Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
01-03-2015 - Giornata: 27 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Cremonese US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 78. rig. Rantier J.[A]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Terigi Leonardo [46. Iunco Antimo], Morero Santiago Eduardo, Mezavilla Adriano, Mora Luca [22. Nicolao Giuseppe], Vitofrancesco Ferdinando, Obodo Kenneth, Marconi Michele, Rantier Julien, Cavalli Gabriele [58. Germinale Domenico] A disp.:Casula Leonardo, Picone Giuseppe, (P) Poluzzi Giacomo, Valentini Michele All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
CREMONESE US: Galli, Gambaretti, Favalli [80. Pasi], Marchi [84. Campagna], Briganti, Castellini, Palermo, Crialese, Manaj [40. Finazzi], Moroni, Kirilov. A disp.: Quaini, Bassoli, Zielenecki, Ciccone. All.: Giampaolo Marco

Arbitro: Valiante Vincenzo (Nocera Inferiore) [Gleison Marques, Lombardo]
Note
Espulsi: 36. Palermo [C], 43. Quaini [C - dalla panchina], 77. Giampaolo [C – All], 92. Gambaretti [C]. Ammoniti 22. Mora [A], 27. Sosa [A], 35. Moroni [C], 38. Marconi [A], 38. Marchi [C], 69. Gambaretti [C], 77. Briganti [C], 84. Rantier [A]. Angoli: 2-6 Recuperi: 4.+ 3. Spettatori: 3.000 (2.183 paganti, 764 abbonati) Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
Sono ancora l’Alessandria, il Novara e il Pavia in testa alla classifica del girone A di Lega Pro. I Grigi, grazie a un rigore di Rantier, hanno superato al “Moccagatta” una coriacea Cremonese. Che ha saputo peraltro rendersi pericolosa anche in inferiorità numerica. La squadra di Mister Giampaolo ha infatti tenuto testa ai più quotati avversari per quasi tutta la gara ed è andata vicina alla segnatura in più di un’occasione, anche dopo che è stato espulso Palermo al 35’. Nella ripresa buone occasioni per l’Alessandria, ma la Cremonese ha risposto colpo su colpo. Fino al 78’, quando un calcio di rigore trasformato da Rantier ha praticamente fatto calare il sipario sul match. Nell’occasione, per proteste, è stato allontanato anche il tecnico lombardo e nel recupero, per doppia ammonizione, è finito sotto la doccia anche Gambaretti. Contestato, da parte dei grigiorossi, l’arbitraggio. Guardando in profondità il match, è da notare come la Cremonese abbia messo in difficoltà i Grigi che hanno fatto fatica a superare la linea difensiva avversaria. Al 18’ i Grigi reclamano un calcio di rigore per un tocco di mano nell’area della Cremonese. Nel primo tempo il pericolo più grande per l’Alessandria è arrivato da un tocco di Morero che ha costretto il portiere Nordi ad una parata impegnativa. Nel recupero sui piedi di Marconi è capitata una buona occasione ma Galli è stato bravo nell’anticipo. Nella ripresa Mister D’Angelo ha inserito Iunco per Terigi nell’intento di rafforzare il reparto offensivo. Dalla sinistra Nicolao ha crossato per Marconi che colpito di testa, ma il tiro è stato centrale, facilmente bloccato dall’estremo difensore cremonese. Anche Vitofrancesco ha provato a vivacizzare la partita sul lato destro, ma nonostante l’uomo in meno la Cremonese non si è mai chiusa e al 53’ Favalli, servito da Kirilov, ha calciato all’interno dell’area piccola impegnando Nordi che si è salvato in angolo. Al 65’ l’Alessandria ha trovato il gol con un colpo di testa su calcio di punizione, ma il centro è stato annullato per offside. Dalle tribune si è vista una Cremonese giocare alla pari sia sul piano offensivo sia difensivo, e l’ansia di dover pareggiare ha