Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
21-12-2008 - Giornata: 17 - Olbia - Bruno Nespoli


Olbia Calcio - Alessandria US 1912 0 - 3 (0 - 0)
RETI: 48. Buglio A.[A], 56. Mateos Aparicio M.[A], 72. Artico F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Cozza Fabio, Cammaroto Vincenzo, Schettino Alberto, Mateos Aparicio Marcelo, Briano Mauro, Longhi Matteo, Buglio Angelo [82. Bolla Alec], Rosso Daniele [87. Motta Angelo Giovanni], Artico Fabio [91. Buelli Daniele] A disp.:(P) Cicutti Alessandro, Scalise Manuel, Volpara Emanuele, Zappella Giuseppe All.: Iacolino Salvatore

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO: Righi, Testa, Gilardi, Collacchioni, Memè, Cazzola, Soro, Masciantonio, Massaro [60. Longobardi], Giglio, Palumbo. A disp: Rosano, Bricchetti, Simoncelli, Zeoli, Minutola, Parente. All. Serreri Peppino (Puccicca Lillo squalificato)

Arbitro: Barbiero Gianluca (Vicenza) [Preti, Provesi]
Note
Ammoniti: Soro [O], Schettino [A], Masciantonio [O], Cozza [A]. Angoli: 6-3. Recuperi: 0.+ 3. Spettatori: 800. Giornata soleggiata, con temperatura primaverile, terreno pesante Inizio gara ore 14.30

