro, non tenta nemmeno la parata. Gli ultimi minuti della partita sono in favore degli ospiti; senza profitto però, perché Tritz calcia alto a tre minuti dalla fine un pericoloso pallone, ed un corner di Avalle è felicemente rimandato da Enghel oltre metà campo. (La Voce di Mantova del 27 ottobre 1925) RISULTATI: Genoa – Sampierdarenese 3-1 Juventus – Milan 6-0 Padova – Livorno 6-1 Parma – Reggiana 2-0 Pro Vercelli – Cremonese 4-0 CLASSIFICA: Cremonese, Pro Vercelli p. 6, Genoa, Juventus 5, Livorno, Parma, Reggiana 4, Mantova, Sampierdarenese 3, Milan 2, Alessandria 1. MARCATORI: 6 reti: Jeszmas (Cremonese), 5: Bodini (I) (Cremonese), Pastore (Juventus), 4: Hirzer (Juventus), Magnozzi (Livorno), Agostinelli (Mantova), Il punto sul campionato La sconfitta del Cremona non poteva essere prevista tanto netta dopo le belle prove fornite nelle prime tre partite. I bianchi vercellesi, sul loro terreno, forti di una tenace tradizionale volontà fatta di passione, hanno saputo dare una lezione ai giovani rivali. Cosi Pro Vercelli e Cremona, appaiono ora insieme, apparigliati, nella classifica. Ma non è solo il risultato di Vercelli che sorprende nel punteggio. Vi è quello di Brescia dove il Parma ha battuto la Reggiana, vi sono quelli di Mantova e di Padova, mentre era lecito sperare da parte del Milan nei confronti della Juventus una migliore difesa: sei a zero sono troppi. il Livorno che passa dalla grave sconfitta di Cremona, alla vitto ria sul Genoa, al grave insuccesso di ieri a Padova; il Mantova che dopo aver perduto domenica scorsa a Milano batte con sei punti di scarto un'Alessandria reduce da un match nullo contro la Pro Vercelli; la Reggiana che batte il Padova e perde sul Parma in campo neutro. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Mantova AC - Alessandria US 7 - 1 (4 - 0)

RETI:

1. Agostinelli [Ma] , 20. Prosperi (II) I. [Ma] , 30. Prosperi (II) I. [Ma] , 43. Agostinelli [Ma] , 52. Prosperi (III) A. [Ma] , 67. Prosperi (III) A. [Ma] , 81. Prosperi (III) A. [Ma] 65. rig. Tritz L.[A]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Lauro Armando, Costa Felice, Capra (II) Giuseppe, Simóka Sándor, Gandini Giuseppe, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Farina Massimo

All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

MANTOVA AC: Mattinzoli, Ghirelli, Barbieri (II) Enghel, Grigoli, Kanyaurek, Negri, Barbieri (III) Carlo, Prosperi (III) Arnaldo, Preuss, Prosperi (II) Ildebrando, Agostinelli. All.: Reggiani Guglielmo

Arbitro: Ortali Vittorio (Bologna)

Note

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info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Mantova AC - Alessandria US 7 - 1 (4 - 0)

RETI:

1. Agostinelli [Ma] , 20. Prosperi (II) I. [Ma] , 30. Prosperi (II) I. [Ma] , 43. Agostinelli [Ma] , 52. Prosperi (III) A. [Ma] , 67. Prosperi (III) A. [Ma] , 81. Prosperi (III) A. [Ma] 65. rig. Tritz L.[A]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Lauro Armando, Costa Felice, Capra (II) Giuseppe, Simóka Sándor, Gandini Giuseppe, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Farina MassimoAll.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

MANTOVA AC: Mattinzoli, Ghirelli, Barbieri (II) Enghel, Grigoli, Kanyaurek, Negri, Barbieri (III) Carlo, Prosperi (III) Arnaldo, Preuss, Prosperi (II) Ildebrando, Agostinelli. All.: Reggiani Guglielmo

Arbitro: Ortali Vittorio (Bologna)

Note

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Cagnina Giuseppe, Lauro Armando, Costa Felice, Capra (II) Giuseppe, Simóka Sándor, Gandini Giuseppe, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Farina Massimo

All.: Rangone Augusto