Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
05-04-1970 - Giornata: 29 - Valdagno - Stadio dei Fiori
Girone A


Marzotto AC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 83. Bassanese [Ma] 27. Preda C.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, De Luca Sergio, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Bagatti Romano, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Berta Massimo, Preda Claudio [66. Di Giovanni Pasquale] A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
MARZOTTO AC: Bertossi, Berti, Ciscato, Turri [46. Rigo], De Vettor, Bassanese, Baggio, Bortoli, Santagiuliana, Lazzaretto, Bagatti. A disp.: Tomasi. All.: Simoncello Aldo

Arbitro: Tabanelli Enrico (Ravenna)
Note
Ammoniti: De Luca [A], Lazzaretto [M] Pubblico scarso. Campo in discrete condizioni Inizio domenica ore 15.30

Commento
MANENTE HA TENUTO FEDE ALLA PAROLA DATA. Aveva promesso, alla vigilia, che la squadra sarebbe andata a Valdagno non per fare da semplice comparsa, ma per cercare di portarsi a casa almeno un punto. L’obiettivo è stato raggiunto e poco è mancato che fossero due. L’allenatore, non ha portato varianti rispetto all’undici che aveva battuto, sonoramente, lo sbiadito Verbania per quattro a zero. La squadra ha risposto appieno alle aspettative andando a segno con il giovane Preda che, stando alle cronache, ha segnato una rete da manuale o quasi. Tutto bene dunque per i mandrogni? Piacentini e compagni, costretti a contenere i reiterati attacchi degli avversari con l’acqua alla gola, hanno palesato i soliti difetti a centrocampo e all’attacco. Non basta infatti un Magri « settepolmoni » a mantenere i collegamenti tra retroguardia e punte. A soffrirne sono gli avanti che hanno il difetto, divenuto ormai cronico, di avanzare per linee laterali tocchettando invece di fiondare per cercare di sorprendere i terzini. Lasciando ai difensori la possibilità di organizzarsi, le probabilità di passare diminuiscono, nonostante quel continuo correre per il campo che stronca solo i muscoli. E’ un neo che si trascina da anni: in C, come abbiamo avuto m odo di rilevare in precedenti occasioni bisogna giocare di prima, senza troppi fronzoli, fare correre insomma la palla per dare la possibilità al compagno di smarcarsi. Quante volte abbiamo visto tre maglie grigie nello spazio dì pochi metri con un nugolo di avversari alle costole? Smarcarsi non è sempre facile, ma è necessario, in particolare quando si può contare su elementi giovani che hanno fiato da vendere. In trasferta, dove si gioca con l’obiettivo del pari e l'arma del contropiede, certi difetti sono meno appariscenti: i guai si vedono però tra le mura casalinghe dove è di obbligo fare il risultato. Come nello scorso campionato i grigi hanno perduto il diretto per la B al Moccagatta, lasciando nelle m ani delle ospitanti dodici punti. Treviso e Lecco non sono stati altrettanto prodighi: solo quattro punti. Meglio ha fatto il Novara che ne ha ceduti solo tre. In trasferta invece l’Alessandria ha vinto quattro partite, pareggiandone cinque, in totale tredici punti. Giocando con maggiore convinzione il discorso sarebbe stato certamente diverso. Purtroppo non si può tornare sui propri passi, m a si può trarre delle conclusioni per il futuro. Dopo tre anni di C è giusto e logico che i tifosi guardino al prossimo campionato con un certo qual interesse. Si direbbe che la promozione è d’obblìgo anche per le tradizioni calcistiche della città. I dirigenti da quanto abbiamo potuto apprendere paiono seriamente intenzionati a fare le cose per benino, senza attendere l’ultima ora come purtroppo è accaduto in diverse occasioni. La squadra si fa ad agosto e non a novembre quando sul mercato non sono rimaste che