Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1960/1961
Serie B
18-12-1960 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Brescia AC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 44. rig. Bercellino (I) G.[A]

Alessandria US Stefani Ideo, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Bercellino (I) Giancarlo, Soncini Antonio, Filini Giancarlo, Vitali Alessandro, Fanello Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bettini Sergio All.: Achilli Camillo

Formazione avversaria
BRESCIA AC. Brotto, Di Bari, Bonometti, Martini, Ferrazzi, Turra, Favalli, Prandini, Milanesi, Rizzolini, Vigni. All.: Gadaldi Andrea

Arbitro: Samani Fiorenzo (Trieste) [Fogar, Paolillo]
Note
Inizio domenica ore 14.30

Commento
I “grigi,, vittoriosi anche con il Brescia (1-0) DOMANI L'ALESSANDRIA A PALERMO La sagra delle passioni casalinghe è temporaneamente terminata domenica, alla vigilia di questo Natale imbronciato per un tempo uggioso ed umidiccio, senza neve, senza fantasie, goloso di pioggia e di impermeabili. Abbiamo salutato la nostra squadra, grigia di maglie e di fango, un poco imbronciati e perplessi anche noi, tormentati sempre dai segnalati dubbi che continuano ad assillarci e non paiono ancora trovare completa soluzione: altri due punti, è vero, sono stati incasellati, e questo è ciò che di più conta, ma tutto è finito bene solo perché gli errori questa volta sono stati commessi dall’attacco e non dalla difesa. Per riprendere il discorso di sabato allorché dicevamo degli errori che costituiscono una delle fonti di maggiori delusioni, diremo che il motivo del nostro relativo disappunto al termine di questa contesa con il Brescia, è ancora una volta da ricercarsi in tali errori. La prima linea, che la settimana scorsa pareva aver ritrovato estro e sicurezza, ha ripreso a battere la vecchia strada delle inutili e stucchevoli scorribande senza costrutto e senso pratico che culminavano in fatali indecisioni od imprecisioni che hanno resa incerta fino all’ultimo l’esito della partita. Vitali, Filini e Bettini sono stati i principali protagonisti di tanta incertezza, rinunciando, quasi per una beffa verso se stessi e verso di noi, a completare un risultato che poteva essere pieno e senza possibilità di dubbi o recriminazioni da parte dei nostri avversari. Non staremo a sottilizzare troppo su Vitali, in quanto dalla prima partita di campionato che ci offre tutto il meglio di se stesso, tanto da essersi meritato consensi incondizionati da tutti, per l’impegno e la tecnica che unisce nelle sue prestazioni e, diciamo, anche la « grinta » che ha acquistato con la maturità e l’esperienza D’altro canto, nelle. stesse partite in cui non porta a conclusione — come è stato per domenica — azioni facili e sicure, sa creare spunti sempre pericolosi ed offrire al compagno la palla utile per la realizzazione. Siamo anche propensi ad essere ancora comprensivi nel giudizio su Filini perchè non si deve dimenticare che da otto mesi è assente dai campi di gioco: inoltre lo stesso che è ora militare, non può svolgere gli allenamenti con la squadra, ma limitarsi alla preparazione svolta presso la Compagnia Calciatori, raggiungendo la propria squadra soltanto il sabato. Mentre infatti il ragazzo dimostra, come sempre, una particolare tenacia ed una abnegazione che costituiscono come già per i tempi passati, uno degli aspetti più notevoli della sua personalità, è ancora tardo nei riflessi e nella fase di disimpegno La rete mancata domenica per un soffio, costituisce un tipico esempio di quanto andiamo affermando: Filini non fece in tempo a sferrare il tiro per avere perduto qualche attimo nel mettersi in movimento, nel piazzarsi la palla in posizione utile e finalmente nello scattare per il tiro. Abbiamo comunque notato un progressivo miglioramento nel ragazzo, per cui, puntualizzati quelli che secondo noi sono i più evidenti