Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
22-11-1953 - Giornata: 10 - Treviso - Comunale


Treviso AC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 52. Pavanello D. [Tr] 2. Campagnoli C.[A]

Alessandria US Dalla Fontana Emanuele, Bussetti Luigi, Nicolazzini Antonio, Giraudo Ernesto, Masperi Luigi, Generani Renzo, Bey Carlo, Lerici Roberto, Serone Roberto, Campagnoli Cesare, Garzena Bruno All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
TREVISO AC: Geatti; Realini, De Negri; Chiodi (II) Renzo, Mion, Paulinich; Pantaleoni (III) Mario, Pavanello, Farina, Padoan, Bodini. All.: Testolina Guido.

Arbitro: Coppa Alessandro (Como)
Note
Inizio gara ore 14:30.

Commento
Ancora una volta le previsioni della vigilia, che volevano un Treviso in formazione di attacco, sono andate smentite dallo schieramento assunto in campo dalla squadra di Testolina. Si è capito subito che il Treviso avrebbe adottato, per l’ennesima volta, il mezzo sistema, quando si è visto un Chiodi con il numero 4 e un Pavanello con il numero 8. Tosto il primo ripiegava, infatti, come terzino volante e il secondo si insediava nella mediana. Il compito di attacco rimaneva a soli tre uomini, perché anche Padoan giocava arretrato. La squadra ospite si spiegava d’altra parte con lo stesso sistema, schierando in teoria il terzino Garzena all’ala sinistra per inserirlo in realtà in difesa. Detto questo, ci si può immaginare la bellezza (!) di gioco cui si è potuto assistere. Gli ospiti davano il «via» alle azioni con triangolazioni veloci e ficcanti che mettevano in difficoltà i reparti arretrati locali, tanto che al 2’ Serone riusciva a lasciare di stucco Mion, porgeva a Campagnoli completamente libero a distanza ravvicinata, e l’esordiente saettava in rete a fil di palo malgrado il coraggioso intervento di Geatti. Nonostante lo smacco, i padroni di casa rimanevano accartocciati nella loro metà campo lasciando il compito di attaccare ancora a soli tre uomini. Il gioco si trascinava povero di idee e scarso di tecnica, con un Treviso mancante di coesione e con una squadra ospite tutta pepe ma ingenuamente operante a contatto con le retrovie avversarie. Dal 22’ al 27’ Giraudo se ne stava ai bordi del campo per un duro colpo alla testa. Al 30’ erano ancora gli ospiti che sfioravano la segnatura: Bey, affrontato da un solo difensore trevigiano, non trovava di meglio che calciare fuori a fil di palo, invece di smistare a Campagnoli perfettamente smarcato. La ripresa veniva iniziata dagli ospiti in soli dieci uomini: Giraudo entrava in campo erano passati già 3’ di gioco, mentre i padroni di casa schieravano un quintetto completamente rimaneggiato. Le cose si mettevano subito meglio per i trevigiani: il ritmo del loro gioco si faceva più serrato, seppure sempre arruffato. Si capiva subito che il pareggio era nell’aria, e infatti al 7’ Pavanello deviava in rete di testa un calcio d’angolo battuto da Bodini. Si poteva credere che il gioco avesse trovato la vena giusta per gli uomini di Chiodi, ma, con il passar dei minuti tornava invece farraginoso e senza «verve», quasi che, raggiunto il pareggio, i trevigiani avessero agguantato l’araba fenice. Logicamente i grigi giocavano serrati per conservare il pareggio, sul quale del resto avevano puntato fin dall’inizio, e vi riuscivano egregiamente. Vani erano i reiterati ultimi attacchi di Farina, Bodini, Pavanello e Padoan. In definitiva, meritato pareggio degli ospiti. Bene per i grigi Bussetti, Giraudo, Campagnoli, Serone; fra i trevigiani si sono salvati dalla insufficienza generale Bodini, Pantaleoni, Mion e De Negri. Buono l’arbitraggio. (Emilio Lebreton, «La Gazzetta dello Sport», 23 novembre 1953) PREZIOSO PAREGGIO DEI GRIGI SUL CAMPO DEL TREVISO: 1-1 L'Alessandria segna per prima e fallisce di poco la vittoria L’Alessandria ha iniziato la partita con un gioiello di gol, l’ha proseguita con uno spirito offensivo contrastante con le abitudini delle squadre in trasferta, ed è stata raggiunta al 7’ della ripresa da un gol segnato su calcio d’angolo da un mediano, Pavanello, dopo che un altro mediano del Treviso, Chiodi, aveva sbagliato il primo tentativo saltando per colpire di testa e facendo anche errare senza volerlo i difensori piemontesi. I grigi sono rientrati da Treviso con un punto e avrebbero potuto ottenerne due se al 15’ del secondo tempo Lerici non avesse sbagliato banalmente il bersaglio. L’Alessandria ha insomma dominato nettamente: il giuoco le sgorgava con facilita, e l’immissione di Nicolazzini in difesa e quella di Campagnoli (che ha segnato il gol) all’attacco non ha provocato certo problemi di affiatamento. Il terzo uomo nuovo, il portiere Dalla