Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
17-01-1954 - Giornata: 17 - Salerno - Donato Vestuti


Salernitana US - Alessandria US 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 27. Massagrande L. [Sa] 6. Campagnoli C.[A]

Alessandria US Dalla Fontana Emanuele, Bussetti Luigi, Garzena Bruno, Giraudo Ernesto, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Dania Dino, Lerici Roberto, Amateis Giacomo, Campagnoli Cesare, Serone Roberto All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
SALERNITANA US: Lombardi; Tuccini, Fragni; Colpo, Raimondi, De Andreis; Kincses, Robotti, Lavarino, Massagrande, Onorato. All.: Carpitelli Enrico.

Arbitro: Griggi Nello (Brescia)
Note
Infortunato Tuccini [S], uscito dal campo al 53’ per una distorsione. Spettatori: 4.000 oppure 5.000, a seconda delle fonti. Giornata serena e mite, terreno ottimo. Inizio gara ore 10:30.

Commento
L'ALESSANDRIA GIOCA AL MATTINO E STRAPPA IL PARI A SALERNO: 1-1 L’Alessandria ha concluso il girone di andata del suo campionato di neopromossa in Serie B con un prezioso pareggio sul campo di una delle più quotate avversarie. La Salernitana, con i suoi Kincses, De Andreis, Onorato, e con il suo settimo posto in classifica, godeva senz’altro i favori del pronostico. Sul duro campo dei granata campani due sole squadre avevano finora pareggiato, mentre una, il Cagliari, vi aveva vinto fortunosamente in una partita burrascosa. I grigi sapevano tutto questo ma, tonificati nel morale dopo la chiara vittoria sul Monza, erano convinti di non perdere a Salerno. Ci sono riusciti, e anzi, se nella fase cruciale dell’incontro avessero saputo agire rapidamente in contropiede, non sarebbe stato per loro un obiettivo troppo difficile ottenere la prima vittoria esterna di questo torneo. Le condizioni ambientali non erano certo favorevoli alla squadra di Neri: giocare alle 10:30 del mattino dopo oltre dodici ore di viaggio, non era un vantaggio per i piemontesi, i quali d’altra parte, abituati al molle terreno del Moccagatta, si trovavano a disagio sul duro e ineguale campo salernitano, che le piogge recenti non erano riuscite a rendere più malleabile. Si aggiunga inoltre che il mancato arrivo dei segnalinee ufficiali, forse non avvertiti in tempo dell’anticipo al mattino, aveva costretto l’arbitro Griggi di Brescia, ad affidare l’incarico a due elementi locali non certamente all’altezza del compito. L’incontro, come è noto era stato anticipato per evitare le concomitanze con Napoli-Juventus. Tuttavia sono stati i grigi i primi a distenderai all’attacco, e al 8’ di gioco essi erano già in vantaggio. L’azione s’è sviluppata alla destra ad opera del centrattacco Amateis. Questi vinceva un duello con l’avversario diretto Raimondi e centrava verso Campagnoli, che lo aveva fiancheggiato nell’azione. Il tiro dell’interno sinistro si insaccava in fondo alla rete salernitana, togliendo al portiere Lombardi ogni possibilità di parata. La Salernitana reagì rabbiosamente all’improvviso smacco e per venti minuti menò una danza infernale nell’area alessandrina. Molte furono le occasioni fallite; molti gli interventi provvidenziali di Dalla Fontana, che del resto era ben difeso con decisione dal baluardo creato dai terzini e mediani. Tuttavia al 38’ i grigi dovettero incassare il pareggio. Bussetti, colpito a una coscia dai tacchetti di un avversario, non riuscì ad impedire che Onorato mettesse al centro un dosato pallone, che Massagrande, inspiegabilmente libero, mise imparabilmente in rete. A questo punto la gara si fece accanita. La Salernitana continuava nello slancio nel tentativo di passare a sua volta in vantaggio; l’Alessandria, conscia di poter ottenere un risultato utile, si batteva con decisione in difesa senza trascurare veloci puntate di contropiede. I padroni di casa fallirono altre occasioni con Robotti e Lavarino e Dalla Fontana ebbe modo di esibirsi in altri brillanti interventi. Nella ripresa il tono del gioco calò e aumentò invece la combattività e decisione. La Salernitana premeva con insistenza, ma trovava sulla strada dei suoi attacchi, oltre al vigilante Dalla Fontana, la potenza di Bassetti e Bagliani, la velocità di Garzena e Giraudo, la calma e positiva azione di Masperi e degli attaccanti che a turno arretravano a dar man forte alla difesa. Dato l’accanimento della contesa, era inevitabile qualche incidente. Già nel primo tempo si erano infortunati Robotti da una parte e Bussetti dall’altra. Nella ripresa toccava al terzino destro granata Tuccini, colpito involontariamente a una caviglia. Il numero 2 salernitano usci dal campo, rientrò dopo otto minuti, ma tornò definitivamente negli spogliatoi poco dopo. Ridotta in dieci la squadra avversaria, il compito dei grigi risultava notevolmente facilitato. Gli uomini di Neri avrebbero forse anche potuto approfittare della superiorità numerica per tentare di volgere a loro favore le sorti dell’incontro. Ma la stanchezza aveva tolto il coraggio per osare. Il fischio finale dell’ottimo arbitro Griggi di Brescia fu quindi accolto con un sospirone da entrambi i contendenti. Della Salernitana, squadra di buona levatura, si sono distinti De Andreis, Colpo, Fragni e Onorato. Per l’Alessandria, il cui comportamento è stato in complesso lodevole, la graduatoria dei valori vede in testa Garzena, seguito da Bussetti, Dalla Fontana e Amateis. La squadra grigia riparte stamattina da Napoli e sarà ad Alessandria in serata. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 18 gennaio 1954) La gara è stata effettuata nella mattinata. L’Alessandria, in virtù di una buona impostazione tattica e presentando uomini perfettamente a posto dal punto di vista atletico, oltre – alcuni – con innegabili pregi personali, è riuscita a conquistare allo stadio della Salernitana un punto meritato. La Salernitana, che già aveva dovuto rinunciare all’apporto di Rampinelli, colpito da febbre alla vigilia, è stata particolarmente sfortunata nella ripresa, quando ha dovuto fare a meno anche di Tuccini (fino allora validamente in campo) che in un incidente del tutto casuale si infortunava ed era costretto a rientrare negli spogliatoi. E a questo punto – quando cioè l’Alessandria avrebbe potuto anche tentare sorte migliore – la Salernitana diede prova delle sue buone disposizioni al combattimento, lanciandosi pur col solito gran disordine all’attacco. Ma gli alessandrini, affidandosi alla solidità dei reparti difensivi, non faticavano molto a contenere ogni velleità dei padroni di casa, i quali, come sempre, tentava troppo l’assolo. È stata quindi una gara, quella degli alessandrini, impostata con buon discernimento su un’abile difesa, aperta e vigorosa, senza alcun catenaccio. I migliori grigi sono da individuarsi in Dalla Fontana, Garzena, Giraudo, Amateis e Campagnoli, vera rivelazione della giornata per lo sfiancante lavoro effettuato e per il fiuto della rete. Della Salernitana, nessun gioco d’assieme ma buone individualità in Lombardi, Fragni, Tuccini (finché in campo) e Lavarino, abile nella distribuzione e anche nelle fasi conclusive. Preciso e oculato l’ottimo arbitro Griggi. I gol sono venuti entrambi nel primo tempo. All’8’ Amateis dalla metà campo attirava Raimondi fin sul fondo, dove lo dribblava, passando all’indietro a Campagnoli, che dalla sinistra era andato velocemente sulla destra, e il pivello insaccava con un colpettino in diagonale. Dopo un minuto Serone mandava alle stelle la palla smistatagli di precisione da Campagnoli. Al 26’ Lavarino, scattato tempestivamente con uno spioventino invitava all’azione Massagrande, che tirava violentemente, segnando il pareggio. (Gigi Amaturo, «La Gazzetta dello Sport», 18 gennaio 1953) DOMANI L’ALESSANDRIA RIPOSA Prezioso pareggio dei grigi a Salerno Il girone di andata si è chiuso con un prezioso pareggio dei grigi sul difficile campo di Salerno. L’Alessandria ha giocato egregiamente, sostenendo l’urto della compagine di Lavarino e passando in vantaggio al 5’ di gioco su rete manovrata di Campagnoli, in seguito ad azione Lerici-Amateis. A risultato raggiunto si può anche lamentare la mancata vittoria ma poiché l’Alessandria è solita perdere il vantaggio nel secondo tempo, era giusto manovrare con prudenza per portare in porto la divisione dei punti. «Tunèn» Rigoni, accompagnatore della squadra ha precisato che il quadrilatero è stato magnifico di continuità e, pur salvaguardando la propria area, ha portato durante il corso della partita numerose azioni offensive nell'area avversaria. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 23 gennaio 1954) RISULTATI: Brescia-Piombino 0-0 Cagliari-Pavia 1-1 Catania-Marzotto 3-0 Como-Treviso 1-0 Fanfulla-Modena 0-2 Monza-Lanerossi Vicenza 0-0 Pro Patria-Padova 3-0 Verona-Messina 1-1 CLASSIFICA: Catania 26; Pro Patria 23; Verona 22; Cagliari, Como, Lanerossi Vicenza 21; Brescia, Monza, Salernitana 18; Modena, Pavia 17; Messina 16; Marzotto 15; Alessandria 13; Fanfulla 11; Padova, Piombino 10; Treviso 9 MARCATORI 9 gol: Bassetti (Catania) 7 gol: Astorri (Monza), Deprati (Marzotto), Hofling (Pro Patria), Manenti (Catania), Mannucci (Pro Patria), Pratesi (Pro Patria), Rosa (Pavia), Zecca (Verona) 6 gol: Genero (Fanfulla), Ghiandi (Como), Lerici (Alessandria), Micheloni (Catania) 5 gol: Bettini E. (Brescia), Fabris (L.R. Vicenza), Farina E. (II) (Brescia), Golin (Cagliari), Lonardi (Verona), Marchetto (Marzotto), Pin G. (Pro Patria), Remonti (Marzotto), Stivanello (Padova), Zian (Verona) Il punto sul campionato Il girone di andata si era chiuso con le vittorie, entrambe con lo stesso punteggio di Catania e Pro Patria, 3-0: gli etnei si erano laureati campioni d’inverno e i bustocchi secondi distanziati di tre lunghezze. Pari del Verona nel match contro il Messina. Il Como, vittorioso con il Treviso, ultimo in classifica, grazie a Gritti aveva raggiunto in classifica il Cagliari fermato sul pareggio dal Pavia.