incominciato a farsi sentire tra i Grigi. Le fasce dell’Alessandria sono state le più attive e dai piedi di Vitofrancesco è partito un traversone sul quale si è avventato Marconi che ha colpito il palo. Al 77’ lo stesso Marconi va giù in area, l’arbitro fischia, Giampaolo protesta e viene espulso. Rantier dal dischetto non sbaglia e regala il vantaggio definitivo all’Alessandria. Che vuole dir quinta vittoria consecutiva. In sala stampa Così Mister D’Angelo: “Partita difficile, ma da qui alla fine sarà sempre una battaglia… Bene Nicolao, la sua è stata una prova buonissima sotto l’aspetto mentale. Il pubblico è stato grandioso e lo aspettiamo anche mercoledì contro la Torres”.Nicolao, scuola Napoli: “Sono felice, mi sono fatto trovare pronto. Ho lavorato duro e adesso sono a disposizione del gruppo: non è facile entrare a freddo ma è andata bene”. (Museo Grigio) GRIGI, RAZZA DA PRIMATO Il rigore di Rantier permette di agganciare Pavia e Novara. Domani la Torres per la ’sesta' Potesse dare i voti ai suoi, Luca D’Angelo, ieri sera su Sportitalia a parlare di Grigi, darebbe un bel 10 per l’impegno e l’atteggiamento mentale. «Sul piano tecnico arriviamo alla sufficienza. Con qualche affanno, ma la Cremonese è stata molto brava e farci faticare». Sa bene, il tecnico dell’Alessandria, che sarà sempre così, nelle undici finali da giocare, a partire da domani sera, alle 20.30, con la Torres. E se uno dei suoi uomini più in forma, Michele Marconi, ammette che «giocare sapendo il risultato delle avversarie un po’ di pressione la dà, perché c’è solo un punteggio utile per restare là in alto», al tecnico piace la testa con cui la squadra resta in gioco. «Non esistono partite scontate. E l’Alessandria non è formazione da vittorie facili: non è nel nostro dna, i risultati ce li costruiamo anche lottando fino all’ultima occasione». Aggiungiamo: magari non spettacolari, come domenica, ma pratici e concreti. E determinati. «L’atteggiamento che servirà contro chiunque. Io non credo al Bassano tagliato fuori, anche se ora è scivolato a 7 punti dai noi tre di testa. E credo che anche la lotta per il quarto posto contribuirà ad aggiungere contenuti a questo campionato». Il Como che vince a Busto con un rigore dubbio può ancora inserirsi. E domani sera, in contemporanea con Alessandria - Torres, si gioca Como - Novara. Per chi fa il tifo Luca D’Angelo? «Per l’Alessandria, che è alla quinta vittoria consecutiva. Parto proprio dalla nostra esperienza: in due partite, nel girone di ritorno, abbiamo recuperato 5 punti. Potrebbero riuscirci anche squadre che ci stanno alle spalle». E che i Grigi, è il caso del Bassano, affronteranno all’ultima domenica di marzo. Iunco dall’inizio L’Alessandria del prima tempo con la Cremonese è sembrata un po’ in affanno, anche per merito dell’atteggiamento dei grigiorossi, nella costruzione del gioco. Molto meglio nella ripresa, con il 4-3-3 e con l’uomo in più. Anche se con un contributo parziale di Iunco. «Antimo ha vissuto una settimana tormentata: i primi tre giorni con un virus influenzale, sabato una botta nella rifinitura. Non poteva essere al meglio, ma anche se meno rapido, resta un giocatore di categoria superiore che ci può dare moltissimo. E che mi auguro di avere al meglio domani sera con la Torres». Titolare dall’inizio, in coppia con Marconi. La Lega fa cassa Un bel gruzzolo di multe a scorrere i verdetti del giudice sportivo, in anticipo di 24 ore proprio per il turno infrasettimanale del girone A. Anche l’Alessandria