Fontana, è stato poco impegnato, ma ha parato sempre con prontezza. Le buone qualità dei difensori grigi trovarono conferma sempre più rimarchevole col proseguire del giuoco nell’attività dei laterali e in quella di Garzena, uomo normalmente di ruolo arretrato che ieri aveva il numero 11, ma che per lo più operò da intercettatore e rilanciatore a mezzo campo. Più marcato era il mezzo sistema dei trevigiani con Chiodi terzino volante e soltanto Pantaleoni, Bodini e Farina lasciati all’attacco. Il Treviso rimase tuttavia per la parte più lunga della partita compresso nella sua metà campo non tanto in conseguenza del suo schieramento quanto a causa della pressione esercitata dai grigi anche dopo il gol di apertura. Questo gol venne costruito dal penetrante Serone, il quale entrò in area e, scartato Mion, passò in corsa a Campagnoli che senza rallentare il passo scaraventò in rete. Il Treviso impegnò Dalla Fontana soltanto al 37’ con un tiro di Bodini. Nella ripresa soltanto in occasione del calcio d’angolo che al 7’ diede il pareggio al Treviso, Chiodi riuscì veramente a disincagliarsi dal suo ruolo arretrato. Poi l’Alessandria riprese l’iniziativa e solo Geatti le impedì di portarsi ancora in vantaggio parando in due tempi al 27’ la più pericolosa delle puntate dell’inesauribile Serone. (E.G., «Stampa Sera», 23 novembre 1953) UN PREZIOSO PAREGGIO CONSEGUITO DAI GRIGI A TREVISO Domani al "Moccagatta" ALESSANDRIA - VERONA A Treviso l’Alessandria ha colto un prezioso punto, sfiorando la possibilità di una vittoria, pur lamentando un serio incidente all’inesauribile Giraudo. Rinforzata in difesa con l’innesto di Garzena a terzino volante, e con l’esordio di Campagnoli la squadra grigia ha tenuto egregiamente il campo, anche per il ritorno in efficienza di Masperi, che già giovedì scorso aveva fatto prevedere che si stava avviando verso la forma migliore. La nostra squadra non è ancora amalgamata: la cattiva forma di vari elementi, l’assenza di altri indisposti o infortunati, ha pregiudicato la coesione dei reparti. Mentre Lerici e Serone aumentano gradualmente di rendimento, Bey stenta a riprendere la sua forma abituale. A Treviso il fattore morale è stato un coefficiente validissimo per la conquista del pareggio, che ha risollevato l’umore degli sportivi e le speranze dei dirigenti. […] Un punto prezioso da Treviso. Prezioso soprattutto perché strappato ad un campo pericolante dove, crediamo, in avvenire abbia a fare molto più caldo che non domenica scorsa… già sufficientemente calorosa. Bravi grigi! E «bravi» soprattutto agli esordienti in campionato che, ve ne siete accorti, erano tre: Dalla Fontana, Nicolazzini e Campagnoli. Ma un bravo particolare al coraggioso Giraudo. Un medico chiamato d’urgenza, diagnosticava una sospetta commozione cerebrale; tenerlo al buio e coricato… Appena il medico se ne andò – già da 5 minuti la ripresa era iniziata – Giraudo, invano trattenuto, corse fra i compagni, a difendere i colori del cuore. Commovente attestazione di attaccamento che i tifosi non dimenticano tanto facilmente. Bravo «Gira»! Fortunatamente, solo un bernoccolaccio nerofumo e… via forte! La squadra, a sentir le cronache e i commenti, ha attaccato e s’è forse bevuta più di una rete. Vuol dire che queste reti le ha in corpo. Fuori, dunque! È ora! (Andrea Canestri-Ukri, «Il Piccolo», 28 novembre 1953) RISULTATI: Brescia-Padova 2-0 Cagliari-Piombino 2-0 Lanerossi Vicenza-Modena 2-2 Marzotto-Pavia 4-1 Messina-Catania 0-1 Monza-Salernitana 3-0 Pro Patria-Como 1-0 Verona-Fanfulla 3-1 CLASSIFICA: Catania 15; Como, Monza 14; Cagliari, Lanerossi Vicenza, Verona 13; Pro Patria, Marzotto, Salernitana 12; Brescia, Pavia 10; Messina, Modena 8; Alessandria 7; Treviso 6; Fanfulla, Piombino 4; Padova 3. *: una gara da recuperare MARCATORI 7 gol: Bassetti (Catania), Deprati (Marzotto), Pratesi (Pro Patria) 6 gol: Genero (Fanfulla) 5 gol: Golin (Cagliari), Marchetto (Marzotto), Remonti (Marzotto), Zecca (Verona) 4 gol: Astorri (Monza), Farina E. (II) (Brescia), Fioravanti (Salernitana), Ghiandi (Como), Manenti (Catania), Mannucci (Pro Patria), Rosa (Pavia) Il punto sul campionato Ribaltone in classifica dopo la decima giornata di campionato con il Catania, nuova capolista, grazie alla rete realizzata da Bassetti, che ha scavalcato il Como sconfitto a Busto Arsizio dal gol di Hofling e raggiunto dal Monza che ha rifilato tre gol alla Salernitana. Le vittorie di Verona e Cagliari hanno permesso alle due compagini di agguantare il Vicenza che ha pareggiato la sfida contro il Modena con una rete di Fabris a un minuto dal termine. Poker di gol del Marzotto al Pavia: mattatore della sfida, autore di una doppietta.