suoi difetti, pensiamo che nel volgere di poco tempo si possa ritrovare il vero generoso Filini che supera la scarsa dotazione tecnica con tale dose di intraprendenza e decisione da divenire, come lo chiamò lo scorso anno un noto critico, un magnifico trascinatore. Non altrettanto tolleranti e comprensivi ci sentiamo di essere nei confronti della prestazione di Bettini: non ci soddisfa per intanto neanche la sua personale e laconica spiegazione con la quale si è limitato a dichiarare che « domenica non girava» E’ assolutamente sconcertante questo ragazzo: dotato di un fisico eccezionale e ai doti di resistenza non comuni, egli tiene di solito una media notevole di gioco tanto da supplire a certe ingenuità od impostazioni troppo semplici, con una mole di lavoro tale da rendersi sempre utile all’intera prima linea. Domenica, purtroppo: Bettini è mancato all’attesa su tutti i piani del suo rendimento. Stranamente fermo, lontano sempre da ogni azione . avanzata, ha tenuto una posizione non bene definita di ala a tre quarti di campo raramente tornente, il più delle volte insensibile ai lanci di Migliavacca e di Soncini. Da ultimo, quasi come se la giornata non fosse già stata abbastanza negativa per lui, ha mancato nel modo più clamoroso che si possa immaginare, la rete che avrebbe dovuto riconciliarci in parte con lui e soprattutto rendere più pieno e soddisfacente il risultato. Si pensi che, in piena mischia, Vitali improvvisamente si disimpegno, e, scorto Bettini accorrente dal centro, gli allungò sapientemente la palla in avanti. Bettini intuì e continuò nella sua corsa, venendosi a trovare m posizione più facile che non quella di chi tira un rigore: di destro si sistemò la palla e la colpì violentemente di sinistro a 5 6 metri dal portiere. Il gol sarebbe stato sicuramente fatto se., il piede di Bettini non avesse calciato molto più duramente nel fango che nel pallone. Pazienza. Non vi è altro da fare che incoraggiare il ragazzo e confidare che si riprenda subito: non vi sono per fortuna sintomi di stanchezza o di calo dì forma. E’ quindi e soltanto questione di volontà e di temperamento. Ali di lusso Il discorso ci ha portati lontano, facendoci scordare quanto dovevamo dire in apertura: e cioè che questo Brescia ha lasciato in tutti una assai buona impressione. Non a torto dicevamo alla vigilia che ci faceva paura non meno del Novara. Ebbene, c’è proprio da dire come sia falsa la classifica provvisoria del campionato circa l’indicazione dei valori delle squadre. Due fatti essenziali ci hanno colpito: il sistema funzionale e, diremo. anche elegante, usato dalla difesa, e la straordinaria personalità delle due ali. La difesa del Brescia è la meno scorbutica fra quelle da noi osservate, diciamo anche la meno dura nel senso letterale della parola, eppure ha imbrigliato la nostra prima linea con tale autorità e funzionalità, da rendere veramente incerto fino al termine l’incontro. Per molte altre squadre passate prima sul nostro campo, sentimmo, al termine, commenti di rimpianto per l’infame nostro terreno che non aveva consentito alla nostra linea una abbondante segnatura Domenica nessuno ha pensato a tale possibilità. Le due ali Favalli e Vigni, sono poi state protagoniste di un notevole Incontro: rapide nell’ideazione del gioco, dotate di imprevedibili finte, sgusciavano leggere con un gioco veramente piacevole che avrebbe potuto creare le situazioni più pericolose per la nostra difesa. Per fortuna Giacomazzi, con l'ausilio del sempre ottimo Soncini poteva sfruttare tutto il suo mestiere indovinando quasi sempre la posizione e la prima battuta, lasciando a Bercellino il necessario respiro per il recupero e l’entrata sugli uomini di centro. Melideo ha lottato fino allo spasimo con il bravissimo Vigni, denunciando ancora i suoi limiti, ma rimediando sempre con rabbiosi ritorni: peccato che lo diciamo ancora una