poche pedine. Impostando l’undici prima dell’inizio del torneo si possono correggere molti difetti: non si deve poi dimenticare i rincalzi. Il campionato di C è veramente troppo lungo per cui gli infortuni, le squalifiche sono sempre all’ordine del giorno. Come scritto i dirigenti sono già in movimento per acquistare quelle pedine che possano garantire non la B al cento per cento, ma almeno all’ottanta per cento. Nelle prossime settimane dovrebbe essere risolta pure la questione, molto importante e delicata, dell’allenatore. Manente dovrebbe essere riconfermato alla guida, conoscendo il tecnico l’ambiente grigio e pertanto gli umori dei tifosi sempre in ebollizione in quanto vogliono una squadra veramente forte fuori ma anche al Moccagatta, dove si recano ogni quindici giorni. Manente lo scorso anno è partito con una rosa di atleti non certo ampia e, cammin facendo, si è accorto che non tutto filava per il giusto verso. Sono giunti i rinforzi novembrini che però non hanno risolto totalmente i numerosi punti deboli. Il dover vincere a tutti i costi, ha poi giocato qualche brutto scherzo non solo ai giocatori, ma pure al tecnico che non ha voluto arrischiare mettendo in campo — al Moccagatta — un attacco con due punte. Ora gli si offre la possibilità di fare vedere quanto vale: noi gli auguriamo di cuore la riconferma, con la convinzione che sappia presentare una squadra che segni veramente tanti goal, anche se ciò diviene sempre più difficile pure tra i semiprofessionisti. Per realizzarli ci vogliono però tre, quattro punte. Non dimentichiamo che l’undici subirà notevoli modifiche perchè con molte probabilità i partenti non saranno meno di tre. Domenica prossima l’Alessandria, senza più impellenti problemi di classifica si reca al Valmaura per incontrare i muletti della Triestina che non sta navigando certo in acque calme. Gli alabardati sembrano infatti avere gettato alle ortiche la possibilità di tornare tra i cadetti. I grigi ovviamente hanno poco da perdere e molto da guadagnare: sarà quella di domenica una prova generale in vista del derby con il Novara che è passata facilmente a Busto Arsizio. Nell’andata i guai dei mandrogni si iniziarono proprio con la sconfitta sul terreno degli azzurri dopo che Villa aveva avuto a portata di . . . piedi la possibilità di portare in vantaggio i suoi compagni su calcio di rigore. Un incontro polemico dunque che si deve vincere a tutti i costi per soddisfare gli aficionados che continuano a seguire il cammino dei propri beniamini. (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'Alessandria raggiunta nel finale I GRIGI PAREGGIANO A VALDAGNO CONTRO IL MARZOTTO L'Alessandria, tranquilla in classifica, ha giocato questa partita senza entusiasmo e senza particolare slancio, badando prevalentemente a controllare l'avversario con la sua robusta difesa ben orchestrata da De Luca, che s'è dimostrato un giocatore aitante e un preciso intercettatore, degno della convocazione per la nazionale. Il Marzotto ha svolto complessivamente un maggior volume di gioco, specialmente a centro campo, mancando nelle conclusioni. Nonostante il grande prodigarsi del suoi uomini, il Marzotto può ritenersi soddisfatto se non è uscito sconfitto dallo Stadio dei fiori. Il gol alessandrino è venuto dopo 27 minuti di gioco, su un allungo di alleggerimento: il giovane Preda, dalla sinistra, ha lasciato partire un gran tiro che ha centrato l'angolino alto alla sinistra di Bertossi, nettamente sorpreso dal bolide, invero imparabile. Da questo momento tutto è diventato più difficile per gli azzurri, costretti a rimontare con l'assillo della sconfitta, che avrebbe aggravato la già precaria situazione in classifica. Il Marzotto ha praticamente attaccato