Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
06-12-1953 - Giornata: 12 - Lodi - Dossenina


Fanfulla AC - Alessandria US 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 14. Carta A. [Fa] , 61. Maronati P. [Fa] 8. Campi S.[A]

Alessandria US Dalla Fontana Emanuele, Bussetti Luigi, Garzena Bruno, Giraudo Ernesto, Masperi Luigi, Generani Renzo, Bey Carlo, Lerici Roberto, Campi Salvatore, Campagnoli Cesare, Serone Roberto All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
FANFULLA AC: Toros (II) Riccardo; Mainardi, Pugliese Adilio; Maronati, Sichel (III) Giuseppe, Claut; Carta, Santagostino, Dalcerri, Genero, Lulich. All.: Perazzolo Mario.

Arbitro: Occhinegro Giovanni (Taranto)
Note
Espulso: 66’ Serone [A]. Inizio gara ore 14:30.

Commento
DUE PALI DELL'ALESSANDRIA BATTUTI DAL FANFULLA: 1-2 Una strana partita, malignamente orchestrata dalla sorte e nella quale l’arbitraggio insufficiente del signor Occhinegro di Taranto ha avuto un ruolo determinante. Ha vinto il Fanfulla per 2-1 e, obiettivamente, non si può dire che il risultato non sia giusto. Tuttavia i grigi, pur avendo confermato i già noti difetti ed essendo stati favoriti, nella parte iniziale dell'incontro, dai marchiani errori dell’arbitro, hanno ancora una volta ragione di lamentarsi della sfortuna che ha impedito loro di raggiungere quel pareggio che, date le circostanze, essi potevano ottenere. Domenica scorsa al «Moccagatta» il fortissimo Verona partì tre volte in contropiede e segnò tre reti alla difesa alessandrina; ieri sul campo del Fanfulla, gli avanti grigi tre volte trovarono lo spiraglio giusto per battere il portiere avversario: una volta il centrattacco Campi, all’ottavo minuto, fece centro, poi nelle altre due occasioni la traversa disse di no ai tiri dell’interno sinistro Campagnoli. Giudicando il comportamento della compagine alessandrina, è doveroso tenere conto di questo accanirsi della sorte contro di essa, che le impedisce di trarre profitto delle occasioni favorevoli nate nel corso del gioco. I grigi devono già lottare contro l’incompletezza dell’inquadratura (dal principio del torneo si attende ancora una formazione-tipo) ed anche ieri mancavano del terzino Nicolazzini, del mediocentro Bagliani e del centravanti Amateis. È già tanto che, in simili condizioni, essi lottino con coraggio contro ogni avversario e conservino buone speranze in una prossima fine delle loro disavventure. Ieri, come si è detto, i giocatori alessandrini hanno perso, ma si sono battuti con spirito lodevole, hanno segnato per primi, si sono visti raggiungere cinque minuti dopo per un infortunio del loro portiere su tiro dell’ala destra Carta, hanno rintuzzato (grazie anche all’indulgenza dell’arbitro) i veementi attacchi avversari, hanno colpito due volte la traversa. Poi, superati d’improvviso, al 16’ della ripresa, da un fortunato tiro del mediano Maronati, si sono visti frenati nel loro slancio alla ricerca del pareggio dall’espulsione dell’ala sinistra Serone, scelto da capro espiatorio di una preoccupante serie di scorrettezze, di cui l’attaccante piemontese non è stato il solo e il più colpevole protagonista. Detto questo, la partita non richiede molti altri commenti. II Fanfulla ha realizzato poco in rapporto alla gran mole di gioco svolta. È vero che il direttore di gara avrebbe fatto appena il suo dovere punendo (se le avesse notate) con il calcio di rigore, le infrazioni commesse in area dai difensori alessandrini nei minuti dal 17’ al 21’ del primo tempo. È vero però anche che altre occasioni favorevoli sono maturate e gli avanti bianconeri le hanno sprecate tutte, il che li ha resi obbligatissimi verso l’esperto mediano Maronati (il migliore del Fanfulla con il centrosostegno Sichel III e l’interno destro Santagostino, già dell’Atalanta) che con un pronto ed astuto tiro da fuori area, ha risolto la partita. Le disgrazie dell'Alessandria sono