Commento
Vai nell’isola e torni con mezzo scudetto. Potremmo intitolare così il film delle emozioni, dello spettacolo, della lezione di calcio e dei gol da altra categoria. Protagonista principale, e unica, la matricola, che chiude il 2008 esattamente dove lo aveva iniziato: davanti a tutti, capolista solitaria, un pezzo di titolo sulle maglie e, soprattutto, la consapevolezza di poter aggiungere quell’altra metà che ancora manca per completare il capolavoro. L’Alessandria camaleontica, che passa dalla sagra delle occasioni mancate, e dal pareggio che piace poco, alla capacità di salire in cattedra, docente di tecnica e di tattica e, anche, di astuzia pallonara, di saggezza sul tappeto verde (misto a fango). Un po’ come il gatto con il topo: di diverte a giocare, lo stana e poi lo blocca e lo divora in un boccone. È la legge del più forte e a chi, per mesi, ha sostenuto che l’Olbia è anche superiore ai grigi, suggeriamo di vedere il filmato della partita di ieri al ‘Nespoli’: parla più di mille trattati di pallone, è la miglior teoria tradotta nella pratica che sa essere ancora più bella dei dogmi calcistici. La partita delle risposte, quelle che Salvatore Iacolino e i giocatori si sono tenute dentro: c’è chi, alla fine, sbotta, perché a volte le rivincite serve anche urlarle, e chi affonda i colpi con il sorriso, ma sono altrettanto taglienti. L’Alessandria della ripresa è la migliore in assoluto dell’andata condotta sempre davanti, a volte in compagnia, spesso anche da isolata e non c’è solitudine più gradevole di quella di una prima della classe, che sa di avere dalla sua il pronostico, ma non si fa condizionare e, anzi, si preoccupa di fornire nuovi argomenti a chi la indica come candidata principale al salto di categoria. Perché gol come quelli di Buglio, di Mateos Aparicio e di Artico sono il linguaggio della superiorità e, anche il prodotto finale di organizzazione, gioco, personalità e colpi di classe. Il tecnico rivendica un tappeto rosso per sé, i giocatori e la società e si arrabbia per quei sintomi di ingratitudine al primo accenno di flessione: Alessandria è fatta così, pretende molto, non sempre ricambia a dovere, ma i venti tifosi sugli spalti dello stadio di Olbia, ieri sono l’avamposto di un legame che non tiene conto dei processi sommari. Iacolino fa scelte che possono sorprendere, perché Zappella in panchina a Olbia stupisce. «Il capitano non si discute, è un pilastro. Il momento di forma non è dei migliori, rifiatare lo aiuterà a tornare ancora più forte e determinante», tanto per chiudere la bocca a chi era già pronto a montare un caso. Che non c’è. Ci sono i grigi primi alla fine dell’andata e, per tanto ottimismo in chi tifa, pochi lo avrebbero pronosticato, con questi punti e con questa consistenza. Forse anche per questo è ancora più bello festeggiare: ieri sera all’arrivo allo stadio, oggi in piazza della Libertà. Aspettando maggio. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) L'Alessandria sbanca Olbia con una prova di forza e conclude da campione d'inverno il girone d’andata di Seconda Divisione. Grande prova, non solo nel punteggio, della formazione mandrogna, che riesce a controllare i galluresi nel primo tempo e si scatena nella ripresa, infliggendo ai padroni di casa un terribile uno-due nel giro di otto minuti. I sigilli dei centrocampisti Buglio e Mateos Aparicio mettono di fatto la parola fine sul match di cartello della giornata e danno il via alla feroce contestazione dei tifosi sardi all’indirizzo dei propri beniamini.Nell'undici titolare proposto da Salvatore Iacolino c'è subito una novità. Zappella, complici le prestazioni poco convincenti negli ultimi due incontri, viene fatto accomodare in panchina con Cammaroto in campo al fianco di Cozza dal primo minuto. Ciancio si riprende la maglia di titolare sulla destra della difesa ed è confermato a centrocampo Mateos Aparicio dopo la buona prova casalinga contro il Montichiari, Artico e Rosso sono i terminali offensivi per uno schieramento all'insegna del 4-4-2 mentre i padroni di casa rispondono con un 4-3-1-2.L'Olbia parte forte e conquista subito tre calci d'angolo ma è l'Alessandria con Rosso ad avere una buona opportunità dopo una manciata di minuti: i sardi spingono molto sulla destra con Cazzola che fa beccare il giallo a Schettino. Con Massaro faro di centrocampo degli isolani i grigi rispondono con i tentativi di incursione da parte di Mateos Aparicio, con Buglio fino a quel momento un po' in ombra. Il terreno pesante e le pessime condizioni del campo specie nella fascia sotto la tribuna (i giocatori affondano nel fango fino alla caviglia) fanno sì che le due squadre vadano al riposo sullo 0-0.Nessuna sostituzione nella ripresa, ma ecco l'Alessandria che non ti aspetti: i grigi passano dopo tre minuti con un gran tiro di esterno destro di Buglio (che giocherà un ottima seconda frazione) ben servito da Longhi. L'Olbia non ha nemmeno il tempo di organizzare un minimo di reazione che gli ospiti raddoppiano con un gran gol di testa di Mateos Aparicio dopo un buon cross di Ciancio ottimamente innescato da Artico (11'). Puccica, mister di casa, toglie Massaro, centrocampista offensivo, per Longobardi ma l'Olbia sbatte contro l'attenta difesa grigia, abile in più di un'occasione nell'applicare la tattica del fuorigioco. C'è spazio anche per Servili che compie un paio di parate importanti su Soro poi il sigillo sul match lo mette quindi Fabio Artico (27'): ben pescato da Rosso il bomber torinese sigla il suo ottavo sigillo in campionato e lancia l'Alessandria nuovamente verso il primato solitario, più che meritato da una squadra che può davvero arrivare in fondo. (La Stampa Torino) RISULTATI: Carpenedolo - Canavese 0-1 Ivrea - Como 0-1 Montichiari - Varese 1-2 Olbia - Alessandria 0-3 Pizzighettone - Rodengo S. 1-0 Pro Vercelli - Itala S. Marco 0-0 Sambonifacese - Pavia 1-0 Sudtirol - Alghero 0-0 Valenzana - Mezzocorona 1-1 CLASSIFICA: Alessandria p.32; Varese 30; Rodengo S., Como, Sambonifacese 29; Canavese 27; Olbia 25; Ivrea 24; Valenzana 23; Itala S. Marco 21; Pavia, Mezzocorona 20; Carpenedolo 19; Pro Vercelli 18; Pizzighettone 17; Sudtirol 16; Montichiari 14; Alghero 13 Il punto sul campionato Alessandria campione d' inverno, Varese secondo a 2 punti e Como ora terzo (con Rodengo e Sambonifacese) a 3 lunghezze. La classifica del girone A è griffata da squadre con trascorsi in A e B. Ieri nessuna ha perso il passo in trasferta: la capolista ha rifilato un tris all' Olbia e le due inseguitrici hanno vinto a Montichiari e Ivrea. (La Gazzetta dello Sport)