contribuisce, suo malgrado, a rimpinguare le casse della Lega. Con una sanzione di 1500 euro per “comportamento gravemente antisportivo, per aver nascosto i palloni ritardando la ripresa del gioco con la squadra in vantaggio”. Ogni giustificazione è buona per raccogliere ‘fondi’, ma questa ci sembra francamente eccessiva e forzata. Un invito a leggere questa motivazione (le sanzioni sono comminate sulla base del rapporto del direttore di gara e del commissario di campo) a chi, soprattutto di sponda Cremonese ma non solo, a fine partita parlava di un’Alessandria ‘agevolata’ dall’arbitro. Maledetto vizio di fare la punta anche alle vittorie. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Un Rantier di rigore L’Alessandria tiene E’ rabbia Cremonese Espulsi Giampaolo, due giocatori e una riserva D’Angelo onesto: ≪11 contro 11 sarebbe stata dura≫ L’Alessandria tiene il passo del Novara e del Pavia, ma quanta fatica contro la Cremonese messa in campo da Giampaolo in maniera perfetta passando dal solito 4-3-3 al 3-5-2, e con Jadid in tribuna dopo un diverbio con il tecnico. Anche dopo l’espulsione di Palermo (reazione evidente ai danni di Marconi) i lombardi hanno continuato a giocare bene, mettendo in difficoltà la difesa di casa diretta dall’ottimo Morero (nella ripresa gli verrà anche annullata una rete per fuorigioco). L’Alessandria non è riuscito nel primo tempo a sviluppare il solito gioco sulle fasce subendo la velocità e le incursioni di Manaj e soprattutto Kirilov. Nel secondo tempo, dopo l’ingresso di Iunco, i padroni di casa hanno cercato subito di trovare la via della rete ma le palle che provenivano dalle fasce erano facile preda del duo difensivo Briganti e Castellini. Moroni ha cercato di alzare il baricentro della Cremonese, ma l’assedio dei grigi s’è fatto via via sempre più incessante, fino alla rete su rigore abbastanza generoso su Marconi (fallo di Briganti). RIGORE E GOL La massima punizione è stata trasformata da Rantier che ha firmato così il suo ottavo sigillo personale. Giampaolo è stato allontanato per proteste, la Cremonese s’è buttata in avanti alla ricerca del pareggio e nel recupero ha perso anche l’ex Gambaretti per somma di ammonizioni. La situazione di classifica è sempre preoccupante e il presidente Gigi Simoni si è lamentato dell’arbitraggio. Invece il tecnico di casa Luca D’Angelo ha applaudito Giampaolo per come sa mettere in campo le squadre ammettendo con grande onestà che «a parità di uomini in campo, non so se la mia squadra avrebbe ottenuto i tre punti». (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) CALCIO, IN C I GRIGI PIEGANO LA CREMONESE CON RANTIER DAL DISCHETTO Non si scinde il trio di testa L’Alessandria fatica ma un rigore la premia Soffrendo e «sbuffando» come una locomotiva del vecchio West, l’Alessandria supera di misura la Cremonese e riaggancia in vetta alla classifica Novara e Pavia, che avevano giocato prima dei grigi e messo in cassaforte i tre punti. Che non fosse un match facile per l’Alessandria lo avevano profetizzato in molti, ma il primo tempo della squadra di D’Angelo è davvero sotto tono. La Cremonese dimostra di aver metabolizzato in fretta la novità tattica del 3-5-2 («d’altra parte il loro mister è uno dei più preparati in assoluto» dirà D’Angelo nel dopo gara) e fa un figurone, mentre l’Alessandria fatica sulle corsie esterne, si affida troppo al gioco per vie orizzontali e ha un Cavalli fuori dal gioco, anche perché defilato a destra. Il capitano finisce finisce nella morsa