state già illustrate a sufficienza. Certo è che la forzata conferma di Masperi centrosostegno al posto di Bagliani, se non ha tolto nulla alla difesa, poiché il numero 5 ha giocato una gara magistrale, molto ha pesato sul rendimento del quadrilatero. Il laterale sinistro Generani infatti non ha i mezzi fisici e tecnici sufficienti per svolgere il lavoro di intercettamento e rilancio che gli era stato affidato. Ciò ha impedito di sfruttare adeguatamente le doti di sfondatore del centroattacco Campi, il quale salvo il goal non ha potuto fare altro di notevole. Oltre a Masperi, al laterale destro Giraudo e al terzino Garzena, l’elemento di maggior spicco nell’Alessandria è stato l’interno sinistro Campagnoli: un giovane cresciuto alla scuola dell’Inter, ricco di buone doti ma troppo solo ieri e troppo sfortunato nel tiro per poterle fare fruttare a pieno, Quando l’Alessandria (verrà pure quel giorno!) potrà giocare al completo, l’estro e la prontezza di Campagnoli avranno senz’altro un peso determinante nel gioco della squadra. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 7 dicembre 1953) Era impossibile chiedere di più ai 22 atleti in campo. Il primo tempo è stato velocissimo e si prevedeva, come lo è stato, che le squadre non avrebbero resistito a giocare su quel ritmo. Diciamo subito che il Fanfulla ha meritato la vittoria sia per il volume di gioco che per la superiorità territoriale e più ancora per le numerose parate compiute dal portiere ospite Dalla Fontana, molto più impegnato di Toros. L’Alessandria ha opposto velocità alla velocità e qualche rudezza dei suoi atleti dovuta alla prestanza fisica non fa velo alla sua bella prestazione. È meglio parlare anzitutto della prima linea dei grigi che oggi è stata il reparto migliore. Fra i migliori in campo è stato Campagnoli che ogni qual volta aveva la palla scendeva a rete velocissimo ed erano grattacapi per la difesa fanfullina. Con Campagnoli citiamo Campi e Lerici e a tratti Serone (che si è fatto espellere poi al 21’ del secondo tempo per avere dato un calcio a Maronati). La difesa alessandrina, tenace e decisa ha avuto i suoi migliori uomini in Giraudo e Bussetti. L’ala destra Bey non è mai esistita come tale. La squadra fanfullina ha giocato una bella partita ed ha vinto soprattutto per la grande volontà di vittoria che l’animava. Bravo Santagostino che ha giocato con grande che ha giocato con grande cuore, onnipresente; peccato che qualche sua stangata non sia andata a segno. Ottimo sempre Pugliese ben assecondato dall’anziano Mainardi. Maronati è stato il numero uno in campo; ottimo, specialmente nel secondo tempo, Sichel III. In prima fila Carta e Lulich hanno dato molto lavoro alla difesa mentre Genero, non ancora guarito dallo strappo, e Dalcerri hanno sostenuto onorevolmente il lavoro dei compagni. La cronaca del primo tempo è tutta un susseguirsi di azioni veloci con predominio dei bianconeri, ma all’8’ Campi, avuta la palla da Serone e sgusciato via a Claut, approfitta di una indecisione di Sichel III e tira forte la palla che sbatte sotto la traversa ed entra in rete. Nulla da fare per il sorpreso Toros. Il Fanfulla reagisce ma Genero e Costa indugiano su facili palloni. Al 14’ finalmente la palla buona per il pareggio; l’azione viene da destra, Genero lascia la palla a Carta, la piccola ala destra fa qualche passo e tira un forte rasoterra, che passa sotto il ventre di Dalla Fontana. Sulla fine del primo tempo Santagostino e Dalcerri sbagliano da pochi metri due facilissime occasioni. Al 9’ un bel tiro di Santagostino; Dalla Fontana blocca magistralmente. Al 14’ Campagnoli con tiro fortissimo colpisce il palo a portiere battuto. E finalmente al 16’ la vittoria del Fanfulla. Il pallone calciato a parabola da Maronati, lontano una ventina di metri dalla porta, penetra in rete senza che il portiere tenti la parata. Al 21’ registriamo l’espulsione di