volta non sappia emendarsi dal gioco falloso, che può presentare veri e propri pericoli per sè e per la squadra. Se pure ha l’attenuante di aver trovato domenica un avversario veramente eccezionale, il nostro giovane terzino si deve sforzare di contenere il suo gioco entro i limiti di una più contenuta e definita correttezza. Soncini continua a migliorala: speriamo che raggiunga presto il suo ritmo abituale Migliavacca continua a mostrare sintomi palesi... di essere un ottimo mediano: buon per noi che attraversi un notevole periodo di forma e che possa quindi svolgere anche un gioco funzionale e redditizio di mezz’ala. Attendiamo il ritorno di Oldani, ma sappiamo che il ragazzo soffre ancora per il ginocchio gonfio che gli impedisce un rapido ritorno. Per il resto... tutto normale compreso Fanello che si è ormai installato in testa alla classifica dei cannonieri, posizione questa, dice lui. che intende migliorare allorché il terreno gli permetterà di giocare con pieno rendimento. Aranci e cornamuse Abbiamo salutato i nostri ragazzi in partenza per Palermo. Saluto malinconico perché non possiamo seguirli, ma saluto cordiale perché porta con sè tante speranze. Natale, giornata che in tutti i tempi porta pace per un giorno, anche ai guerrieri. Quest’anno è crudele e non ammette soste: la domenica calcistica impone le sue necessita, vuole i suoi risultati, Vuole il fremito e l’attesa anche nella pace raccolta della famiglia. E cosi la nostra squadra viaggia per due giorni, lontana da casa, verso il sole e gli aranci. Alle Favorite di Palermo affronterà un difficile incontro. Troverà un altro clima e soprattutto un altro campo. Dal fango melmoso al prato verde dai colori di primavera. Il problema rimane sempre quello più volte segnalato: terrà duro la nostra difesa? Resisterà agli attacchi dei padroni di casa? Per la mediana ed i terzini sarà un duro esame, necessario però, al fine di poter stabilire se la squadra è veramente in ripresa, se gli errori sono stati individuati e si è quindi provveduto a non più commetterli, se la manovra veloce consentirà a Giacomazzi e compagni di far fronte senza tentennamenti e soprattutto di non trovarsi mai tagliar ti fuori dall’azione. Tutti questi problemi sono stati lungamente meditati e studiati da Achilli il quale ha arche svolto allenamenti adatti. Ma solo la prova di domenica potrà fornire sicuri elementi di valutazione. Sulla Gazzetta dello Sport di lunedì Nino Rota scriveva che la squadra grigia, malgrado non abbia demeritato il successo. ha ancora denunciato i suoi limiti, la non insuperabilità della sua retroguardia che ricorre al fallo per trarsi d’impaccio (Melideo), dove Giacomazzi se la cava col mestiere. Bercellino zoppica sui palloni a terra, Soncini ha una troppo limitata visione di gioco Contro tali affermazioni di questi critici raffinati dobbiamo rispondere con dei fatti e non più con delle parole. Natale è venuto, e con esso la prova generale. Speriamo che la sera del Sacro Giorno ci faccia sentire l’eco lontano d’una cornamusa dal suono dolce e nostalgico dei lieti canti montani (Il Piccolo - Barbagrigia) CON UN PENALTY TIRATO DA BARCELLINO L'ALESSANDRIA SUPERA IL BRESCIA: 1-0 L'arbitro ha concesso il rigore su segnalazione del guardalinee - Favalli espulso Un rigore-fantasma ha deciso il combattutissimo incontro fra Alessandria e Brescia, disputato sotto la pioggia e su un terreno di gioco in pessime condizioni. Si era al W del primo tempo ed il mare di fango aveva ormai inghiottito da un pezzo la sottile linea tracciata col gesso a demarcazione delle aree dì rigore. Bupn rinvio di Giacomazzi era scattato prontissimo Fanello, centravanti dei grigi clic, rubando letteralmente il pallone al bresciano Martini, si era avviato, con la palla galleggiante fra i piedi, verso l'area, superando prima Ferrazzi e poi il terzino Bonometti. Perso per perso