Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
16-11-2008 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Como Calcio 3 - 1 (2 - 1)
RETI: 3. Rosso D.[A], 25. Buglio A.[A], 80. Artico F.[A] 20. Guazzo [C] [Co]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Cozza Fabio, Cammaroto Vincenzo, Schettino Alberto, Motta Angelo Giovanni [65. Mateos Aparicio Marcelo], Longhi Matteo, Briano Mauro, Buglio Angelo [88. Scalise Manuel], Artico Fabio, Rosso Daniele [82. Pelatti Matteo] A disp.:(P) Cicutti Alessandro, Galli Davide, Volpara Emanuele, Zappella Giuseppe All.: Iacolino Salvatore

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Malatesta, Balleri [50. Adobati], Brevi Oscar, Goretti, Franco, Kalambay [76. Lombardi], Brevi Ezio, Salvi, Bretti, Facchetti, Guazzo [68. Sehic]. A disp: Tornaghi, Taormina, Mireku, Fofana. All. Cotta Corrado

Arbitro: Zanichelli Andrea (Genova) [Sirchia, Amoretti]
Note
Rigore parato al 45. a Facchetti [C]. Espulso 74. Brevi Ezio [C]. Ammoniti: Brevi Oscar [C], Brevi Ezio [C], Buglio [A], Adobati [C], Salvi [C], Longhi [A], Cozza [A]. Angoli: 1-8. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 3.500 Inizio gara ore 14.30