Serone. (Mario Codeluppi, «La Gazzetta dello Sport», 7 dicembre 1953) Con la partita odierna si sperava di vedere 90’ di gioco teso e incalzante sostenuto da due squadre direttamente implicate per la salvezza, ma per colpa dell’arbitro Occhinegro, che ha commesso una infinità di madornali errori, la partita è ben presto degenerata. Dopo un inizio velocissimo del Fanfulla, la palla veniva controllata dall’Alessandria che, dopo una certa pressione, riusciva ad ottenere la rete all’8’ su azione prettamente personale di Campi. Infatti l’alessandrino, ricevuta la palla a metà campo, procedeva spedito vero la rete e, dopo aver scartato Mainardi, resisteva alla carica di Sichel conducendo in rete la palla dopo aver richiamato fuori dalla porta il portiere Toros. Dopo questa azione, il Fanfulla cercava di rimontare lo svantaggio ma le sue azioni venivano continuamente frustrate dalla rudezza del gioco piemontese. Ciononostante, al 14’ il pareggio avveniva; dopo una mischia sotto la porta alessandrina Carta, ricevuto il pallone da Santagostino, riusciva ad insaccare. La rete della vittoria veniva poi al 16’ della ripresa con un tiro di Maronati da trenta metri. («Corriere dello Sport», 7 dicembre 1953) I GRIGI SCONFITTI A LODI La brutta partita di domenica scorsa Domenica scorsa a Lodi l’Alessandria, scesa in campo in preda ad evidente, inspiegabile nervosismo, dopo essere all’inizio passata in vantaggio si è lasciata raggiungere e dominare nella ripresa dai padroni di casa. È stato scritto che la «prudenza» dei grigi è rimasta bocciata nel confronto col Fanfulla: noi più che prudenza riteniamo che sia stata mancanza di calma: ed in conseguenza non è regnato l’accordo tra i componenti la squadra, e spesse volte all’attacco è stato lasciato il solo Campi, il quale non poteva fare molto, trovandosi solo contro tre avversari; le ali non… volavano e Lerici, schierato a centrosostegno metodista sostava a metà campo. Il solo Campagnoli si prodigava per elevare la nostra squadra dal livello della mediocrità in cui per precipitazione era caduta. La nostra rete è stata segnata da Campi, su azione personale e dopo avere superato l’intervento difensivo di tre avversari. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 12 dicembre 1953) RISULTATI: Brescia-Como 2-0 Catania-Treviso 3-1 Marzotto-Modena 0-0 Messina-Lanerossi Vicenza 0-1 Padova-Pavia 5-2 Pro Patria-Cagliari 3-0 Salernitana-Piombino 2-0 Verona-Monza 4-0 CLASSIFICA: Catania 19; Verona 17; Como 16; Cagliari, Lanerossi Vicenza, Pro Patria 15; Brescia, Monza, Salernitana 14; Marzotto 13; Modena, Pavia 11; Messina 10; Alessandria, Fanfulla, Padova 7; Treviso 6; Piombino 5 MARCATORI 8 gol: Bassetti (Catania) 7 gol: Deprati (Marzotto), Pratesi (Pro Patria) 6 gol: Genero (Fanfulla), Mannucci (Pro Patria) 5 gol: Ghiandi (Como), Golin (Cagliari), Manenti (Catania), Marchetto (Marzotto), Remonti (Marzotto), Rosa (Pavia), Stivanello (Padova), Zecca (Verona), Zian (Verona) 4 gol Astorri (Monza), Bettini E. (Brescia), Cabas (Modena), Farina E. (II) (Brescia), Fioravanti (Salernitana), Lonardi (Verona), Micheloni (Catania), Testa L. (L.R. Vicenza) Il punto sul campioanto Il Catania aveva incrementato il vantaggio in classifica sulle dirette inseguitrici grazie alla vittoria ottenuta contro il Treviso in gol con la doppietta di Micheloni e Manenti. Staccata di due lunghezze il Verona che aveva rifilato quattro reti al Monza grazie anche alla doppietta di Cecconi. A un punto di distacco dai veronesi il Como battuto a Brescia: ai comaschi si era avvicinata la Pro Patria per la vittoria con il Cagliari. Colpo in trasferta del Vicenza che aveva espugnato il campo del Messina: decisivo l’autogol di Cardano. Pesante ed importante vittoria del Padova opposta al Pavia che ha permesso ai biancoscudati di lasciare l’ultimo posto in classifica avendo scavalcato il Treviso e il Piombino sconfitto a Salerno.