quest'ultimo, cadendo, diede un'abile manata al pallone, arrestando netto l'azione di Fanello. Fallo lo era senz'altro, ma che specie di fallo a noi, dalla tribuna, era sembrato che, sia pur di poco, l'irregolarità di Bonometti fosse avvenuta fuori dalla linea. L'arbitro Bamani, dopo un gesto ambiguo, come di chi non sa che pesci pigliare, si rivolse per consiglia al segnalinee. Questi, che si trovava nella posizione più favorevole per giudicare circa la posizione di una linea di demarcazione che non c'era più, convinse con la sua testimonianza il signor Romani a concedere il penalty, tirò Bercellino, una gran puntata di destro a mezza altezza, e Bratto non potè opporsi al pallone della sconfitta bresciana. Abbiamo raccontato subito quest'episodio perché in esso è praticamente racchiuso tutto il senso della partita. L'Alessandria, che aveva premuto all'attacco per tutto il primo tempo, non aveva saputo tradurre in reti la sua superiorità territoriale per l'eccessivo personalismo del pur-brillante Vitali e per lo scarso appoggio dato allo scattante Fanello dal volonteroso ma disordinato Filini e da un Bettini per il quale anche la buona volontà è sotto discussione. Il penalty realizzato da Bercellino ha messo i grigi in una posizione di favore, dato che su un terreno simile era molto più facile difendersi che attaccare. Dopo aver subito il goal il Brescia, che in apertura di ripresa aveva sfiorato il pareggio in seguito ad un inopportuno passaggio indietro di Meliaco al portiere sventato da Stefani con un tuffo disperato sui piedi di Vigni, ha visto compromesse le sue possibilità di raddrizzare il risultalo da un gesto di reazione che è costato l'espulsione a Favalli. Il n. 7, atterrato rudemente da Solicini, al li', ha gettato stizzosamente un pugno di fango in volto all'avversario e l'arbitro lo ha rimandato negli spogliatoi. Malgrado l'inferiorità numerica i bresciani si sono lanciati coraggiosamente alla controffensiva, costringendo ancora Melideo ed anche l'affaticato Sniderò a salvarsi con le scorrettezze e dando modo a Stefani, Bercellino, Giacomazzi e Boncìni di dar prova della loro bravura. Nel finale ai grigi si sono presentate un paio di occasioni per raddoppiare addirittura il vantaggio: nella prima, al 39', Vitali è stato preceduto per un soffio dal portiere ed ha anzi rimediato un pugno da un terzino accorso in difesa di Bratto, caricalo rudemente dall'attaccante alessandrino; nella seconda al 43', Bettini solo a quattro metri dalla porta dopo un'ozio ne Filini-Vitali, ha colpito pallone e terreno insieme riuscendo a malapena in un tiro sbilenco al rallentatore, finito fra le braccia di Bratto. Il 2-0 comunque sarebbe stata una punizione eccessiva per un Brescia che, certamente, non merita il penultimo posto in classifica. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) RISULTATI: Alessandria - Brescia 1-0 Catanzaro - Venezia 0-0 Foggia - Triestina 2-1 Genoa - Messina 1-1 Marzotto-Reggiana 0-1 Ozo Mantova - Verona 0-1 Palermo - Pro Patria, 3-1 Parma - Sambenedettese 2-1 Prato - Simmenthal Monza 1-3 Novara - Como 0-0 (sospesa al 16’ del primo tempo per impraticabilità del campo) CLASSIFICA: Ozo Mantova, p. 17; Como, 16; Palermo, S. Monza, 15; Catanzaro, Messina, Sambenedettese, 14; Alessandria, Venezia, Pro Patria, Prato, Novara, Reggiana, 13; Parma, Foggia, Verona, Triestina, 11 ; Genoa, Brescia, Marzotto, 8 Novara e Como hanno disputato una partita in meno Il punto sul campionato La tredicesima giornata del torneo di Serie B ha visto tre vittorie esterne: quella del Monza, in casa del Prato, il successo del Verona sul campo della capolista Mantova e della Reggiana in casa del Marzotto. Deludente 1-1 del Genoa in casa contro il Messina: primo gol dei siciliani con Fraschini e pareggio ad opera di Pantaleoni. Sedici minuti è durata Novara-Como poi è stata sospesa per impraticabilità del terreno di gioco.