per tutto il resto dell'incontro, sostituendo nel secondo tempo Turri con Rigo, che effettivamente ha dato maggiore incisività al gioco. Dal canto suo l'Alessandria ha utilizzato al 20' il 13» giocatore. Di Giovanni, al posto di Preda. C'è da dire che l'Alessandria, durante il lungo forcing valdagnese, ha messo in evidenza, oltre alla solidità della sua difesa, la validità del settore sinistro dell'attacco. La rete del pareggio per 1 padroni di casa è arrivata al 38' su azione di calcio d'angolo: la palla a mezz'altezza, è stata agganciata al centro dell'area da Bassanese, che con una mezza rovesciata ha sorpreso Moriggi. (La Stampa - Ed. Sport - L.F.) Il Marzotto è riuscito a raddrizzare una partita che aveva preso una brutta piega, grazie ad un generoso forcing collettivo e una prodezza personale di Bassanese. Mancavano ormai pochi minuti alla conclusione e il risultato era ancorato sullo 0 -1 per gli ospiti alessandrini e sembrava che la sorte della contesa fosse segnata e con essa fossero dileguate le residue speranze di salvezza dalla retrocessione. L’Alessandria aveva segnato al 29’: Preda giostra in posizione d ’interno sinistro e, dopo uno scambio con Villa sulla sinistra, lascia partire un tiro potente dal vertice dell’area che si infila nell’angolo destro senza che Bertossi possa fare nulla (La Gazzetta del Popolo) Il Marzotto ha giocato una partita di attacco ed ha premuto molto nel primo tempo e diverse occasioni sono sfumate per la sfortuna o per la bravura del portiere ospite. Il serrate del Marzotto fino al fischio -del riposo avrebbe dovuto dare il meritato premio; invece la squadra ospite è andata a riposo con una rete di vantaggio ad opera di Preda che da oltre trenta metri, con una mezza girata al volo, ha tirato il pallone nel ” sette ”. L’Alessandria, squadra più esperta, non deve avere giocato sul suo standard migliore. Molto bravo il portiere, troppo mastini i terzini, la mediana è andata a modo alternato. Troppo svagato è sembrato l’attacco e troppi passaggi prima di arrivare in area; però è b astato un solo tiro a rete per guadagnare il pareggio. Buone le prove dell’ex biancoceleste Magri, e di Villa II (La Gazzetta dello Sport) Un autoritario Marzotto ha dominato per lutto l’arco dell’incontro una tranquilla Alessandria, scesa allo Stadio dei Fiori con l’obiettivo di trarre il massimo risultato con il minimo impegno, e vi è riuscita grazie alla fortunosa rete messa a segno dall’estrema sinistra Preda a! 28’ del primo tempo e cioè nel momento della maggiore pressione dei biancocelesti. L’incontro è stato veloce e vivace. Il Marzotto ha giostrato a proprio piacimento mentre l’Alessandria ha badato soprattutto difendersi chiudendo i varchi ai locali. Lo si è subito capito dallo schieramento che Manente ha disposto nella zona nevralgica del centrocampo (Tuttosport) RISULTATI: Derthona - Lecco 0-0 Monfalcone - Legnano 0-1 Pro Patria - Novara 0-3 Seregno - Venezia 0-0 Solbiatese - Trevigliese 1-1 Sottomarina - Biellese 1-0 Treviso - Rovereto 3-1 Udinese - Padova 3-0 Verbania - Triestina 1-1 CLASSIFICA: Treviso p. 41; Novara, Lecco 40; Triestina 36; Solbiatese 33; Legnano, Rovereto 32; Alessandria 31; Udinese 30; Seregno 28; Sottomarina 27; Venezia, Verbania, Padova 26; Monfalcone 25; Pro Patria 24; Trevigliese, 23; Derthona 22; Marzotto 21; Biellese 18 Il punto sul campionato Meno nove. Tante sono infatti le giornate di gara che mancano ancora alla fine di questo entusiasmante ed incertissimo campionato di serie C girone A. L'unica squadra che in linea di massima conosce già il proprio destino è la Biellese, desolatamente ultima in graduatoria a ben cinque punti dalla quart’ultima che è la Trevigliese. Questa volta incominciamo il nostro commento