Commento
LEGA PRO Partita spettacolo, l’Alessandria schianta anche il Como SIGNORI CHE CAPOLISTA Eurogol di Rosso, poi Buglio e Artico. E Servili para un rigore Era pronto a scommettere, Salvatore Iacolino. «La mia squadra non sbaglia mai le partite che contano ». L’avesse fatto, avrebbe vinto due volte: l’Alessandria delle meraviglie domina una partita che non ha niente a che spartire con la Seconda Divisione, lo riconosce anche Corrado Cotta, allenatore del Como, «spettacoli come quello del Moccagatta si vedono solo in serie superiori». Perché le protagoniste principali che occupano la scena del ‘Moccagatta’ sono da categorie più alte e Iacolino si gode la vittoria più bella della stagione, «ottenuta contro l'avversaria più forte. Complimenti al Como, che ha confermato tutto quanto sapevamo: l’esperienza, la qualità, l'intensità, le ambizioni. Loro forti, a tratti anche fortissimi. Noi, però, ancora di più: più bravi, più forti, una vera capolista in tutto, nel gioco e nella maturità, nella gestione della gara e nella capacità di accelerare nelle fasi cruciali. Di resistere e ripartire. Trascinati da un pubblico che nessuno ha. Solo noi ad Alessandria». Ecco, il segreto, e la forza, è anche in questa unione: chi va in campo, chi costruisce il gruppo, chi lo spinge dagli spalti. Una sintesi perfetta, nella gara che conta di più, e sono in molti ad accostare la vittoria sul Como a quella sulla Biellese di un anno fa. Lo stesso punteggio, in una fase simile del campionato. Sperando in un epilogo identico. «Due partite che si assomigliano molto. Quella, forse, ancora più cruciale, perché da quel 3-1 era nata la nostra serie D. Anche questa, però, è un passaggiofondamentale - insiste Iacolino - : ci lancia verso traguardi importanti. Non diciamo quali, ma siamo pronti ». Perché quella con il Como è la prova di maturità di chi matricola non la è mai stata - «per storia, blasone e per come sono state allestite Alessandria e Como non possono essere neopromosse» - e scopre di avere il dna da grande. In tutto: nei giocatori, nel tecnico, nel direttore generale, nella società, nella città tutta e nei tifosi. Quei palloncini grigi e neri nella Nord sono il simbolo della voglia di volare in alto. Dove c’è anche Riccardo Demetri a urlare ‘Forza Grigi’. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) I grigi volano anche al Moccagatta e stendono il Como al termine di una partita d'altri tempi, con due squadre fantastiche e una cornice di pubblico mai vista almeno da otto anni. Prevale l'Alessandria ma tanto di cappello al Como che si arrende con onore. I grigi hanno il merito di interpretare subito senza tentennamenti la partita con una disposizione tattica efficace e tanta convinzione. Iacolino opta per il modulo 4-4-2 con Motta a destra, Buglio esterno sinistro e in veste di centrali Longhi e Briano. Sull'altro fronte Como schierato con identico schema per cercare il colpaccio. Subito grande intensità e rapidi capovolgimenti di gioco: è a centrocampo che i mandrogni mostrano nel complesso una certa superiorità, con Longhi, Briano, Motta e Buglio superiori nei confronti di Kalambay, Ezio Brevi, Salvi e Bretti, gli ultimi due non sempre precisi nei passaggi e negli smarcamenti anche senza possesso di palla. Al fischio d'inizio Zappella in panchina per precauzione; centrali difensivi Cozza e Cammaroto con Motta tornate destro preferito a Mateos Aparicio. Nel Como fuori Brioschi, infortunato, conferma dell'undici vittorioso domenica scorsa in casa con l'Olbia. I grigi si calano benissimo nella veste di protagonisti passando in vantaggio dopo 3': Motta con una serpentina veloce si presenta sul rettangolo destro e centra, Artico finta l'intervento e alle sue spalle Rosso con una spettacolare rovesciata manda la palla sotto la traversa piegando le mani a Malatesta. Il Como ha una pronta reazione approfittando di un leggero calo dei padroni di casa. Al 20' i lariani pareggiano. Ezio Brevi scende sulla sinistra e crossa, Kalambay d'intuito libera in area l'isolato Guazzo che non ha difficoltà a precedere Servili. A testa bassa l'Alessandria si riprende e cinque minti dopo ritorna avanti. E' Briano l'ispiratore della manovra con un traversone che trova pronto all'appuntamento di testa Buglio, il quale insacca con la complicità di Malatesta insicuro nell'uscita. Ancora Como in attacco spinto soprattutto da Ezio Brevi, Salvi e Bretti. Allo scadere l'episodio che potrebbe cambiare la partita: contatto in area fra Cozza e Facchetti che cade. Per l'arbitro è rigore affidato allo stesso Facchetti che calcia forte ma centrale e Servili di piede devia in angolo. Ripresa ancora ad alto livello con Bretti che prova a sorprendere i grigi su punizione da venti metri. Kalambay si trova sui piedi a pochi passi da Servili un’ottima palla ma la sciupa. Al 15' Longhi si esibisce in alcuni dribbling in area per cercare il varco libero prima di calciare contro Franco. Fioccano i cartellini gialli per eccessiva paura dell'arbitro, ma non ci sono interventi troppo rudi. Ma al 29', Ezio Brevi viene colto in fallo, ammonito per la seconda volta, viene espulso. In dieci il Como continua a cercare il pareggio ma al 35' arriva la doccia gelata. Avvio d'azione di Buglio che scambia con Rosso e serve Mateos Aparicio pronto ad aprire verso Artico il cui diagonale rasoterra è imprendibile per Malatesta. E al Moccagatta comincia la festa. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Canavese – Itala San Marco 2-2 Mezzocorna – Pro Vercelli 1-1 Montichiari – Sudtirol 3-0 Olbia – Carpenedolo 2-1 Pavia – Varese 1-1 Pizzighettone – Valenzana 0-2 Rodengo Saiano – Alghero 3-2 Varese – Sambonifacese 2-0 CLASSIFICA: Rodengo Saiano, Alessandria p. 24, Olbia 21, Como, Ivrea, Canavese, Sambonifacese 20, Valenzana 19, Carpenedolo 18, Varese 17, Itala San Marco 16, Mezzocorona 15, Pavia 13, Pro Vercelli, Montichiari 11, Sudtirol 10, Pizzighettone 9, Alghero 6. Il punto sul campionato E’ rimasta in vetta alla classifica il Rodengo Saiano grazie alla vittoria sull’Alghero: Guariniello, Marrazzo e Martinelli a segno per i padroni di casa; Calistri e Puddu, su rigore, i gol per gli ospiti. Pontarollo e Altinier hanno deciso l’incontro, vinto, dalla Sambonifacese contro l’Ivrea. Una punizione e un rigore di Riva hanno deciso il match vinto dalla Valenzana sul campo del Pizzighettone; quattro reti e pareggio finale nel match di San Giusto tra la Canavese e Itala S. Marco: i marcatori sono Fabbrini e Carretto per i padroni di casa; Moras e Pereira per gli ospiti.