Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
28-09-2008 - Giornata: 5 - Gradisca d\'Isonzo - Gino Colaussi


Itala San Marco US - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 86. Motta A.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Schettino Alberto, Cozza Fabio, Zappella Giuseppe, Ciancio Simone, Briano Mauro, Bolla Alec [80. Scalise Manuel], Buglio Angelo, Motta Angelo Giovanni, Pelatti Matteo [62. Buelli Daniele], Rosso Daniele A disp.:Cammaroto Vincenzo, (P) Cicutti Alessandro, Galli Davide, Longhi Matteo, Volpara Emanuele All.: Iacolino Salvatore

Formazione avversaria
ITALA SAN MARCO US: Marcon, Conchione, Teso, Fabris, Lestani, Moras [89. Roveretto], Piovesan, Furlan, Buonocunto [62. Furlanetto], Cristofoli, Pereira. A disp: Bon, Colavetta, Gallinelli, Salgher, Petris. All.: Zoratti Giuliano

Arbitro: Sguizzato Carlo (Verona) [Lanza, Bergamo]
Note
Espulso: 92. Motta [A]. Ammoniti: Buglio [A], Motta [A], Lestani [I], Zappella [I], Teso [I]. Angoli: 4-8. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 400 Gironata di sole, Terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
LEGA PRO I grigi espugnano Gradisca d’Isonzo con un gol di Motta nel finale QUEST'ALESSANDRIA FA SOGNARE Vittoria pesantissima. La vetta è a -2. E Aparicio è sempre più vicino In via dei Campi (stadio dell’Itala) c’è una matricola. Il gioco che cresce e, negli occhi, ha la voglia di vincere. No, non ci sentiamo blasfemi, anche Fabrizio De André avrebbe scritto una canzone per questa Alessandria che ha l’istinto del killer e se lo porta dietro dal 1’ al 90’. Magari a corrente alterna, ma fino a quando arbitro fischia, direbbe Boskov, c’è tempo per provare a vincere. E i grigi lo sanno, perché hanno lo sguardo, bello, di chi vede di nuovo la vetta, vicinissima. Il grosso, quello che conta, lo fanno Iacolino e i suoi ragazzi: il tecnico che, quando si mette in testa una soluzione tattica, la prova e, quasi sempre, fa centro. «Vedo bene Motta, potrei anche inserirlo dal 1’» il suo annuncio a poche ore dalla partenza per il viaggio più lungo, isole escluse. E Motta, il giocatore che il direttore generale Stefano Braghin, in estate, aveva presentato come «uno che sa fare, bene, il numero 13», dimostra che anche con l’11 sulle spalle è a suo agio. Anche da trequartista che, difendendo, aiuta a attaccare. Iacolino sceglie bene, la squadra fa il resto ed è segnale molto importante di quanto un gol valga più dei tre punti: quello di Gradisca nasce dalla panchina, Scalise che da inizio stagione accetta di partire dalla seconda fila e all a prima palla utile, la pennella per Motta, l’altro che spesso non è negli undici, ma si merita i voti e i gradi da titolare. «Non chiamatela la vittoria delle seconde linee, questa rete, e questo risultato, ci dicono che l’Alessandria è un gruppo unico, che ha qualità in tutti, e anche personalità e carattere – è il pensiero del dg - e in silenzio continua, a piccoli passi il suo cammino». Silenzio e sostanza, nessun proclama e molti fatti. Perché battere la squadra che, prima di questa partita, era senza sconfitte, in campionato e in Coppa, è un fatto pesante, non solo per la classifica. È la certezza di avere una squadra che matricola non è, ma quando serve sa diventarla, perché alla qualità aggiunge umiltà. Lo hanno capito i tifosi, quasi 50 ieri sugli spalti, che alla fine abbracciano i giocatori, acclamano Iacolino e lanciano un saluto speciale a Braghin. «Grazie Stefano, per tutto». Anche per aver restituito a tutti quella sensazione bella e inebriante che dà la certezza di non essere sul podio per caso, ma di avere programmi, mezzi e interpreti per restarci e salire ancora. Magari ancora con un’aggiunta: il brasiliano Marcelo Aparicio Mateos piace a tutti, a Iacolino e alla società, e anche il dg ammette che «la trattativa è ben avviata e tra domani e mercoledì ci sarà l’incontro decisivo». buona chance di immettere ancora fisicità in mezzo al campo. Aspettando Fabio Artico, che da domani prova a aggregarsi a un gruppo che sa trovare bomber alternativi, ma non può fare a meno dell’interprete principale dell’area piccola. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) L'Alessandria conquista la seconda vittoria esterna a spese di un Itala San Marco che esce comunque a testa alta dal campo di casa, dove non aveva mai perso in campionato e in Coppa. Iacolino propone qualche novità rispetto al match casalingo col Mezzocorona, a partire dalla scelta obbligata in attacco per via dell'assenza di Artico. Nei primi minuti le squadre si studiano: è molto attivo Motta che parte dal centro e svaria lungo la fascia sinistra cercando di mettere in area palloni che tuttavia non procurano particolari problemi all'estremo di casa Marcon. Dopo una serie di tentativi velleitari, l'Alessandria orchestra una bella trama offensiva con tacco di Pelatti a lanciare Motta che spedisce fuori di poco da favorevole posizione. Subito dopo un'intelligente punizione di Furlan con Teso che di testa a tu per tu con Servili spreca malamente. Si trotterella e il risultato di parità è sostanzialmente giusto: le squadre giocano in modo speculare anche se i grigi sono forse più attivi. Il primo tempo scorre via senza sussulti e l’unica fiammata alessandrina arriva a un paio di minuti dal riposo con Motta che staffila dai venti metri ma il pallone lambisce il palo di destra. Al rientro in campo, è quasi un match a scacchi: Zoratti ordina un cambio e inserisce Furlanetto per Buonocunto, Iacolino risponde con Buelli al posto di Pelatti. Tatticamente, si rivela importante per l'Alessandria l'uscita del numero undici dell'Itala, poichè libera Briano da una marcatura asfissiante. Soffre comunque la compagine ospite, specie sulle incursioni sulla sinistra di Neto Pereira mentre sul fronte grigio si insiste lungo la fascia destra con la spinta di Ciancio. Nonostante l'Alessandria faccia più fatica rispetto al primo tempo, sembra che lo 0-0 non si schiodi. In coda, però, ci sono tutte le emozioni. Al 41' l'Alessandria passa in vantaggio: Scalise in profondità per Motta che entra in area e calcia in diagonale di destro sul secondo palo battendo l'incolpevole Marcon. Non si perdono d'animo i padroni di casa che cercano si gettano in avanti alla ricerca del pareggio e per poco non ci riescono con Cristofoli di testa nel recupero. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Risultati Canavese - Pro Vercelli 1-0 Carpenedolo - Ivrea 0-1 Como - Varese 3-2 Itala S.Marco - Alessandria 0-1 Montichiari - Pizzighettone 0-2 Olbia - Alghero 1-0 Rodengo S.- Mezzocorona 2-0 Sudtirol - Pavia 2-3 Valenzana - Sambonifacese 0-0 CLASSIFICA: Sambonifacese p.13; Rodengo Saiano, Alessandria 11; Ivrea, Canavese 10; Itala San Marco 8; Valenzana, Mezzocorona, Como 7 Olbia 6; Pavia, Pizzighettone 5; Sudtirol, Carpenedolo, Montichiari, Alghero 4 Pro Vercelli 3; Varese 2 Il punto sul campionato Primo stop stagionale per la capolista Sambonifacese fermata sul pareggio a Valenza. Una rete di Andreotti, al 75’ ha consentito all’Ivrea di espugnare il campo del Carpenedolo. Una doppietta di Bomoni, entrambe le reti sono state segnate nella ripresa, hanno permesso al Rodengo di ottenere la piena posta in palio contro il Mezzocorona. Basta una rete di Ebagua, al 46’, alla Canavese per sconfiggere la Pro Vercelli. Rocambolesco 2-3 ottenuto dal Pavia sul campo di Bolzano del Sudtirol: decisivo Campolonghi al 90’. Un gol per tempo di Zerbini e Lucci nella vittoria, in trasferta del Pizzighettone a Montichiari.