settimanale partendo dal fondo, da quelle squadre, cioè, che stanno lottando per rimanere a galla e non precipitare nell'inferno della serie D. Come già detto i bianconeri della Biellese continuano a reggere il ben poco onorevole fanalino di coda ed anzi con la sconfitta patita domenica scorsa in casa della diretta concorrente Sottomarina, ha visto vieppiù peggiorare la propria situazione anche perchè alcune altre pericolanti come Trevigliese, Marzotto, Derthona sono riuscite bene o male a far punti. Degna di nota la prestazione del Derthona impegnato al Fausto Coppi contro il forte Lecco. Lo zero a zero di fine gara suona bugiardo tale e tanta è stata la superiorità dei leoncelli tortonesi che hanno dominato per tutta la gara i più quotati avversari. La Trevigliese è andata a prendersi un bel punto a Solbiate in casa di una compagine che fa dello spettacolo una sua prerogativa,un punto anche per il Marzotto grazie all'uno a uno casalingo con l'Alessandria che resta pur sempre una squadra di tutto rispetto malgrado che, in questo campionato, non tutto le sia andato per il giusto verso. Clamoroso, soprattutto per le dimensioni, patapunfete della Pro Patria nella gara interna con il Novara. Di fronte ad uno 0-3 viene spontaneo chiedersi se la causa è da ricercarsi nella debolezza dei padroni di casa o nella forza degli ospiti; la verità in questo caso è un'altra, infatti le tre reti dei novaresi sono venute tutte da imperdonabili papere difensive dei bustocchi. Chi sta finendo sempre più in basso è il Monfalcone che con la sconfitta interna subita ad opera del Legnano è cascato in pieno nelle sabbie mobili. Calendario alla mano, non ci sentiamo di pronosticare un futuro decisamente infelice per i cantierini, ma nel calcio, e non 10 scopriamo noi, può succedere di tutto. Veniamo ora alle tre solite squadre di testa che stanno ingaggiando una lotta all'ultimo sangue per conquistarsi quell’unico posticino al sole che in verità si sta rivelando cosa invero troppo esigua per un campionato tirato ed interessante com’è quello di C. Il Treviso è tornato a comandare la graduatoria in solitudine ed il tre a uno di domenica contro il Rovereto è indice di salute anche se il trainer Molina continua a sostenere che la propria squadra non è matura per il grande passo. Il Novara con la vittoria di Busto Arsizio ha raggiunto il Lecco al secondo posto ed ha ora a disposizione la possibilità di scavalcare gli azzurri trevigiani visto che per domenica prossima è in programma nientemeno che l’incontro tra i piemontesi di Parola e gli uomini della Marca. Tra le squadre del centro classifica bisogna segnalare la bella vittoria dell'Udinese sul Padova. I friulani sono cosi riusciti a distanza di sei mesi circa, a tornare alla vittoria sul terreno amico. Due sono stati gli espulsi e precisamente: Rigonat del Monfalcone e Frosio del Legnano. Due anche i rigori accordati. Di questi, l'Udinese Ciavara lo ha realizzato mentre il biellese Fornara se lo è fatto parare (Il Piccolo)

Girone A

Marzotto AC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 1)

RETI:

83. Bassanese [Ma] 27. Preda C.[A]

Alessandria US

Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, De Luca Sergio, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Bagatti Romano, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Berta Massimo, Preda Claudio [66. Di Giovanni Pasquale]

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Formazione avversaria

MARZOTTO AC: Bertossi, Berti, Ciscato, Turri [46. Rigo], De Vettor, Bassanese, Baggio, Bortoli, Santagiuliana, Lazzaretto, Bagatti. A disp.: Tomasi. All.: Simoncello Aldo

Arbitro: Tabanelli Enrico (Ravenna)

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