Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
C. It. Lega Pro
20-08-2008 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone Eliminatorio


Alessandria US 1912 - Ivrea US 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 92. Fiumicelli [I] [Iv]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Schettino Alberto, Cammaroto Vincenzo, Cozza Fabio, Ciancio Simone, Buglio Angelo [64. Buelli Daniele], Longhi Matteo, Briano Mauro, Motta Angelo Giovanni [72. Scalise Manuel], Pelatti Matteo [80. Volpara Emanuele], Artico Fabio A disp.:Bolla Alec, (P) Cicutti Alessandro, Galli Davide, Zappella Giuseppe All.: Iacolino Salvatore

Formazione avversaria
IVREA US: Rossini, Lazzeri, Dionisi, Bruni [84. Lapadula], Grancitelli, Murante, Arioli [80. Marfia], Nicco, Baldi, Minorelli [62. Fiumicelli], Bachlechner. A disp.: Fantin, Ferretti, Prunelli, Leveque. All. Mangia Devis

Arbitro: Trentalange Valerio (Nichelino) [Granella, Gualtieri]
Note
Ammoniti: Bachlechner [I], Baldi [I], Dionisi [I], Lazzeri [I], Buglio [A], Motta [A], Fiumicelli [I]. Angoli: 3-3. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 550 Giornata di sole, terreno buono. Inizio gara ore 17.00 RISULTATI: Pro Vercelli – Valenzana 0-0 Riposa: Canavese CLASSIFICA: Ivrea p. 4, Alessandria 3, Canavese, Pro Vercelli, Valenzana 1