di Crialese e Palermo che lo pressano e non lo lasciano ragionare. Rantier e compagni così si innervosiscono, Nordi rinvia spesso il pallone a saltare il centrocampo, ma il giochetto non funziona (sulla soluzione che non convince D’Angelo si trincererà dietro un «No comment»). Gli ospiti escono sempre alla grande palla al piede dalla loro tre quarti e hanno in Kirilov un folletto imprendibile. Insomma, la partita pare davvero in salita, ma un episodio la cambia. A dieci minuti dall’intervallo, il numero sette della Cremonese aggredisce Marconi a terra e viene espulso. Nell’intervallo D’Angelo rivoluziona l’assetto. Fuori Terigi («era il meno adatto dei tre di difesa a marcare Kirilov» dirà l’allenatore) e dentro Iunco: difesa che passa a quattro con Morero e Sosa centrali e Vitofrancesco e Nicolao ad agire da esterni bassi: i grigi cambiano passo e ritmo e si ritrovano da un primo tempo in cui nessuno osava a una ripresa (con anche Germinale in campo) a trazione completamente anteriore. La Cremonese, però, nonostante l’inferiorità numerica, si difende con ordine e si affida alle ripartenze di Kirilov. Anche faticando, l’Alessandria è «sul pezzo» e trova grande concentrazione e applicazione: «L’aspetto mentale mi piace, a livello tattico abbiamo invece sfiorato appena la sufficienza» la tesi del mister, che ammette: «In parità numerica non so se avremmo vinto». Fatto sta che l’ultima mezz’ora si rivela decisiva con Marconi sugli scudi: prima coglie un palo, poi ha ancora la voglia e la forza di rincorrere un lancio di Mezavilla e guadagnarsi il rigore che sarà poi trasformato con freddezza da Rantier. Il finale, almeno quello, è in discesa, ma le energie spese sono molte. E dopodomani si torna in campo contro la Torres, per un’altra battaglia. «Noi non sappiamo vincere facile, ce le dobbiamo sudare» chiosa D’Angelo che chiede «ancora più gente sugli spalti mercoledì sera». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Bassano - Novara 1-2 FeralpiSalò - AlbinoLeffe 1-1 Monza - Venezia 1-2 Pavia - Mantova 2-1 Pordenone - Arezzo 1-0 Pro Patria - Como 0-1 Real Vicenza - Lumezzane 0-2 Renate - Sudtirol 1-0 Torres - Giana Erminio 0-0 CLASSIFICA: Alessandria, Novara, Pavia (-1) p. 53, Bassano 46, Como 44, FeralpiSalò 42, Real Vicenza 41, Sudtirol 40, Venezia 37, Arezzo* 36, Torres, Renate 35, Mantova (-3), Monza 33, Cremonese, Giana Erminio 31, Lumezzane* 27, AlbinoLeffe 22, Pordenone 20, Pro Patria (-1) 17. Ogni * = 1 gara in meno. Mantova 3, Pavia, Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 15: Bruno (4, Real Vicenza). 13: Ferretti (Pavia). 12: Maiorino (2, Torres). 11: Momente’ (3, AlbinoLeffe); Gonzalez (Novara); Fischnaller (1, Sudtirol). 10: Brighenti (1, Cremonese); Cesarini (3, Pavia). Il punto sul campionato Il terzetto composto da Alessandria (1-0 alla Cremonese), Novara (2-1 a Bassano) e Pavia (2-1 sul Mantova) vince e consolida il vantaggio; il Bassano, battuto in casa proprio dal Novara, si ritrova staccato di sette punti, differenza che comincia a diventare importante. Risale il Como che ha vinto a Busto Arsizio su un campo ormai diventato terra di conquista; i lariani ora sono a due punti dai vicentini. In coda, detto della Pro Patria, importante vittoria del Pordenone sull'Arezzo anche se gli 11 punti di scarto da quindicesimo posto rendono sempre più problematica l'uscta dalla zona playout. Stesso discorso si può fare per l'AlbinoLeffe che di punti di distacco ne accusa solo nove ma non sembra in grado di recuperarli.