Commento
Domenica gol vincente al 93’, questa volta rete decisiva subìta al 92’. Ai grigi la Coppa Italia riserva emozioni sempre in coda e l’esordio ufficiale al Moccagatta non è premiato dalla buona sorte com’era accaduto a Valenza. L’Ivrea passa 1-0 e sale in vetta al gironcino con 4 punti, castigando la formazione di Iacolino oltre i propri demeriti. Nel gioco l’Alessandria compie comunque qualche passo in avanti, anche perché Longhi prende bene in mano le redini del centrocampo, Briano lo assiste con diligenza, Schettino si conferma assai intraprendente a sinistra e Artico è animato da grande volontà. I problemi arrivano dagli esterni di centrocampo: Motta, riportato a destra, si muove meglio rispetto al match precedente, ma di fatto solo una volta salta l’uomo e va al cross, mentre sull’altra corsia Buglio fatica ad adattarsi al ruolo ed è incisivo esclusivamente quando «taglia» verso l’area. Meglio di lui fa Buelli nei 30’ in cui viene schierato. Così, la manovra d’aggiramento risulta un po’ scontata e la retroguardia eporediese, imperniata sull’aitante Bruni, fa un figurone. Eppure, nelle due circostanze in cui arrivano traversoni dal fondo (autori Schettino e Artico, una volta per tempo), il portiere Rossini rischia di capitolare, ma nella prima occasione tre giocatori in maglia grigia non colgono l’attimo fuggente e nella seconda Pelatti si esibisce in un’improbabile acrobazia di piede mentre potrebbe più comodamente inzuccare la palla di testa. Non che gli ospiti stiano a guardare: Servili è impegnato tre volte, ma si guadagna la palma del migliore negando il gol al 20’ a Bachlechner (gran numero su Cammaroto e tiro di sinistro deviato in corner dal numero uno dei grigi) e in rapida successione all’82’ su Baldi e Fiumicelli, che scagliano due bordate respinte con brillantezza dall’ex dell’Alto Adige. Un attimo prima era stato l’alessandrino Ciancio a colpire bene in torsione sul piazzato di Briano, ma la palla aveva lambito il palo, a Rossini battuto. Nel recupero, la «perla» di Fiumicelli: azione caparbia sul vertice dell’area e sinistro chirurgico su cui Servili nulla può: 1-0 per l’Ivrea e Alessandria a meditare su dove possa e debba migliorare. Arriveranno due rinforzi, un attaccante e un centrocampista, ma forse bisognerà rivedere un po’ anche il modulo. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) CASTIGO NEL RECUPERO. "MA SIAMO CRESCIUTI" Si potrebbe azzardare “chi di recupero ferisce, di recupero perisce”. Perché il finale del secondo turno di Coppa Italia è il replay di Valenza, ma a parti invertite: l’Alessandria che pecca di ingenuità, beffata anche da un rimpallo, e gli ospiti che, a tempo quasi scaduto, la castigano. Nonostante la superiorità, territoriale e di gioco, dei padroni di casa, in progresso rispetto al primo derby. Sono le stranezze del calcio: perdere la partita giocata meglio e vincere quella in cui si è stati meno brillanti e convincenti. «Preferisco aver visto i progressi, anche con un risultato negativo, che vincere giocando male. Naturalmente fino a quando siamo in Coppa Italia - sottolinea il direttore generale Stefano Braghin - perché in campionato conterà prima di tutto il risultato, sicuramente più del modo in cui lo si ottiene». L’utilità della Coppa Italia sta anche in questo, nel mettere a nudo i difetti e correggerli, sia tattici, sia mentali: da promuovere la manovra più sciolta, il rendimento degli esterni di difesa, il lavoro del centrocampo, la regia di Briano e Longhi, da bocciare «la troppa leziosità e ingenuità come quella che ci è costata la partita» . Nel finale, infatti, l’accelerazione decisiva è degli ospiti: conta anche l'abitudine alla categoria, fa bene Braghin, ex di turno, a ricordare ai grigi che la D è solo un ricordo e che in C «c’è sempre il giocatore avversario che può inventare l'azione giusta, anche a tempo scaduto». Lo fa Fiumicelli, che in avvio di secondo tempo fa staffetta con Minorelli e aumenta il potenziale offensivo dell'Ivrea, anche se è soprattutto l’Alessandria a creare, almeno un paio di occasioni per sbloccare il risultato, non sfruttate proprio per un eccesso di leziosità e, anche, la mancanza di cattiveria sottoporta. «Troppe sponde - aggiunge il tecnico, Salvatore Iacolino - quando, invece, si dovrebbe cercare il tiro e prendersi responsabilità». Soprattutto Alessandria già nel primo tempo, al 18’ il diagonale di Pelatti, azionato da Longhi, esce di un nulla. Poi, al 21’, Rossini vola per intercettare il tiro cross di Ciancio. Gli ospiti rispondono immediatamente, con una percussione centrale di Bachlechner e destro dai 25 metri toccato in angolo da Servili. Al 37’ ancora i grigi, la difesa ribatte il tocco di Artico all’altezza del dischetto, riprende Cammaroto con un destro, in diagonale, di un nulla sul fondo. La grande opportunità all’8’ della ripresa, Artico suggerisce sul secondo palo, dove Pelatti sceglie la soluzione più difficile, piatto sinistro che si alza sull’incrocio con il portiere avversario ormai fuori causa. Ancora più ghiotta l’occasione alla mezzora, punizione dalla trequarti destra che Briano pennella per la testa di Ciancio, movimento perfetto, ma palla fuori di pochi centimetri. Poi, forse, i grigi pensano che la partita sia finita. «Abbiamo perso qualche pallone di troppo e non siamo più riusciti a ripartire», insiste Iacolino. Al contrario dell’Ivrea, che in campo c’è anche oltre il 90’: al 43’ Servili salva due volte, sul destro di Baldi dai 20 metri, ribattuto di pugno, e poi sul destro a rientrare di Fiumicelli, al quale si oppone con il corpo. In pieno recupero proprio il nuovo entrato vince un rimpallo sulla trequarti destra e con un diagonale trova l’angolino più lontano. «Prendere gol al 92’, a partita finita, brucia, e anche tanto. Salviamo, però, il molto di positivo che questa partita ci ha dato - aggiunge Andrea Servili, il numero 1 grigio - : sul piano del gioco sicuramente un passo avanti rispetto a domenica, in certe fasi della gara anche molto netto. Una partita comunque utile, risultato a parte: ci insegna a essere attenti sempre, fino al triplice fischio, soprattutto nel finale, quando un avversario smaliziato può cercare il colpo del ko. Dobbiamo avere più cattiveria e più continuità, anche se a punirci è stato un rimpallo: bello il gol, ‘viziato’ da un pizzico di fortuna all'inizio». (Il Piccolo - Mimma Caligaris)

Girone Eliminatorio

Alessandria US 1912 - Ivrea US 0 - 1 (0 - 0)

RETI:

92. Fiumicelli [I] [Iv]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

IVREA US: Rossini, Lazzeri, Dionisi, Bruni [84. Lapadula], Grancitelli, Murante, Arioli [80. Marfia], Nicco, Baldi, Minorelli [62. Fiumicelli], Bachlechner. A disp.: Fantin, Ferretti, Prunelli, Leveque. All. Mangia Devis

Arbitro: Trentalange Valerio (Nichelino) [Granella, Gualtieri]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.